La passione di Cassandra

di
genere
etero

“dottor Lombardi?....sono Cassandra, se si ferma ancora un quarto d’ora in ufficio le dovrei parlare dell’esposizione di Bologna”
“si, ma facciamo in fretta, Sandra….oggi sono di fretta…..e poi perché insisti a chiamarmi dottore?....non sono dottore, chiamami signor Lombardi….oppure signor Orazio”
“va bene dottore….allora vengo”

Cassandra, che tutti chiamiamo Sandra, è la responsabile marketing della mia azienda, ma soprattutto è un pezzo di figa da far venire l’acquolina….lavora per me da tre anni, però a dire il vero è da poco che io “la vedo”…..l’ho sempre guardata distrattamente, sempre affannato col mio lavoro, sapevo che è attraente ma non ci pensavo affatto, la davo per scontata. Al massimo ogni tanto, tra me e me, dicevo mentalmente “però….che bella tettona”……questo grazie alle sue tette quinta misura. Ma nient’altro, posso dire che mi era indifferente. Da buon milanese di nascità e mentalità, penso al lavoro e poco alle donne, anche se mi piacciono….solo che ho poco tempo. Gestisco tre concessionarie d’auto, mi sposto continuamente tra le sedi e mi occupo di tutto, vendite, controlli, amministrazione, assistenza, personale…tutto insomma. Ed è un male, perché non lascio molto spazio ai miei dipendenti, un po’ li soffoco, devo però dire in modo costruttivo, cerco il dialogo e tendo a far emergere le loro capacità. Ma ho sempre l’impressione che se dessi loro più autonomia, tutto tenderebbe a rallentare fin quasi a fermarsi. Io sono fatto così, mi sono fatto da solo e questo è il mio metodo. Magari non è il migliore, però i risultati mi danno ragione. Adesso ho 53 anni, sposato e separato, con tanti amici e una vita assai piena.

La vicenda che vi racconto è avvenuta tre anni fa ed è stata una delle più significative della mia vita.

“dottore, c’è un problema con le tre ragazze immagine che ho scelto per l’esposizione di Bologna”
“ah….e quale sarebbe il problema?”
“che le tre ragazze adesso sono due, una ha rinunciato perchè dice che la paga è troppo bassa”
“ma se le paghiamo cento euro al giorno per sette ore di lavoro…..hanno diciotto anni, devono solo fare bella mostra vicino alle auto, sorridere, mostrare i capelli, i denti e le gambe…….in pratica non fanno un cazzo….cento euro mi pare più che adeguato. Ma cosa vuole quella, una paga da primo ministro?.....fammi vedere la sua foto”
“eccola, devo dire che è piuttosto carina”
“oh…si, si….è proprio fi……bellina, non lo nego. Ma se la pago di più, le atre protestano e vien fuori un puttanaio. Pazienza, trovane un’altra”
“ho già chiesto all’agenzia ma non è possibile….tutte impegnate, ce ne sono un paio ma un po’ cicciottelle…non so se…”
“mah….se esponessimo delle monovolume, potrebbero andare bene. Però stavolta presentiamo alcune auto con l’aspetto sportivo, slanciate e leggiadre….quindi…….aahh….ecco l’idea. Perché non vieni tu a sostituire quella?......ti fai un viaggetto di tre giorni, hotel quattro stelle, cene pagate e l’extra per la trasferta….che ne dici?”
“direi che va bene, io vengo volentieri, sarei venuta anche le altre volte ma lei non me l’ha mai chiesto”
“te lo chiedo ora. Partiamo dopodomani, tu vieni in macchina con me insieme ad Aldo e Rosanna”

