Infiltrazione di acqua incamera.
di
lescaut
genere
voyeur
Nella nostra palazzina, o meglio nella palazzina in cui abitiamo io e mia moglie (sono in affitto) l’inverno scorso si è verificato un serio problema, serio perché c’era un’infiltrazione di acqua piovana in camera da letto. Va detto che la palazzina è di soli tre piani, noi abitiamo al terzo, sopra di noi c’è un terrazzino dove mia moglie, che si chiama Luana, d’estate prende il sole nuda, ed a volte, quando non lavoro, le tengo compagnia. Informato il proprietario, manda subito due operai per valutare la riparazione. Diagnosi preoccupante, si doveva sostituire la copertura di poliestere perché quella esistente aveva perduto la proprietà di isolamento. Cotto e mangiato, era venerdì, il lunedì mattina arrivano i due ragazzi col proprietario, prendono in consegna il lavoro, ed iniziano. Alcune precisazioni, il proprietario va via, risiede a 50 km da noi, restano i due ragazzi neri, proprio due ragazzi che a me sembrava non fossero maggiorenni tanto che ho telefonato a Walter che mi ha rassicurato, avevano tutte le
facoltà per lavorare in sicurezza. Vado al lavoro anch’io lascio Luana con i due, che comunque non dovevano operare in casa, bensì sul terrazzo. Torno a pranzo, c’era un freddo cane, la temperatura sfiorava lo zero, chiedo a Luana se sapeva qualcosa dei lavori, risponde che sentiva rumore proveniente da sopra, ma che non si erano fatti vedere. Salgo in terrazzo, una cosa allucinante, erano intirizziti per il freddo. Li invito a fermarsi e scendere nel nostro appartamento. In pochi minuti sono rinati, non la smettevano di ringraziarmi, erano anche senza pranzo, dicevano che erano abituati a mangiare una volta al giorno, lo facevano la sera. -Da noi si usa in maniera diversa, mangiamo anche a pranzo- Luana per noi aveva preparato pasta e fagioli subito ha provveduto ad allungare il brodo. Hanno chiesto se potevano andare in bagno, li ha accompagnati Luana. Non tornavano nei tempi previsti, mi sono affacciato in bagno, uno
pisciava, aveva un chilometro di cazzo, l’altro si lavava le mani, Luana aveva l’asciugamani pronto per per farli asciugare. Il più piccolo, che non parlava bene l’italiano mi ha fatto un complimento -Hai bella moglie, bella figa- Mi è venuto da ridere, Luana non sapeva che fare. L’altro finito di pisciare, non riusciva a rimettere il cazzo dentro per quanto era grosso. Si è lavato le mani anche lui, ci siamo seduti a tavola. Ho avuto un’idea geniale, ho fatto sedere Luana tra loro due mentre io portavo i piatti. Doveva essere un segno per tutti. Mi ha telefonato Walter per sapere lo stato d’avanzamento dei lavori, ho detto che stavano mangiando perché sul terrazzo c’era un freddo cane. Mi ha liquidato con un -Pensaci tu- Durante il pranzo hanno detto che la sera avrebbero dovuto tornare nello stesso paese di Walter, vale a dire 50 km di distanza -Ragazzi abbiamo una stanza, se volete approfittare- L’altro che masticava appena meglio l’italiano, ha detto che portavano solo gli abiti da lavoro. Li mi sono giocato l’asso di briscola -Non è un problema, noi dormiamo nudi- Si sono guardati i due che chiameremo Paolo uno e Paolo due perché il nome del piccolo era impronunciabile. Sono tornato al lavoro, anche loro sono tornati sopra, quando sono tornato li ho trovati in casa, era buio, non si vedeva nulla, hanno fatto compagnia a Luana, ormai erano in confidenza. Ci hanno raccontato un po' della loro vita, Luana seduta al mio fianco, partecipava al discorso, ho detto a lei di assisterli mentre facevano la doccia e siccome dopo quasi mezz’ora non uscivano, sono andato in bagno, erano nudi tutti rattrappiti dentro la cabina doccia. Il vapore non consentiva la visione di tutto, si vedevano solo i cazzi, anche l’altro aveva il cazzo enorme. -Dai è pronta la cena, asciugatevi ed uscite nudi,
metto il riscaldamento al massimo- Ora li vedevo perfettamente, sono arrivati trascinati per il cazzo da Luana. Che spettacolo esaltante! La cena se così si può chiamare è durata pochissimo, Luana li ha trascinati in camera mentre io sistemavo la cucina, ho fatto la doccia anch’io, sono rimasto nudo, quasi mi vergognavo rispetto a loro, il mio cazzo non era neanche la metà del loro. Li ho trovati pronti, non avevano iniziato per rispetto.
