Mia moglie Martina

Scritto da , il 2020-11-01, genere tradimenti

Io e mia moglie Martina siamo soliti concederci qualche giorno di permanenza al Grand Hotel sul lago di Garda ogni volta che vogliamo stare in un ambiente di lusso con tutte le comodità,visto che me lo posso permettere. Mi piace stare con Martina in mezzo alla gente,in modo che tante persone sconosciute possano ammirare le sue bellezze,che sono veramente notevoli. Martina è una splendida donna di 38 anni,alta un metro e settanta e con forme assai provocanti. Sono certo che gli uomini che la incontrano abbiano l’impressione di non aver mai visto prima una vera femmina.. le gambe lunghe e carnose,il suo seno quinta misura e i capelli lunghi e biondi,ogni cosa in lei è assolutamente desiderabile. Io ho 47 anni e un fisico ben tenuto grazie alla palestra e alla mia attenzione al cibo. Sessualmente mi difendo ancora bene, per mia fortuna,visto che Martina essendo follemente gelosa mi sottopone a continue e a volte estenuanti sedute di sesso. Il motivo è che cerca di tenermi sazio,soddisfatto,completamente spompato,in modo che io non sia mai in condizioni di metterle le corna. Difficilmente mi lascia solo per molto tempo,anche se ha le sue faccende da sbrigare fa in modo di raggiungermi a casa ad intervalli non più lunghi di 5 o 6 ore,approfittando del fatto che io ho il mio ufficio in casa. In questo modo pretende di essere montata almeno due volte al giorno,solo così si sente sicura della mia fedeltà e nello stesso tempo riesce a soddisfare la sua latente ninfomania. Il fatto è che qualche volta questo non basta a spegnere i suoi appetiti sessuali decisamente sopra le righe, allora tocca a me ricevere e tollerare qualche paio di corna.Insomma, la regola vale per me ma non per lei ed io accetto la situazione per due motivi : il primo è che sono innamorato di lei e Martina mi coinvolge in una travolgente passione amorosa di cui non sarei capace di fare a meno. Il secondo è che in fondo la cosa non mi dispiace..anzi,saperla o vederla posseduta da un altro ha cominciato da tempo ad eccitarmi e ultimamente sono io a suscitare e favorire il nascere di situazioni erotiche con il coinvolgimento di altre persone nella nostra intimità sessuale. Devo comunque precisare che questa mia perversa eccitazione ha un prezzo. Infatti è sempre accompagnata, anzi preceduta, da una forte sofferenza psicologica. Io soffro per gelosia, a volte mi contorco per i dolori allo stomaco che mi procura, ma poi vengo travolto da quell’insana passione, da quel godimento altamente trasgressivo che mi attanaglia il cervello procurandomi piaceri unici e violenti.


L’hotel era abbastanza affollato e al nostro arrivo mi trovai subito impacciato con le borse ed i trolley scaricati dall’auto.Fortunatamente venne in mio aiuto un valletto dell’hotel che caricò velocemente tutto il bagaglio in un carrello,non disdegnando però di lanciare lunghe ed intense occhiate alle tette di Martina,ben visibili sotto il vestitino leggero,corto e scollato. La cosa mi piacque molto,dato anche che si trattava di un ragazzino educato,anche un po’ timido,magro e non molto alto,dall’apparente età di 15 o 16 anni. Arrivati in camera gli diedi la mancia e seppi che si chiamava Lorenzo ed aveva 18 anni. Ci salutò con un sorriso assai simpatico ed uscì dalla stanza tenendo gli occhi fissi su Martina che si era già sdraiata sul letto con le cosce che mi apparvero un po’ troppo scoperte.
“Grazioso il ragazzino vero Max? E poi è così servizievole ed educato…mi fa tenerezza..”