Lo stand all’esposizione era bellissimo, Sandra aveva fatto davvero un bel lavoro. Le ragazze erano abbaglianti e attiravano molto sguardi, il ricevimento già dalle prime ore era affollato, merito anche delle belle auto luccicanti esposte. Certo si notava la differenza di età, le due ragazze dell’agenzia erano diciottenni e Sandra ne aveva 31, ma forse catturava più attenzione lei che le bimbe…..i suoi riccioli castano scuro arrivavano giù sulla schiena e costituivano un perfetto contorno al suo viso, un po’ serio e dotato di due occhi verdi e labbra turgide. Le tette erano a dir poco “mondiali”……il vestitino dotato di una larga scollatura le valorizzava in modo esagerato……non aveva il reggiseno e si vedeva. Ballavano ad ogni movimento, era uno spettacolo di alto erotismo.….per non parlare delle gambe. Non l’avevo mai vista in minigonna e in quel momento capivo quello che mi ero perso…..
E’ vero che le mancava un po’ di altezza, ma le gambe, sia pur non lunghissime, evidenziavano due cosce piene e sode, molto sexy. I polpacci perfetti indirizzavano gli occhi verso i piedini ornati da scarpette rosse e nere tacco 13. Questo era il fronte……il retro era anche meglio, credetemi……quando l’ho vista camminare mentre con le braccia alzate si aggiustava la folta criniera, i miei occhi cono stati catturati dal suo culo ben diviso in due parti perfette che si muovevano in sincronia alternando un travolgente su e giù delle natiche, le quali disegnavano sul tessuto della cortissima gonnellina l’immagine viruale di se stesse, agghindate, forse, di un quasi inesistente perizoma. Le pieghe del tessuto formate da quello splendido culo in movimento, mi sembravano lo stato dell’arte….mai visto un simile spettacolo dal vivo. Beh…. era la prima volta che vedevo Sandra come una bella femmina e la colpa era mia. Per questo forse ne ero così sorpreso e devo ammettere che lì attorno si potevano cogliere numerosi sguardi di maschi interessati più alla femmina che alle mie auto……

Lo stand disponeva di uno spazio interno riservato, adibito a deposito dei materiali di propaganda ma anche alla preparazione del caffè, degli aperitivi e relativi stuzzichini per gli ospiti e i clienti in visita. Sandra aveva disposto che le ragazze a turno effettuassero questo servizio, preparando i vassoietti e le bibite nei momenti di calma. Lei stessa quindi svolgeva anche questo servizio. Durante la mattinata di lavoro, vedere Sandra muoversi tra le auto e le persone aveva creato su di me uno strano effetto. Ancora non lo capivo bene, ma ne ero profondamente attratto, la cercavo con lo sguardo, la fissavo spesso, la divoravo con gli occhi. Alle prime ore del pomeriggio avevo realizzato la causa dei miei turbamenti….mi stavo prendendo una cotta per Sandra. Ma non di quelle solite, questa era pesante, mi schiacciava la testa e mi sollevava da terra allo stesso tempo, non sentivo bene il contatto tra i miei piedi e il pavimento….. la cosa era abbastanza allarmante, non mi era mai capitato prima….e non sono un ragazzo alle prime armi, credevo ormai di aver visto e provato quasi tutto. Tra l’altro Sandra era sposata e aveva un figlio di tre anni. Quindi questa improvvisa e travolgente attrazione per lei mi faceva paura…..avevo paura di trovarmi sconvolto di desiderio per una donna non disponibile, impegnata, proibita…..avevo paura di soffrire senza neppure un filo di speranza. Ma come era possibile questa improvvisa sbandata mentale per una ragazza che conoscevo da anni e che vedevo quasi ogni giorno senza provare nulla?.....forse l’abbigliamento….poteva essere. Magari avevo capito, finalmente, quanto fosse desiderabile potendo osservarla più attraente, disinibita, in un ambito più scintillante ed allegro rispetto all’ufficio dove lei lavora. Coglievo di lei gli altri aspetti, vedevo la Sandra che non avevo mai visto, apprezzavo la sua prorompente sensualità e fisicità….la sua femminilità. Ciò premesso, poteva esserci anche altro?....forse, ma non lo sapevo ancora.

Verso sera si è avvicinata a me….
“dottore, la vedo un po’ con la testa tra le nuvole….è stanco?....o forse preoccupato?.....
“ma….forse sono un po’ stressato…….un po’ di problemi a cui pensare…..”
“lo gradisce un buon caffè?...”
“perché no……magari anche un dolcetto….oggi ho saltato il pranzo. Troppa fila al bar….”

