Che strafiga l'Adalgisa
di
Dillinger
genere
corna
Ho conosciuto Adalgisa, per gli amici Alisa, solo tre anni fa. Lei frequentava la mia palestra per fare esercizi di ginnastica aerobica, l’avevo subito notata, come tutti peraltro, per la splendida criniera bionda ed il fisico. 31 anni, alta 1,73, corpo sinuoso e due incredibili seni della quinta. Begli occhi verdi e nasino all’insù, belle labbra ed espressione tra l’ingenuo e il beffardo. Ah….dimenticavo il meglio….il culo. Alto e sodo, formato da due rotondi mezzi culi che mentre cammina si muovono in perfetta sincronia, uno si alza e l’altro si abbassa verso l’esterno. A guardarla da dietro c’è da restare ipnotizzati come quando si fissa un pendolo. Alisa, a 31 anni, veniva in palestra perché ci teneva a rimanere in forma, diceva di avere una leggera tendenza a prendere peso e poi aveva notato sulle cosce qualche smagliatura da cellulite.
Inutile dire che tutti i maschi se la mangiavano con gli occhi….era la strafiga della palestra, vestiva molto sexy e qualcuno tentava sempre di sbirciare nello spogliatoio femminile quando andava a fare la doccia. Beh….almeno uno deve esserci riuscito poiché si era sparsa la voce che aveva un cespuglietto triangolare a pelo corto sulla figa. Io credo però che però la notizia venisse da una donna, un’amica con cui Alisa parlava spesso e che non aveva propriamente la bocca cucita in fatto di confidenze. Infatti erano cominciate a trapelare voci secondo le quali Alisa non disdegnasse le compagnie maschili, specie baldi giovanotti o anche uomini più maturi, purchè dotati di belle macchine. Insomma, la lingua lunga asseriva che Alisa amasse poggiare le sue belle natiche sui sedili in pelle profumata delle auto di lusso, facendosi scarrozzare per la città da eccitati maschietti che tenevano un occhio sulla strada e uno sulle sue cosce. Gola profonda poi asseriva che di solito Alisa non accettava proposte di inviti a cena a lume di candela o altri inviti più articolati tipo weekend, hotel a cinque stelle e altre amenità finalizzate solo a metterla a gambe all’aria sopra il letto. Però era riconoscente e ci teneva a ringraziare il maschio di turno del bel giro in macchina. Per cui un bel bacio finale con lingua non lo negava a nessuno…anzi….i più fortunati ricevevano un omaggio speciale, un sontuoso pompino con ingoio fatto direttamente in macchina, ecologico, pulito e rispettoso dell’ambiente…cioè i pregiati e delicatissimi interni di lusso delle auto. Questo però era tutto, dopo arrivederci e grazie…..e niente telefonino.
Il giorno in cui è venuta nel mio ufficio a parlarmi mi ha lasciato incantato…..era ancora più attraente del solito, ben truccata e pettinata, sembrava che avesse accorciato ancora la gonnella e i tacchi stavolta erano altissimi.
“Ciao Carletto”
“ciao Alisa….qual buon vento?”
“buono non direi…..ti devo parlare di una cosa un pò spiacevole. Vedi Carletto, io faccio alcuni lavori estemporanei, lavoro alle fiere come hostess, quando mi chiamano vado a fare la modella per foto di abiti o costumi, qualche volta faccio sfilate di moda e d’estate spesso faccio anche la guida turistica per gruppi organizzati. Ho un impresario che mi procura e calendarizza i vari lavori, di solito guadagno benino. Il fatto è che questo tipo ha cominciato a ricattarmi…..insomma, per essere chiara, ha cominciato a farmi richieste sfacciate….per non dire indecenti, quindi io a un certo punto ho deciso di mollare tutto e di mandarlo a quel paese. Solo che adesso sono rimasta con le gomme a terra….gli ultimi due mesi ho lavorato pochissimo e finchè non trovo una soluzione diversa….per farla breve, sono al verde. Dovrei rinunciare alla palestra ma mi dispiace, qui riesco a rimanere in forma e per me è importante per il mio lavoro. Per non parlare della mia paura per la cellulite. Se prendo peso la cellulite mi potrebbe rovinare le gambe e allora sarei rovinata.