Nella mia testa scattò un segnale di allerta..conosco Martina intimamente e difficilmente mi sfugge qualche pensiero che attraversa il suo cervello.Così misi immediatamente a fuoco il suo interessamento a quel giovinetto,che oltretutto aveva gratificato Martina di occhiate lussuriose e quindi probabilmente suscitato in lei un senso di compiacimento e di gioia, nel senso che un ragazzo bello e giovane aveva sbavato per lei molto più che di fronte ad una giovanissima ed attraente fanciulla.
“Si,devo ammettere che è grazioso,forse un po’ magrolino,ma probabilmente questo lo rende più attraente per una donna. Di sicuro gli hai fatto una forte impressione,penso che si ricorderà di te non appena potrà mettere le mani sul suo cazzetto..”
“Ma che dici?..pensaci tu adesso a me.. ho visto molta fauna femminile in giro per l’hotel,a cui non sembravi indifferente, non vorrei che ti fossi fatto qualche ideuzza un pò birichina.. sarà meglio che veda di smorzarti un po’ i bollori.
Nel dire ciò Martina si sfilò lo straccetto di vestitino che indossava e lo lanciò verso di me..quindi slacciò il reggiseno facendo esplodere davanti ai miei occhi le sue tette incantevoli,grandi e sode,mobili ed elastiche,con capezzoli tenerissimi e già turgidi…ingoiai un po’ di saliva pensando a quante volte avevo visto le sue tette ed al fatto incontestabile che ogni volta provavo una forte emozione, come una scossa al cervello.
Appena calò le mutande il mio sguardo venne calamitato dal suo cespuglietto ben curato,di forma triangolare,come piace a me.Io infatti ho disegnato su un foglio la forma che preferisco per un perfetto ed erotizzante pelo di figa,e mia moglie ha provveduto ad eseguire diligentemente il mio..progettino,facendomi felice.
Era nuda sul letto,mostrandomi la perfezione del suo corpo bianchissimo e dalla pelle liscia e quasi lattescente.Io ero ancora completamente vestito,mentre lei era già pronta a sottoporsi alla monta.. avevo appena fatto cadere a terra i pantaloni quando lei con fermezza mi fece calare i boxer mettendo a nudo il mio cazzo già a mezz’aria..lo imboccò decisa mentre ancora litigavo con i bottoni della camicia. Quando finalmente riuscii a denudarmi completamente lei era già avanti col pompino e il mio attrezzo aveva raggiunto la massima estensione..non certo da pornodivo ma pur sempre dignitosa e un po’ superiore alla media.O almeno questo era quello che diceva lei,che certamente ha visto più cazzi di me.
Dopo una bella e profonda succhiata ero pronto ed anche lei lo era,infatti verificai velocemente con le dita l’umidità della sua figa,trovandola allagata. Pensai che la faccenda del ragazzino poteva aver influito su questo,per cui decisi di saltare la consueta leccata preparatoria e di andare diretto in buca.
La penetrai rapidamente e in un colpo solo,trovando un paradiso di liquidi lubrificanti che favorirono l’introduzione del cazzo fino all’utero. Martina gettò all’indietro la testa e spalancò la bocca,da cui uscì un gemito profondo,meno acuto del solito,ma certamente più intenso. Sollevò parzialmente le gambe facendole fluttuare nell’aria ed ondeggiare sotto i miei vigorosi colpi di cazzo. Come spesso facevo cercai subito le sue labbra e poi la sua lingua,che succhiai avidamente facendola poi intrecciare con la mia. Mi piace slinguare Martina mentre la monto e sento che la cosa la fa ulteriormente eccitare. Poi aumentando gradualmentte il ritmo dei colpi,avvicinai la bocca al suo orecchio,cominciando a sussurrarle qualche sconcezza..brevi frasi colorite e piccanti,alcuni commenti su quanto fa effetto il suo culo sugli uomini che la guardano passare e poi si voltano facendo commenti,sicuramente