Chiesi aiuto ad una trans.

Scritto da , il 2021-03-24, genere etero

Dopo anni di matrimonio che scorreve liscio in tutto e per tutto, scopro casualmente di essere un gran cornuto; mi spiego meglio: la mia innata passione per il caffè, quando vedevo un bar, o che ero a piedi o alla guida della mia auto, mi fermavo ed entravo nel locale a consumare appunto un caffè ed era sempre una gioia per me ma quel mattino si rivelò una sorpresa indesiderata, perchè in quel bar c'erano due ragazzi che parlavano di una signora brasiliana che aveva quasi sessant'anni ma era ancora appetibile e bonaccia e si faceva scopare senza tanti fronzoli. Il discorso continuò fino ad essere ancora di più specifici su chi stavano parlando e, ascolta qui, senti meglio di qua, mi si forma nella mente la descrizione dell'immagine esattamente uguale a mia moglie e poi il nome confermava il tutto. Ingoiato l'amaro caffè, esco dal bar e vado dritto a casa ad iniziare assai incuriosito, le mie indagini sull'essere o non essere un vero cornuto! Approfittando dell'assenza di mia moglie in casa, comincio a mettere il naso nell'agendina dove mia moglie scriveva sempre cose da fare e cose già fatte durante tutte le giornate, e trovai proprio scrito per il giorno dopo un incontro con Giorgio. Chi era questo Giorgio? Poteva essere benissimo un comune nostro conoscente, amico ma non mi venivano giorgi in mente, così, senza scervellarmi a pensare inutilmente, decisi per l'indomani di diventare investigatore per me stesso, al mio servizio, e al mattino dopo aver fatto la colazione insieme a mia moglie, le dissi che uscivo per un incontro di lavoro, sono titolare di una piccola impresa edile, e mi armai di pazienza appostandomi all'angolo del nostro palazzo ad attendere se mia moglie sarebbe uscita oppure no ma non mi fece a passare la mattinata inutilmente infatti dopo un'ora era appena uscita dal portone e si avviava alla sua auto. Presi per mia fortuna un taxi al volo pregando il conducente di seguire l'auto grigia avanti a noi e lui si mise letteralmente alle costole della mia signora la quale si fermò poco dopo e parcheggiò l'auto e quindi pagai il tassista e mi misi alle calcagna di mia moglie che chiamerò all'uopo Maria. Maria entrò in un negozio di sport e lei...era una pigrona perciò affatto sportiva e poco dopo ne uscì con un pacco in mano. Era per me che giocavo a tennis? Bòh! Dopo che camminò a lungo, entrò in un salone di parrucchiere per signore ed io mi fermai lì davanti, nascondendomi il viso col giornale appena acquistato e vidi proprio Il barbiere che baciava in bocca Maria, poi velocemente lo vidi correre a chiudere a chiave la porta d'ingresso al locale e mise il cartello chiuso per restauro, poi ribaciò Maria e la prese sottobraccio conducendola ad una porta che doveva di certo condurre ad una stanza che vidi illuminata da una luce rossa offuscata. La porta si chiuse al loro ingresso e si riaprì solo dopo ben due ore e vidi lui uscirne e notai bene Lei che si stava riassettando la camicetta al colletto e così mi era proprio ben chiaro che lì avevano passato le due ore un poco denudati. Così mi allontanai da lì davanti e la seguii fino a quando salì in macchina sua. Lì presi un autobus e tornai a casa dove non trovai lei ma lo stesso pacchetto uscito dal negozio di sport appoggiato al tavolo in salotto. Quando lei tornò dicendomi che era appena riuscita di casa per prendere roba pronta in rosticceria, mi presentò il noto ormai pacchetto che mi fece aprire ricordandomi che era il mio compleanno e voleva festeggiarlo in serata con gli amici, perciò a pranzo avremmo mangiato roba veloce della rosticceria ed a cena sarei sato suo ospite con i comuni amici in trattoria. finsi di gradire molto il regalo: maglietta da tennis e calzoncini, e dopo il pasto quasi disgustoso... venne accanto a me e si spogliò tutta conducendomi per mao in camera da letto. Devo dire che mia moglie non era una figona ma neanche un relitto e lo strusciarsi di lei addosso a me, procurò un certo desiderio ma sapendo che non le piaceva molto farsi inculare, le diedi una insalivata all'ano e, senza scrupoli la inculai spingendo dentro sempre più veloce e assai così dolorosamente per lei che ad un certo punto m'implorò di smetterla ma invece continuai fino a sborrarle dentro un fiume che le fuoriuscì abbondantemente. Quando mi girai a pancia sopra le dissi di farmi un bocchino ma lei era troppo dolorante per girarsi come nulla fosse accaduto ed allora le montai sopra il viso mettendole il cazzo prepotentemente in bocca e le dissi di slinguarlo fino a prendrsi ancora sborra da ingoiare tutta. Lei fu impressionata dal mio sguardo duro e cattivo però non si oppose e mi sbocchinò fino ad innaffiarle il viso di sperma. Dopo una doccia ci rivestimmo ed il pomeriggio scorse fino all'ora di cena