Il club parte 1

di
genere
dominazione

Finalmente le tanto attese ferie erano arrivate, era la fine di maggio ma Luca aveva scelto questo periodo per godersi le tanto aspettate ferie.
Ultimamente aveva lavorato sodo per poter chiedere in anticipo le ferie anche se questo avrebbe comportato che quando i suoi colleghi erano in ferie lui sarebbe stato al lavoro ma questo non era un problema visto che era single e non aveva problemi a decidere quando andare in ferie.
Dopo aver fatto colazione al bar sotto casa cominciò a sfogliare le pagine in internet per trovare un posticino tranquillo per godersi quei 20 giorni.
Sfogliando le varie proposte che aveva trovato sul web si soffermò su un annuncio che era molto accattivante e riguardava un paesino in riva ad un laghetto di montagna, controllò bene l’indirizzo e vide che non era molto distante dalla sua città.
Rientrò in casa per farsi una doccia quando ricevette una notifica sul cellulare, pensò subito:
- Ecco la solita telefonata per proporti qualche prodotto o cambiamenti del gestore telefonico.
Stava per annullare la notifica ma qualcosa gli suggerì di controllare bene la notifica.
Infatti era una notifica di una nuova email ma non sulla solita email che usava ma questa riguardava la mail che aveva attivato qualche mese prima quando si era iscritto ad un sito di incontri particolari.
Non si ricordava quasi più di questo visto che ormai erano passati diversi mesi da quando aveva pubblicato un annuncio alla ricerca di qualche mistress.
Per curiosità decise di accendere il PC per leggere la mail.
Fece l’accesso al server di posta per leggerla e vide la mail, molto breve ma significativa.
La mail diceva :
- Chiamami.
La mail terminava con un numero di cellulare.
Con un po’ di apprensione cercò in internet se quel numero era valido o se era invece uno dei soliti numeri di call-center, la ricerca diede esito negativo per cui decise di chiamare quel numero.
Stava per comporre il numero quando una telefonata dall’ufficio lo bloccò.
- Ciao Luca scusa il disturbo, so che sei in ferie ma avevo necessità di sapere a che punto eri con il progetto A27.
- Ciao Riccardo no no tranquillo non sono ancora partito sono ancora a casa, stavo pianificando le giornate di ferie per questo ho ancora il telefono in funzione, quando sarò in ferie lo spengo. Riguardo il progetto è quasi completato stiamo solo aspettando il benestare dell’ufficio tecnico per il resto è tutto completato.
- Ok molto bene allora vedrò di sollecitare i colleghi e buone ferie.
Luca rilesse ancora la mail anche se era molto breve ma significativa, decise di aspettare qualche giorno prima di chiamare quel numero, intanto procedette a memorizzarlo sul secondo telefono che usava per questi casi.
Consultò su internet i siti di alcuni paesini in riva al lago per prenotare qualche giorno di assoluto relax.
Trovò due località che lo ispiravano, annotò i numeri di telefono di alcune pensioncine ripromettendosi di chiamare nei prossimi giorni.
La giornata trascorse tranquilla e Luca finalmente si godette la prima giornata di ferie passeggiando per la città.
Il mattino seguente decise da fare la telefonata al numero che era scritto nella mail.
Con trepidazione si mise comodo sul divano e compose il numero, il telefono squillo per 5-6 volte ma alla fine rispose la segreteria telefonica avvisandolo di lasciare un messaggio ed il motivo della chiamata.
Dopo il segnale acustico della segreteria lasciò un breve messaggio con il proprio numero di telefono e l'avviso che avrebbe richiamato nel pomeriggio.
Trascorse la mattinata leggendo finalmente in santa pace i giornali locali e giunto all'ora di pranzo si recò in un ristorantino che aveva notato il giorno prima.
Era già pomeriggio inoltrato quando decise di richiamare il numero di telefono dove aveva lasciato il messaggio.
Al terzo squillo gli rispose con voce calda e pacata.
