La mamma mi fa tutto perché ho i polsi rotti.

di
genere
incesti

Il giorno che che ho compiuto il diciottesimo anno di età ho scelto un modo particolare per festeggiarlo, sono caduto con la bici per non investire un cagnolino e si sono spostati gli scafoidi con microfratture di entrambi i polsi con immobilizzazione per ventuno giorni delle braccia. Non mi potevo lavare e neanche espletare le necessità fisiologiche.
Mamma molto spiritosa disse che mi aveva fatto lei quindi sapeva perfettamente come fare. Già dal primo giorno in ospedale, in attesa dell'immobilizzazione lei venne in bagno con me prese il cazzo e diresse il getto nel water, mi asciugò e rimise tutto a posto. Era il bagno degli uomini e quando uscimmo un signore ci guardava compiaciuto come dire, avete fatto una bella scopata eh?. Mamma lo guardò e sorrise. Mentre eravamo in attesa vidi mamma pensierosa e taciturna tanto da chiederle "Mamma c'è qualcosa che non va"? "Tutto bene" rispose ma perseverava con lo stesso atteggiamento, ed ancora "Mamma cosa non va"? "Tesoro di mamma sono stravolta dopo aver visto il tuo pisello, lo ricordavo in altro modo" "Mamma oggi compio diciott'anni ed è normale che il mio pisello sia appena cresciuto" "Appena cresciuto ? quello è mastodontico" "Mamma dovrai fare questo sacrificio per venti giorni"
"Tranquillo tesoro ci pensa la mamma". Tornammo a casa a pomeriggio inoltrato e rientrammo contemporaneamente con papà che tornava dal lavoro. Fece subito la battuta "Mah come farai a pisciare"? "Ci penso io rispose mamma ad alta voce dalla cucina".
Siccome ero caduto dalla bici dovetti fare la doccia e con me venne mamma certamente non vestita ma indossò il costume del mare. Mi insaponò indugiando più del normale sul pisellone tanto che questo accennò ad una impercettibile crescita. Impercettibile per gli altri ma non per mamma che di cazzi ne aveva conosciuti diversi e poi mamma aveva trentasei anni, quindi in pieno possesso degli strumenti sessuali. Mi asciugò mi aiutò ad indossare pantaloncini e maglietta, si cambiò anche lei e riprese le attività di casa. Andai nella mia camera per dormire e mamma mi raccomandò di chiamarla qualora avessi avuto bisogno di qualcosa. Io bevevo tanta acqua regolarmente, quel giorno bevvi ancora di più per smaltire la rabbia e dovevo urinare spesso. Chiamai mamma una, due, tre volte da svegliare anche papà che la mattina doveva andare al lavoro. La giornata successiva mamma mi fece bere ancora di più del giorno prima. Al momento non mi resi conto e quando ci ripensai provai anche una certa eccitazione. La sera informò mio padre che per non svegliarlo avrebbe dormito con me nel lettino ma papà giustamente disse nel lettino ci vado io e voi state nel matrimoniale.
Durante la notte andai ad urinare più volte, forse non sempre ne avevo necessità, ma avvertivo piacere quando mamma sapientemente lo scappellava per pulirlo. Riuscì a trasformare le esigenze in cerimonie, quella della doccia, quella della pipì ed anche quella dell'evacuazione quando mi lavava il culo e mi inseriva il dito nell'ano per lavarmi bene. La mattina ero sul letto la chiamai per urinare lei venne semisvestita mi fece urinare e tornai a letto e subito dopo venne lei con un panno umido per lavarmi il pisellone. Mentre mi massaggiava il cazzo prese forma e lei non lo lasciava poi mi dice "Vorrei riprovare a fare come ti facevo quando eri piccolo" "cosa facevi mammina"?
"Ti baciavo forte forte e dicevo il pisello della mamma" "Provaci mamma"
Si avventò letteralmente sul cazzo e cominciò a baciare tutte le parti, il cazzo i coglioni, il pube facendolo crescere irrimediabilmente, Li non c'era altro da fare che prenderlo in bocca e farmi sborrare. Fu automatico il movimento, le riempii la bocca di sborra che prima trattenne per assaporarla e poi ingoiò esclamando "Questo è il vero nettare". "Mamma e tu resti così ora"? "Cosa dovrei fare secondo te"? "Mammina fallo ricrescere con la bocca che lo mettiamo nella tua magica figa e ti faccio venire" In un attimo era nuda, il cazzo ripartì da solo si mise sopra al mio corpo ed in due minuti venne straordinariamente e disse "Aspettavo questo momento dal bagno dell'ospedale" "Tesoro di mamma è brutto dirlo ma sia benedetto questo inconveniente che mi ha consentito di godere del tuo cazzo, è il doppio di quello di tuo padre" "Mamma per me è la stessa cosa, ora però non ci fermiamo più" "Fossi pazza quel cazzo è mio" Furono venti giorni di scopate deliziose, anche la notte dal momento che dormivamo insieme. Una notte ci prese sonno subito dopo la scopata e restammo nudi venne papà a salutarci e ci trovò in quel modo. Mamma svegliandosi disse che faceva troppo caldo e papà ci disse di stare ancora a letto perché fuori c'era un caldo boia e poi quella situazione non andava interrotta. Aveva capitò papà come avevamo trasformato l'inconveniente in delizia autentica. Un sabato mattina senza impegno di lavoro, papà venne nudo nel matrimoniale, noi lo eravamo già, prese mamma e cominciarono a scopare vicino a me, Disse papà "Non resistevo più, mi sono
consumato di seghe": Mamma al massimo della perversione volle il mio cazzo nella figa e quello di papà nel culo. Fu un'azione indimenticabile, ma soprattutto fu l'inizio di un comportamento soddisfacente per tutti, mamma addirittura volava sui nostri cazzi. Papà aveva trentotto anni quindi eravamo tutti sessualmente potenti ma io e mamma a
scritto il
2022-05-19
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