Ho leccato la figa di Luana per inumidirla, poi ho fatto lo stesso con Paolo uno, immediatamente l’ho messo nella figa, sono passato a Paolo due, il più giovane. Ci dovevo andare con delicatezza, non volevo che sborrassero nella mia bocca, lo dovevano fare nella figa di Luana. Lei mi guardava per ringraziarmi e gemeva, ha voluto in bocca il cazzo di Paolo due mentre l’altro la scopava. Vederli mi ha fatto pensare che li avrei voluti sempre così a costo di legarli. Quei cazzi enormi che Luana digeriva facilmente, probabilmente quello che aveva in bocca arrivava all’esofago, quello che aveva nella figa ho immaginato che le arrivasse al cuore. Il più piccolo ha sborrato abbastanza presto nella bocca, mi sono fiondato per baciarla ed assorbire tutto quel nettare, giusto in tempo per ripulire la figa, solo dopo ho ripulito i cazzi. Mentre li pulivo sono tornati di nuovo duri, si sono invertiti, nella figa è andato il piccolo, nella bocca Paolo uno.
Luana ha voluto la mia mano, me la stringeva per ringraziarmi. Descritto può sembrare un amplesso breve, invece si era fatta mezzanotte. Li ho lasciati sul letto, sono andato nella cameretta a bearmi dello spettacolo a cui avevo assistito, solo allora mi sono fatto una splendida sega. Mi sono svegliato molto presto, ho preparato le colazioni, le ho portate a letto, erano sotto le coperte. Mi sono preparato sono uscito per andare al lavoro, si sono alzati anche loro probabilmente per lavorare. Sono stati quattro giorni e tre notti svaniti in poco tempo, li avrei fatti durare in eterno. Quando ci hanno salutato Luana piangeva, io li ho invitati a venire tutte le volte che volevano. Qualche giorno dopo è venuto Walter a rendersi conto del lavoro, è rimasto molto soddisfatto. Non è finita qualche giorno dopo mi ha telefonato per comunicarmi che i ragazzi gli avevano fatto lo sconto del 50% sulla mano d’opera per come li avevo trattati.
facoltà per lavorare in sicurezza. Vado al lavoro anch’io lascio Luana con i due, che comunque non dovevano operare in casa, bensì sul terrazzo. Torno a pranzo, c’era un freddo cane, la temperatura sfiorava lo zero, chiedo a Luana se sapeva qualcosa dei lavori, risponde che sentiva rumore proveniente da sopra, ma che non si erano fatti vedere. Salgo in terrazzo, una cosa allucinante, erano intirizziti per il freddo. Li invito a fermarsi e scendere nel nostro appartamento. In pochi minuti sono rinati, non la smettevano di ringraziarmi, erano anche senza pranzo, dicevano che erano abituati a mangiare una volta al giorno, lo facevano la sera. -Da noi si usa in maniera diversa, mangiamo anche a pranzo- Luana per noi aveva preparato pasta e fagioli subito ha provveduto ad allungare il brodo. Hanno chiesto se potevano andare in bagno, li ha accompagnati Luana. Non tornavano nei tempi previsti, mi sono affacciato in bagno, uno
pisciava, aveva un chilometro di cazzo, l’altro si lavava le mani, Luana aveva l’asciugamani pronto per per farli asciugare. Il più piccolo, che non parlava bene l’italiano mi ha fatto un complimento -Hai bella moglie, bella figa- Mi è venuto da ridere, Luana non sapeva che fare. L’altro finito di pisciare, non riusciva a rimettere il cazzo dentro per quanto era grosso. Si è lavato le mani anche lui, ci siamo seduti a tavola. Ho avuto un’idea geniale, ho fatto sedere Luana tra loro due mentre io portavo i piatti. Doveva essere un segno per tutti. Mi ha telefonato Walter per sapere lo stato d’avanzamento dei lavori, ho detto che stavano mangiando perché sul terrazzo c’era un freddo cane. Mi