- Ciao, ho sentito il tuo messaggio in segreteria, dimmi pure cosa cerchi.
ufficio lo blocco.
il numero quando una telefonata dall'negativo per cui decise di chiamare quel numero.
aenter.
ranquillo per g
Con ansia e con voce insicura rispose.
- Buongiorno, ho ricevuto questo numero in risposta ad una mia mail
- Ah si ricordo, ho letto il tuo messaggio e da quanto hai scritto e chiedevi penso di essere la persona che stavi cercando.
A questa risposta rimase sbalordito, allora gli annunci funzionano penso tra se e se.
- Come avevo scritto nell'annuncio sto cercando una donna con personalità e dominante.
- Bene allora hai trovato la persona giusta per te ma sappi che sono molto esigente e non accetto deroghe alle mie richieste, dispongo di un locale molto attrezzato se pensi di essere all'altezza e se sei interessato ad approfondire fammi sapere.
- Ok mi stà bene solo vorrei sapere dove e quando ci possiamo incontrare.
- Io ricevo vicino a Verona, per quanto riguarda il giorno sono disponibile sabato dal pomeriggio in poi.
Rapidamente controllò il calendario e vide che non aveva niente di programmato per cui rispose.
- ok va bene per sabato, ho bisogno di dettagli riguardo orario e luogo.
- Ti dovrai depilare completamente e fare un lavaggio interno approfondito, al resto ci penso io, resta inteso che tutti i trattamenti seguono la buona regola del Sano, Sicuro e Consenziente, alla fine non ci saranno segni evidenti dei trattamenti.
Alla fine rimase qualche secondo per decidere se accettare o meno e alla fine decise.
-Ok va bene accetto.
-Bene a sabato allora dopo ti mando le indicazioni per raggiungere il posto.
Chiuse la telefonata con apprensione pensando se aveva fatto bene o no ad accettare questo invito ma alla fine ripensandoci si convinse che era quello che desiderava da molto tempo.
Il giorno dopo ecco arrivare il messaggio tanto atteso.
Conteneva una descrizione dettagliata del luogo da raggiungere e l'orario, inoltre trovò anche alcune precisazioni su come doveva prepararsi per l'incontro.
Accese il computer e controllò il luogo che gli era stato indicato nel messaggio, da un rapido calcolo vide che il posto si trovava a poco più di un'ora di macchina da lui.
Trascorsero i giorni e il fatidico giorno si avvicinava, sabato mattina iniziò la preparazione come era scritto nel messaggio, si recò in un centro benessere dove si sottopose ad una depilazione totale sia delle gambe, torace, schiena e braccia e poi con un po' di vergogna chiese anche la depilazione intima.
La ragazza che si occupava della depilazione fece tutto quanto richiesto senza problemi, tanto che pensò che non era il primo che chiedeva una depilazione di quel tipo.
Iniziava il pomeriggio e si preparò al lavaggio interno come glie era stato richiesto, preparò tutta l'attrezzatura per il lavaggio utilizzando anche la sonda ultima acquistata, un tubo di gomma morbida lungo 20 cm con quattro fori all'estremità, regolò la pressione dell'acqua e iniziò il lavaggio.
Dopo quasi un'ora di lavaggio era perfettamente pulito e l'acqua che usciva dall'intestino era perfettamente pulita.
Era quasi giunta l'ora di partire perchè non desiderava giungere in ritardo, scese in garage impostò il navigatore sulla destinazione ed inizio il viaggio.
Durante il viaggio gli era sorto un debbio se avesse fatto bene ad andarci o se era preferibile rinunciare a tutto e tornare a casa.
Ripensandoci un attimo decise che in fondo era quello che aveva desiderato da tanto tempo ed ora aveva l'opportunità di realizzarlo.
Dopo circa un'ora di viaggio seguendo il navigatore satellitare era giunto in una cittadina alle porte di Verona il navigatore indicava che mancavano circa 500 metri, si trovava in periferia della cittadina, l'indicazione lo condusse in una stradina alberata con tutta una serie di casette allineate sul lato destro della strada, l'indicazione indicava che era arrivato, si guardò attorno e notò una costruzione diversa dalle altre, non aveva giardino davanti ma solo un parcheggio con l'indicazione di parcheggio privato.
