1 maggio dentro Zina

Scritto da , il 2019-05-03, genere etero


Storia Vera
Martedì pausa, e avrei fatto pausa anche il 1 maggio che è la festa dei lavoratori. Io un pochino in questi ultimi tempi mi sono sentito un lavoratore, un lavoratore del piacere, ma sempre un lavoratore. La giornata di martedì era passata tranquilla, avevo avuto diverse telefonate da Rita, altre da Cinzia ed alcune da Rita e Cinzia insieme, che erano uscite e avevano oramai fatto comunella, facevano shopping. So che Rita è rimasta a dormire da Cinzia a giudicare dalla ultima telefonata che mi ha fatto in tarda ora, in cui si sentivano miagolare quei dannati gatti. Ero tentato di chiedere dove fosse ma non lo feci, lei non ha detto e io non ho chiesto, ma immagino una notte rovente tra le due. A Rita Cinzia piaceva proprio...io lo avevo subito capito e Rita sa che a me non sfugge nulla. Questo 1 maggio che si presentava non era scopereccio. Paradossale ma vero avevo creato una coppia bisessuale lesbica, facendo incontrare Rita e Cinzia, il fatto che non mi abbiano detto nulla per il giorno della festa dei lavoratori aveva il senso che avrebbero voluto lavorarsi loro due da sole e io questo lo avevo già capito. Non mi restava che pensare ad una alternativa. L’aternativa io la avevo in mente da tre giorni solo che non sapevo cosa fare per realizzarla. La mia alternativa si chiamava Zina….si….. era sposata...ma tentare non nuoce mai…..Una alterativa sarebbe stata prendermi una strigliata terribile da Ramona e vedere se ci stava ancora. Quello che era certo è che non avrei passato il 1 maggio a casa solo e che neanche sarei andato al mitico concertone...Mi sono fatto forza e ho telefonato nuovamente a Rita; ho sentito in sottofondo il riso di Cinzia, e questo mi ha confermato quanto immaginavo e facendo finta di nulla le chiesi il numero del locale del marito di Zina….Rita mi sembrò un pochino preoccupata ma su mia insistenza me lo fornì… Aspettai una mezzoretta e poi ho telefonato al locale. La voce era dolce, femminile, mi aspettavo rispondesse un uomo, chissà perché, e invece….... Ho chiesto se era possibile prenotare e la voce mi aveva detto di no, era tutto pieno, ci sarebbe stata un festa molto importante, non ho capito bene, ma stavo chiudendo, quando la donna fece il mio nome e mi disse che avrebbe trovato il modo per darmi un tavolo. Mi aveva riconosciuto dalla voce e questo deponeva molto bene. Aveva un sorriso molto seducente, e io l’ho ringraziata molto anzi moltissimo. Mi ha anche detto che se avessi voluto mi avrebbe potuto riservare una stanza in un bed and breakfast, e io le ho detto di si. Lei sorrise nuovamente in quella maniera così seducente e mi ha detto con un accento dell’est: ogni volta che vieni con le tue amiche non puoi bere mai, mentre invece domani….domani potrai bere e mi ha salutato ancora più dolcemente. Io ero felice e ho dormito bene la notte pregustandomi una giornata sicuramente piacevole fuori porta. Rita mi ha chiamato, Cinzia… invece, mi ha inviato un wathapp, come non sapessi che erano insieme le due troione. Ho sorriso e fatto finta di nulla. Rita mi ha chiesto se avevo prenotato…... e io le ho detto di si, anzi avevo prenotato anche una camera. Sorrisi…. La mattina di mercoledì nata come bella giornata ha iniziato ad annuvolarsi così ho deciso di partire e nonostante il traffico tutto è stato molto piacevole a partire dalla musica che ho ascoltato in macchina. Ho girato un pochino per tutti gli incantevoli posti che vi sono nelle vicinanze. Una folla incredibile, una lunga