Carletto, ti chiedo un piccolo aiuto. Per adesso non ti posso pagare la retta mensile, diciamo per almeno tre mesi. Nel frattempo tu potresti lasciarmi continuare gli esercizi?....appena possibile però ti pago tutto, a rate ma ti pago. Che ne dici, mi fai questo favore?..”
“se si tratta di tre mesi, Alisa, credo di poterti venire incontro…..di più però non posso, ho troppe spese e gli affari non vanno un granchè bene….”
“lo sapevo che avresti capito, Carletto, tante grazie, davvero non so come ringraziarti”
Alisa si era seduta davanti alla mia scivania su uno sgabello piuttosto alto. Mostrava le sue belle gambe coi tacchi alti e le cosce scoperte….fin troppo direi….gli occhi si potevano infilare fino in fondo, dove le cosce terminavano sul triangolo delle mutandine bianche. Ehh….Alisa….ho pensato che la furbetta avesse scelto di proposito la posizione dominante per offrirmi la vista della mercanzia e cercare di ammorbidirmi un po’…..beh, ci era riuscita. Non so dire di no alle belle donne e Alisa mi piaceva un sacco, l’avrei persa di vista se non le concedevo la dilazione.
“prego, prego, Alisa. Ma dimmi una cosa, per puro caso sto guardando le tue gambe. Però io non vedo segni di cellulite”
“E invece c’è. Vuoi vedere?”
Un attimo dopo Alisa era di fianco alla mia poltrona e sollevava la gonnella corta per mostrarmi le cosce. Solo che ha tirato tutto su fino ai fianchi facendomi sobbalzare sulla sedia e quasi fermare il cuore.
“vedi queste piccole smagliature sull’interno delle cosce?”
“no”
“guarda, te la faccio toccare col dito…….senti?...la pelle è smagliata e c’è un piccolissimo buchino…..e non solo sulle cosce ma anche sulle natiche”
“bah….sarà, ma è davvero roba da poco, si vede appena. E poi sai che penso?....qualche buchino di cellulite su due gambe così belle e attraenti ci stà bene….è sexy…è estremamente femminile. La pelle della donna ha bisogno un po’ di grasso superficiale per essere morbida, liscia, setosa, uniforme e nascondere la forma dei muscoli sottostanti. Hai presente il culo maschile? E’ bello quando mostra la forma perfetta e mascolina dei muscoli sulle natiche. Ora, il culo femminile invece deve essere rotondo e uniforme, deve mostrare la carne senza che si vedano i muscoli. Lo strato adiposo sottocutaneo contribuisce alla sua perfezione superficiale. E poi c’è il suono, importantissimo. Una bella battura sul culo di donna deve risuonare forte e chiara per essere sexy. E’ questo grasso che permette la risonanza giusta, come un colpo di frusta…uno sparo.
“vuoi provare, Carletto?”
Così dicendo Alisa si è girata e mi ha offerto la visione del suo lato B, già scoperto dalla gonna arrotolata.
“la cellulite è pochissima, quasi niente, in compenso il culo è mondiale, addirittura parlante. Ne ho visti pochi di culi così, tesoro. Adesso te lo batto, preparati….”
Il colpo studiato ed assestato in modo professionale ha fatto rimbalzare tutta la natica, accompagnato da un urletto di dolore di Alisa e soprattutto da uno schiocco a colpo di rivoltella…..una delizia per le orecchie maschili. Il trucco per aumentare la sonorità è battere la mano non a palmo piatto ma leggermente incavato, in modo da lasciare una riserva d’aria tra la meno e la pelle, che provoca l’esplosione dell’aria compressa al momento dell’impatto.
“bel colpo, Carletto. Sei super”
“ti è piaciuto allora essere battuta sul culetto….”
