Una donna per due uomini"
di
goldenoro69$
genere
trio
Quando ho conosciuto la ragazza che poi è diventata la mia adorabile metà avevo un lavoro precario che però svolgevo solo quando c'erano "clienti" e quindi guadagnando discretamente mi lasciava molto tempo libero.(pompe funebri).
Quando Mira lo venne a sapere troncò subito la relazione "Con te non voglio stare assolutamente" disse e non farti più vedere. La riconquistai precisandole che per non farmi più vedere avrei dovuto diventare cliente dell'impresa per cui lavoravo.
Riprendemmo faticosamente e fortunatamente trovai subito un altro lavoro che però mi teneva impegnato circa dodici ore al giorno. Comunque la retribuzione era abbastanza alta da farci programmare il futuro e lei era felice. Dodici mesi trascorsi ad accumulare risparmi per aprire casa almeno, convivere per un periodo e successivamente sposarci. Ci riuscimmo soprattutto con l'aiuto dei nostri genitori.
Eravamo soddisfatti, anche se piccola la nostra casa era accogliente e ci si viveva bene. Cominciai a vedere alcuni cambiamenti in Mira, quando viveva con i suoi genitori vestiva in maniera elegante, addirittura ricercata con me invece acquistava capi dai mercati rionali ma quello che mi fece vestiva molto, ma molto poco. Alzai le antenne, si giustificava che lo faceva per piacermi. Certo che era più bella e provocante, a dire il vero mi piaceva di più rispetto a prima. Trovò lavoro anche lei (non mi stupì per come si presentava) e la sua retribuzione era appena inferiore alla mia. La differenza era nell'impegno che per lei era la metà all'inizio, che però aumentava sempre fino a quando mi confessò di avere una relazione col suo datore di lavoro. La presi male e volevo chiudere con lei.
Riuscì a convincermi di ascoltarla per illustrarmi i suoi programmi e formalizzò le istruzioni. "I nostri genitori non devono sapere nulla, con quello che guadagniamo in pochi anni compreremo la casa, con te vivo molto bene e voglio formare la famiglia, sotto l'aspetto sessuale anche lui mi piace. Pensaci se ti sta bene e ti ripeto che sei il mio futuro" Avevo il cervello in fiamme mentre lei era molto tranquilla, la notte si scatenava non era mai sazia, mi coccolava continuamente fino a quando accettai le sue proposte anche se con qualche dubbio. Ad essere sinceri ero più portato al sesso dalla nuova situazione e lei me lo fece notare "Forse ti eccita che scopo anche con Albert ? Sei più interessante rispetto a prima" "Ma no ! Sarà una tua sensazione" Naturalmente mentii di brutto. Durante il giorno pensando a loro ero sempre eccitato ma non potevo dirlo. Era cambiato tutto altroché, ero scatenato al suo pari godevamo come mai era accaduto prima. Cominciai a chiederle di raccontarmi qualche particolare di Albert "E' un ragazzo normale, molto gentile e ti ammira" "Sessualmente com'è"? "E' adorabile, sa dove portarmi con la mente e mi trascina in sensazioni straordinarie" "Godi più con lui quindi"?
"Sono sensazioni diverse, lui è più dolce tu sei più violento e mi piace così"
L'eccitazione aumentava sempre di più per entrambi e forse avevamo lo stesso pensiero ma non avevamo il coraggio di dirlo. Far venire Albert a casa nostra.
Fece lei il primo passo e per farmi conoscere Albert una domenica pomeriggio mi portò nel suo ufficio. Restammo entrambi meravigliati l'uno dell'altro, eravamo messi molto bene fisicamente, insomma eravamo un gradino in su rispetto alla media.
Mira seduta al centro sul divano e noi due ai lati fu lei a prendere l'iniziativa, ci prese per mano, aprì una porta e ci trovammo in una camera con un grande letto. Capii subito che era la loro alcova, ci ordinò di spogliarci e di distenderci sul letto e di non muoverci perché avrebbe fatto tutto lei. Restai perplesso quando Albert mi prese la mano. I nostri cazzi si mostravano nella più grande misura possibile, passammo un pomeriggio indimenticabile scoprendo, se possibile, la vera natura di Mira. Se ce ne fossero stati altri di cazzi li avrebbe sopportati tutti.
Capii anche il motivo per cui Albert mi prese la mano, era stato abbandonato dai suoi genitori ed aveva il pallino dell'affetto, voleva sentirsi amato. Lo amammo veramente io e Mira al punto di non poter fare a meno di noi e ci traferimmo nel suo appartamento dove tutt'ora viviamo. Siamo felici, forse Mira di più.
