La mia nuova vita ( seguito 8/?? )

Scritto da , il 2021-08-29, genere zoofilia

IL MIO RAGAZZO SI FA ONORE!!

Buck continuava a leccare come un forsennato, divorando i fluidi che fuoriuscivano copiosi dalla patata.
La sua lingua sprofondava sempre di più nella vagina oscenamente dilatata, che appariva ora come una voragine rosso fuoco che lasciava intravedere in fondo il collo dell’utero fradicio di umori appiccicosi che continuavano a colare.
Claudia con la fronte sul pavimento e il sedere per aria si offriva languida alle lappate del lupo, gemendo ad occhi chiusi.

I preliminari andavano avanti da un paio di minuti, poi Buck si dispose dietro alla sua cagna pronto alla monta.

Alina, che si era ripresa dal suo orgasmo, si era avvicinata, stava accarezzando amorevolmente Claudia in attesa: “bambina sei pronta a farti ingravidare da questo maestoso e arrapatissimo lupo, ha già 4 centimetri di pene rovente fuori dalla guaina!!”.
Claudia assentì con la testa nel mentre Buck la abbrancava con le zampe anteriore cingendola in vita,
“E’ già dentro!!... me lo sta infilando dentro!!... vuole farmelo sentire e assaporare lentamente!!”: disse gemendo.

Le due madrine si erano avvicinate per guardare meglio, ma la folta pelliccia copriva del tutto il sedere di Claudia impedendone la visione.
Il cane aveva iniziato il movimento avanti indietro del coito, lento... via via più a fondo... quasi con delicatezza.
Claudia esclamò urlando “Che fai bambino?!... sei troppo delicato!!... voglio che mi stupri!!... che mi spacchi la fica!!”

Come se Buck avesse capito, inizio a martellare velocissimo assestando dei colpi poderosi sempre più violenti che fecero sobbalzare Claudia:
“Così !!... così!!... non ti fermare!!... fammelo sentire!... bravo così!!... spaccami!!... che bello!!... che bello!!”

Dalle sue parole si capiva chiaramente che il nodo si stava formando, straziandole la vagina, facendo godere quella cagna che urlava senza ritegno in preda ad un orgasmo liberatorio.

Buck si era fermato, ora giaceva appoggiato sulla schiena di Claudia, con le fauci spalancate respirando rumorosamente.

Debora si era avvicinata, aveva sollevato la coda di Buck e scostata la folta peluria che copriva i genitali della ragazza, per controllare se i due fossero legati ed esclamò “Te lo ha proprio piantato tutto dentro!!... sei un adorabile divora nodi di cani!!”

Claudia annui “E’ un fiume in piena mi sta riempiendo di sperma bollente, ha un nodo enorme, turgido e pulsante che si è incollato alla vagina, vorrei sollecitarlo a disporsi culo contro culo ma ho paura che se ruota ora mi spacca la farfalla!!... è trooooppo grosso!!... che bello!!”: farfugliò con la voce tremante di libidine.

Debora accarezzandogli una coscia: “Tesoro un po' di pazienza, lo so che pesa un accidenti!... ma a Buck piace stare sulle 4 zampe mentre svuota le palle, vedrai che fra qualche minuto si gira da solo, fa sempre così, abbi fiducia!!.

Mi ero avvicinata per liberargli i capelli che erano rimasti impigliati sotto la gola di Buck, “Come ti senti?”:gli chiesi, “Benissimo, grazie, sono in paradiso!!... ma tu non startene qui, vedi quanti maschiacci allupati ci sono qui, fatti riempire!!... falli godere!!”.

“No tesoro me ne starò qui fino a quando questa maratona non sarà finita, nel caso avessi bisogno di qualcosa sono qui accanto a te!” gli risposi strizzandole i capezzoli turgidi e duri che testimoniavano senza ombra di dubbio la sua grande eccitazione.

Alina che si era intanto ripresa dal suo orgasmo: “andate voi due, a Claudia ci penso io, non vedo altri branchi in attesa quindi non ho niente fa fare; Claudia tanto ora non ha bisogno di nulla, deve solo godersi questo cagnaccio arrapato che gli sta riempiendo l’utero!!”.

“Io non mi muovo da qua!! “risposi, accovacciandomi a cosce larghe, bernarda al vento.