“si, Carletto. Mi piace tanto essere sculacciata….”
“Che malandrina…..lo sai?... non ho mai incontrato una donna bella come te. Mi piaci tanto….anzi, tantissimo”
“ti piace il mio corpo, Carletto?....mi trovi sexy?”
“certamente tesoro. Sei un vero schianto”
“vuoi guardarmi nuda, Carletto?”
“si Alisa”
Stavo sudando per l’emozione….non mi aspettavo una tale fortuna, però non volevo certo rinunciare. Ho chiuso a chiave la porta dell’ufficio e mi sono trasferito sul divano. Alisa è venuta davanti a me, vicinissima.
“Anche tu mi piaci, sei un uomo particolare, mi intrighi. Sarei curiosa di sapere se tra noi ci può essere una chimica sessuale compatibile….sai….intendo i feromoni giusti….per saperlo però bisognerebbe provare….”
“per me va bene…..se proprio insisti….”
“già ho fatto tante fantasie su di te…….spesso alla sera mi guardo allo specchio, nuda, mi piace il mio corpo, credo di essere un po’ narcisista. Tanto che mi accarezzo la pelle, i seni….e piano piano la mia mano scende…… mi tocco e mi eccito….mi bagno…..la mia fantasia vola e ultimamente in quei momenti sento un forte desiderio, quasi un bisogno……vuoi sapere cosa?...”
“si Alisa”
“sogno di farlo davanti a te”
Una bomba per il mio povero cervello….sono rimasto sbalordito.
Alisa ha iniziato a spogliarsi davanti a me e alla mia bocca spalancata. Tolta la camicetta ha portato le mani dietro a slacciare il reggiseno. Una volta sganciato le tette sono esplose davanti ai miei poveri occhi appannati. Grandi e sballottanti, sode e importanti da donna ormai matura, pur conservando la tenerezza e la perfezione tipiche delle giovinette. Quindi ha calato la gonnella rimanendo con slippino bianco e tacchi
“vuoi levarmi tu le mutandine?”
Con mani tremanti ho cercato di eseguire…..l’ansia mi attanagliava e il cuore mi batteva forte…..ma ero proprio io a fare questo?....oppure stavo sognando?....dovevo calare le mutandine alla donna dei miei sogni, troppo bella per me. Ho fatto scorrere la leggera stoffa sui fianchi generosi di lei, con lo sguardo restio, per timidezza, a posarsi sul suo cespiglietto.
“puoi abbracciarmi ora….rimani seduto….baciami lì….leccami…realizza la mia fantasia….voglio godere subito”
Ho obbedito al suo ordine , posando le labbra all’incrocio delle sue cosce. Poi ho cercato di liberare la mente per annegare nel suo sesso già umido di rugiada. Suggere e baciare quella figa perfetta mi ha sconvolto la mente, ho perso il controllo del mio corpo. In pochi minuti mi sono ritrovato nudo, avvinghiato a lei sul divano, con la testa tra le sue gambe.
Dopo qualche minuto Alisa ha avuto un orgasmo devastante….
“aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh……aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh…….vengo…..vengo…..ma come fai a farmi godere così…….aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh”
Avevo la testa intrappolata dalle sue cosce. Ho dovuto aspettare non poco perché mi liberasse. Stavo riprendendo il controllo e sentivo l’ansia calare, confortato anche dal cazzo duro che prometteva di saper ottemperare al suo dovere. Adesso la dovevo scopare.
“aspetta tesoro. Voglio assaggiarlo e sentire il sapore. Tu però non sbroccare in bocca, lo voglio anche in figa. Vieni, te lo ciuccio”
Non so come abbia fatto, ma lo ha preso in bocca fino alle palle e l’ha fatto scorrere sulla lingua come sanno fare solo le più esperte puttane. Dieci, venti, trenta volte…..non riuscivo a stare fermo per il godimento, temevo di sborrare, provavo a distogliere il pensiero ma il piacere era devastante.