molto salaci..Non dimenticandomi comunque del giovane valletto,che era poi l’argomento del giorno..le dissi all’orecchio che sicuramente si stava ammazzando di seghe pensando alle sue cosce e pensando di leccarle lentamente fino a salire fino all’incrocio,dove gli sarebbe piaciuto affondare la testa leccando disperatamente le sue mutandine per sentire l’odore e il sapore del centro del suo desiderio.. Martina crollò su questo punto,lasciando finalmente eruttare un orgasmo potente ed ormai incontenibile..il suo grido roco di godimento accompagnò il contorcimento di tutto il suo corpo..il suo piacere dirompente durò più di un minuto,dopodiche praticamente svenne tra le mie braccia,respirando appena. Io continuai a scoparla dolcemente,finchè mi abbracciò teneramente e mi baciò profondamente in bocca. Io ero quasi finito,il mio cazzo era marmoreo e reclamava la sua soddisfazione,quindi aumentai i colpi fino a che mi sentii come galleggiare nell’aria…persi la cognizione del tempo e dello spazio,persi anche il controllo del mio corpo e precipitai in un pozzo dove suoni,luci e colori giravano vorticosamente intorno a me.. percepii una sensazione di godimento estremo che strizzò il mio cervello per un tempo che mi sembrò lunghissimo,finchè riuscii a realizzare che i miei coglioni si erano completamente svuotati nella figa di Martina,riempiendola con quattro,cinque spruzzi di sborra calda. Non so quando avvenne che riprendessimo i sensi entrambi,ma fu molto bello stare stesi sul letto ad abbracciarci e baciarci.

La mattina seguente,dopo una ottima colazione,decidemmo di fare una corsa in macchina per vedere il panorama del lago. Chiesi alla reception di farmi portare l’auto che era nel parcheggio sotterraneo ed uscimmo ad aspettare. Dopo alcuni minuti arrivò la mia auto guidata,guarda caso,proprio da Lorenzo che ci salutò con un sorriso radioso. Salii al posto guida mentre Martina si vide aprire la portiera dal ragazzo che con voce un po’ roca disse : “prego signora,si accomodi”
“grazie Lorenzo,sei veramente gentile ed efficiente,complimenti”.. quindi Martina si sedette lentamente sul sedile aprendo leggermente le gambe,ma in modo assai composto ed elegante,da vera signora.Ciò non toglie che durante l’operazione l’orlo del vestitino molto corto salisse assai oltre il dovuto,permettendo all’impietrito ragazzo di godere di una visione impareggiabile delle cosce tornite e nude di Martina,sino all’incrocio delle gambe dove balenarono bene esposte alla vista di Lorenzo un paio di deliziose,fantastiche mutandine bianche.. egli rimase come fulminato ed attonito,neppure in grado di formulare una frase o un saluto.. seppe soltanto chiudere la portiera ma non fece altro,se non rimanere impalato a guardare la nostra auto che si allontanava.
“Certo che hai dato una bella scossa al ragazzino,credo che per una buona mezzora rimarrà suonato come una campana..non mi meraviglierei se stasera lo vedessimo stralunato e con le occhiaie per essersi sfinito di seghe..” “Beh,potrebbe anche essere,ma è così carino ed efficiente,mi ispira tenerezza”.. “Già,tenerezza..scommetto però che nella tua testolina sta frullando anche qualche altro pensierino..vero tesoro?” Così dicendo poggiai la mano destra sulla sua coscia e risalii fino alle mutande di Martina,che al mio tocco esperto risultarono piuttosto umide..non mi ero sbagliato. “Sei sempre il solito,pensi sempre alla cose sconce”.. intravidi però con la coda dell’occhio il suo sorriso malizioso e complice.

Dopo un lungo giro in auto ci fermammo in un delizioso ristorantino. Pranzammo su di un piccolo,delizioso tavolino con vista impareggiabile sul lago,come due innamorati.