passeggiata e ad ora di pranzo viaggetto per ritornare al locale. Dopo aver trafficato per lasciare la macchina, ci sono riuscito, e sono entrato. Zina mi ha puntato, mi ha sorriso e ha detto ad un ragazzo di accompagnarmi ad un tavolo dove ho potuto degustare ottime delizie e bere, il giusto per potermi godere il pranzo, non lentissimo ma lento. Tanta gente era nei saloni, e io per come aveva voluto la signora, come tutti chiamavano Zina, avevo una posizione ottima. Proprio non male. Il pranzo lungo faceva bene, ho detto a Zina quando era venuta a scusarsi della lentezza del servizio….si vero erano lenti… ma io ho potuto godere di una vista favolosa, facendo intendere le bellezze della natura, ma anche e soprattutto la magnifica Zina, che sbranavo con gli occhi, ormai, e lei se ne era resa conto, e sorrideva. Quando portò lei i liquori finali e si venne a sedere al tavolo, e io curioso avevo chiesto di suo marito: lei mi ha detto detto che era impegnato con la festa, essendo uno degli organizzatori, per cui discutemmo amabilmente e in breve tempo arrivammo a parlare di Rita, e da Rita a Ramona e quindi a Cinzia. Mi fece capire che lei Rita e Ramona si conoscevano molto bene, forse troppo, a giudicare da alcuni sorrisini. Ad occhio credo che Zina fosse ungherese o ceka, non so, ma sicuramente donna dell’est. Eravamo rimasti noi e i camerieri e io presi il portafoglio ma Zina con un sorriso mi disse che avremmo fatto tutto un conto, vi era la cena e poi il pernottamento. Per cui ci siamo alzati e Zina mi ha indicato un percorso, per arrivare all’alloggio. Io ho sorriso riconoscente, fra l’altro ci sarebbe stato anche il posto macchina e tutto è stato perfetto. Arrivato in una sorta di reception vi era un ragazzo e una ragazza, molto formosa e decisamente atteraente, anche lei a giudicare dall’inflessione era dell’est e dopo aver espletato le pratiche burocratiche, diede le chiavi e incarico al giovane di accompagnarmi lungo un vialetto. Devo dire che quella bionda mi aveva travolto e non nascondo che l’avevo guardata con desiderio. Anche lei si era accorta, ma non aveva affatto provato pudore, anzi era compiaciuta. Il mio era una sorta di bungalow isolato, in cui entrai con animo lieto. Tutto era nuovissimo e molto pulito. Le asciugamani in abbondanza e il letto molto buono. La televisione la accesi subito e poi in bagno una lunghissima doccia che mi ristorò, con in mente Zina e la bonazza della reception. Fu molto bello sentirmi rigenerato e non nascondo che mentre toccavo il mio corpo ricordavo le mie recenti vicende e provavo desiderio. Si incrociavano Ramona, Cinzia, Rita, Anna e mi iniziai a toccare…. nella mia fantasia c’era Zina, e anche la sconoscuta recptionist. Zina era una donna piacevole e sensuale, con un fuoco dentro, lo sentivo e si vedeva negli occhi…..mi piaceva. Asciugato e vestito alla meglio, vista la buona temperatura tenuta dall’aria condizionata mi sono assopito. Non so quanto tempo è passato, mezzora, una ora, ma il risveglio è stato di soprassalto con qualcuno che sembrava bussasse o grattare alla porta. Ho chiesto chi era ed una voce femminile dolce ha detto Zina… io ho detto: un attimo, ho cercato maldestramente di mettere i pantaloni evidentemente con un effetto arruffato e ho aperto. Trovando Zina che sorrideva di quel sorriso scherzoso ma che sa di essere la gatta che gioca con un topolino. Si è avvicinata e senza dire niente mi ha baciato in bocca a tutta lingua, un vortice, tanto che io non ho saputo neanche rispondere. Poi sorridendo ha detto: perché