“tesoro….non resisto….sento che sto cedendo”
“Allora è il momento. In figa…..in figa….tutto in figa…. mettimelo dentro tutto, hai capito?....tutto, fino ai coglioni. Fammi vedere come sei bravo, chiavami come se mi stessi violentando, dammi uno schiaffo…forte….sulla faccia e anche sulle tette, devi farmi male….violentami…..stuprami….fammi sentire che sono la tua preda”
Le ho sferrato due violenti schiaffi sulla faccia che ha subìto senza un gemito. Poi le ho artigliato le tette pizzicandole forte con le dita. Ho visto la sua smorfia di dolore ma è rimasta muta a bocca aperta. Era troppo erotico…….le ho scaraventato dentro tutto il cazzo senza alcuna precauzione, di botto…..stavolta Alisa ha enesso un lungo gemito che poteva essere di dolore o di piacere. Forse entrambe le cose assieme, la sofferenza fisica le piaceva, scatenava il suo eros e le donava piaceri più intensi. Che femmina meravigliosa….un vero animale da sesso per il piacere dei maschi. Questo era Alisa. Ed era lì con me a farsi scopare, a godere e a farmi godere……capivo che non avrei mai più potuto fare a meno di lei.
Pompavo a tutto gas in quella meravigliosa figa, eccitatissimo e con il cuore galoppante. Era mia, era la mia donna ormai, ero il più fortunato tra gli uomini, avevo sotto i miei coglioni la femmina dei miei sogni….
“scopa Carletto….scopa…..più forte…..sbattimi, sono tua….sono la tua puttana Carletto….capisci?.....chiava la tua troia, Carletto…….non avere riguardo……fammi godere…..mi piace….si….avanti…..così…..ah…ah…aaaaaaahhhhh…..godo Carletto….vengo….vengo…..aaaaaaaahhhh…..vengooooooooooooooooooo……
Alisa si è contorta in un orgasmo feroce mentre mi serrava il culo sopra di lei con le cosce e le gambe intrecciate. Mi ha bloccato, non potevo muovermi. Dopo un tempo infinito ho sentito che ha mollato tutto e si è sciolta sul letto come priva di conoscenza. Allora ne ho approfittato per riprendere la cavalcata a tutta forza. Lei era docile e disponibile sotto di me…..chiavavo veloce ed aumentavo il ritmo. Il piacere era fortissimo, quasi intollerabile. Sapevo che non potevo durare un altro minuto ed infatti ho sentito arrivare l’orgasmo come fosse un lontano, tremendo temporale. Pochi lunghissimi secondi, qualche colpo di cazzo finale,lento e profondo, poi la resa. Il supremo godimento, inarrestabile, potentissimo, devastante, è esploso nella mia testa distruggendo tutto e facendo liquefare il mio cervello……
Ho perso la cognizione dello spazio tempo e per qualche lungo istante ho navigato nel nulla, privo di sensi, il piacere aveva cacciato tutti i pensieri dalla mia testa. Brancolavo non sapendo a cosa attaccarmi, mentre cominciavo a precipitare, sempre più velocemente, finchè sono riemerso nel mondo, giusto in tempo per realizzare che stavo sborrando disperatamente, piantato tra due magnifiche gambe di femmina…..quelle di Alisa….
Gli schizzi sparati in fondo alla sua figa erano così lunghi e potenti che la mia semenza è traboccata, andando ad imbrattare il lenzuolo sotto il suo culo…..
“Bravo Carletto, sei un amante fantastico. Siamo assolutamente compatibili nel sesso, a parte la faccenda ormonale c’è anche il fatto che sai godere delle mie piccole trasgressioni erotiche….intendo gli schiaffi…qualche parola volgare, eccetera. Senti, per festeggiare la nostra grande scopata, ma anche per ringraziarti della dilazione, posso invitarti a cena?....a casa mia però, non posso permettermi il ristorante. A proposito, hai la macchina? Mi hanno rubato il motorino e ora ho solo una bicicletta”
“d’accordo tesoro, accetto il tuo invito a cena, si, ho la macchina”
“e che macchina hai?”