“E io nemmeno!.. se vuoi ti faccio compagnia!!”: esclamò Debora, strizzandomi l’occhio, con lo sguardo perso fra le mie gambe, con un sorrisetto da ebete stampato in viso che non dava adito a dubbi... voleva fare sesso con me!!... e subito!!.

La presi per mano: “ma non allontaniamoci troppo”, la trascinai fuori dalla coperta e iniziammo a lesbicare impegnandoci in un succulento 69.

Udii Claudia: “Mi sta squartando!!... muoio!!... che nodo meraviglioso!!!”, si riferiva al fatto che Buck si era messo culo contro culo.
La rotazione di quel pugno di carne dentro la vagina la faceva sentire completamente succube di quel maschio che la stava possedendo a piacimento, stordendola e precipitandola in un orgasmo senza fine.

“Bambina, ora devi solo aspettare che dia sollievo alle sue palle, che ne scarichi il carico nella fica della sua cagna... mi sa che ci vorrà un po' di tempo... mettiti comoda” disse Alina sistemando amorevolmente il cuscino sotto la guancia di Claudia,baciandola e accarezzandola.

Aveva smesso di piovere, Alan e Rocky cominciavano a dare segni di impazienza, girando per stanza annusando tutto in torno, nella stanza si percepiva un odore inconfondibile, non certo profumo di rose, le nostre micette avevano sicuramente bisogno di un accurata pulizia!.

Anna interruppe il racconto: “Ragazze questa storia mi ha eccitata terribilmente, dedichiamo un po' di tempo a noi stesse, che ne pensate?!... peccato che non ci sia anche Thor... a proposito, quando ce lo riportano ??“: mi chiese.

“Ha detto Mario che sarebbe passato domani in mattinata, verso le nove, era anche molto contento delle performance di Thor, aveva coperto le sue tre cagne in calore senza risparmiarsi ed era sicuro che avrebbero dato alla luce una cucciolata sana ed abbondante, mi ha pregato di ringraziarti”.

“Era ora che lo riportasse a casa!!... non sono sicura che glielo darò ancora!... e tu non perorare più la sua causa!!... sporca interessata!!... lo so che ti vedi con Flavia, sua moglie, per lesbicare!!... maiala!!”.

Rita accennò una timida difesa peraltro senza troppa convinzione: “non è vero!!... ci siamo incontrate solo qualche volta... con Flavia abbiamo un desiderio in comune, entrambe adoriamo la pioggerellina d’oro!!... non essere gelosa!!”.

“Ma va!!... va!!... a chi la vuoi dare a bere!!... pisciasotto che non sei altro!!... solo qualche volta !!... non mi fare ridere!!... e intanto noi qui abbiamo un bel problema da risolvere !!... tre femmine e solo due maschi!!”.

Anna sembrava veramente arrabbiata, Thor doveva mancargli molto.
Confesso che anche io ero curiosa di incontrarlo, se veramente lo avessero riportato l’indomani avrei potuto conoscere e ammirare quel maremmano abbruzzese che tutti decantavano; e dissi:
“Facciamo scegliere a loro!... mettiamoci a pecorina e vediamo che succede!”.
Anna assentì: “Hai ragione, non vedo altre soluzioni, accetteremo da brave cagne la loro decisione, però... stasera dormiremo tutte in camera mia e la fica della sfortunata sarà consolata a dovere dalle altre due a titolo di risarcimento!!... tanto qui so già come andrà a finire!!... Rocky è sicuramente fuori dai giochi, si fionderà su di te per riempirti col suo nodo e Alan è imprevedibile, non mi meraviglierei se preferisse le viscere di questa puttana traditrice!!.

Avevo notato che Rita da qualche minuto, senza dare nell’occhio si stava infilando tre dita nella vagina ripulendoli poi attorno all‘ano.
Si era accorta che la stavo guardando; con aria supplichevole mi stava chiedendo di tacere, il labiale era chiarissimo :”ti prego!... ti prego!” gli strizzai l’occhio per rassicurarla; se Anna si fosse accorta di quelle manovre non l’avrebbe sicuramente presa bene.
Rita era talmente tenera che non potevo fare a meno di essere solidale con lei.