Le mie gambe, non la mia testa, hanno seguito Sandra nel ripostiglio materiali….e una volta all’interno ho visto la mia mano chiudere il chiavistello interno della porta. Mi sono chiesto perché l’avessi fatto ma il centro decisionale del mio cervello non ha risposto. Era scollegato.
Sandra era intenta a preparare il caffè e mi dava le spalle. Io la osservavo in silenzio, cercando di far tesoro di quesgli attimi per cogliere le sensazioni che arrivavano al mio cervello per il fatto di essere solo con lei, vicinissimo a lei, dietro di lei…..ero pazzo di desiderio e paralizzato mentalmente. L’emozione mi stava accelerando la respirazione ed ero sudato.

“quanto zucchero, dottore?....”

Ma allora aveva capito che ero dietro di lei……strano, mi ero introdotto silenziosamente, lei non mi aveva visto entrare, e poi c’era parecchio rumore…..come faceva a sapere che ero dietro di lei?....

“senza zucchero per me”
“un po’ di zucchero le farebbe bene, visto che non ha pranzato…”
“come ti sei accorta che sono entrato?...”
“mah…diciamo dal respiro affannoso…ho un buon udito…”
“e perché dovrei avere il respiro affannoso?”
“per lo stesso motivo per cui le trema la voce”
“e cioè?....”
“direi l’emozione…..”
“emozione per cosa?”
“questo deve dirlo lei se vuole…..oppure può anche tacere….ma se lo vuole dire, dica la verità. Voglio essere molto sincera anch’io……in realtà non ho sentito il rumore del respiro…..l’ho solo immaginato….però sapevo che sarebbe entrato”
“e come hai fatto ?”
“sono una donna e ho la capacità di percepire tante cose…..le espressioni….gli sguardi…..il tono di voce….il movimento degli occhi…….per tutta la giornata ho letto i suoi pensieri attraverso questi segnali che ho decodificato facilmente. Beh…magari non tutti i pensieri, ma almeno uno, quello che le fa tremare la voce…ecco…quello l’ho capito bene….”
“dimmi Sandra….perchè mi parli e resti girata di spalle?...hai vergogna a guardarmi?”
“no..no…io non mi vergogno. Però so di certo che lei adesso preferisce guardarmi di spalle, ecco perché non mi sono girata”
“tu dici che mi piace guardarti da dietro?”
“per tutto il giorno i suoi sguardi diretti erano volutamente mitigati….un tentativo di depistaggio, facilissimo da cogliere e interpretare. Invece gli sguardi lanciati alle spalle erano palesi e, diciamolo pure, roventi….mi bruciavano il…la schiena. Come facevo a vederli?....beh, questo lo sanno fare solo le donne”
“sei incredibile, Sandra….ma dimmi, gli sguardi maschili ti danno fastidio?”
“di solito no….”
“vuoi dire che ti è capitato altre volte?…..ma adesso?...nel mio caso?”
“questo lo deve capire da solo…..adesso tocca a lei dare delle risposte…io ho già parlato molto, mi pare”
Lo sapevo….il mio cervello si era bloccato lì…..l’ansia mi attanagliava. Solo il mio eros più profondo e incontrollabile ha potuto sfuggire, sfondando una porta segreta e prendendo possesso del mio corpo per usarlo come una marionetta priva di controllo. Allora ha potuto liberare la lava vulcanica del mio desiderio represso facendola defluire nei centri di comando dei miei sensi sovraeccitati……ecco, tutto era avvenuto in meno di un secondo e contro la mia espressa volontà.
Due passi ed ero a contatto di Sandra. Le mie mani sono andate a scostare i suoi lunghi riccioli, procurandole un brivido nel momento del primo contatto. Poi il mio capo e sceso fino al suo collo nudo e le mie labbra l’hanno percorso dall’alto in basso. Ero ormai appoggiato a lei, il mio inguine era a contatto stretto col suo culo svettante sugli alti trampoli……aspiravo avidamente il suo odore….
