Con mio figlio 9 - La sorpresa! La verginella che lecca,succhia e ingoia.

Scritto da , il 2020-06-20, genere incesti

Mia sorella Irene si era sposata molto giovane anche se la sua esperienza sessuale era paragonale a quella di una escort.

A differenza però delle professionista,lei era sicuramente più fantasiosa e il fatto che lo facesse senza motivazioni economiche le permetteva di farlo dove voleva,quando voleva e con chi voleva.

Solo piacere!

Il suo piacere anzi,il nostro piacere giacché venivo quasi sempre coinvolta nelle sue "Scappatelle hard".

Aveva da poco compiuto i 23 anni quando aveva incontrato la persona che di anni ne aveva 45 anni e dunque,decismente più grande di lei e che avrebbe sposato dopo pochissimo tempo.

Lui era una persona molto per bene,mite e alquanto benestante.

Conosceva bene l'inclizazione di mia sorella a lascirsi coinvolgere in facili avventure e tuttavia,le lasciava la più ampia libertà di realizzarsi secondo la propria indole e la giovanile esuberanza.

Io frequentavo ancora l'università ed entrambe,prima che lei si sposasse,vivevamo ancora in casa dei genitori.

Il fatto che avrebbe sposato una ragazza così bella,segretamente libertina ma pubblicamente riservata e dall'apparenza della ragazza seria tutta casa e famiglia,lo inorgogliva al punto da averlo spinto ad organizzare un matrimonio come se lei fosse ancora vergine e come tale l'aveva presentata alla sua famiglia ed ai suoi amici.

Una vera conquista...una fortuna...un terno al lotto coi tempi che corrono!

Per la funzione religiosa aveva scelto una chiesetta di campagna del suo paese non tanto distante da Bologna e molto nota per quel genere di sposalizi.

Naturalmente,anche l'abito da sposa era stato scelto per rispettare sino in fondo quel copione.

Un abito bianco in seta e tulle.

La gonna molto vaporosa era in taffetà e dunque,tendeva naturalmente a conservare la sua forma gonfia a palloncino.

Il corpetto molto scollato,era anch'esso di taffetà ed aveva dei tralci ricamati di fiori rigorosamente bianchi in tono su tono.

A velarne la generosità dei seni provvedeva un drappeggio di tulle che partendo dalla testa,scendeva sino a sfiorarle le caviglie.

Dietro un lunghissimo e ricco strascico in raso di seta e tulle.

Insomma una vera meraviglia sartoriale che gli sarà costato un occhio della testa.

Era stato giustappunto sotto quel vaporoso abito che mi era accovacciata quando,dopo essere stata scopata da quello stupendo esemplare di maschio nero ed averne ingoiato il succo,aveva leccato la fica di mia sorella senza che nessuno di coloro che entravano ed uscivano da quella toilette si accorgesse della mia presenza sotto di lei.

Dopo il secondo orgasmo,quando l'ambiente era momentaneamente deserto,mia sorella aveva chiuso la porta a chiave e col movimento del piede mi aveva spinta a riemergere.

-Scusate,mi si era slacciato il corpetto e mia sorella ha dovuto sistemarlo.-

Aveva detto Ire aprendo la porta,alle persone che avevano bussato più volte per entrare in quei servizi igienici.

Abbracciata a lei e tenendo lo strascico come avevo fatto all'andata,eravamo tornate al nostro tavolo.

Ecco!

Ciò che attendeva me e mio figlio entrando in casa di sua zia era proprio quello:Il magnifico abito da sposa bianco in seta ricamato con tralci e fiori in tono.... un'incredibile sorpresa!

Quando abbiamo suonato una voce aveva gridato "Entrate è già aperto!"

L'entrata,superato un piccolo disimpegno adibito a libreria,dava subito accesso al soggiorno.

Proprio di fronte all'accesso,vi era il salotto e sul grande divano a cinque posti,vi era seduta,con le spalle appoggiate allo schienale,mia sorella con indosso il suo abito da sposa.