Ci eravamo messi a pecora con i culi dondolanti per aria, “venite qua voi due!!: gridò Anna; per la verità non ce ne sarebbe stato bisogno, eravamo già attorniate dai due cani che annusando giravano arrapati in mezzo a noi.

Alan si era avventato senza esitazione su Rita il suo pene vermiglio era entrato nella vagina della ragazza e aveva iniziato a fotterla a tutto spiano.

Rocky si era avvicinato e mi stava leccando le guance… che caro tesoro, pensai... si sta preparando a fottere la sua mamma!.
Lo vidi mentre si allontanava dirigendosi dietro di me, socchiusi gli occhi e languida rilassai i muscoli della vagina per renderla ricettiva e mi preparai mentalmente ad essere riempita dal suo pene.

Riaprii gli occhi quando sentii Anna urlare “Si!!... ragazzo sfondami!!... così!!... così!!... rompimi tutto!!... non ti fermare!!”.
Quel mascalzone mi stava tradendo!, la stava martellando con velocissimi colpi poderosi che la facevano sobbalzare spostandola in avanti.
Ci ero rimasta male, si lo ammetto, ero gelosa stava preferendo il calore di un altra femmina; forse non lo soddisfo abbastanza pensai triste e sconsolata; fui subito distratta dai gemiti di Anna e dalle sue tette che sobbalzavano di qua e di la.
Adoravo quei seni sin da quando li avevo visto per la prima volta erano candidi come la neve, sodi, perfetti con quei capezzoli turgidi così invitanti!!.

Impossibile resistere, coma attratta da una calamita mi avvicinai, presi quei capezzoli impertinenti fra le mie labbra, alternativamente, accarezzandoli dolcemente con un movimento lieve e delicato.
Anna aprì gli occhi: “Bambina ti amo!!... non essere triste, non avercela col tuo cane!! sta solo agendo di istinto sta impregnando, marcando con la sua sborra, l’unica femmina di casa che non aveva ancora coperta!!... hai un cane davvero grandioso... Claudia lo ha sverginato solo due giorni fa e mi sta fottendo con la foga e la maestria di un veterano... mi sto godendo il suo cazzone e l’enorme pallone che ha al posto del nodo!!... vedrai farà felice molte femmine, questo è uno scopatore nato di fiche umane!!”.
“E me lo dici pure brutta baldracca!”:pensai arrabbiata e rosa dalla gelosia; “ma te la faccio pagare cara!!” e mordicchiandole i capezzoli cominciai a succhiarglieli con la foga di un bambino affamato.
“Mi fai male!!”:gemette Anna, me le sue parole rimasero inascoltate, continuai a martoriarle i seni... tanto che poteva fare!!.
Era bloccata dal nodo di Rocky che intanto si era messo culo contro culo e le stava sparando dentro un fiume di sperma, alcune gocce trafilavano dalle sue piccole labbra, certo la sua conchiglia, abituata al pene dei cani di grossa taglia non era, per così dire, a perfetta tenuta!!.
Come resistere!!, incuneai la testa sotto il ventre di Anna e comincia a leccare dal suo clitoride paonazzo le gocce di rugiada che si andavano formando copiose: “ooh!!... tesoro mi fai impazzire!!”: sospirò Anna abbandonandosi ad un ennesimo orgasmo.

Un brusio proveniente dall’altro angolo della stanza mi fece volgere lo sguardo,
Rita farfugliava parole senza senso godendosi la virilità di Alan sepolta nella sua vagina.
Ad un tratto... prese a tremare violentemente ed a emettere forti gemiti, il cane era smontato e si trovava con il sedere incollato a quello di Rita, erano saldamente attaccati, sembrava un unico corpo vibrante impegnato in un amplesso senza fine.
Ai miei occhi quella simbiosi fra una donna e un animale appariva come la cosa più naturale del mondo; la vista di quei corpi avvinti nella ricerca del piacere destavano in me una struggente tenerezza.

Rita aprì gli occhi e mi fece cenno di avvicinarmi, quando fui vicina mi disse:
“Ti ho vista triste e sconsolata, permettimi di dirti che non devi essere gelosa di Rocky, commetteresti un grave errore... i nostri cani devono essere liberi di dar sfogo ai loro istinti, ci appartengono fino ad un certo punto, è nostro dovere prenderci cura di loro ed amarli profondamente, essere contenti quando godono, anche se lo fanno con altre femmine.

