La notte tra la neve

Scritto da , il 2021-01-13, genere etero

Siamo ancora lì a ridere, oramai l'atmosfera è rilassata, siamo sei amici in uno chalet in mezzo ai boschi tra i monti, sotto una copiosa nevicata, che altro potremmo fare se non essere tutti in perfetta sintonia.

Chi ha fame? Dico a voce alta, ovviamente tutti, tra la stanchezza del lungo viaggio e le performance amatorie, siamo stanchi ma anche affamati.

La spesa è ancora lì sul tavolo, comincio a rovistare nelle buste, tiro fuori il riso, del cipollotto, pomodori, ma sì, chiedo se va un risotto al pomodoro, che scalda e va giù bene, tutti gradiscono il parmigiano?

Va da sé che i parmigiani mi guardano come fossi una pazza invasata.

Sì apre un'altra bottiglia, fa caldo, l'atmosfera si è scaldata e non solo per quello che abbiamo fatto prima, ma il camino fa il suo e lo fa bene, tutti sono tranquilli e mi guardano.

Già mi guardano, Vandal oramai sveglio mi indicava e Gwyn annuiva col bicchiere in mano e il sigaro tra le dita, l'atmosfera era davvero rilassata, ed io ne ero felice.

In quel momento una Yuko, con un pigiamone di pile mi viene incontro sorridendo, io sorrido di rimando, rimanendo con una cipolla in una mano chiedendomi cosa c'è che non va. Perché a quel punto qualcosa che non andasse cominciava a farsi largo nella mia mente.

Yuko arriva guardandomi negli occhi, sorridendomi maliziosa; come faccio a non ricambiare il suo sorriso.

Mi abbraccia, mi sfiora le labbra ma solo per spostare le labbra verso un mio orecchio per suggerirmi che, amore, ma ti sei accorta che sei completamente nuda?

Io la guardo, guardo tutti, sorrido e dico "embè?".

Abbiamo fatto sesso tutti insieme, io poi sono a mio agio nuda, quindi mi scuserete se non mi vesto.

Ovviamente i tre maschi annuiscono felici con aria ebete, anche Yuko e Browserfast concordiamo che tra noi non dovremmo avere di questi problemi; io decido che la questione è chiusa e mi giro offrendo un'altra parte di me.

La sera passa felice, Yuko ha tirato fuori due baby doll molto sexy dalla sua valigia dei miracoli, ne ha indossato uno e passato l'altro a Browserfast; diamine il nudelook è davvero intrigante, specie sui corpi giovani e perfetti delle due ragazze.

Decidiamo di chiamarle "ninfette" ed Hermann e Gwyn giocano a passarsele sulle ginocchia, toccando qui e là.

Io nuda sono seduta sulle gambe di Vandal che pure tocca, ah! se tocca.

Tutti scherziamo, risate e allusioni, vino e musica, siamo tutti un po' brilli ma tanto non andremo da nessuna parte, chi vuole muoversi da qui.

Decidiamo di chiudere la serata, domani magari andremo fuori, ma ora stiamo crollando, io mi alzo e prendo per un braccio Vandal, sono stanca ma lui è comunque il più riposato avendo dormito.

Ci buttiamo su un letto lì accanto e ci tiriamo su la coperta, qualcuno ravviva il fuoco e mette su altri due ciocchi, io da sotto le coperte slaccio i pantaloni a Vandal mentre ci baciamo.

Cosa decideranno di fare gli altri non sono fatti miei, prendo il cazzo di Vandal in mano, gioco con la pelle del prepuzio, lo sento umido, non ho voglia di scopare, solo di giocarci.

Lo meno su e giù intanto che ci baciamo, lo sego decisa a farlo venire rapidamente, e me ne accorgo quando sento il suo respiro accelerare, fino a che, prima del getto finale, lo sento sospirare e poi normalizzarsi.

Continuo a baciarlo mentre con la mano gioco col suo sperma, domani sarò un casino, ma ora sono Lù la sudiciona, piano ci addormentiamo.

Domani chissà, domani saprò chi ha dormito con chi e cosa è successo, ora non mi importa.

Questo racconto di è stato letto 4 1 2 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.