Cazzo, ma allora era vera questa storia delle belle macchine…..però….magari no. Ma il dubbio restava.
“ho una passat a gasolio, station wagon….sai, a volte devo caricare degli attrezzi….insomma, non sono ricco e questa mi posso permettere. Ti dovrai accontentare. Però è spaziosa, molto comoda…ha persino i sedili in pelle….beh, veramente….finta pelle, ma sembra vera”
CONTINUA
Se vuoi commentare scrivi a Dillinger a questo indirizzo : maverick.shot@libero.it
Inutile dire che tutti i maschi se la mangiavano con gli occhi….era la strafiga della palestra, vestiva molto sexy e qualcuno tentava sempre di sbirciare nello spogliatoio femminile quando andava a fare la doccia. Beh….almeno uno deve esserci riuscito poiché si era sparsa la voce che aveva un cespuglietto triangolare a pelo corto sulla figa. Io credo però che però la notizia venisse da una donna, un’amica con cui Alisa parlava spesso e che non aveva propriamente la bocca cucita in fatto di confidenze. Infatti erano cominciate a trapelare voci secondo le quali Alisa non disdegnasse le compagnie maschili, specie baldi giovanotti o anche uomini più maturi, purchè dotati di belle macchine. Insomma, la lingua lunga asseriva che Alisa amasse poggiare le sue belle natiche sui sedili in pelle profumata delle auto di lusso, facendosi scarrozzare per la città da eccitati maschietti che tenevano un occhio sulla strada e uno sulle sue cosce. Gola profonda poi asseriva che di solito Alisa non accettava proposte di inviti a cena a lume di candela o altri inviti più articolati tipo weekend, hotel a cinque stelle e altre amenità finalizzate solo a metterla a gambe all’aria sopra il letto. Però era riconoscente e ci teneva a ringraziare il maschio di turno del bel giro in macchina. Per cui un bel bacio finale con lingua non lo negava a nessuno…anzi….i più fortunati ricevevano un omaggio speciale, un sontuoso pompino con ingoio fatto direttamente in macchina, ecologico, pulito e rispettoso dell’ambiente…cioè i pregiati e delicatissimi interni di lusso delle auto. Questo però era tutto, dopo arrivederci e grazie…..e niente telefonino.
Il giorno in cui è venuta nel mio ufficio a parlarmi mi ha lasciato incantato…..era ancora più attraente del solito, ben truccata e pettinata, sembrava che avesse accorciato ancora la gonnella e i tacchi stavolta erano altissimi.
“Ciao Carletto”
“ciao Alisa….qual buon vento?”
“buono non direi…..ti devo parlare di una cosa un pò spiacevole. Vedi Carletto, io faccio alcuni lavori estemporanei, lavoro alle fiere come hostess, quando mi chiamano vado a fare la modella per foto di abiti o costumi, qualche volta faccio sfilate di moda e d’estate spesso faccio anche la guida turistica per gruppi organizzati. Ho un impresario che mi procura e calendarizza i vari lavori, di solito guadagno benino. Il fatto è che questo tipo ha cominciato a ricattarmi…..insomma, per essere chiara, ha cominciato a farmi richieste sfacciate….per non dire indecenti, quindi io a un certo punto ho deciso di mollare tutto e di mandarlo a quel paese. Solo che adesso sono rimasta con le gomme a terra….gli ultimi due mesi ho lavorato pochissimo e finchè non trovo una soluzione diversa….per farla breve, sono al verde. Dovrei rinunciare alla palestra ma mi dispiace, qui riesco a rimanere in forma e per me è importante per il mio lavoro. Per non parlare della mia paura per la cellulite. Se prendo peso la cellulite mi potrebbe rovinare le gambe e allora sarei rovinata.
Carletto, ti chiedo un piccolo aiuto. Per adesso non ti posso pagare la retta mensile, diciamo per almeno tre mesi. Nel frattempo tu potresti lasciarmi continuare gli esercizi?....appena possibile però ti pago tutto, a rate ma ti pago. Che ne dici, mi fai questo favore?..”