Quando facemmo ritorno all’hotel erano già le cinque del pomeriggio e mia moglie volle salire in camera per farsi una doccia e prepararsi per la sera.Io preferii fare quattro passi e quindi mi accomodai nella hall a leggere un giornale.Ma nella mia mente frullavano pensieri e desideri un po’ audaci,che poco alla volta si tramutarono in un disegno ben definito ed assai eccitante. Andai alla ricerca di Lorenzo,lo trovai intento a riparare la serratura di un magazzino per gli attrezzi e gli dissi che mi sarebbe piaciuto fare due chiacchiere con lui. Si dimostrò disposto ad ascoltarmi e quindi cominciai a parlare..in pratica feci amicizia con lui e non mi fu difficile fargli ammettere che Martina lo aveva colpito con la sua avvenenza,mi confidò anche che mai aveva visto una donna così desiderabile e che mi invidiava molto.A questo punto decisi di lanciare la mia proposta,veramente azzardata e perversa…. Non mi fu facile vincere la sua reticenza e i suoi timori,ma alla fine convenne che la cosa lo attizzava parecchio e che gli sarebbe dispiaciuto perdere una simile occasione..per cui finalmente accettò,con la voce rotta dall’emozione e dall’eccitazione.


La cena al ristorante fu deliziosa,Martina era splendida e in gran forma,aveva indossato un abito nero che le stava benissimo,fasciando il suo corpo e mettendo in risalto le sue belle forme,creando inoltre un affascinante contrasto con i suoi lunghi capelli biondi. Insistetti perché bevesse un paio di bicchieri di vino durante la cena e le versai infine una abbondante dose di limoncello con il dessert. Non era certo ubriaca,ma certamente piuttosto allegra. Salimmo presto in camera perché entrambi sapevamo che la serata non era ancora finita e che una eccitante seduta di sesso avrebbe coronato in modo eccellente la giornata.
Una volta arrivati nella stanza lei restò in piedi appoggiata alla parete,come se aspettasse di capire quale sarebbe stato lo svolgimento,sapendo bene che ero sempre io il regista delle sedute e che la fantasia certo non mi faceva difetto. Un timido sorriso di complicità illuminava il suo volto mentre mi osservava silenziosamente,già pregustando una imminente sequenza di situazioni erotiche. Mi spogliai completamente nudo davanti a lei e mi sedetti sulla sponda del letto ; quindi abbassai le luci ed iniziai a darle gli ordini. Accesi la musica dello stereo e volli che accennasse qualche passo di danza davanti a me,con le scarpe alte indossate…quindi le ordinai di sollevare lentamente la gonna dell’abito fino ai fianchi..era una visione stupenda e assolutamente erotica. Le mutandine nere contrastavano con la sua pelle bianchissima e il reggicalze con le calze velate aggiungeva erotismo all’immagine della mia splendida donna. Le dissi di lasciar cadere l’orlo della gonna e di girarsi,poi le feci di nuovo sollevare la gonna per godere dell’effetto sipario che si alza e ammirare il suo culo,che volli toccare e baciare,quindi iniziai a leccare le cosce e le calze sino ad inebriarmi del profumo della sua biancheria e della sua pelle. Alla fine la feci inginocchiare sul tappeto davanti a me,presentando davanti alla sua bocca il mio cazzo già pronto. Iniziò la leccata con desiderio,credo che fosse ormai bagnata,e quando introdusse tutto il cazzo nella bocca sino alla gola sentii un gemito di godimento..dopo alcuni istanti di lavoro con la bocca vidi che si portava la mano dentro le mutande per toccarsi ed il suo tocco divenne via via più veloce e spasmodico ; sapevo che in breve sarebbe venuta ma non volevo che si sfiancasse prematuramente ; allora le ordinai di smettere e di alzarsi in piedi,poi di iniziare a spogliarsi. Lo spogliarello fu uno spettacolo eccitante,nessuna donna che io avessi conosciuto sapeva sfilarsi le mutande come sapeva fare Martina,ondeggiando i fianchi che si stagliavano larghi e perfetti sotto la sua vita stretta. Abbassai ancora le luci ed infine le permisi di venire a letto dove accarezzai la sua pelle liscia sulle natiche mentre iniziavo a baciare e leccare i seni prosperosi.Le tette di Martina sono uno spettacolo della natura : grandi e sode,si muovono in modo lento ed invitante accompagnando i movimenti del corpo,si adagiano leggermente sui due lati quando lei è sdraiata supina,danzano leggiadramente ma in modo deciso e ritmato quando lei mi cavalca,ondeggiano in modo superbo sotto i colpi di cazzo quando la monto dal dietro. Baciai e succhiai le sue tette e i suoi capezzoli turgidi sino a farla gemere di piacere,poi passai alla sua lingua,che letteralmente ingoiai e risucchiai nella mia bocca,subito ricambiato da lei che slinguandomi furiosamente ricominciò a toccarsi tra le gambe..ancora una volta arrivò vicinissima al piacere,ma no,non era ancora il momento.