Parcheggiò la macchina e scese per controllare se il numero civico corrispondeva all'indirizzo che aveva ricevuto nelle indicazioni.
Avvicinandosi alla costruzione notò al lato della porta una targa in ottone con la scritta “Club Mantide D'Oro Club Privato” era arrivato.
Suonò il campanello e dopo qualche istante la porta si aprì e una voce dall'interno lo invitò ad entrare.
L'atrio era molto spazioso e con luci soffuse, con lo sguardo percorse tutto l'atrio e da una porta laterale si fece avanti una figura femminile con abbigliamento alquanto strano.
Era una morettina non molto alta, indossava una sorta di reggiseno in pelle e borchie, ai capezzoli di un paio di tette notevoli brillavano due anellini d'oro ai quali era attaccata una catenella che terminava su un anello che trapassava il clitoride.
Le grandi labbra della figa erano tenute aperta da altre catenelle tese e fissate ad una sorta di reggicalze.
-Prego da questa parte lady Carmen la stà aspettando.
La voce lo distolse dai pensieri che gli frullavano per la testa e lo riportarono alla realtà.
La ragazza si girò per fargli strada e fu in quel istante che notò come la ragazza camminava in modo strano, infatti dal culo sporgeva un qrosso plug tenuto in sede da delle catenelle che passando per il solco tra le natiche terminavano ad altri anelli fissati alle piccole labbra della figa, non doveva essere piacevole pensò fra se e se, anche se non si rendeva conto di quanto fosse grande il plug e quanto fossero tese le catenelle.
Attraversarono un salone ed entrarono in una stanza che sembrava uno salottino sulla destra sdraiata su un sofà di stile romano lei, Lady Carmen.
Capelli corvini, sguardo di ghiaccio e con un alone di persona autorevole e dominatrice.
Senza giri di parole gli disse:
-A quanto ho capito ti piace essere comandato, vero?
Luca impallidì, come aveva fatto a capire la sua indole sottomessa ?
Come aveva potuto in così poco tempo capire quali erano i suoi istinti repressi.
-Si.
Fu la sola cosa che riuscì a proferire.
-Molto bene, sappi che qui si fa quello che dico io e quello che mi piace, non ammetto esitazioni e pretendo rispetto e soggezione assolute, se non sei d'accordo puoi anche andartene ma se rimani ti assicuro che alla fine sarai un'altra persona. Ovviamente nelle sessioni di trattamento mi farò aiutare dalle mie aiutanti ed amiche, sei d'accordo ? Ti va bene ? Te lo chiedo per l'ultima volta dopo di che possiamo iniziare.
-Va bene.
Sono le sole parole che riuscì a balbettare, da quel momento non si rese subito conto ma la sua vita sarebbe cambiata per sempre.
-Bene. Disse lady Carmen.
-La sessione comincia fra un'ora quando aprirà il club ed arriveranno le mie amiche cerca di non farmi fare brutta figura, nel frattempo Livia ti darà le indicazioni per la serata.
Livia era la ragazza che lo aveva accolto all'entrata ed era rimasta in un angolo aspettando gli ordini che arrivarono presto.
-Livia accompagnalo nella saletta preparalo e dagli le istruzioni di come si deve comportare.
Livia gli si avvicinò lo prese per un braccio e gli indicò la porta.
-Da questa parte.
Uscirono dalla stanza, percorsero un breve corridoio alla fine del quale si trovavano due porte, una era foderata di velluto rosso e l'altra una normale porta in legno.
Livia si avvicinò alla porta in legno, la aprì e gli fece cenno di entrare ma prima gli fece cenno con la mano indicando l'altra porta.
-Quella porta da sul salone delle feste.
Aggiunse con un malizioso sorrisetto.