“se si tratta di tre mesi, Alisa, credo di poterti venire incontro…..di più però non posso, ho troppe spese e gli affari non vanno un granchè bene….”
“lo sapevo che avresti capito, Carletto, tante grazie, davvero non so come ringraziarti”
Alisa si era seduta davanti alla mia scivania su uno sgabello piuttosto alto. Mostrava le sue belle gambe coi tacchi alti e le cosce scoperte….fin troppo direi….gli occhi si potevano infilare fino in fondo, dove le cosce terminavano sul triangolo delle mutandine bianche. Ehh….Alisa….ho pensato che la furbetta avesse scelto di proposito la posizione dominante per offrirmi la vista della mercanzia e cercare di ammorbidirmi un po’…..beh, ci era riuscita. Non so dire di no alle belle donne e Alisa mi piaceva un sacco, l’avrei persa di vista se non le concedevo la dilazione.
“prego, prego, Alisa. Ma dimmi una cosa, per puro caso sto guardando le tue gambe. Però io non vedo segni di cellulite”
“E invece c’è. Vuoi vedere?”
Un attimo dopo Alisa era di fianco alla mia poltrona e sollevava la gonnella corta per mostrarmi le cosce. Solo che ha tirato tutto su fino ai fianchi facendomi sobbalzare sulla sedia e quasi fermare il cuore.
“vedi queste piccole smagliature sull’interno delle cosce?”
“no”
“guarda, te la faccio toccare col dito…….senti?...la pelle è smagliata e c’è un piccolissimo buchino…..e non solo sulle cosce ma anche sulle natiche”
“bah….sarà, ma è davvero roba da poco, si vede appena. E poi sai che penso?....qualche buchino di cellulite su due gambe così belle e attraenti ci stà bene….è sexy…è estremamente femminile. La pelle della donna ha bisogno un po’ di grasso superficiale per essere morbida, liscia, setosa, uniforme e nascondere la forma dei muscoli sottostanti. Hai presente il culo maschile? E’ bello quando mostra la forma perfetta e mascolina dei muscoli sulle natiche. Ora, il culo femminile invece deve essere rotondo e uniforme, deve mostrare la carne senza che si vedano i muscoli. Lo strato adiposo sottocutaneo contribuisce alla sua perfezione superficiale. E poi c’è il suono, importantissimo. Una bella battura sul culo di donna deve risuonare forte e chiara per essere sexy. E’ questo grasso che permette la risonanza giusta, come un colpo di frusta…uno sparo.
“vuoi provare, Carletto?”
Così dicendo Alisa si è girata e mi ha offerto la visione del suo lato B, già scoperto dalla gonna arrotolata.
“la cellulite è pochissima, quasi niente, in compenso il culo è mondiale, addirittura parlante. Ne ho visti pochi di culi così, tesoro. Adesso te lo batto, preparati….”
Il colpo studiato ed assestato in modo professionale ha fatto rimbalzare tutta la natica, accompagnato da un urletto di dolore di Alisa e soprattutto da uno schiocco a colpo di rivoltella…..una delizia per le orecchie maschili. Il trucco per aumentare la sonorità è battere la mano non a palmo piatto ma leggermente incavato, in modo da lasciare una riserva d’aria tra la meno e la pelle, che provoca l’esplosione dell’aria compressa al momento dell’impatto.
“bel colpo, Carletto. Sei super”
“ti è piaciuto allora essere battuta sul culetto….”
“si, Carletto. Mi piace tanto essere sculacciata….”
“Che malandrina…..lo sai?... non ho mai incontrato una donna bella come te. Mi piaci tanto….anzi, tantissimo”
“ti piace il mio corpo, Carletto?....mi trovi sexy?”
“certamente tesoro. Sei un vero schianto”
“vuoi guardarmi nuda, Carletto?”