Poi la mia lingua ha iniziato a scivolare sulla pelle lungo il collo e la spalla e in quel momento le mie mani sono scese lungo il suo corpo. Ho allora assistito allibito ed incredulo a ciò che hanno fatto le mie mani…..con precisione e sicurezza hanno afferrato l’orlo del vestitino aderente sollevandolo lentamente. Poi un colpetto e la gonnella è risalita superando con uno scatto l’ingombro del culo sodo. Il mio inguine era ora a contatto col paradiso dei miei occhi e fonte dei miei più lussuriosi desideri….il culo pressochè nudo era morbidamente offerto, indifeso, alla mia volontà. Le mie mani avrebbero potuto immediatamente assaporare l’erotica conquista, ma hanno preferito abbandonare graziosamente il campo per salire verso altre mete non meno ambite e desiderabili…..
Mentre le belle natiche nude di Sandra si muovevano lentissime con movimento rotatorio quasi impercettibile andando ad esplorare prudentemente la consistenza del mio inguine, le mie mani erano ormai protese verso il suo petto. Obiettivo erano le grandi, pastose tette senza reggiseno. Un attimo e le poppe agognate venivano catturate ed impastate dalle mie mani avide di piacere. Il contatto con la pelle liscia, la consistenza morbida e soda delle grosse mammelle, la percezione dei capezzoli teneri ed eretti….tutte queste sensazioni travolgenti venivano incanalate verso il centro del mio eros, quello che dentro la mia testa stava governando tutto. E’ da lì che allora è partito l’ordine perentorio diretto a sud…….un nanosecondo e l’ordine è stato ricevuto. Il sangue è straripato all’interno del mio strumento ancora dormiente…..la struttura è balzata in avanti con tutta la forza disponibile, l’asta intera si è sollevata ingigantendo le sue dimensioni e raggiungendo in un attimo l’assetto di battaglia.
Ormai blandito e perentoriamente schiavizzato dai canti delle sirene, il mio cervello non ha potuto fare altro che cedere al desiderio che montava galoppando…..buttata da parte la mia ansia come uno straccio vecchio, ho liberato il cazzo durissimo e l’ho passato sulle natiche, soffermandomi nel solco perfetto che le divideva. Il contatto con le parti intime della femmina era emozionante, mi pareva di sognare. Ormai era il momento di girarla di fronte e così ho fatto. Lei se lo aspettava e per questo ha favorito il movimento. Finalmente ho incrociato il mio sguardo col suo gustandomi il verde antico dei suoi occhi. Ho baciato quella bocca invitante e sensuale, spingendo subito la mia lingua a cercare la sua…peraltro già pronta al bagnatissimo connubio. Finalmente ho potuto assaggiare il sapore della donna, il gusto particolare e unico che ogni femmina eccitata concede al proprio maschio facendolo accomodare nella sua bocca.
Il suo era un sapore profumato di non so cosa, dolce e leggermente piccante. A distanza di anni ancora lo ricordo perfettamente e concentrandomi sul ricordo lo posso ricreare in bocca quando lo desidero. Al momento ho pensato che fosse anche afrodisiaco, perché aspirando quel profumo e risucchiando in bocca il suo sapore, ho sentito un ulteriore e potente impulso nel mio cazzo, peraltro già pronto al posto di combattimento. Ho deciso di infilarlo tra le cosce di lei, proprio sotto il piccolo, leggerissimo slippino nero che indossava. Intanto, dopo il lungo bacio di lingua, ho portato la bocca sulle tette ormai libere. Baciarle, leccarle e succhiarle è stato emozionante causa la loro naturale bellezza e abbondanza. So bene che tette così possono stregare un uomo, togliergli ogni volontà e resistenza, ridurlo in schiavitù……il potere muliebre di due seni di quella stazza che si reggono orgogliosi e fieri della loro perfezione e che sanno muoversi con la più erotica naturalezza, consente alla donna di sottomettere un maschio , qualsiasi maschio, alla sua volontà. So anche che il rischio per l’uomo è quello di adorare tali seni al punto da rendere la donna “gelosa” delle sue tette, facendola indispettire quando l’uomo dedica troppo tempo e troppo ardore a loro, sottraendo attenzione ad altre parti del suo corpo che debbono restare in stand by per tempi troppo prolungati prima di ricevere le agognate sollecitazioni erotiche.