ha liquidato con un -Pensaci tu- Durante il pranzo hanno detto che la sera avrebbero dovuto tornare nello stesso paese di Walter, vale a dire 50 km di distanza -Ragazzi abbiamo una stanza, se volete approfittare- L’altro che masticava appena meglio l’italiano, ha detto che portavano solo gli abiti da lavoro. Li mi sono giocato l’asso di briscola -Non è un problema, noi dormiamo nudi- Si sono guardati i due che chiameremo Paolo uno e Paolo due perché il nome del piccolo era impronunciabile. Sono tornato al lavoro, anche loro sono tornati sopra, quando sono tornato li ho trovati in casa, era buio, non si vedeva nulla, hanno fatto compagnia a Luana, ormai erano in confidenza. Ci hanno raccontato un po' della loro vita, Luana seduta al mio fianco, partecipava al discorso, ho detto a lei di assisterli mentre facevano la doccia e siccome dopo quasi mezz’ora non uscivano, sono andato in bagno, erano nudi tutti rattrappiti dentro la cabina doccia. Il vapore non consentiva la visione di tutto, si vedevano solo i cazzi, anche l’altro aveva il cazzo enorme. -Dai è pronta la cena, asciugatevi ed uscite nudi,
metto il riscaldamento al massimo- Ora li vedevo perfettamente, sono arrivati trascinati per il cazzo da Luana. Che spettacolo esaltante! La cena se così si può chiamare è durata pochissimo, Luana li ha trascinati in camera mentre io sistemavo la cucina, ho fatto la doccia anch’io, sono rimasto nudo, quasi mi vergognavo rispetto a loro, il mio cazzo non era neanche la metà del loro. Li ho trovati pronti, non avevano iniziato per rispetto.
Ho leccato la figa di Luana per inumidirla, poi ho fatto lo stesso con Paolo uno, immediatamente l’ho messo nella figa, sono passato a Paolo due, il più giovane. Ci dovevo andare con delicatezza, non volevo che sborrassero nella mia bocca, lo dovevano fare nella figa di Luana. Lei mi guardava per ringraziarmi e gemeva, ha voluto in bocca il cazzo di Paolo due mentre l’altro la scopava. Vederli mi ha fatto pensare che li avrei voluti sempre così a costo di legarli. Quei cazzi enormi che Luana digeriva facilmente, probabilmente quello che aveva in bocca arrivava all’esofago, quello che aveva nella figa ho immaginato che le arrivasse al cuore. Il più piccolo ha sborrato abbastanza presto nella bocca, mi sono fiondato per baciarla ed assorbire tutto quel nettare, giusto in tempo per ripulire la figa, solo dopo ho ripulito i cazzi. Mentre li pulivo sono tornati di nuovo duri, si sono invertiti, nella figa è andato il piccolo, nella bocca Paolo uno.
Luana ha voluto la mia mano, me la stringeva per ringraziarmi. Descritto può sembrare un amplesso breve, invece si era fatta mezzanotte. Li ho lasciati sul letto, sono andato nella cameretta a bearmi dello spettacolo a cui avevo assistito, solo allora mi sono fatto una splendida sega. Mi sono svegliato molto presto, ho preparato le colazioni, le ho portate a letto, erano sotto le coperte. Mi sono preparato sono uscito per andare al lavoro, si sono alzati anche loro probabilmente per lavorare. Sono stati quattro giorni e tre notti svaniti in poco tempo, li avrei fatti durare in eterno. Quando ci hanno salutato Luana piangeva, io li ho invitati a venire tutte le volte che volevano. Qualche giorno dopo è venuto Walter a rendersi conto del lavoro, è rimasto molto soddisfatto. Non è finita qualche giorno dopo mi ha telefonato per comunicarmi che i ragazzi gli avevano fatto lo sconto del 50% sulla mano d’opera per come li avevo trattati.
1
1
voti
voti
valutazione
4.6
4.6
Commenti dei lettori al racconto erotico