Sei molto fortunata, Rocky ha dimostrato in poche ore che ha una fissa per le fiche umane... credimi la maggior parte di essi non è cosi... hanno bisogno di tempo, talvolta anche lungo e di tanta pazienza prima che possano soddisfare le voglie di una zoofila.

Non devi essere egoista, Rocky è un dono meraviglioso per te ma anche per tutte noi, condividilo con gioia anche con le altre è questo il comportamento che una cagna umana deve avere... certo ricorderai con quanta gioia Claudia ti ha fatto scopare con Scheggia e la premura con la quale Anna ti ha fatto sodomizzare da Alan, in futuro vedrai che ti accoppierai con molti cani facendo felici anche le loro padrone!!.

Permettimi anche un piccolo rimprovero, ti ho visto che sei stata un bel po' di tempo vicina a Rocky impegnato con Anna, non lo hai degnato di una carezza, di una parola affettuosa e questo non è bene, sappi che hai fatto soffrire il tuo cane!.
Ora basta avvicinati che ti voglio baciare la farfalla, vediamo se ti torna il sorriso!”
Mi misi sotto di lei a cosce larghe, con la vagina all’altezza del suo viso, lei cominciò a baciarmi... la sua bocca ,vorace, stuzzicava principalmente il mio clitoride, lo mordeva, lo succhiava, lo leccava con maestria, presto fui in preda all'orgasmo mentre lei continuava a ciucciare con foga gli umori che colavano dalla mia fica misti ad alcune gocce di urina che mi erano scappate,
mi rilassai completamente e svuotai la vescica nella sua bocca, lei bevve tutto senza sprecare nemmeno una goccia.
“Bea sei meravigliosa!! … ti amo!! … ti amo!!” sopraffatta dalla libidine si abbandonò esausta.
La lascia godere beata e mi avvicinai ad Anna, non appena giunsi vicino a Rocky cominciò a leccarmi la faccia, non potetti fare a meno di abbracciarlo, il collo stretto fra le mie braccia cominciai a sussurrargli parole di incitamento dolci e amorevoli; la ramanzina di Rita aveva sortito il suo effetto, promisi a me stessa che non sarei più stata gelosa.
Il mio Rocky era bello come il sole!, cominciai ad accarezzarlo prima sui fianchi poi sul basso ventre liberai le sue palle costrette contro le natiche di Anna e cominciai a giocare con esse soppesandole, stringendole, accarezzandole mentre lui continuava a siringarla riempiendola di sperma caldo.
Rimasi vicino a lui fino a quando, una ventina di minuti dopo, si slegò con uno schiocco.
Anna si mise per un attimo seduta, il volto stravolto non lasciava dubbi, era distrutta dagli innumerevoli orgasmi, si lasciò cadere sul dorso con le gambe spalancate, gli occhi chiusi.

“E’ una delle più belle scopate della mia vita!!... questo cucciolo è meraviglioso!!... ti soggioga con la sua virilità e ti entra dentro il cervello !!... sei proprio fortunata bambina mia!!”.

Mentre Anna parlava avevo avvicinato il mio viso alla sua conchiglia oscenamente spalancata che rilasciava rivoli di umori, chiusi gli occhi e cominciai a pulirla strofinando energicamente, con un movimento rotatorio, le labbra, il naso, il mento , l’intera faccia impegnandoli più che potevo dentro quella farfalla con le ali spalancate!.
La mia maschera di bellezza quotidiana era assicurata!
Un attimo dopo mi ritrovai a divorare quel nettare afrodisiaco… come era buono il seme del mio amore!!.
Anna d’istinto aveva stretto le gambe imprigionando la mia testa, le cosce candide mi coprivano le orecchie, le sue parole mi giunsero attutite “Bea!!... tesoro mi stai facendo impazzire!!”.

Rocky si era avvicinato, la sua lingua aveva preso a spennellare le mie intimità agevolato dalla mia posizione, percepii che aveva appoggiato una zampa sul mio gluteo, pensai volesse attirare la mia attenzione affinché mi dedicassi un po' a lui.