“si Alisa”
Stavo sudando per l’emozione….non mi aspettavo una tale fortuna, però non volevo certo rinunciare. Ho chiuso a chiave la porta dell’ufficio e mi sono trasferito sul divano. Alisa è venuta davanti a me, vicinissima.
“Anche tu mi piaci, sei un uomo particolare, mi intrighi. Sarei curiosa di sapere se tra noi ci può essere una chimica sessuale compatibile….sai….intendo i feromoni giusti….per saperlo però bisognerebbe provare….”
“per me va bene…..se proprio insisti….”
“già ho fatto tante fantasie su di te…….spesso alla sera mi guardo allo specchio, nuda, mi piace il mio corpo, credo di essere un po’ narcisista. Tanto che mi accarezzo la pelle, i seni….e piano piano la mia mano scende…… mi tocco e mi eccito….mi bagno…..la mia fantasia vola e ultimamente in quei momenti sento un forte desiderio, quasi un bisogno……vuoi sapere cosa?...”
“si Alisa”
“sogno di farlo davanti a te”
Una bomba per il mio povero cervello….sono rimasto sbalordito.
Alisa ha iniziato a spogliarsi davanti a me e alla mia bocca spalancata. Tolta la camicetta ha portato le mani dietro a slacciare il reggiseno. Una volta sganciato le tette sono esplose davanti ai miei poveri occhi appannati. Grandi e sballottanti, sode e importanti da donna ormai matura, pur conservando la tenerezza e la perfezione tipiche delle giovinette. Quindi ha calato la gonnella rimanendo con slippino bianco e tacchi
“vuoi levarmi tu le mutandine?”
Con mani tremanti ho cercato di eseguire…..l’ansia mi attanagliava e il cuore mi batteva forte…..ma ero proprio io a fare questo?....oppure stavo sognando?....dovevo calare le mutandine alla donna dei miei sogni, troppo bella per me. Ho fatto scorrere la leggera stoffa sui fianchi generosi di lei, con lo sguardo restio, per timidezza, a posarsi sul suo cespiglietto.
“puoi abbracciarmi ora….rimani seduto….baciami lì….leccami…realizza la mia fantasia….voglio godere subito”
Ho obbedito al suo ordine , posando le labbra all’incrocio delle sue cosce. Poi ho cercato di liberare la mente per annegare nel suo sesso già umido di rugiada. Suggere e baciare quella figa perfetta mi ha sconvolto la mente, ho perso il controllo del mio corpo. In pochi minuti mi sono ritrovato nudo, avvinghiato a lei sul divano, con la testa tra le sue gambe.
Dopo qualche minuto Alisa ha avuto un orgasmo devastante….
“aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh……aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh…….vengo…..vengo…..ma come fai a farmi godere così…….aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh”
Avevo la testa intrappolata dalle sue cosce. Ho dovuto aspettare non poco perché mi liberasse. Stavo riprendendo il controllo e sentivo l’ansia calare, confortato anche dal cazzo duro che prometteva di saper ottemperare al suo dovere. Adesso la dovevo scopare.
“aspetta tesoro. Voglio assaggiarlo e sentire il sapore. Tu però non sbroccare in bocca, lo voglio anche in figa. Vieni, te lo ciuccio”
Non so come abbia fatto, ma lo ha preso in bocca fino alle palle e l’ha fatto scorrere sulla lingua come sanno fare solo le più esperte puttane. Dieci, venti, trenta volte…..non riuscivo a stare fermo per il godimento, temevo di sborrare, provavo a distogliere il pensiero ma il piacere era devastante.