Il bianco e lucente vestito,allargandosi con il suo esagerato consumo di seta,tracimava occupando quasi tutto lo spazio tra le poltrone.

La coda,avevo persino coperto completamente il tavolino reso così,invisibile.

L'immagine era davvero magnifica e surreale nel suo candido splendore,nel suo virginale contenuto,nella femmina che vi nascondave e nelle evocazioni che aveva suscitato nella mia mente.

Senza neanche sapere che cosa sarebbe successo dopo,mi ero sentita infuocare tra le cosce mentre liquidi umori cominciavano ad irrorare le mie pareti vaginali.

Ferma come paralizzata,avevo sentito la voce di mia sorella che intimava:

-Tu Mary,prenditi una sedia e siediti davanti a me e tu Andrea vienimi accanto.

Mentre seduta con lo stesso stato d'ansia di sempre in attesa di ciò che sarebbe avvenuto,mia sorella avevava cominciato a slacciare la cerniere del jeans di suo nipote,mio figlio!

A quel punto,fossi stata una ingenua,avrei pensato che la sorpresa fosse proprio quella.

Farsi trovare cioè dal suo giovane amante in abito da sposa per simulare con lui la prima notte di nozze.

Anche la mia presenza,secondo quella logica,avrebbe potuto avere un senso:"La mamma accompagna il suo bambino sino all'estremo momento in cui il cordone ombelicale si lacera e ne sancisce il definitivo distacco!"

In qualunque altra situazione quell'epilogo avrebbe potuto apparire credibile ma io,che conosceva mio sorella,sapevo che non poteva essere così.

Comunque,davanti al mio sguardo curioso e impietrito al tempo stesso,mia sorella aveva cominciato a succhiare il cazzo del nipote.

Benché mio figlio fosse eccitato in modo esagerato,la cosa era andata avanti per un bel po.

Per un po,gli ansimi di mio figlio erano stati accompagnati da lievi gemiti di mia sorella e dallo scicquio della saliva.

Sino al momento in cui lei,aumentando il ritmo della pompa,non aveva cominciato ad ansimare più forte mentre le pupille dei suoi occhi tendevano a sparire sotto le palpebre.

Quello per me che la conoscevo come me stessa,era il chiaro segno che stava avendo un devastante orgasmo e siccome,aveva le mani e la bocca impegnate sul cazzo di mio figlio,non vi poteva che essere una spiegazione.

Mio figlio aveva preso a rantolare roco come sempre faceva quando stava per venire ed anche mia sorella aveva aumentato la potenza e la frequenza dei suoi gemiti sino al momento in cui,sollevando lo strascico di seta che la ricopriva,non era apparsa la figura di Titty(la fidanzatina di mio figlio) che col viso paonazzo per lo sforzo fatto e lucido degli umori di mia sorella,aveva subito imboccato il cazzo di Andrea ed aveva accolto nella sua bocca e nel suo stomaco tutti i fiotti espulsi dall'urgenza del suo piacere.

Ecco!

Ci ero cascata un'altra volta!

La sorpresa non era per mio figlio ma era per me!

Finalmente il cerchio si era chiuso ed anch'io ero a conoscenza della tresca tra mia sorella,mio figlio e quella verginella della sua fidanzata che avevo sentita frignare al telefono due giorni prima perché non gliela voleva dare.

In quel momento,si chiariva finalmente una verità della mia famiglia che sino a quel momento mi era stata tenuta nascosta.

A quel punto,mi sentivo felice di appartenere a quella incredibile enclave incestuosa ma prima di buttarmici dentro col cervello,la bocca, la fica e il buco del culo,volevo sapere tutto su come erano evoluta le cose.

Volevo capire come avessero potuto coinvolgere nei loro (Mio figlio e mia sorella) perversi giochi incestuosi,una creatura ingenua e sino ad allora sicuramente vergine.

Si,vergine!

Della sua illibatezza ero sicura in quanto alcuni mesi prima,ero stata io stessa ad accompagnarla dal mio ginecologo per una infiammazione vaginale causata proprio dalla sua inattività sessuale.


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