mettere i pantaloni quando bisogna fare sesso nudi?. Anche questa è stata una frase molto di impatto. Io indietreggiavo e lei mi inseguiva, sorridendo. Ad un certo punto ha preso il mio scettro di carne ed è stata la fine della pace, si è avventata e io l’ho lasciata fare. Lei sempre con il sorriso sulle labbra mi ha detto: Scopi Rita, per cui sei buono cazzo, lasciamo perdere Ramona ma Rita ha detto che sei bello cazzo forte, resisti...e gli occhi verdi le hanno scintillato. Una Spinta sul letto, io sono caduto e lei è salita sopra, iniziando a cavalcarmi furiosamente. Le ho chiesto più volte cosa volesse e lei ha risposto netta: cazzo buono. Voleva essere riempita e lei diceva che io sapevo come riempirla. Questa frase era la conferma costante che Rita aveva garantito per me, che le donne si erano parlate molto delle mie prove. Mi ha fatto partire una eccitazione furiosa quando è scesa e ha iniziato un pompino rapidissimo succhiando in profondità e trattanto il cazzo come una professionista ...si non avevo dubbi che Zina era una professionista del sesso. Non si spiegava in altra maniera. Li vidi solo Zina da possedere. Visto che non venivo, era scesa e si era posizionata a carponi, mentre io le suggevo le spalle, il collo e i lobi delle orecchie. Continuavo così e speravo che a Zina sarebbe piaciuto. Le mie attenzioni erano rivolte alle tette belle, formose ma nulla a che vedere con quelle di Rita e di Cinzia, e ancor meno con quelle di Ramona, e al soprattutto al culo, veramente bello, grosso quanto bastava, e sodo. Le mie mani fisse sulle tette, tuttavia, furono dolcemente spostate da Zina piano piano, fino a far entrare le dita nella figa. Ho iniziato a manipolarla e lei mi ha sorriso soddisfatta, poi ha inarcato molto bene il suo bacino e il mio membro teso è entrato senza problemi nella sua vagina calda e accogliente infilzandola. Con le mani sono giunto a sottomettere i capezzoli ritti e impetuosi e sono stati a questo punto gemiti e gridolini di piacere ad uscire dalla sua bocca, mentre il mio assalto iniziava ad essere ritmato e la figa cedeva i primi succhi. Zina rispondeva come tutte le altre donne esperte che avevo già avuto. In questo mi sono tranquillizzato lei godeva. Aveva emesso un gemito di piacere mentre le spalancavo completamente le cosce per assaporare meglio il piacere e lei aveva iniziato ad incitarmi a scoparla forte, duro. Lo chiedeva lei con frasi italianizzate e il suo liquido vaginale era tanto. Ho continuato a martellarla puntando ad eccitarla sempre più. Che bello vederla e sentirla, squirtava ed il succo che schizzava era troppo. Le pareti della figa non si sentivano più e Zina senza battere ciglio si era predisposta per prenderlo in culo. Non è stato difficile entrare con una copiosa presenza di fluidi e di saliva e ad un certo tempo sono entrato con godimento di tutti e due. Zina sentiva che il cazzo era duro e ritto e mi incitava a andare sempre più forte e profondo, per cui ho iniziato a fare degli affondi quasi in piedi sul letto, come non avevo mai fatto. Sembrava una eternità e Zina mi guardava mentre le dilaniavo il culo con sfida nei suoi occhi e dicendo bello cazzo bello cazzo si bello cazzo. Mentre la sentivo incitarmi così ho iniziato a venire, per cui le ho chiesto in un attimo se potevo farlo dentro e siccome chi tace acconsente le ho inondato il retto, svuotando tutto, mentre lei si è mostrata accogliente. Non era passato molto ed era stata Zina a prendere l’iniziativa. Io mi sono posizionato in modo da permetterle ogni movimento e lei preso