“vedo che le mie tette hanno un certo effetto su di lei, dottore…..”
“certamente, ma non preoccuparti Sandra, tu mi piaci tutta, anzi non saprei scegliere quale parte del tuo corpo mi ecciti di più…”
“oh…grazie….questo è un bel complimento. Anche lei mi piace, dottore, da parecchio tempo ormai. So bene che lei non se ne è accorto…… l’avrei capito subito. Ma ho preferito stare buona buona, gustandomi la sua presenza, il suo corpo, la sua voce, sognando poi da sola di poter avere di più…..ma intanto quello mi bastava. L’unica libertà che mi sono presa durante tutto questo tempo è stata quella di registrare la sua voce di nascosto quando mi parlava, per poi masturbarmi nel riascoltarla. E poi….e questo è un po’ più forte…..sognare ad occhi chiusi di essere con lei nel letto mentre mio marito era in azione sopra o sotto di me. Lo ammetto, questa è stata una piccola perversione, che però mi ha regalato piaceri e orgasmi spettacolari. Inutile dire che il primo a stupirsi del mio inusitato ardore erotico è stato Tony, mio marito. Le voglio dire anche di più…..da un paio d’anni prendo la pillola per evitare gravidanze. Non solo perché ho già un bambino ma anche per evitare di restare ancora incinta sapendo che il padre biologico sarebbe stato Tony, ma quello virtuale, passionale e desiderato sarebbe stato proprio lei….dottore. Non avrei voluto dover “affibbiare” a mio marito un figlio frutto di un mio tradimento mentale, quindi emotivamente concepito con un altro uomo. Mi creda….lei in questo modo mi ha fatto molto godere….se avesse potuto vedere il modo quasi animalesco con cui venivo in continuazione pensando di essere posseduta da lei…..i gemiti e le grida che provocava la sensazione immaginaria ma realistica di essere piena del suo cazzo….di essere riempita dalla sua semenza…..beh….allora capirebbe quanto ho desiderato essere sua completamente, sottoposta al suo assalto carnale, erotico, completamente asservita ai suoi desideri, anche i più inusuali e fantasiosi”

Ora finalmente capivo perché ero rimasto improvvisamente stregato da Sandra…..il mio inconscio aveva capito che lei mi desiderava, forse c’era stata una sorta di comunicazione chimica….o magari un linguaggio del corpo sconosciuto alla mia mente ma non al mio eros…..e ciò aveva provocato in me un riflesso. Desideravo perché ero a mia volta desiderato…..le onde erotiche che provenivano da lei e mi colpivano portavano un messaggio criptato…..”ti desidero…ti voglio….voglio essere tua”……era incredibile ma vero, il suo desiderio aveva colpito con forza i miei sensi nascosti e li aveva svegliati di colpo, rimbalzando poi verso di lei con una valenza tipicamente maschile….si era convertito nella mia bramosia, concupiscenza, voglia, pulsione erotica. Ormai volevo…dovevo averla….senza poter attendere oltre.

Ho spinto in basso le sue spalle, inginocchiandola e presentando davanti al suo viso l’essenzialità pura e trionfante della mia mascolinità.
“ecco ciò che tanto ti ha fatto sognare e godere a letto con tuo marito….ora il mio Totem è tuo…..avanti….succhiami il cazzo”