Quando Mira lo venne a sapere troncò subito la relazione "Con te non voglio stare assolutamente" disse e non farti più vedere. La riconquistai precisandole che per non farmi più vedere avrei dovuto diventare cliente dell'impresa per cui lavoravo.
Riprendemmo faticosamente e fortunatamente trovai subito un altro lavoro che però mi teneva impegnato circa dodici ore al giorno. Comunque la retribuzione era abbastanza alta da farci programmare il futuro e lei era felice. Dodici mesi trascorsi ad accumulare risparmi per aprire casa almeno, convivere per un periodo e successivamente sposarci. Ci riuscimmo soprattutto con l'aiuto dei nostri genitori.
Eravamo soddisfatti, anche se piccola la nostra casa era accogliente e ci si viveva bene. Cominciai a vedere alcuni cambiamenti in Mira, quando viveva con i suoi genitori vestiva in maniera elegante, addirittura ricercata con me invece acquistava capi dai mercati rionali ma quello che mi fece vestiva molto, ma molto poco. Alzai le antenne, si giustificava che lo faceva per piacermi. Certo che era più bella e provocante, a dire il vero mi piaceva di più rispetto a prima. Trovò lavoro anche lei (non mi stupì per come si presentava) e la sua retribuzione era appena inferiore alla mia. La differenza era nell'impegno che per lei era la metà all'inizio, che però aumentava sempre fino a quando mi confessò di avere una relazione col suo datore di lavoro. La presi male e volevo chiudere con lei.
Riuscì a convincermi di ascoltarla per illustrarmi i suoi programmi e formalizzò le istruzioni. "I nostri genitori non devono sapere nulla, con quello che guadagniamo in pochi anni compreremo la casa, con te vivo molto bene e voglio formare la famiglia, sotto l'aspetto sessuale anche lui mi piace. Pensaci se ti sta bene e ti ripeto che sei il mio futuro" Avevo il cervello in fiamme mentre lei era molto tranquilla, la notte si scatenava non era mai sazia, mi coccolava continuamente fino a quando accettai le sue proposte anche se con qualche dubbio. Ad essere sinceri ero più portato al sesso dalla nuova situazione e lei me lo fece notare "Forse ti eccita che scopo anche con Albert ? Sei più interessante rispetto a prima" "Ma no ! Sarà una tua sensazione" Naturalmente mentii di brutto. Durante il giorno pensando a loro ero sempre eccitato ma non potevo dirlo. Era cambiato tutto altroché, ero scatenato al suo pari godevamo come mai era accaduto prima. Cominciai a chiederle di raccontarmi qualche particolare di Albert "E' un ragazzo normale, molto gentile e ti ammira" "Sessualmente com'è"? "E' adorabile, sa dove portarmi con la mente e mi trascina in sensazioni straordinarie" "Godi più con lui quindi"?
"Sono sensazioni diverse, lui è più dolce tu sei più violento e mi piace così"
L'eccitazione aumentava sempre di più per entrambi e forse avevamo lo stesso pensiero ma non avevamo il coraggio di dirlo. Far venire Albert a casa nostra.
Fece lei il primo passo e per farmi conoscere Albert una domenica pomeriggio mi portò nel suo ufficio. Restammo entrambi meravigliati l'uno dell'altro, eravamo messi molto bene fisicamente, insomma eravamo un gradino in su rispetto alla media.
Mira seduta al centro sul divano e noi due ai lati fu lei a prendere l'iniziativa, ci prese per mano, aprì una porta e ci trovammo in una camera con un grande letto. Capii subito che era la loro alcova, ci ordinò di spogliarci e di distenderci sul letto e di non muoverci perché avrebbe fatto tutto lei. Restai perplesso quando Albert mi prese la mano. I nostri cazzi si mostravano nella più grande misura possibile, passammo un pomeriggio indimenticabile scoprendo, se possibile, la vera natura di Mira. Se ce ne fossero stati altri di cazzi li avrebbe sopportati tutti.
Capii anche il motivo per cui Albert mi prese la mano, era stato abbandonato dai suoi genitori ed aveva il pallino dell'affetto, voleva sentirsi amato. Lo amammo veramente io e Mira al punto di non poter fare a meno di noi e ci traferimmo nel suo appartamento dove tutt'ora viviamo. Siamo felici, forse Mira di più.
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