in bocca il pene, ha fatto tutto quello che ha voluto. Ha dovuto lavorare e gustare molto il mio cannolo prima di raggiungere la panna ma la panna è arrivata e lei la saputo gradire anche in questo caso. Preso dal desiderio irrefranabile, non appena Zina aveva finito la pulizia del mio cazzo l’ho portata in bagno per una doccia e li ho avuto tempo e modo di sdebitarmi con un lunghissimo atto orale e l’inserimento delle mie dita nel suo buco del culo. Zina ha goduto talmente tanto che ha perso l’equilibrio, le sue ginocchia hanno ceduto ed è rimasta sostenuta dalle mie braccia. E’ stato meraviglioso continuare a martoriarla in quella maniera mentre lei era in mia balia ed era in grado solo di gemere e di ansimare. Ritornati in camera da letto abbiamo continuato a baciarci, mentre lei infervorata pazza era scesa per un nuovo pompino. Se è possibile questo è stato ancora più bello perché intimo e confidenziale. Pensavo che avessimo finito di possederci, ma Zina si è dimostrata insaziabile, proprio come le donne che piacciono a me e soprattutto porca, senza limite, pensai per un attimo che superava in porcaggine anche la stessa Rita. Quello che è seguito è stato puro sesso carnale, primitivo. Io l’ho presa per le cosce, raggiungendo l’inguine e lei ha ceduto subito. Le ho alzato le cosce, mentre lei mi chiedeva di scendere a ossequiare la figa, voleva che la leccassi e io sono sceso a succhiarla tutta. Iniziava a sbrodolare nuovamente umori nella mia bocca e io succhiavo e leccavo il clitoride, mentre lei gemeva rimanendo senza fiato. Continuavo a tutta lingua e lei mi ha chiesto di continuare, mi teneva stretto come volesse una ventosa in figa. Aveva spalancato le cosce completamente e furono fiotti di liquido che colavano. Aveva inarcato la schiena e questo mi permetteva di penetrarla meglio, ma mi offriva anche i suoi glutei in posizione alta. I suoi glutei sodi erano tutti da montare e in men che non si dica io giocavo con le mie dita fra la fessura perianale, la fica caldissima e sugosa e il buco del culo. La slinguai nel buco, inserii le dita e poi le feci sentire la parte superiore del mio pene strofinandoglielo all’ingresso del culo e iniziai a puntare l’orifizio per entrare ed entrai. Zina lo prendeva molto rilassata, mi guardava e sorrideva felice. Ero al suo interno, ancora una volta, e lei sculettava molto bene creandomi uno stimolo sempre maggiore a venire mentre le assestavo qualche ceffone sulle naticone per movimentare il tutto. Sapeva come agevolare la mia penetrazione anale e fece tutto talmente bene da suscitarmi un desiderio incredibile. Ero divenuto una bestia, tutto istinto. Lei masturbava sapientemente il clitoride, mentre io mungevo le tette. Quando la sua eccitazione era divenuta massima, aveva iniziato a chiedere di sfondarla. La figa era zeppa di liquido seminale e le sue dita agivano molto bene. Continuavo a incularla con violenza e lei gemeva. I miei colpi erano forti e profondi anche se appena iniziai a sentire che venivo nel suo intestino affrettai la cadenza, quasi non volessi perdere un istante, mentre Zina reggeva. Finalmente la riempii con lei che godeva, fino ai miei ultimi colpi che infilarono gli ultimi spruzzi di orgasmo. Le sono rimasto dentro finché ho potuto poi sono uscito. Era appagata e così siamo rimasti dolcemente e teneramente abracciati. Ad un certo punto si è alzata ha guardato l’orologio e ha detto: Ma sono già le 19.30 ed io sono rimasto interdetto. Si è vestita e dopo un bacio fugace mi ha detto che doveva scappare e che ci saremmo visti