Entrarono in una stanzetta adibita a spogliatoio, su un lato un armadio ed uno sgabello.
-Spogliati completamente e metti gli abiti nell'armadio
La voce lo distolse dai suoi pensieri e si apprestò ad eseguire quanto gli era stato detto.
Una volta spogliato Livia gli si avvicinò per mettergli ai fianchi una cintura di cuoio munita di diversi anelli, ai polsi ed alle caviglie gli applicò dei polsini e cavigliere sempre in cuoio e munite di anelli in acciaio.
-Ok adesso aspetta che ti chiamino. Aggiunse con tono distaccato Livia.
Luca si sedette sullo sgabello in attesa della chiamata, il cuore pulsava forte e mille pensieri gli frullavano per la testa.
Ormai aveva perso la cognizione del tempo, l'attesa era snervante quando all'improvviso Livia si presentò di nuovo e con fare distaccato gli disse:
-Vieni che comincia la festa.
Si alzò e seguì come un automa Livia.
Attraversarono il breve corridoio fino alla porta che gli era stata indicata prima, Livia la aprì e lo accompagnò nella stanza.
Non si vedeva nulla perchè la stanza era nascosta da un pesante tendaggio al di la del quale si udivano delle persone che chiacchieravano ma il pesante tendaggio attutiva le voci per cui era impossibile capire di che stavano discutendo.
Improvvisamente si fece silenzio e una voce annunciò:
-Care amiche benvenute alla nostra tradizionale festa di fine mese, questa sera avremo di che divertirci con un nuovo soggetto. Premetto che è nuovo dell'ambiente per cui sfogate la vostra fatasia e cercate di divertirvi e ovviamente di farlo divertire se ci riuscite.
A queste parole si aprì il pesante tendaggio e potè vedere che si trovava su una specie di palco, nella sala stavano tranquillamente sedute a dei tavolini quattro o cinque donne con pochi se non niente vestiti addosso.
Dette uno sguardo tutto attorno per rendersi conto dell'ambiente e qualcosa lo fece preoccupare, infatti una volta sparito il tendaggio notò che sulla rimanente parte del palco su cui si trovava era allestito con un tavolo, una croce di S. Andrea, una gogna, alcuni pali che andavano dal pavimento al soffitto ( tipo i pali di lap-dance ) ed alcune catene che pendevano dal soffitto.
Completava l'arredamento una sedia del tipo ginecologico, un armadietto con dildi e plug di varie dimensioni, un ripiano con fruste e frustini di varie forme ed un oggetto non identificato in quanto ricoperto da un drappo rosso.
A vedere questo impallidì e cominciò a credere che avrebbe fatto meglio a rinunciare prima ma ormai era in ballo e decise comunque di continuare l'avventura.
Si fece avanti lady Carmen e rivolgendosi alle amiche disse:
-Come detto prima al nostro appuntamento mensile, come potete vedere abbiamo un nuovo amico che desidera assaporare i nostri servizi, ovviamente è stato istruito di come doveva prepararsi ma non su quanto lo aspetta nel programma della serata.
A queste parole tutte le presenti scoppiarono a ridere e ad applaudire.
-Per comodità vi dirò che il nome che useremo per chiamarlo sarà Luca.
-Cominciamo allora con i preliminari, Luca a quanto vedo ti sei depilato come ti avevo richiesto e questo va bene ma ti avevo chiesto anche di farti un lavaggio interno, lo hai fatto ?
Luca non si aspettava questa domanda ma comunque rispose.
-Si come mi è stato indicato.
-Bene allora prima di proseguire verifichiamo se è vero.
Luca impallidì a questa affermazione ma gli applausi che provenivano dalle ragazze del pubblico fece buon viso a questa affermazione.
In quel momento entrò Livia con l'occorrente per un clistere che consisteva in un recipiente abbastanza capiente munito di tubo di gomma che terminava con una cannula di dimensioni fuori dal comune, era infatti una cannula che terminava con una vistosa protuberanza che una volta inserita nel buco del culo avrebbe impedito a questa di uscire.