Anna che si era accorta dei suoi movimenti: “Bea questo ti vuole per lui!!... adesso!!...”; mi voltai a guardarlo, il suo pene enorme dondolava ritmicamente.
“Bambina se gli fai cenno ti monta subito, ma ti prego non farlo! Se ti prende così ti farà un male tremendo, quel nodo enorme non può entrare nella tua patata in quelle condizioni!!... devi prima calmarlo!!... quella mazza deve prima rientrare nel suo fodero!!... ti prego dammi retta!!”

Anna aveva ragione, forse avrei potuto ricevere il suo pene, ma se avesse cominciato a martellarmi per fare entrare quel nodo, completamente esposto, mi avrebbe distrutto la micetta.
Ma questo lo sapeva anche lui, appena mi avvicinai mi lecco la faccia e si distese sul dorso con le 5 gambe in aria... se non era un invito esplicito questo!!

Rocky era eccitato, il pene lungo e rigido, sembrava proprio una quinta zampa, cominciai ad accarezzarlo stringendogli il nodo durissimo e i testicoli.
In preda ad una libidine assoluta, con la vagina bagnata, in fiamme per il desiderio, cominciai a leccare quel bastone soffice e caldissimo, la mia bocca lo ricevette ingoiando golosa i piccoli fiotti di liquido che ancore sprizzavano dalla sua punta.

Mi ci vollero dieci minuti per dar pace a quel membro turgido e voglioso.
Anche Rita, che era stata liberata da Alan, si era avvicinata per aiutarmi.
Eravamo impegnate in una sorta di masturbazione con le labbra, io da un lato lei dall’altro, finalmente il turgore si attenuò e quel sesso stupendo rientrò nel suo fodero.

Rocky se ne stava sdraiato con gli occhi socchiusi, il suo respiro si era fatto più regolare, “povero amore avrà bisogno di ricaricare le batterie, lo lascio tranquillo a riposare”: dissi.
Anna si era avvicinata, aveva introdotto due dita nella mia vagina e declamò “ Bea sei fradicia, se lo vuoi diglielo, non ti lasciare ingannare dal suo atteggiamento è pronto a montarti già da un po!!”.
In effetti ero in preda ad un desiderio sfrenato di essere presa, desideravo essere riempita, che calmasse quel formicolio nel basso ventre che non mi dava pace.

Mi sollevai per mettermi a pecorina, lui aveva percepito il mio movimento ed era scattato in piedi come una molla.
“Fotti mamma !!”: gli urlai; mi sentii abbrancare, percepii la punta del suo membro già dentro la vagina e comincio a martellarmi velocissimo.
Rita:“ Stavolta la rompe!!... gli spacca la farfalla!!”; Anna annui: “e si!!... ore vuole mostrare alla sua cagna tutta la potenza della sua virilità di maschio alfa!!... la possederà con violenza, d’istinto sa che è quello che lei vuole da lui!!”.

L’assalto di Rocky diventò più violento, animalesco; i suoi affondi erano forti e decisi, il suo bozzo che ad ogni colpo diveniva sempre più grosso, affondava sempre di più, sforzando e allargando la vagina in fiamme;
mi stava facendo male, mi sentivo sventrare ma ero felice, Anna aveva ragione era proprio quello che desideravo, stravolta dalla libidine, sentivo di appartenergli, felice di farlo godere,
mi stavo rivolgendo a lui con parole dolci e appassionate incitandolo a penetrarmi, ad un tratto uno strappo mi fece quasi perdere i sensi, era rimasto incastrato dentro la mia conchiglia, il nodo si stava dilatando a dismisura, il pene aveva preso possesso del mio canale vaginale e lo stava irrorando riempiendolo di sperma bollente.
Sentivo solo di essere piena... piena come non mai, in maniera completa, una sensazione meravigliosa difficile da spiegare che scatenava una serie di forti orgasmi che facevano vibrare il mio corpo.
La mia mente era concentrata sulla mia vagina in fiamme e sul fatto che il mio cane stava appagando appieno le mie voglie di troia mai sazia.