In quel momento pensavo che avrei gustato il pompino più emozionante della mia vita. Emozionante lo era sicuramente….ero certo che non avrei mai dimenticato l’espressione di eccitata complicità che aveva pervaso il suo viso, commista anche ad un’ironica soddisfazione, come se in quel momento lei pensasse “ecco..lo sapevo…lo sapevo che non avresti resistito…adesso sei mio….dottore”
Ma l’emozione che rendeva quel momento così intenso ed erotico non era gratis…..in un certo senso l’ho pagata. Infatti Sandra obbediente ha pregustato il mio cazzo duro con gli occhi e con qualche colpetto di lingua, provocando qualche scarica elettrica nel mio cervello ed alcuni gemiti fuoriusciti forzatamente dalla mia bocca. Poi senza indugio l’ha imboccato spingendoselo lentamente fino in fondo alla gola, dove per qualche istante l’ha trattenuto senza respirare, massaggiandolo solo con la lingua. Non posso descrivere ciò che ho goduto in quesgli istanti, non ci sono parole….. poi ha iniziato una pompa molto lenta e profondissima che provocava in me lunghe ed intense onde di godimento…..il mio piacere saliva ad altezze vertiginose quando il mio cazzo affondava nella gola, poi mi dava tregua per i pochi istanti del ritiro….per poi immediatamente risalire fino al culmine del sopportabile nel momento in cui ero inchiodato dentro quella bocca desiderata, con le labbra turgide di lei a stringere la base del cazzo in prossimità dei coglioni. Non mi stava facendo un semplice pompino, mi dava una dimostrazione di arte erotica finalizzata a procurare al maschio un godimento purissimo, fino a stordire di erotismo il suo cervello. Non sono cose che si improvvisano, qualcuno glielo avrà insegnato. Il marito?..ne dubito.
Forse un puttaniere di alto bordo amatore del sesso orale. O magari una stagionata puttana desiderosa di tramandare la sua arte ad una giovane e promettente allieva….
Che devo dire……l’emozione, il piacere devastante di una pompa reale, la mia forte attrazione per la donna……tutto ciò, come dicevo, ha un prezzo. E il prezzo era la brevissima durata del sontuoso servizio di bocca. Avevo appena iniziato ad avvolgere i suoi riccioli tra le mie dita per seguire e magari governare i movimenti alternati della sua testa quando ho sentito la tromba squillante di un arcangelo che preannunciava un orgasmo tanto profondo e sublime quanto devastante e inarrestabile. Nessuna possibilità di rifiuto. In automatico il mio piacere è salito alle stelle e la nebbia ha ottenebrato i miei sensi allorchè il godimento sovrumano è esploso nella mia testa. Ho percepito bene i potenti fiotti di sperma che si riversavano nella gola di Sandra, ho tentato di contarli ma il cervello non funzionava…..so solo che erano molti di più di quanto mi potessi aspettare.
Stremato di piacere ero ancora conficcato in lei quando ha socchiuso le labbra permettendomi di uscire. Il cazzo era ancora duro ma non gocciolava. Strano. Era pulito, quasi asciutto. Le ho porto un tovagliolino di carta……
“no…grazie…non mi serve”
“accidenti….sei riuscita a bere tutto..”
“certamente……..per me lo sperma è un regalo….un omaggio del maschio alla femmina, non lo voglio sprecare. Le femmine si sentono gratificate dallo schizzo maschile, è il segno evidente del godimento che hanno saputo procurare all’uomo. E poi mi piace il rito dell’ingoio, mi fa sentire più donna. Il sapore è diverso per ogni uomo…solo in qualche caso risulta fastidioso….magari amaro, oppure puzza…..di solito è salato, ma non sempre….nel suo caso, dottore, è piuttosto dolce, diverso da quello di Tony che odora vagamente di cipolla….”
“beh….vedo che sai tutto sullo sperma, potresti scrivere un manuale…”
“eh, già….ahahahah….il manuale della perfetta pompinara…..comunque lo sperma non arriva solo in bocca, molto spesso i maschi amano schizzare sul corpo della donna, sulla faccia, sulle gambe, sul ventre…..lo capisco, è un rituale erotico importante….il maschio vuole segnare la femmina col suo seme….deve sporcarla, imbrattarla per stabilire il suo dominio. Può anche piacere schizzare sulla biancheria o sui vestiti…..una volta mi è capitato di trovare una lunga riga bianca di sperma proprio sul didietro di una gonna molto aderente….deve essere successo sulla metro. Lo sa, dottore?....un po’ mi vergogno a dirlo, ma quando ho visto quella lunga macchia chiara mi sono eccitata ed ho dovuto subito masturbarmi”

A questo punto ho “dovuto” intervenire…era troppo per me…..mi stava facendo schizzare il cervello per la troppa eccitazione. Il cazzo aveva ripreso vigore e durezza in un tempo incredibilmente breve. Ero già ricaricato e pronto per un altro colpo.
L’ho abbracciata forte e lussuriosamente baciata in bocca scambiando molta saliva con la sua, mentre le mie mani palpeggiavano con furia il suo culo……..le ho calato le mutandine e ho strofinato la figa col palmo della mano. Era sfondata di liquidi…..