La feci salire in sella ed introdussi il mio cazzo nella figa allagata di mia moglie,che iniziò subito ad andare su e giù con movimenti lenti e ritmati,mentre io guardavo affascinato la danza delle sue tette,che dopo poco iniziai a strizzare e palpare a piene mani. Martina era ormai al culmine dell’eccitazione e godeva della monta da vera femmina vogliosa e desiderosa di cazzo..
Fu allora che vidi l’ombra maschile immobile a circa due metri dal letto..Lorenzo stava seguendo alla lettera le mie istruzioni e si stava gustando la scena in silenzio appartato nella penombra della stanza.
Martina non poteva vederlo ma lui godeva la vista di mia moglie da dietro,vedeva il suo fantastico culo muoversi ritmico sopra il mio cazzo,sentiva i gemiti della femmina ed intravvedeva anche il ballo sfrenato e scomposto delle grandi tette. Lo vidi distintamente che si stava masturbando ed osservai che il suo cazzo era piuttosto lungo,anche se sottile. Martina mi fece capire che avrebbe voluto godere,non potendo resistere oltre,ma seppi come frenarla e le chiesi di cambiare posizione. Dissi che desideravo ancora la sua bocca prima dell’orgasmo e lei gioiosamente mi accontentò,scese da cavallo e si inginocchiò nel letto,poi cercò con la bocca il mio cazzo e lo imboccò rapidamente…iniziò ancora a succhiare con ardore il mio sesso marmoreo,facendomi mugolare di piacere. Capii che era venuto il momento che avevo desiderato..feci un cenno con il braccio al ragazzo,il quale timidamente si avvicinò..mi parve di vederlo tremare nella penombra..era nudo e con il cazzo ormai durissimo,ma esitante. Per un momento pensai che non sarebbe stato in grado di continuare,ma fortunatamente non fu così.. Tolsi il cazzo dalla bocca di Martina e la feci avvicinare al mio viso,la baciai e le sussurrai all’orecchio se le sarebbe piaciuto farsi scopare da Lorenzo,sentire nella figa il cazzo giovane e prestante di quel ragazzo che l’aveva intrigata e che lei aveva voluto eccitare e provocare mostrandogli le sue bellezze più nascoste..lei ebbe un fremito di eccitazione e disse un timido si… io allora ripresi possesso delle sue labbra ricominciando a slinguarla profondamente,mentre ad un mio cenno Lorenzo poggiò entrambe le mani sul culo di mia moglie,che ebbe uno scatto di sorpresa ma da buona femmina da monta quale era,realizzò di non essere in pericolo ma di essere oggetto di desiderio da parte di un altro maschio presente nella stanza. Avevamo già fatto sesso a tre in altre occasioni e lei riconobbe la situazione istintivamente. Le dissi però di non voltarsi,ma di pensare intensamente al ragazzino dei suoi desideri nascosti e di gustare ciò che sarebbe accaduto. Martina si rilassò un poco ma rimase in attesa..poi sentì l’inconfondibile pressione di un cazzo sull’imboccatura della figa ed un istante dopo spalancò la bocca, inspirò e spalancò gli occhi,sentendo il cazzo penetrare fino in fondo e le mani artigliare il suo culo con forza. Lorenzo non perse tempo e cominciò a pompare mentre Martina iniziò a rilassarsi ma contemporaneamente ad eccitarsi della situazione inaspettata. Lo capii dalla passione della sua lingua nella mia bocca e dal fatto che iniziò a rispondere ai copi del ragazzo spostando ritmicamente il culo all’indietro. Io sentii una strana sensazione allo stomaco,che riconobbi come la mia tipica reazione di eccitazione e gelosia al fatto di vedere e sentire la mia donna posseduta da un altro maschio. La gelosia mi attanaglia istintivamente ma nello stesso tempo l’eccitazione lentamente prevale e raggiunge livelli altissimi,mi sembra di non credere ai miei occhi ma quello che vedo e sento in quei momenti è davvero sublime ,credo che assomigli ad una specie di droga che provoca effetti violenti sul cervello.