Rocky smise di spingere, cominciò a leccarmi la guancia ripulendola dai residui di sperma ormai secco che lo strofinio con la vulva di Anna avevano lasciato.
Era giunto il momento di assaporare l’incantevole sensazione che la rotazione del nodo mi avrebbe dato. Il peso del suo corpo non mi dava fastidio anzi adoravo sentirmi completamente coperta da lui.
Gli sollevai la zampa per invitarlo a scendere dalla mia schiena, rimase fermo.
Anna mi sussurrò: ”Non avere fretta, loro sanno quando è il momento di farlo, girarsi ora vi procurerebbe dolore, il nodo è incollato alla pareti del tuo fiore, sta certa che lo farà, ricorda che per la quasi totalità dei cani scendere e mettersi sulle quattro zampe con il nodo ancora imprigionato è una cosa istintiva, naturale; in futuro, quando sarai più, esperta, anche tu saprai valutare il giusto turgore del nodo e capirai quando è giunto il momento di incitarlo, per adesso lascia decidere a loro.”

Era ovvio che avevo molte cose da imparare; dopo qualche minuto avvertii una leggerissima riduzione nella pressione e Rocky immediatamente si voltò, il movimento del suo coso dentro di me mi lasciò senza fiato forse era l’istante più bello e appagante di tutta la monta.

Rocky si sdraiò a terra come aveva fatto la mattina e giacemmo attaccati.
Ero completamente in balia del mio padrone, mi teneva legata con quell’arpione di carne piantato dentro di me, era felice ed appagata come non lo ero stato mai.

Rita esclamò sarcastica: “Ci risiamo!!... questi rimarranno legati per un paio di ore!!... meglio che vado a preparare la cena!!”,mi baciò, chiamò Alan e se ne andarono.

Anna cominciò amorevolmente ad accarezzarci, la sua mano scorreva leggera sul fianco di Rocky e sui miei capelli, ero felice, completamente appagata, tutti i miei sensi erano focalizzati sui fiotti del suo sperma caldo che continuava a fluire dentro di me e che mi precipitavano sempre più in un dolce delirio.

“Stai bene?”: chiese Anna.
“E’ meraviglioso!... mi sento in paradiso!... Non ho bisogno di null’altro... ma sarò sempre così?!”: gli chiesi titubante.

“Certo tesoro mio, sarà sempre meglio, se ti senti attratta dai cani non potrai più fare a meno di loro... desidererai con tutta te stessa di essere posseduta da loro, grandi o piccoli che siano; proverai indescrivibili emozioni e il desiderio di legarti a loro aumenterà giorno dopo giorno”.

“E se il mio Rocky si stancasse di me?... cosa farò??”.

“Impossibile voi due sarete uniti per sempre... piuttosto lo spirito di cagna che sta crescendo in te ti porterà ad avere, a desiderare, il contatto con altri maschi proprio come quelle vere che assecondando il loro istinto naturale cercano di accoppiarsi con tutto il branco!!... e poi guardati, sono trascorsi solo tre giorni che un cane a leccato per la prima volta la tua patatina e ti sei già data a tutti i maschi disponibili... ti senti a disaggio?... ti senti in colpa per aver tradito Rocky?... hai qualche rimpianto?... certo che no!!... questo perché inconsciamente ti stai già comportando da cagna e questo è una cosa naturale!!”.

“Volevo chiederti, ma secondo te, gli altri cani sanno che tu sei, per così dire, sessualmente disponibile??”.

“Certo che lo sanno!!, lo sperma di Scheggia ti ha marchiato per tutta la vita!!... puoi farti un milione di docce, ma il suo odore anche se debole non sfuggirà al loro olfatto, i cani sanno benissimo che sei una di loro!”.

“Ora ho un po' di paura... se incontro per strada un cane randagio è possibile che mi aggredisca per montarmi??!!.

“No bambina non temere... non è così... per nostra fortuna o sfortuna ... chissà forse sarebbe un mondo migliore!!... noi donne non entriamo in calore, il nostro odore non produce quei feromoni che li fa impazzire di desiderio e che i cani percepiscono anche a chilometri di distanza; quando sei per strada, d’ora in avanti ti accorgerai che i maschi intatti, cioè non castrati, ti seguiranno da lontano con lo sguardo per un po, qualche randagio intraprendente si avvicinerà a te sfiorandoti con il fianco la gamba, per farti sapere che è disponibile, ma niente di più, ricordati che per loro gli esseri umani sono di rango superiore, non hai nulla da temere sta tranquilla... piuttosto è più probabile il contrario, quando incontri un maschio sta certa che ogni volta i tuoi occhi saranno calamitati dal suo fodero e sulle sue palle e il desiderio di possederli ti annebbierà il cervello, d’ora in avanti sarà sempre così... succede a tutte noi ed è una cosa naturale; se inviti un randaggio ti seguirà docile fino a dove vorrai, poi le tue arti di seduzione e la tua lussuria faranno il resto, in breve ti ritroverai arpionata dal suo nodo con il suo pene che schizza miele dentro di te“.

