In sala proiezione

Scritto da , il 2020-12-02, genere trans

Era da tempo che il mio uomo, quello che ritengo ormai mio marito, insisteva perché andassi come Paola in un cinema porno, non è che non mi andasse di uscire en femme, era una cosa che spesso facevo, sia di giorno che di notte, e non è che non lo abbia mai fatto, da giovanissima, a Milano neho frequentate di sale eccome.
No, era che vista la mia, ormai non più giovane età, pensavo di essermi tranquillizzata, di avere solo lui come maschio, se non qualche incontro a trè organizzato da mio marito, dove, per volere suo, scopavo con un altro maschio, solitamente amico suo, e quindi facevo della resistenza, accampando varie scuse.
La verità, forse era che se avessi ricominciato a frequentare certi posti, la troia che era in mè, si sarebbe scatenata, e credetemi, quando mi parte l'embolo non capisco più nulla, e devo dire, che sono finita per strada più volte nella mia vita, per cercare il brivido di sentirmi donna.
Resistetti per circa sei mesi, io e mio marito, viviamo insieme trè giorni alla settimana, quando mia moglie raggiunge il suo uomo, io raggiungo il mio, e per i trè giorni divento Paolo a tutti gli effetti, sia di giorno che di notte, esco en femme a fare la spesa o per negozi, a cena con mio marito, a braccetto, e anche se si vede che sono una trav, non mi importa.
Poi una sera, che eravamo nel letto, ed ero intenta ad assaporare il suo bel cazzo nel culo, mi stava pompando divinamente, io ero in ghepierre, nera calze velatissime e tacchi dieci, mentre mi stava filmando, e trasmettendo via web come spesso succede, ero al settimo cielo, e allora mio marito, rivolto alla telecamera, dice, agli ipotetici spettatori dice che io non voglio andare in una sala porno, e che se volevano, continuare a vedermi scopare, dovevano convincermi ad accettare la sua proposta, e così, mi afferra il cazzo, già durissimo e bagnato, e mi sega venendomi dentro, e facendomi godere sia davanti che dietro.
Gli dissi che era un pazzo maniaco, però nei giorni successivi, fui subissata di mail da parte di parecchie persone donne e uomini, che mi dicevano di accettare la sua proposta e che volevano saper come era andata a finire, mi diedero consigli su dove andare come fare e cosa fare, insomma non mi lascarono in pace per settimane.
Persino mia moglie mi disse dii farlo, e così accettai.
Come al solito Giovedì sera lo raggiunsi, e dopo una buona cena, andammo a letto, e in autoreggenti, tacchi, e bodi, intenta a fare un succulento pompino a mio marito, alzai la testa e dissi, ok accetto, andremo in una sala porno, e ripresi a pomparlo, mi venne in bocca immediatamente, scaricando il suo sperma nel mio stomaco, e poi mi baciò, assaporando il suo sperma.
Parlammo di tutto durante la serata, e diedi le mie condizioni, chiaramente, ci sarei andata già come Paola, reggicalze calze slip reggiseno, vestitino sexi, trucco pesante da troia e rossetto rosso, e una volta dentro, l'unica condizione, era che usassi il preservativo per scopare e non per i pompini, e che chiunque, mi poteva avere, e per ultimo, se incontravo uno che mi piaceva, potevo andarmene con lui fino al giorno dopo, accettò.
Così passammo il venerdì come una coppia normale, e al Sabato pomeriggio, sul tardi mi preparai, doccia, e indossai quanto gli avevo annunciato, mi truccai per bene, e andammo a cena,in un ristorantino vicino alla sala di proiezione, e verso le 22, entrammo.
Il cassiere mi guardò con stupore, pensando fossi una donna biologica, ma non fece commenti, e così, entrammo, mio marito mi prese per mano, con i tacchi che avevo inciampavo di sovente, e poi appena entrati il buoi era totale.
Appena mi abituai un pochino, cercammo un posticino deve sederci, guardai per bene, la sala era pienotta, circa una settantina di presenze, scorsi alcune coppie sul lato destro, verso i servizi, e notai dei posti liberi verso il fondo, ci sedemmo, lasciando alla mia sinistra, un paio di posti liberi.
Mio marito, si sbottonò i pantaloni, li portò con gli slip alle caviglie e mi disse di succhiarlo, imboccai il suo cazzo, e iniziai, e per comodità, mi misi su di un fianco esponendo così parte del mio fondoschiena, e non passò molto che sentii una mano, palparmi, mi staccai vidi che era un tipo anziano sui sessanta, mi sedetti, e iniziai a slacciargli i pantaloni e in breve stavo succhiandogli il cazzo, mentre lui mi palpava tra le cosce, e una volta aggiunto il mio cazzo iniziò a segarmi, e io lo pompavo, fino a farlo esplodere nella mia bocca.