che consumammo alla trattoria a festeggiare il mio dimenticato compleanno. Al mattino dopo mi sveglio e trovo Maria già vestita per uscire di casa e mi stava lasciando sul comodino un biglietto dove era scritto che usciva e la mia colazione era pronta. Finsi di dormire ma quando lei uscì, presi solo un caffè e mi precipitai a seguirla vedendola andare dal parrucchiere. Quel gioco continuava giornalmente e mia moglie continuava invece a recitare la parte della donna fedele facendomi incazzare bestialmente infatti avrei preferito vederla fredda nei miei confronti invece di tempestarmi di attenzioni...insomma, o lo faceva perchè si sentiva in colpa e voleva in un suo modo rimediare alle corna fattemi, oppure era ina maniaca sessuale che non poteva frenare il suo bisogno di scopare più uomini! Mi venne quindi un'idea: lascerò perdere mia moglie ma quell'uomo che se la scopava e che poi vorrei sapere cosa ci trovava Maria perchè io in confronto a lui ero un sacco meglio come aspetto fisico, la doveva scontare in qualche maniera. Fu proprio una sera che tornavamo, io e Maria a casa, quando lungo il viale alberato lei fece caso ai soliti trans frequentatori di quel marciapiedi, che mi balenò in mente uno "scherzo" da fare al parrucchiere amante della mia Maria. Arrivati al nostro portone, dissi a Maria che dovevo andare dal tabaccaio a prendere i miei sigari di sempre terminati in quel momento, quindi lei se ne entrò per andare a casa ed io feci dietrofronto andando verso i trans. Lì ne vidi uno...una...come si dice(?) bòh, che ne sò, comunque era molto bello/a nuovamente bòh,. Lo feci salire in macchina e dissi che chiedevo un insolito servizio ma ad un'altra persona, non per me, in seguito spiegai che in base al prezzo che avrebbe stabilito lui/lei, doveva farsi ricevere in serata all'ora della chiusura da un parrucchiere che si scopava mia moglie a mia insaputa e lui o lei, lo avrebbe dovuto sedurre e poi fargli un culo come un tunnel senza scrupoli e chiesi poi di specificarmi la misura del suo cazzo che di solito è di notevoli dimansioni ed infatti me lo presentò anche se moscio ma a vederlo dava l'idea che da dritto sarebbero state "noie" per chi se lo prendeva in culo. Il trans quando mi sentì parlare di corna a me, disse di accontentarsi di soli duecento euro perchè detestava chi conrificava chiunque e mi confermò di essere subito disponibile, quindi andammo dritti davanti al salone di Giorgio e Ursula, il trans, scese dalla mia auto andando a bussare al salone chiedendo di riceverlo ugualmente fuori orario perchè voleva essere presentabile ad un prossimi oncontro ed il grande amatore, al vedere quello schianto di biondona, senza minimamente sospettare che sotto quelle mutande non c'era una gran figa ma un grossissimo cazzone ed abbassò le tendine della porta, impedendo la vista dell'interno, perciò io me ne andai a casa, d'accordo con Ursula che ci saremmo incontrati la sera dopo allo stesso posto sul viale. Tornai quindi a casa e cenai tranquillamente con Maria che mi gironzolava intorno come se volesse sedurmi. Andammo dopo cena a letto e guardammo un film alla tv poi la baciai a lungo per poi scoparla focosamente, immaginando intanto Ursula che già doveva avere sfasciato il culo al misero Giorgio. Al mattino dopo volli andare a vedere se Giorgio stesse lavorando oppure non si trovava in condizioni di ricevere sue clienti, infatti era chiuso senza cartello col motivo, quindi non aveva potuto neanche scrivere perchè non lavorava! Tornando a casa vidi Maria appena uscita dal portone e la volli seguire con l'auto arrivando ad un villino fuori Roma. Scese dalla sua auto e suonò il campanello ma nessuno le rispose, però poco dopo da un cancello del villino accanto a quello lì ne uscì una signora che chiese a Maria se cercava Giorgio e lei lo confermò e la signora le disse che lo aveva sentito arrivare dopo mezzanotte e non lo sentiva scendere dall'auto perciò era uscita avedere curiosissima su cosa stava accadendo e trovò Giorgio sanguinante dalla bocca e dal naso e, senza indugio aveva chiamato il 118 che giunse subito estraendo dall'auto il Giorgio svenuto e notò che anche sui calzoni aveva sangue uscente e poi in tarda mattinata sarebbe andata a trovarlo in Ospedale. Maria quindi la salutò e se ne andò via ed allora la seguii curioso di vedere dove stava andando e, dopo averla a lungo pedinata a distanza, vidi che si fermava alla casa di una sua amica a me molto nota, perciò terminai il pedinamento e tornai a casa. Quando tornò anche Maria, le proposi di pranzare in trattoria dove feteggiare un lucroso affare di lavoro. Dopo pranzo tornammo a casa e filammo sulletto dove poco dopo ne eravamo già nudi e ci mettevamo a scopare leccandole poi la figa che pulsva bestialmente.

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