La monta proseguì e diventò man mano più scomposta e trafelata..il ragazzo stava perdendo il controllo,l’eccitazione era troppo forte per lui,cominciò a gemere ed affondare il cazzo con forza,pensai che essendo il suo cazzo piuttosto lungo cominciasse a sbattere un po’ troppo forte sull’utero di Martina.Ma lei non sembrò risentirne,anzi prese a scopare con sempre maggior vigore,toccandosi furiosamente tra le gambe.. sentii il suo orgasmo salire dalla figa fino al cervello e il suo corpo iniziare a contrarsi..avevo entrambe le mani strette sulle sue tette,guardai il suo viso mentre assumeva una smorfia di piacere e fui come colpito allo stomaco dal suo grido di godimento quando ormai stremata di colpi,venne tra le mie braccia. Inizia subito a baciarla per gustare nella sua bocca gli ultimi rantoli di piacere,provando la strana ma ineguagliabile estasi erotica che deriva dal sentire venire la propria femmina allacciata a te ma sotto il cazzo di un altro.
Lorenzo ormai senza più alcun controllo iniziò a cedere e dopo un grido soffocato di goduria piantò il cazzo in fondo e schizzò tutta la sborra dei suoi coglioni dentro la figa di mia moglie.

Decisi di chiudere subito la seduta e feci cenno a Lorenzo di andarsene. Lui estrasse il cazzo ancora gocciolante e si avviò curvo verso la porta della stanza,raccogliendo da terra i vestiti.

Noi ci addormentammo abbracciati senza parlare di nulla. Parlammo della cosa la mattina dopo e fui abbastanza sorpreso quando Martina mi disse che la scopata con Lorenzo l’aveva si soddisfatta ma era stata un po’ scomposta e l’effetto sorpresa non aveva certo aiutato a rendere l’atto ben eseguito. Per farla breve,voleva rifarlo e definire lei questa volta le modalità. Chiesi allora le opportune spiegazioni e lei mi spiegò che tutto sarebbe dovuto avvenire in modo più tranquillo e programmato.
Così Martina immaginò l’incontro : noi due saremmo entrati nella stanza ed avremmo cominciato i preliminari,ad un certo punto avremmo sentito bussare alla porta e lei avrebbe aperto trovandosi di fronte Lorenzo, che avrebbe fatto entrare senza una parola.Lorenzo si sarebbe spogliato nudo appoggiandosi poi alla parete, guardandoci ed iniziando a lavorarsi il cazzo..