non inghiottii e non la sputai, la mostrai a mio marito, e poi la fici colare tra le ie tette, mi dava da vacca, gli spettatori, attratti da quanto stavo facendo iniziarono ad avvicionarsi, e uno di loro mi prese per mano, vieni troia mi disse che ti facciamo divertire, e mi portarono all'ultima fila, dove, mi spogliarono, rimasi in reggicalze calze e tacchi, e a turno soddisfai di bocca e di culo parecchi maschietti, mentre mio marito si sbatteva la tipa di una coppia.
Poi nuda e imbratta andai ai servizi, seguita da una delle donne, anche lei piena di sperma, tra i capelli, trà le coscie, colava sborra da tutti i buchi, anche io non scherzavo, nella foga solo il primo ha messo il preservativo, gli altri a pelle, e così, ci ripulimmo alla bella e meglio, e poi non so cosa mi successe, ma la tipa mi piaceva, ed erano anni che non scopavo una donna, in un attimo, le sollevai una gamba, la appoggiai al lavandino e la infilai e la montai.
Con colpi decisi le sfondavo la malconcia figa, slabbrata da kilometri di cazzi, la bacia, le lingue si unirono, e le palpai i seni cadenti, ma ancora desiderabili, e lei i miei piccoli ma duri seni, le venni dentro, con un grido di dolore e piacere, e lei godette con mè.
A vederci trovammo un gruppetto di maschi, compreso il marito, che si stavano segando di brutto, ci guardammo negli occhi e in ginocchio li soddisfammo tutti, bevendo il loro caldo sperma e baciandoci ce lo passavamo di bocca in bocca.
Rientrammo in sala, vidi mio marito, era intento a prendersi trenta centimetri di cazzo da un ragazzotto, se lo godeva per bene, poi vidi due signori sulla cinquantina, uno di loro aveva in mano il mio vestito, slip e reggiseno, spariti, bottino di guerra pensai, mi avvicinai per riprenderlo, ma lui mi disse se mi andava di fare un gioco, per capire quanto fossi troia, sorrisi, ero a mio agio, figurarsi non ho limiti dissi, bene, vediamo se hai il coraggio di seguirci, abbiamo l'auto a circa 5 minuti a piedi, è mezzanotte passata, vieni con noi, e passa la notte con noi, domani ti riportiamo noi da tuo marito, sorrisi, mi avvicinai a mio marito e lo salutai, lui sorrise, e baciò il suo scopatore, saprò poi che se lo portò a casa per la notte, e segui i due tizi.
Una volta fuori, ero nuda, col cazzetto molle, ma l'aria della notte mi fece indurire i capezzoli, e il cazzo, iniziammo a camminare, i tacchi alti mi imponevano di sculettare e così il cazzo sballonzolava in giro, inducendolo a diventare sempre più duro, e ad un tratto incontrammo una coppia, e lei mi sorrise, e passandomi accanto mi disse, complimenti bel clito, io ringraziai, me lo toccai, e passai il dito sulle labbra, e mi incamminai.
Raggiunta la oro auto, salii davanti, così poterono palparmi per tutto il viaggio, e una volta arrivati, sempre nuda raggiunsi il portone e salimmo fino al loro piano, e una volta in casa, si scatenarono.
Non vollero nemmeno che mi lavassi, iniziarono a baciarmi e leccarmi, uno mi fece un pompino da urlo, l'altro leccando il mio ano, beveva lo sperma che ancora colavo, venni nella sua bocca, e i due amici si baciarono e bevvero il mio sperma.
Poi iniziò il gioco, a turno mi scoparono, e mi vennero dentro, mentre uno scopava l'altro si faceva succhiare il cazzo, e poi verso mattina, si misero sdraiati cazzo a cazzo, e mi impalai sopra i loro cazzoni, tutti e due dentro una cosa mai provata.
Ero praticamente distrutta, il mio ano non si richiudeva piu dal tanto lavoro fatto nella serata e nella notte, e così ci addormentammo, la mattina dopo verso le dodici, mi sveglia, e vidi che durante la notte avevo perso sperma sangue e altro, mi alzai per andare in bagno, ma me lo impedirono, quello che devi fare lo fai qui, allora mi sedetti su uno di loro, me lo infilai per bene, e mi lasciai andare, la mia crema marrone scivolava trà il suo cazzo e il mio distrutto ano, mentre iniziai a zampillare pipì.
Passammo il pomeriggio, trà le coperte, piene dei miei umori e defecazioni, fù stupendo, fui chiaramente filmata e messa in rete, e poi, chiesi di poter tornare a casa, risultato, rimasi da loro una settimana, e il sabato dopo mo marito venne a riprendermi, nuda come ero entrata, ma soddisfatta con un ano dilatato, e il cazzo distrutto, in auto lo baciai, e gli dissi, amore quando vuoi io sono pronta, si diresse alla sala.


Questo racconto di è stato letto 5 5 9 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.