la sera. Io sono rimasto un pochino ancora a letto e poi, dopo l’ennesima doccia sono uscito. Sono passato dalla reception e la ragazza bona era ancora al suo posto e mi ha sorriso. Abbiamo parlato, era proprio una donna molto sensuale e per quanto avevo potuto notare chiamava istintivamente sesso. Doveva avere una età che oscillava fra i 20 e i 25 anni e mi piaceva tutto quello che faceva e come lo faceva...era istinto puro. Mi disse se ero andato alla festa...io le avevo risposto di no e lei mi ha detto che se volevo aspettare, lei fra un po avrebbe smontato e potevamo fare un salto insieme. Ho aspettato e per premio siamo usciti. Abbiamo visto tutto quello che vi era da vedere, e io sono entrato in una chiesa dopo non so quanti decenni. Lei ha bruciapelo mi ha chiesto se io facevo sesso con sua madre e io non seppi cosa rispondere, avevo capito comunque che era la figlia di Zina. Sempre lei ha continuato raccontandomi che una volta sposata Zina la ha fatta venire in Italia. Mi venne da sorridere, Era anche molto tenera e per certi versi infantile…. Fece tris di coppe di fragoline di bosco e gelato, mentre io la guardavo. Le ho chiesto di lei, dei rapporti con sua madre, dei rapporti con il patrigno e lei mi sembra essere stata sincera, soprattutto quando mi ha detto che Zina per tanto tempo aveva fatto un lavoro che lei disapprovava…... mi aveva incuriosito e sebbene lei non voleva dirmi di cosa si trattasse, ad un certo punto ha emesso un sibilo…..pornostar. Cosa hai detto le dissi: ha fatto la pornostar, i filmini porno, capisci, il porno. Io avevo capito benissimo, e questo mi confermava quello che avevo sempre pensato. Sono stato io a questo punto a chiedere se per caso conosceva Ramona e Rita, e se sapeva se per caso lavoravano con Zina e lei imbarazzata ma con il sorriso mi aveva detto che Rita si, molto, mentre Ramona solo verso la fine, perché aveva bisogno di soldi. Ed ecco che il quadro si faceva ancora più chiaro. Ho deciso di toglirla dall’imbarazzo, ho pagato e siamo usciti. Siamo andati tutti e due al ristorante. Zina vedendoci entrare mi è sembrata un pochino incupirsi. Non era una ora tarda ma non era neanche presto. Zina chiamo la figlia con un vezzeggiativo, Bruny e io capii che erano rimaste a parlottare mentre il solito cameriere mi accompagnava al solito tavolo. Poi venne Brunilde, la ragazza figlia di Zina come somelier e poi Zina, anche lei sorridente. E’ stata una cena deliziosa con Zina e Brunilde chhe venivano sempre più di frequente. La bellezza matura di Zina era seducente come quella acerba di Brunilde…. Si vedeva che le due donne erano mamma e figlia...anche se Zina era irresistibile con un vestito nero stretto. Alla portata del dolce Zina si presentò ancora più sorridente e mi ha detto se mi andava di fare una passeggiata con lei e io ho risposto che era un onore prima con la figlia e poi con lei. Finita la cena dopo aver consumato il rituale liquorino con Zina che ha anche bissato, mi ha detto che ci saremmo visti all’alloggio e dopo un paio di orette intorno alla mezzanotte e mezza, sentii il solito graffio alla porta. Era lei, mi abbracciò e mi strinse forte. Con quel corpo sotto le mani non riuscivo ad essere tenero. Zina mi assaltò e i suoi baci infuocati non mi lasciavano respiro. Lei era attivissima e dirigeva la danza. Si era inginocchiata e come un diavolo a iniziato a farmi un pompino che mi ha prosciugato l’anima. La bocca di Zina che succhiava a mantice il mio cazzo, mi ha dato la sensazione del paradiso. Si era una vera professionista. Ho