Dopo il cane, un trio composto da me, mia madre ed il bagnino nero 4-fine

Scritto da , il 2015-01-06, genere incesti

Quei pochi giorni che mancavano al rientro di mio padre dal suo viaggio l'avevo trascorso facendo sesso con mia madre quasi senza soluzione di continuità.

Naturalmente un posto importante nei nostri giochi era riservati a Dick col quale avevamo perfezionato ogni tipo di rapporto sino ad arrivare alla doppia penetrazione e mentre mia madre si infilava a candela il mio cazzo nella fica,il cane se la inculava.

A volte,mentre mia madre e Dick erano attaccati culo contro culo,io col mio cazzo mi alternavo tra le labbra di mia madre e le linguate del cane.

Quando non riuscendo a resistere alle pennellate di Dick iniziavo a godere,spostandomi rapidamente e seminando gli schizzi di sperma sulla groppa del cane e sulla schiena di mia madre,andavo a scaricare gli ultimi fiotti nella bocca di lei oscenamente spalancata in attesa,della sua parte di sborra.

Altre volte lei si impalava sul cazzo del cane sdraiato in posizione supina e,mentre si faceva chiavare,Dick leccava il suo viso il mio cazzo ed i miei testicoli e quando godevo,trovavo le labbra di mia madre aperte e pronte a raccogliere i miei spruzzi mentre la lingua del cane raccoglieva le gocce disperse.

Per chi ci avesse osservati dall'esterno la scena sarebbe apparsa davvero incredibile,trasgressiva e oscenamente carica di perversa e bestiale lascivia.

Non avrebbe potuto essere diversamente con mio madre inchiodata sul cane e col suo cazzo tutto dentro la sua fica che,col nodo gonfio la riempiva di sborra mentre il suo buco del culo veniva massaggiato dagli enormi testicoli neri ed io,suo figlio,le sborravo in bocca.

Dal cane ci siamo persino fatti sborrare sul viso e tra le labbra mentre,seduti a terra l'uno di fronte all'altra eravamo legati dal dildo doppio nel culo e con le mani ci masturbavamo a vicenda.

Due porci!

Davvero due porci eravamo diventati io e mia madre e tuttavia,il piacere che riuscivamo a provare in quei momenti cancellava ogni possibile senso di colpa o di vergogna.

Dopo circa due settimane trascorse a Bologna senza fare rientro a casa,mia madre mi aveva telefonato informandomi che era ancora incinta e dopo avermi dato la notizia esultando di gioia aveva aggiunto in tono scherzoso:

-Ti ricordi Mauro quella volta al mare in cui avevo paura che mi avesse ingravidata Omar il nero e poi fortunatamente il bambino era tuo?-

-Certo mamma che lo ricordo....la nostra storia era cominciata proprio così!-

Le avevo risposto soddisfatto e lei:

-Sai Mauro,adesso ho le stesse paure di allora......non so se mi hai ingravidata tu o quel maiale di Dick!.-

A quelle parole dopo una frazione di tempo in cui il mondo pareva essersi fermato siamo entrambi scoppiati in una fragorosa risata.

-Si certo mamma.....sarà proprio stato Dick e pensa che bello sarà,col suo musetto,la coda nera e la lingua lunga lunga per i nostri buchi quando sarà cresciuto!-

Dopo un'altra sonora risata prima di chiudere la conversazione con un tono da vera troia aveva aggiunto:

-Mauro....stanotte dovrò farmi....ingravidare anche da tuo padre...spero che tu non sia geloso...-

Che troia mia madre!E che cornuto mio padre!E che stronzo io!

Nei mesi a venire mentre la pancia le si ingrossava ci godevamo i nostri momenti di sesso in modo più intenso e soddisfacente del periodo di gestazione del nostro primo figlio.

Infatti,con l'evolvere del nostro rapporto,mia madre non aveva più sentito la necessità di incontrarsi e farsi chiavare da altri maschi e dunque a godere della sua gravidanza eravamo solo io e Dick.

Certo che vederla pregna e prona ingroppata dal cane era uno spettacolo assolutamente impagabile.