noi avremmo proseguito col nostro programma erotico senza badare a lui.Quindi il ragazzo avrebbe assistito allo spettacolino con tanto di su e giu del vestito,lo spogliarello,il pompino preliminare,la scopata a cavallo e tutto il resto. Lui menandosi il cazzo avrebbe dovuto starsene fermo e zitto,sino al momento dell’inginocchiamento di Martina col culo nudo rivolto verso di lui..a questo punto Lorenzo si sarebbe avvicinato e con grande gentilezza ed umiltà mi avrebbe così interpellato : “mi perdoni signore,potrei col suo permesso chiavare la sua signora?”..non avrebbe meritato una risposta ma solo un annoiato cenno di assenso da parte mia,come se si trattasse di una banale scocciatura. Allora il ragazzo si sarebbe accomodato dietro di lei e le avrebbe sprofondato il cazzo sino in fondo alla figa in un sol colpo.Poi l’avrebbe chiavata come un cagnolino infoiato somministrandole colpi rapidi e decisi,tenendo le mani ad artiglio sul suo culo…Martina già immaginava questo ragazzino magro infoiato dietro di lei,curvo e concentrato sull’oggetto dele sue brame erotiche..lei avrebbe continuato il pompino con maestria,senza preoccuparsi di ciò che avveniva alle sue spalle.Lorenzo avrebbe dovuto darle 20 o al massimo 30 colpi di cazzo e poi sborrarle in figa senza gridare,al massimo un gemito era concesso,quindi estrarre il cazzo gocciolante e dire “mille grazie signora”, poi sparire velocemente nel nulla come un’ombra. Dopo di che lei si sarebbe sdraiata supina ed io l’avrei montata con forza facendola prima venire e poi spruzzando nella sua figa tutta la mia sborra che si sarebbe mischiata con quella del ragazzino…. Restai ammutolito e un po’ sorpreso da questa idea,chiedendomi se gli uomini siano in grado di capire fino a che punto può arrivare la fantasia erotica di una donna…………e pensare che credevo di essere io il più “perverso” della coppia….

Pur sbalordito dalla singolare e fantasiosa richiesta di Martina,non potei fare a meno di acconsentire,quindi mi adoperai per organizzare un nuovo “spettacolo” la sera seguente.
Questa volta dovetti spiegare a Lorenzo come avrebbe dovuto comportarsi sin nei minimi particolari,senza lasciare nulla al caso o all’improvvisazione. Anche Lorenzo fu sorpreso dal copione escogitato da mia moglie,ritenendolo comunque assai erotico ed eccitante…capii comunque che sarebbe stato disposto a qualunque richiesta pur di poter affondare ancora una volta il suo cazzo dentro l’intimità della mia femmina.

La serata iniziò secondo il copione previsto e tutto si svolse con ordine e giusto dosaggio dei tempi..io iniziai i preliminari,poi la monta e quando Lorenzo già al culmine dell’eccitazione arrivò finalmente davanti al culo nudo di Martina,pensai che era bravissimo a recitare la parte del paggetto timido e mingherlino che con timore e reverenza chiede solamente un piccolo,innocente favore.. potersi ingroppare mia moglie dal dietro,ma senza interrompere il pompino già iniziato e senza arrecare disturbo alla signora…giuro che mi venne da ridere,ma non lo feci perché la mia lotta interiore tra la gelosia e l’eccitazione mi stava già facendo contorcere le budella. Assistetti attonito alla veloce chiavata…..già vicino al limite per la sfibrante ed intensa sega,Lorenzo sbattè più e più volte i suoi coglioni contro il culo nudo di Martina ed alla fine strabuzzando gli occhi venne senza un grido. Gli schizzi di sperma furono numerosi, densi ed abbondanti,come potei verificare alcuni minuti dopo,quando mi trovai a sguazzare letteralmente col cazzo dentro la figa allagata di mia moglie…infine venni anch’io sbrodolando tutta la mia semenza, dimenticando tutto e provando un senso di incredibile appagamento dei sensi.

La mattina seguente ci organizzammo per la partenza e quando mi presentai al banco dell’hotel per il check out,vidi Lorenzo farmi un cenno con la testa per richiamare la mia attenzione. Poco dopo lo avvicinai ..
--- volevi dirmi qualcosa Lorenzo?..
--- Signor Max,è proprio sicuro di voler partire oggi?.. Sa,avendo fatto la vostra conoscenza in modo così..piacevole,sono costernato nel vedervi andare via,vorrei che poteste rimanere ancora qualche giorno..sa,per poterci magari vedere ancora..stare ancora un po’ insieme..