aperto gli occhi e li ho richiusi quasi con l’orgasmo che stava per travasarsi sulla lingua di Zina. Fu un attimo e la crema uscì, per cui la donna salì sopra e piena di sperma mi baciò condividendo il mio succo. Le avevo sorriso ed eravamo tutti e due con la bocca piena di orgasmo. A quel punto di condivisione non ero mai arrivato e a quel punto sono stato io ad andare ad omaggiarla. Le mie labbra e la mia lingua hanno lavorato alacremente sul clitoride e le sollecitazioni hanno avuto subito la risposta che mi attendevo. Con le dita ho aperto le grandi labbra e la lingua si è insinuata dentro, insieme al mio naso. Zina, si era predisposta e aveva inarcato bene la schiena in modo tale da aprire le cosce nel modo migliore. Aveva iniziato con i gemiti quindi ad ansimare, trattenendomi con tutta la sua forza sulla vagina mentre io con la lingua a punta andavo profondo. Fu Zina a chiedermi di essere penetrata ed io sono entrato senza nessuna difficoltà tutto era fluido e morbido. Il succo era un mare ed io ho affondato con forza il mio cazzo. La ho stantuffata con vigore e lei ben presto ha raggiunto i suoi orgasmi, entrando in debito di ossigeno. Non sono riuscito ad arrivare in vagina, perché era bollente calda, troppo piena di umori, troppo morbida fradicia, zuppa. Zina aveva capito e si era posizionata. Mi ha aiutato aprendo il buco e quando la ho inculata, abbiamo iniziato entrambi ad ansimare mentre io con le mie dita lavoravo la vagina, lago di umori. Entrai in lei con un ritmo talmente frenetico che non fu più in grado di reagire. Ormai Zina urlava solamente il suo godimento mentre io non riuscivo ad esplodere. Allora Zina si tolse il cazzo dal culo e distesasi mi fece segno di salire su lei. Incuneò perfettamente le sue grossissime tette e mi fece adagiare il cazzone che iniziò a lavorare fra le tette con grandissimo godimento mio. Zina lavorava alacremente con il seno e aggiungeva la sua maestria orale. Fu magnifico e tra quelle colline fantastiche io sono esploso irrorandole tutto il mio seme. Zina si era spalmato il tutto il corpo e ha voluto che io succhiassi il mio liquido. Non le bastò ricominciò furiosamente ad andare a caccia del mio cazzo e lo mise in bocca mentre carezzava i testicoli, lo scroto. Leccava e succhiava alternativamente in un pompino perfetto sapeva regolare la foga e il ritmo e quando fu nuovamente sostanzioso lo rimise sulle tettone facendo una spagnola che mi fece venire tutto quello che avevo in corpo, finché esplosi nuovamente e i miei schizzi. Due lavori di tette in pochissimo tempo ed io ne ho risentito molto. Ero affaticato lo riprese lo ristrinse tra le tette per la terza volta stringendolo con le tette e ricrebbe in pochissimo tempo ancora. Ad un certo punto le tolsi il giocattolo e lo inserii nella figa calda, piena di liquidi e fu fantastico come lei mi ha accolto. Il solito problema..troppi liquidi e allora culo ero esploso ancora per la gioia mia e sua. A malincuore ci dovemmo lasciare….certo io avrei voluto che lei rimanesse….ma non poteva. Mentre si è rivestita mi ha detto: so che tu sai il mio passato...Brunilde ti ha detto….e io l’ho baciata con passione…..e le ho risposto io amo il sesso fatto bene, lo sai che frequento le pornostar….e lei ha sorriso. L’indomani sono ripartito, come al solito telefonata di Rita….come è andata? e io benissimo….WOW….mi devi raccontare il tuo 1 MAGGIO….e io: mi sa che anche tu mi devi raccontare tante cose belle

Questo racconto di è stato letto 4 3 5 7 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.