Lei godeva davvero come una cagna e la mia libidine montava di pari passo sino a raggiungere vette incredibili.

Il cane pareva capire il suo stato e forse,nella convinzione che ad ingravidarla fosse stato proprio lui,la montava con una foga maggiore ed anche il tempo in cui rimanevano legati superava oramai abbondantemente i 30 minuti a riprova che anche la sua sborrata era più lunga ed abbondante.

Che spettacolo quando si scioglievano!

Dalla fica o dal culo di mia madre un vero fiume di sperma spruzzava e tracimava come a non volersi mai esaurire.

E spettacolare dovevo essere anch'io quelle volte che trascinato dalla libidine mi inginocchiavo dietro di lei a leccare insieme al cane tutti gli umori che fuoruscivano dal suo corpo.


Eravamo all'inizio dell'estate e mia madre era oramai al 4° mese.

La sua pancia sempre più gonfia e prominente eccitava sempre più le nostre perversioni ed una nuova sorpresa mi attendeva:

-Mauro...a proposito di quel ragazzo nero della spiaggia....sai,ogni tanto mi capita di pensare a lui....insomma Mauro,penso all'attrezzo che aveva tra le gambe....non ne avevo mai visto uno così prima e...neanche dopo!

Mi piacerebbe giocarci ancora una volta.....e poi cosi...incinta sarebbe eccitante da morire....perché non mi accompagni al mare da lui uno di questi giorni?!-

Quella richiesta mi aveva alquanto sorpreso pensavo infatti,che avesse dimenticato quel bagnino ma poi,riflettendoci bene avevo deciso che,piuttosto che portare lei in spiaggia le avrei fatto una sorpresa portando lui a casa nostra un giorno in cui,mia sorella e mio padre fossero stati fuori.

Io ero a bologna quando mia madre mi aveva telefonato informandomi che il giorno dopo la figlia sarebbe andate a trovare i nonni e il marito(mio padre) aveva deciso di partecipare ad una battuta di pesca di due giorni su di una paranza di Civitanova.

Entrambi sapevano che mi sarei occupato io della saluta della mamma.

Quel sera stessa ero partito per il mare dove avevo subito trovato Omar intento a svolgere il suo lavoro in spiaggia.

Dopo essermi fatto riconoscere ed aver avuto la conferma che grazie alla bassa stagione avrebbe potuto avere il sabato libero,l'avevo invitato per la sera dopo a cena da noi in quanto mia madre,sarebbe stata sicuramente "contenta" di vederlo.

Naturalmente la sera a casa non avevo detto nulla a mia madre e nonostante le sue insistenti domande su quando saremmo andati al mare per "quella cosa"ero riuscito a mantenere il segreto ed a passare con lei una stupenda nottata di sesso.

All'idea di quanto sarebbe successo il giorno dopo ero molto eccitato ed il mio cazzo,particolarmente duro non era passato inosservato a mia madre che mi aveva detto:

-Ehi...ehi....porcello ma come mai sei così focoso oggi....per caso a Bologna non te l'ha data nessuna di quelle troiette che frequenti all'università?-

-Ma che dici mamma...lo sai che da quando stiamo insieme quelle stupide frigide non le guardo neanche....il fatto è che la tua pancia più cresce e più mi fa arrapare.-

Rassicurata dalle mie parole e dimenticando ciò che mi aveva chiesto,mi aveva "ammollato"un pompino col quale mi aveva risucchiato il contenuto delle palle e della spina dorsale sino al cervello.

Il giorno dopo uscendo le avevo detto che sarei andato a trovare degli amici e che sarei rientrato ad ora di cena.

Alla stazione dei pullman Omar era arrivato in orario e dopo essere passato dal bar a prendere un aperitivo,ci siamo diretti verso casa.

Naturalmente mia madre non sapendo che non sarei stato solo mi aveva aperto indossando solo il babydoll che le avevo regalato il giorno prima e che non aveva ancora indossato per me.

Era praticamente nuda con una striscia di pizzo appoggiata alle tette e la parte svasata di sotto in tulle trasparente che terminava all'altezza del monte di venere accanto a lei vi era Dick in piedi già in posizione d'attacco contro lo sconosciuto.