--- mi sembri piuttosto insaziabile,Lorenzo,non ti sai accontentare,in fin dei conti non hai avuto poco, ti ho fatto chiavare una donna da sogno che mai e poi mai avresti potuto neppure toccare…
--- no,certamente,ma sua moglie è così bella,così attraente che un uomo non è mai sazio di gustarsela. Io infatti ho dei desideri che nella foga dell’accoppiamento non sono riuscito ad appagare… per esempio non ho potuto assaggiare le meravigliose tette di sua moglie,come pure la sua bocca e la sua lingua.. temo che questo forte desiderio che ancora mi rimane mi possa tormentare per parecchio tempo…
--- certo,ti capisco,la recitazione non prevedeva questo tipo di “assaggi”,mah,non so che dire,mi dispiace,quello che posso fare è parlarne un attimo con Martina,ma non ti prometto niente,sai siamo in partenza e non vorrei fare tardi.. e poi ti ripeto,mi sembri un tantino incontentabile…
--- va bene signor Max,mi scusi se mi sono permesso… passerò in camera tra una ventina di minuti a ritirare i bagagli.


Martina ci rimase male quando le riferii ciò che mi aveva detto Lorenzo..si era un po’ invaghita del ragazzo e gli era grata per essersi comportato in modo rispettoso ed educato,pur nella situazione intrigante ed inconsueta in cui lo avevamo coinvolto per soddisfare i nostri desideri un po’..perversi. Alla fine disse che non se la sentiva di dirgli di no,pur consapevole che avevamo poco tempo disponibile.
--- va bene,ci penso io..,sarà comunque una cosina veloce.
Dopo alcuni minuti Lorenzo bussò alla porta..Martina andò ad aprire, già completamente vestita per la partenza. Lorenzo vide sul suo viso un mezzo sorriso di complicità e capì.. Martina lo fece entrare e gli sussurrò qualcosa all’orecchio..il ragazzo la guardò pieno di desiderio,dicendo con voce tremante per l’emozione :
--- va bene signora,solo cinque minuti… si slacciò velocissimo i pantaloni,calò le mutande ed il suo cazzo già completamente in tiro balzò in alto come una molla, sciabolando nell’aria…
Se la volle chiavare vestita tirandole su la sottana,sfilandole le mutande al volo e facendola sdraiare a letto.. in pratica fu una perfetta sveltina da manuale,conclusa rapidamente sotto i miei occhi increduli dopo una serie di affondi disordinati in figa,accompagnati da focosi palpeggiamenti delle grandi tette ,velocemente denudate, e da profonde introduzioni di lingua nella bocca di Martina. Dopo la lunga e saporita slinguata,il ragazzo leccò, baciò,succhiò avidamente le deliziose tette di mia moglie che gemeva quasi immobile sotto l’assalto del giovane traendone comunque un evidente godimento…
Lorenzo venne ansimando con un fortissimo colpo di reni che lo lasciò piantato saldamente in fondo alla figa e quasi svenne sopra mia moglie,riversandole dentro quella che probabilmente fu la più colossale ed intensa sborrata della sua vita….
Dopo un paio di minuti per riprendere fiato Martina se lo tolse di dosso con una vigorosa spinta e lo fece rotolare di fianco,ancora inerte, quindi cercò di tamponare la sborra che fuoriusciva copiosa dalla figa….fu in quel momento che si trovò imprevedibilmente il mio cazzo eretto davanti agli occhi,e alla bocca..
Non potei resistere,la scena dell’accoppiamento furioso e improvvisato mi aveva letteralmente sconvolto,non credevo ai miei occhi..l’unico movimento che seppi fare fu di far fuoriuscire il mio cazzo in tiro dai pantaloni e di spingerlo decisamente in fondo alla bocca di Martina. Tre,quattro colpi di lingua ed estrassi il cazzo congestionato menandolo furiosamente e schizzando fiotti potenti di sborra che raggiunsero la faccia,gli occhi e i capelli di mia moglie,lasciandola completamente imbrattata.

SEGUE

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