Venduta

Scritto da , il 2020-10-23, genere trans

Pensavo, che alla soglia dei cinquant'anni, visto le esperienze omosessuali che ho accumulato, fossi più furba, o più accorta, ma l'abitudine gioca brutti scherzi.
Una sera rientravo dal lavoro, era tardi, così, ho parcheggiato la mia auto in garage, e stupidamente non ho chiuso la bascula, e apro il bagagliaio, e inizio a sistemare la mia biancheria intima di pizzo, sul banco da lavoro che uso per i miei hobbies, poi le scarpe, e il resto, dovevo scegliere cosa far lavare a mia moglie e cosa mi servisse invece per il giorno dopo, poi prendo la truss dei trucchi, e mi provo un rossetto appena acquistato oggi, rosso perlato lucido, non male, lo metto, e mi guardo allo specchio, il cazzo mi tira nelle collant, mi slaccio i pantaloni infilo la mano da sopra e lo sego un pochino, inizio a perdere sborra, sono bagnata davanti e dietro, accidenti mi dico, ma sarò frocio all'ennesima potenza, e poi a voce sommessa mi dico, Paola sei veramente una bella troia, e sento una voce che rimarca, sì proprio un bel frocio rotto in culo, mi giro, spaventata, è un mio vicino, Aldo.
Cerco di rimettermi normale, e ripulire le labbra, ma come ha fatto ad entrare e io a non sentirlo, poi ricordo la radio accersa dell'auto non mi ha permesso di sentirlo arrivare, e poi io ero dietro l'auto, è entrato apposta a curiosare, ma ora è lì, e devo inventarmi qualcosa, balbetto, sai mi devo preparare per una festa in maschera e non voglio che mia moglie sappia che mi vestirò da donna, sai comè, lui mi guarda, e mi dice, ma credi che siamo tutti scemi, e che non sappiamo che sei un frocio e cornuto, Anna se la sono scopati tutti nel palazzo, e si avvicina, spogliati frocio, cerco di non farlo, mi afferra e mi dice, muoviti, ho voglia, allora eseguo e rimango in reggiseno e collant, mettiti le scarpe forza, le metto, ora sbottonami e pompa troia, e così mi ritrovo a fare un pompino a uno sconosciuto oo quasi, e così dopo una decina di minuti, mi dice, girati e mettiti a pecora sul tavolo, mi giro e mi aspetto il peggio, lui mi strappa i collant, e avvicina il cazzo il preservativo gli dico, ti prego, ma che cazzo dici merda, e mi sbatte il cazzo nel culo, per fortuna sono bagnata, e mi monta, con colpi decisi e potenti, fino a riempirmi di sperma, poi esce, pulisci vacca, e io in ginocchio lo ripulisco, poi mi guarda e ride, ora sei nella merda Paolo, o meglio Paola, e mi fa vedere il suo cellulare, aveva registrato tutto, ero fottuta, e quindi dissi, e quindi sei mia e farai quello che ti dirò, o darò copia a tutti i condomini, ero finita.
Aldo se ne andò e io rincasai e dissi a mia moglie dell'accaduto, mi accarezzò e disse, ora sei nei guai, è un porco schifoso, pensa che vende la moglie e fàfilmini che poi posta sui siti, e me ne fa vedere alcuni, ok ci penseremo dico.
Passano alcuni giorni, e una sera suonano il campanello, è Aldo, entra e mi dice, muoviti, preparati e vieni giù da mè, Anna esce dalla cucina, porta la troia ben vestita c'è lavoro anche per lei, e così una mezz'ora dopo entriamo a casa di Aldo, e in sal troviamo un situazione pazzesca, sua moglie era legata alla poltrona con ben in vista figa e culo, oscenamente aperti, e colanti di sperma e gel, i suoi occhi lucidi e le guance rigate di rimmel, doveva aver pianto o goduto molto, era esausta, si vedevano le tette, con i capezzoli martoriati da spilloni, turgidi nonostante tutto, e con loro quattro amici di Aldo, bene signori fuori il grano che ho portato altre due troie, forza, e così, iniziò la mia carriera di prostituta, quella sera io e Anna abbiamo soddisfatto tutti i presenti, compreso Aldo, il mio culo era devastato,sangue e sborra e anche altro che non ho saputo controllare, Anna legata con Giulia ebbe le attenzioni di Aldo, che non fù gentile anzi, e così verso le trè di mattina restammo esauste in sala da Aldo, che una volta slegata Anna e la moglie se le portò a letto, io rimasi in sala.
L'indomani mattina, Aldo mi fece vedere i filmati miei e di Anna, quelli di sua moglie li aveva appena caricati, poi toccò a quelli di Anna e io mi opposi, stai zitta checca Anna ha acconsentito, e così vedo Anna sbucare dalla camera, avvicinarsi ad Aldo, baciarlo e sedersi sulla sua ginocchia, e dire, eccomi amore fai quello che vuoi, e così Anna andò in rete, mi guardò e mi disse, lui è un uomo, un vero uomo, ora lo posso dire, la guardo, è piena di lividi, poi arriva Giulia, stupenda ma tutta acciaccata, la guardo bene, a buchi sui capezzoli sui seni, le grandi labbra un groviera, si mi dice Anna voglio diventare così, poi Aldo mi dice, da domani lei vive con mè, casa tua diverrà il bordello che ci serve per varvi battere tutte e trè, e inviò i miei filmati in rete, tranquilla, mi disse, farò soldi con il tuo culo.
E li fece, lavorai per lui trè anni e poi mi trasferii a Milano per mio conto, Anna divenne una schiava, in un anno, il culo divenne na caverna con il passaggio di due mani idem la figa, i seni e i capezzoli era un punta spilli, Aldo le introduceva nel capezzolo viti da legno con l'ausili di un prapanino a pile, erano enormi ormai, trafiggeva da parte a parte i seni di Anna con aghi enormi e lei godeva, lei continuò a lavorare con Giulia per Aldo io sono ormai dieci anni che lavoro a Milano come prostituta, per strada.

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