“presto….mettiti nuda”
“ma….qui?....”
“si…ho messo il chiavistello”
“ma penseranno che…….”
“che ti sto scopando…….avanti, obbedisci, mettiti nuda”

Solo un breve istante per ammirare quel corpo magnifico, poi ho seduto Sandra sul bordo del tavolo ed ho conficcato il mio cazzo dentro di lei con decisione……un colpo solo ed ero a fine corsa. Ho cominciato la monta ma lei subito mi ha bloccato stringendomi forte con le gambe…..sul momento non ho capito, ma ho subito realizzato che il mio cazzo urtando contro l’utero le aveva scatenato un orgasmo immediato. Mentre mi teneva stretto nella morsa delle sue cosce, Sandra vibrava di piacere e mugolava a denti stretti. Un minuto dopo si è sciolta e ammorbidita, riprendendo la parola….
“scusa se ti ho bloccato, ma io vengo facilmente, sono pluriorgasmica…..credo che ti dovrai abituare…forse ti piacerà sentire che vengo continuamente”
“ah……ma quante volte vieni, di solito, durante una scopata?”
“dipende….se l’uomo mi piace e sono molto eccitata……beh…..anche otto… dieci volte. E tra un orgasmo e l’altro rimango in tensione erotica molto forte, quindi continuo a godere……
“questa cosa mi piace molto…..sentire la donna che gode è un vero afrodisiaco per l’uomo…..come anche sentirsi dare del lei e chiamare “dottore” durante la scopata. Ma vedo che sei passata a darmi del tu senza chiedermi il permesso e quindi……..andiamo, sto scherzando……ormai darmi del lei sarebbe solo un gioco erotico, però ti assicuro che il mio cazzo ne traeva energia supplementare. Ma adesso hai un vantaggio….non dovendo più usarmi riverenza, puoi anche parlare sporco e propinarmi qualche bell’insulto….a me piace….come mi piace anche insultare la donna e dirle porcherie all’orecchio mentre le sto martellando la figa”
“lo so….lo so….avevo capito che sei un raffinato nel sesso….le parole sporche e le porcate sussurrate sono molto eccitanti per chi le sa apprezzare, quindi possiamo dare libero sfogo al turpiloquio”
“adesso tocca a me, puttana…..alza le cosce e fammi entrare fino in fondo….che bella femmina….aaaaaaahhhhhh…..vedo che ti piace tanto il cazzo e quindi puoi godere ancora mentre faccio i miei comodi nella tua figa……aaaaahhhhhhh….”
Capovo che Sandra stava ancora per venire e questo mi eccitava….era scatenata, le controspinte del suo bacino aumentavano la profondità dell’accoppiamento. Sbattevo sul suo utero ad ogni colpo, il piacere era massimo……..e anche l’erotismo del luogo e della posizione. Me la stavo sbattendo nello sgabuzzino, in piedi come spesso si fa con le puttane.
“sei una troia, Sandra…..godi….godi…..avanti, vieni ancora….fammi sentire i tuoi gemiti di piacere….il cazzo è bello duro e lo puoi gustare in figa a sazietà…..aaaaahhh
“si, vengo…vengo dottore….sei un maiale….aaaaaaahhhhh…..aaaaaaaaaahhhhh….”
“godi zoccola…..vengo anch’io….non resisto più….sei troppo figa….ooooohhhh…..aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh”
Gli schizzi potenti del mio cazzo hanno colmato in un baleno tutto il poco spazio disponibile dentro la sua figa e quando, dopo un paio di minuti, sono riuscito a riprendermi dal feroce orgasmo, estraendo il cazzo la sborra è tracimata abbondante andanto a formare una chiazza sul pavimento.
“non preoccuparti, penso io a pulire prima che entri qualcuno e veda il misfatto””
“va bene, però adesso rivestiti e ricomponiti. Siamo al lavoro e ti voglio in ordine perfetto…..sei sexy e piaci ai clienti. Mettiti il rossetto ed esci di qui prima di me. Io mi bevo qualcosa prima di uscire. Ah…guarda che oggi non è finita qui. Stasera in hotel vengo nella tua camera alle 11 in punto. Fatti trovare pronta….ti do un’altra bella ripassata, con comodo, senza fretta. Così potrò contare i tuoi orgasmi.





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scritto il
2025-03-28
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