Ad un ordine di mia madre il cane si era ritirato.

Omar mi sovrastava di almeno 20 centimetro in altezza e benché fosse dietro di me,mia madre l'aveva notato subito e senza quasi degnarmi di uno sguardo si era lanciata su di lui aggrappandosi al sul collo e stringendogli le gambe dietro la schiena come aveva fatto quando si era fatta chiavare in piedi dentro la cabina in spiaggia.

-Omar...Omar....amore mio...-

Aveva appena fatto in tempo a gridare prima che le labbra del nero,congiungendosi alle sue le smorzassero le parole in gola e le sue mani sulla pelle nuda delle chiappe cominciassero a strizzarle le carni sin a raggiungere con le sue lunghe dita la fica già gocciolante.

I due si stringevano,si toccavano,si succhiavano con fare rapido e smanioso come se quel momento fosse atteso da sempre e non potesse durare che un attimo.

Comportandosi come se davvero io non esistessi,mia madre aveva,dopo rumorosi lingua in bocca e palpeggiamenti,poggiato i piedi a terra e prendendolo per mano,lo aveva trascinato con se in camera da letto.

Il fatto che mia madre si fosse chiusa la porta alle spalle significava che non voleva essere disturbata e dunque io e Dick siamo rimasti immobili e silenziosi davanti al televisore mentre dalla camera da letto ci giungevano gemiti,sospiri ed urla tipici di un impetuoso e bollente meeting erotico.

Col gli occhi fissi e vuoti rivolti verso lo schermo della TV ero combattuto tra la gelosia per quel rapporto dal quale ero stato escluso e la gioia di sapere che mia madre stava godendo come una vera troia.

Ero davvero felice per lei in quel momento ed io sentivo di dover dividere la sua gioia.

Dopo più di mezz'ora sono apparsi entrambi nudi,in soggiorno ed entrambi erano sudati ed affannati nel respiro.

Mia madre aveva una riga lucente che le scendeva sulle cosce e,solo il fatto che io fossi seduto sul divano,mi permetteva di vedere sotto al pancione,che fuorusciva dal suo sesso arrossato e madido.

Di Omar invece,mi aveva subito impressionato la proboscide che gli pendeva gocciolante tra le gambe.

Alla vista di quel membro e dei testicoli che lo sovrastavano avevo capito i motivi che rendevano tanto smaniosa mia madre di incontrarlo ancora.

-Mauro...tesoro....bambino mio scusami per prima se non ti ho neanche salutato....ma spero che tu mi capisca...-

Mi aveva detto mia madre avvinandosi a me per baciarmi sul viso mentre esibiva come una clava lo spropositato cazzo di Omar.

Me lo mostrava con fierezza mentre lo avvicinava a me come se volesse che anch'io ne prendessi concretamente atto toccandolo.

Poi rendendosi conte che entrambi gocciolando,stavano insozzando il pavimento aveva aggiunto:

-Tesoro... adesso io e Omar andiamo a fare una doccia e tu per favore apparecchia la sala per la cena...troverai tutto già pronto in cucina.-

Dopo la cena ed un breve relax in soggiorno mia madre si era alzata e prendendo me e Omar per mano ci aveva portati in camera da letto.

Quella notte avevo consumato con mia madre l'ultima,impensabile esperienza della mia vita.

Dopo aver scopato in modo selvaggio per tutta la notte,in tutte le posizioni ed essersi fatta sborrare in ogni buco anche con penetrazioni doppie e triple(un cazzo nel culo,uno in bocca ed un vibratore nella fica)verso l'alba mia madre mi aveva fatto posizionare alla pecorina e mentre si faceva leccare la fica piena di sborra,mi aveva fatto inculare dal suo stallone nero.

Da quel momento e sino al giorno del parto,ci siamo alternati col cazzo del nero e quello di Dick.

Dopo il parto,la tresca era continuata ma per evitare il rischio di dare ai nostri bambini un fratellino nero,avevo obbligato mia madre a prendere la pillola.

fine














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