Le tagliatelle

Scritto da , il 2020-11-11, genere incesti

Tipica giornata estiva, periodo di ferie e visita parenti.
Sono state poche le volte che mia sorella è venuta a farmi visita, non ama le grandi città perché le trova soffocanti, abitando lei in un piccolo borgo appenninico non posso che darle ragione.
Dovendo fare un piccolo intervento oculare, pensammo di prenotare in un centro specializzato vicino casa mia, lei chiaramente sarebbe stata mia ospite.
Arrivò due giorni prima, il tempo di adattarsi e il martedì ci recammo in clinica, day hospital, al pomeriggio era stata dimessa ed era andato tutto bene.
L'aria in quei giorni era molto umida e appiccicosa, in casa si stava vestiti comodi, io in pantaloncini leggeri e canottiera mia sorella scamiciato leggero.
Maria conoscendo i miei gusti, decise di prepararmi un bel ragù e le tagliatelle fatte in casa, mi chiese farina uova e mattarello e le procurai tutto. .
Mentre il ragù cuoceva a fuoco lento si mise a impastare uova e farina per le tagliatelle, fatta la pasta la distese sul tavolo, la tagliò a fettuccine e la mise ad asciugare, finito il tutto si mise a pulire quanto aveva usato ed io la guardavo in tutta la sua maestria.
Insapono' tutto è quando arrivò il turno del mattarello la vidi far scivolare su e giù le mani, al guardare la scena e la calma con cui lo faceva mi si accese subito la lampadina e in tono scherzoso le dissi: non è che me lo consumi? Sorridendo ma arrossendo rispose di star tranquillo e che non aveva nessuna intenzione di rovinarlo, meno male le dissi, anche perché ho solo questo è potrebbe servirmi per altro.. Per altro? Certo non dirmi che non sai che può essere utilizzato per altro..
Ad esempio?
A quel punto mi alzai, lo levai dalle sue mani, insaponato così com'era lo poggiai tra le sue cosce da dietro facendo pressione sul suo scamiciato..
Ma no dai, mi disse, stavo scherzando, avevo capito..
Non mi scostai comunque e riprovai a spingere, non si ritrasse più di tanto anzi mi sembro' che fosse gradito anche se non voleva ammetterlo per pudore.
Dopo un paio di spinte lo scamiciato prese la forma del mattarello e si intravvide la forma della sua figa dato il fatto che era bagnato e insaponato, lei non opponeva più la minima resistenza e la feci piegare poggiata sul lavandino con il culo verso di me, in quella posizione era più semplice mirare sulla figa, continuai a poggiarglielo da sopra lo scamiciato che prendeva sempre più la forma giusta e si vedevano le labra, le dissi di insaponarlo ancora e così fece senza cambiare la posizione, me lo passò ben insaponato e si chinò di più in attesa, era infoiata e non vedeva l'ora, dopo un paio di colpetti riuscii a farle entrare un pezzettino il tutto con la vestaglia dentro, lei si muoveva e cercava di prenderne il più possibile, la vestaglia che era entrata insieme al mattarello comunque impediva un movimento veloce per cui decisi di spostarla, appena fu libera e con la figa in evidenza e poggiai il mattarello mi prese le mani e aiutò la spinta, almeno 15 cm dentro e lei che si dimenava godendo come una matta, mi bassai i pantaloncini e le ficcai il cazzo in culo per una doppia penetra zione, sussulto' e dopo pochi secondi iniziò a squirtare bagnando ovunque.. Fini' girandosi, si inginocchio' lo prese in bocca e non fece perdere neanche una goccia, a me il dilemma se fosse più brava a cucinare o a prenderlo...
Grande Maria!

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