Le parole di Anna non solo mi avevano tranquillizzata ma erano una conferma che i miei appetiti sessuali che sentivo crescere sempre più prepotenti potevano essere appagati e ne ero felice.

Il turgore del nodo di rocky aveva iniziato ad affievolirsi: “fra poco il mio amore mi libera, il nodo sta perdendo consistenza”

Anna con la voce tremante di lussuria mi sussurrò: “IL tuo succo e quello di Rocky sono una miscela perfetta per la mia maschera di bellezza, tesoro ti prego trattieni dentro di te più miele che puoi!!... ci penserò io a pulirti!!”.
“Si mia padrona farò come vuoi!... avrai tutta la crema che desideri mi sento piena, stracolma” risposi intontita abbandonata in un dolce delirio.

Alcuni minuti dopo il nodo di Rocky forzando le pareti della mia patata scivolò verso l’esterno liberandoci.
Serrai le cosce, mi voltai supina e spinsi in su il bacino, per disporre la vulva il più in alto possibile.

Anna mi prese le ginocchia fra le mani divaricando le gambe con forza e con la velocità di un fulmine dispose bocca e naso a mo di tappo sulla mia conchiglia, percepii per un attimo la sua lingua rovistare il clitoride poi inizio a strofinare e a roteare come una furia la faccia sulla vulva che stava rilasciando una quantità incredibile di sperma.
Lui si era avvicinato a leccarmi il viso, presi il suo testone fra le braccia e gli sussurrai “Bravo ragazzo mio!!... hai fatto godere tanto la tua mamma!!... Sei bravissimo!!... girati che la mamma ti pulisce!!”, allungai una mano e lo afferrai per il nodo, lui si girò per agevolarmi il compito e presi in bocca la punta del suo membro paonazzo; l’odore che emanava e il suo sapore colpirono i miei sensi come un pugno sullo stomaco ero diventata irrimediabilmente la schiava di un cane e ne ero incredibilmente felice.

Entrò Rita: “E brave le mie porcelle!!!... ve la state spassando vero?!!”;
si sfilò una lunga t-shirt che le copriva anche le parti intime e rimase nuda, si avvicinò: “mettiti giù... rilassati e questo ci penso io!” e cominciò a spompinare con gusto il mio Rocky.

Anna aveva iniziato a strofinare i seni contro la mia patata, infilava alternativamente all’interno della mia vagina ancora fradicia i capezzoli duri come il marmo terminando quel movimento, che mi faceva accapponare la pelle, accarezzando con energia il mio clitoride rosso fuoco.

Udii la porta aprirsi e Rita che invitava Rocky ad andare a giocare con Alan; lui si avvicinò e mi stampò due leccate sulla faccia : “Va a giocare!” e si avviò correndo fuori dalla porta.

Anna si rivolse a Rita: “vieni qua sgrillettami mentre finisco di pulire questa farfalla sbrodolosa!! e si tuffò con la lingua fra le mie cosce leccando e ciucciando il miele che continuava a colare dalla vagina.

Seguirono intensi minuti di pura libidine che calmarono i nostri sensi.
Quando ci sollevammo la guardai e scoppiai a ridere divertita:
“Ma come ti sei conciata??!!... sei impiastricciata di sperma dalla cima dei capelli fino ai piedi!!.
Rispose sorniona ridendo: “Perché non ti piaccio così??!!” ed allargando le braccia ci invitò ad accoccolarci vicino a lei.

“In attesa che questo elisir di bellezza si asciughi, completeremo il racconto della nostra Claudia che avevamo lasciata annodata a Buck, con Alan pronto a prenderne il posto”.

