Fine della quarantena

Scritto da , il 2020-05-24, genere gay

Era ora, non ne potevo più, due mesi in casa con mia moglie, sono stati duri, lei impazziva perché non scopava con il suo uomo, io perché, non potevo fare la troia, è vero, che mi truccavo, e vestivo da donna, mi infilavo di tutto nel culo, ho aiutato lei a volte a godere, è abituata a prendere il cazzo di lui e di un loro amico, e così, mentre lei si infilava la figa io le infilavo un cazzo di gomma nel culo, in un paio di volte, le ho infilato il mio cazzetto, ma con scarso risultato, a mè veniva da vomitare e lei non godeva.
Poi la notizia che si poteva uscire, ma niente assembramenti, ho chiamato un paio di amico fidati e ho chiesto loro di organizzare un'orgia al solito luogo che frequentiamo.
E così giovedì sera mi sono preparata, truccata, ben vestita, parrucca tacchi, e parto.
Arrivo per prima, mi devo preparare e non mi piace essere l'ultima, è buio, inizio a passeggiare, il vestitino mostra il reggicalze e la calza velatissima, lo slip nasconde il cazzetto, mi sono infilata le palline dentro, in modo che non si veda nulla, iniziano ad arrivare.
Angelo, è il primo, sistema la telecamerina fissa e prepara quella mobile, sarò ripresa e messa in rete, amo tutto questo, alcuni colleghi mi hanno riconosciuta negli anni, e ora sono miei amanti,dopo una mezz'ora ci sono tutti, siamo in sette sei maschi e una checca.
iniziano una serie di pompini, con ingoio, per poi passare al pezzo forte, vengo legata al cofano della mia auto, in modo che se succede qualcosa loro vanno e io rimango lì, e iniziano a scoparmi.
il primo è Massimo, il bull della situazione, un pene veramente grosso e lungo, le condizioni le conosce, mi deve stuprare, ne gel ne crema, devo sentire male, tanto male, io sono molto larga, e se sento dolore mi stringo, tutti pronti,
Angelo inizia le riprese, dando il mio nome e cognome da maschio, e il mio numero di cellulare, in modo da essere sputtanata e contattata da chiunque, e poi filma, Massimo arriva, sento il suo fiato sul collo, bene frocio, ora ti rovino, ti rompo il culo, troia, hai fatto quanto ti avevo chiesto? accenno di sì con la testa, stringo le mani ai lacci lo so che sarà doppiamente doloroso, primo perché mi sventrerà, e poi perché, ha voluto che non defecassi per due giorni prendendo indurenti, e poche ore prima un purgante, lui spingerà dentro il mio corpo cercherà di espellere, chiudo gli occhi, lui ansimo, perde un po' di bava, lurida cagna urla, appoggia la cappella, trattengo il respiro tutti lo incitano, parte.
Spinge, entra fa male tanto male, mi allargo, molto, lui prosegue, un po' di sangue inizia a uscire, lo sento dal calore, e lui lo percepisce, torna fuori sussurra così ti farò doppiamente ,
male vacca, è vero il dolore appena rientra è più forte, serro le labbra, e lui spinge.
E' dentro, tutto sono svenuta per un'attimo ma mi sono ripresa, sento che stò esplodendo, e come da copione, inizio a evacquare.
tra le pareti del mio intestino e il suo cazzone si fa strada il mio licquame, e poi raggiunto lo sfintere ormai devastato inizia a colare, lui urla il suo piacere, io la mia vergogna.
E' il prezzo da pagare, lui dopo una ventina di minuti di monta viene e mi riempie di seme, poi Angelo si avvicnoa con la telecamera, e registra quanto accade, lui esce e poco dopo spruzzo sperma licquidi vari, svuotando il mio intestino.
Poco dopo Alessandro, il pompiere, arriva con un'atrezzo di sua invenzione, e con un getto di acqua mi lava per bene, poi lo infila nel mio culo e mi fa una mega peretta.
mi lava internamente più volte e poi inizia la festa, credo che poche volte nella mia vita ho passato una serata simile, al mio rientro a casa ero sfatta e per diversi giorni ho dovuto portare il pannolone, ma ne sono felice, settimana prossima si ripete.


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