“tesoro….non resisto….sento che sto cedendo”
“Allora è il momento. In figa…..in figa….tutto in figa…. mettimelo dentro tutto, hai capito?....tutto, fino ai coglioni. Fammi vedere come sei bravo, chiavami come se mi stessi violentando, dammi uno schiaffo…forte….sulla faccia e anche sulle tette, devi farmi male….violentami…..stuprami….fammi sentire che sono la tua preda”
Le ho sferrato due violenti schiaffi sulla faccia che ha subìto senza un gemito. Poi le ho artigliato le tette pizzicandole forte con le dita. Ho visto la sua smorfia di dolore ma è rimasta muta a bocca aperta. Era troppo erotico…….le ho scaraventato dentro tutto il cazzo senza alcuna precauzione, di botto…..stavolta Alisa ha enesso un lungo gemito che poteva essere di dolore o di piacere. Forse entrambe le cose assieme, la sofferenza fisica le piaceva, scatenava il suo eros e le donava piaceri più intensi. Che femmina meravigliosa….un vero animale da sesso per il piacere dei maschi. Questo era Alisa. Ed era lì con me a farsi scopare, a godere e a farmi godere……capivo che non avrei mai più potuto fare a meno di lei.
Pompavo a tutto gas in quella meravigliosa figa, eccitatissimo e con il cuore galoppante. Era mia, era la mia donna ormai, ero il più fortunato tra gli uomini, avevo sotto i miei coglioni la femmina dei miei sogni….
“scopa Carletto….scopa…..più forte…..sbattimi, sono tua….sono la tua puttana Carletto….capisci?.....chiava la tua troia, Carletto…….non avere riguardo……fammi godere…..mi piace….si….avanti…..così…..ah…ah…aaaaaaahhhhh…..godo Carletto….vengo….vengo…..aaaaaaaahhhh…..vengooooooooooooooooooo……
Alisa si è contorta in un orgasmo feroce mentre mi serrava il culo sopra di lei con le cosce e le gambe intrecciate. Mi ha bloccato, non potevo muovermi. Dopo un tempo infinito ho sentito che ha mollato tutto e si è sciolta sul letto come priva di conoscenza. Allora ne ho approfittato per riprendere la cavalcata a tutta forza. Lei era docile e disponibile sotto di me…..chiavavo veloce ed aumentavo il ritmo. Il piacere era fortissimo, quasi intollerabile. Sapevo che non potevo durare un altro minuto ed infatti ho sentito arrivare l’orgasmo come fosse un lontano, tremendo temporale. Pochi lunghissimi secondi, qualche colpo di cazzo finale,lento e profondo, poi la resa. Il supremo godimento, inarrestabile, potentissimo, devastante, è esploso nella mia testa distruggendo tutto e facendo liquefare il mio cervello……
Ho perso la cognizione dello spazio tempo e per qualche lungo istante ho navigato nel nulla, privo di sensi, il piacere aveva cacciato tutti i pensieri dalla mia testa. Brancolavo non sapendo a cosa attaccarmi, mentre cominciavo a precipitare, sempre più velocemente, finchè sono riemerso nel mondo, giusto in tempo per realizzare che stavo sborrando disperatamente, piantato tra due magnifiche gambe di femmina…..quelle di Alisa….
Gli schizzi sparati in fondo alla sua figa erano così lunghi e potenti che la mia semenza è traboccata, andando ad imbrattare il lenzuolo sotto il suo culo…..
“Bravo Carletto, sei un amante fantastico. Siamo assolutamente compatibili nel sesso, a parte la faccenda ormonale c’è anche il fatto che sai godere delle mie piccole trasgressioni erotiche….intendo gli schiaffi…qualche parola volgare, eccetera. Senti, per festeggiare la nostra grande scopata, ma anche per ringraziarti della dilazione, posso invitarti a cena?....a casa mia però, non posso permettermi il ristorante. A proposito, hai la macchina? Mi hanno rubato il motorino e ora ho solo una bicicletta”
“d’accordo tesoro, accetto il tuo invito a cena, si, ho la macchina”
“e che macchina hai?”
Cazzo, ma allora era vera questa storia delle belle macchine…..però….magari no. Ma il dubbio restava.
“ho una passat a gasolio, station wagon….sai, a volte devo caricare degli attrezzi….insomma, non sono ricco e questa mi posso permettere. Ti dovrai accontentare. Però è spaziosa, molto comoda…ha persino i sedili in pelle….beh, veramente….finta pelle, ma sembra vera”
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