Avevo trascorso dei minuti gradevolissimi con Marta la figlia di Debora; la ragazza mi aveva piacevolmente sorpresa, era stata un amante dolce e affabile, aveva dimostrato, malgrado la giovanissima età, di possedere l’esperienza di una lesbica navigata, confesso che mi aveva fatto godere parecchie volte.
Ora era impegnata con Thor che mostrava di gradire le sue effusioni, il suo enorme pene ed il suo nodo vermiglio svettavano fuori dalla guaina a dimostrazione che era eccitato.
“Ragazza mia questo mi sembra abbastanza arrapato, un tentavo lo farei che ne pensi ?? ma ti ricordo che la regola prevede che coi cani si fotte nel salone!”.
Mi rispose con occhi lucidi per l’eccitazione: “Magari!!, non vedo l’ora!!… credi che stavolta riuscirò a coronare il mio sogno??!!”;
“Non dobbiamo fare altro che provare, non trovi?”.
La presi per mano, lasciammo la mia camera e ci avviammo verso il salone con Thor che trotterellava al suo fianco, un po' impacciato per via del suo enorme pene dondolante.
Attraversammo l’uscio del salone nel preciso istante in cui Buck si slegava da Claudia; due forti latrati risuonarono per la sala era stato Thor che ora correva veloce verso la ragazza, Alan si era immobilizzato , riconosciuto il richiamo dell’alfa della casa ed aspettava la sua decisione.
C’era poco da aspettare!!... Thor era saltato sulla schiena di Claudia ed aveva iniziato a martellarla con il pene già in vagina.
“E tu da dove sbuchi??!!” gemette Claudia sotto il peso di quel pastore allupato.
Alina e Debora accorsero in suo aiuto “Te lo leviamo di dosso!!... questo ti massacra... ha il nodo, enorme, già tutto esposto non potrà entrare mai!!... ti rompe il fiore!!”.
“lasciatelo stare per ora resisto anzi mi piace!!... mi piace!!.
I colpi di Thor nel tentativo di violare quella vagina erano tremendi, Claudia sobbalzava ad ogni colpo mentre cercava in tutti i modi contorcendosi di spalancare quella patata martoriata per agevolarlo nel compito.
Conosceva bene Thor, avevano fatto l’amore parecchie volte accogliendo il suo arnese per intero, ma erano sempre stato durante monte normali, l’enorme nodo si era espanso quando il bulbo era già in vagina il tutto era avvenuto in modo del tutto naturale.
Anche io ero accorsa in suo aiuto lasciando sola la povera Marta delusa con le lacrime agli occhi.

“Bambina lo faccio smettere!!... Ti uccide!!... non potrà mai entrare!!”.

“Lasciami provare!!... per adesso sto solo godendomi la sua virilità!!... è meraviglioso!!... e poi i suoi spruzzi mi stanno lubrificando la fica sento il suo cazzone entrare con più facilità!!”.

In effetti quell’enorme bozzo di carne si era impegnato nel canale vaginale ed ad ogni colpo sprofondava sempre di più.
Il martellare spasmodico di Thor durò per un paio di minuti, poi si fermò.

Le madrine scostarono il pelo del cane per controllare, il nodo in effetti era quasi del tutto scomparso dentro i genitali della ragazza... appunto!... quasi!; Alina e Debora si guardarono negli occhi e scossero la testa, un brusio di disapprovazione si era levato dal capannello di donne che si era formato attorno alla coppia: ”non vedete che glielo ha piantato tutto dentro!... non siate ottuse!!... la monta è validissima!!... cercate di non esagerare!!... di non essere troppo fiscali!!”.
Anche Irma, che era in corsa per il titolo, assentì: “Non vedete che è dentro?? questa monta è regolarissima dategliela per buona!”.

Alina e Debora si abbassarono a ricontrollare, in effetti il malloppo di carne era tutto dentro tuttavia una falce rosso fuoco, anche se molto piccola, era chiaramente visibile fra le piccole labbra arrossate.

Al termine sentenziarono che quella monta sarebbe stata considerata valida solo a metà, ciò avrebbe consentito, in caso di parità, di dare la vittoria a Claudia.

Dopo Thor fu il turno di Alan al quale seguirono uno spinone ed un meticcio.
La tenzone si concluse con la vittoria schiacciante di Claudia, era stata scopata in successione ben 9 volte: 6 monte valide per intero; poi Thor e due volte Scheggia, che aveva iniziato e concluso quella serie interminabile.

(continua ...)

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