Fu fatto accomodare sul tavolo con il culo rivolto al pubblico, Livia gli si avvicinò e con mossa da esperta infermiera gli allargò le natiche e con molta calma gli introdusse la cannula nel culo.
La cannula non era ancora inserita del tutto, mancava la grossa protuberanza, Livia aspettò qualche secondo e poi con mossa decisa gli introdusse anche la protuberanza, il culo si restrinse immediatamente impedendo così alla cannula di uscire.
Lady Carmen riprese la parola e rivolgendosi alle amiche disse:
-Ovviamente questa prima fase prevede la somministrazione di mezzo litro, successivamente vedremo come procedere.
Detto questo si avvicinò a Luca ed aprì il rubinetto, l'acqua cominciò a defluire lentamente, a metà somministrazione lady Carmen chiese::
-Come và ? Procediamo ?
Luca fece un cenno affermativo con la testa.
-Ok allora procediamo.
Lady Carmen aprì nuovamente il rubinetto ed il resto del recipiente si svuotò.
Luca aveva l'intestino che sembrava scoppiare e sentiva lo stimolo allo svuotamento ma lady Carmen non era dello stesso avviso.
Luca fece per alzarsi ma le parole di lady Carmen lo bloccarono.
-Chi ti ha detto di muoverti! Rimani fermo altrimenti peggio per te.
A queste parole Luca si blocco e rimase in quella posizione per un tempo che a lui sembrava non terminare mai.
Dopo qualche minuto gli fu concesso di alzarsi e di accedere ad una stanza di servizio dove finalmente potè liberarsi alla fine rientrò nella stanza.
-Bene sembra che abbia eseguito quanto gli era stato ordinato ma le mie amiche non sono sicure per cui hanno richiesto di sottoporti ad un lavaggio più approfondito.
Luca impallidì stava per obiettare ma un mormorio dal pubblico lo trattenne.
Dal pubblico si levarono le voci che pretendevano ed insistevano su un lavaggio supplementare.
-Si si si vogliamo vedere un bel lavaggio profondo.
Detto questo fu fatto accomodare nuovamente in posizione con il culo rivolto verso il pubblico e con terrore Luca vide che questa volta il contenitore del liquido era stato sostituito con uno molto più capiente, potè notare che la capacità era di tre litri ma quello che lo impressionò fu la cannula, questa non era come la precedente ma si trattava di una cannula di gomma lunga circa 50 cm e spessa due.
-Adesso procederemo al lavaggio profondo, ovviamente per fare questo sarà utilizzata questa cannula speciale, flessibile e abbastanza lunga per poter entrare in profondità.
Con queste parole lady Carmen mostrò a Luca la cannula appena descritta.
-Tranquillo non ti devi preoccupare entrerà tutta e dopo riceverai questi tre litri di acqua per il lavaggio, solo quando sarai autorizzato ti potrai alzare per svuotarti.
A queste parole Livia si avvicinò di nuovo e nuovamente gli aprì le natiche solo che questa volta le tenne aperte mentre lady Carmen cominciava una lenta introduzione.
Già una quindicina di centimetri erano stati introdotti quando lady Carmen aprì il rubinetto facendo defluire l'acqua.
Lady Carmen riprese l'introduzione lenta ma inesorabile, Luca sentiva sempre più l'acqua che entrava in pancia e la cannula che proseguiva nell'introduzione.
Ad un certo punto credette che la pancia gli scoppiasse.
-Bene mancano ancora dieci centimetri e siamo a metà del contenitore.
Luca cominciò a sentire i crampi allo stomaco e la necessità di svuotarsi, fece cenno di alzarsi, un mormorio di disapprovazione giunse dal pubblico ma a questo punto lady Carmen si rivolse alla sua aiutante e gli ordinò:
-Livia visto che il soggetto è così irrequieto legalo così non si muoverà più.
A queste parole Livia si avvicinò e procedette ad immobilizzarlo sul tavolo utilizzando le manette che gli aveva messo in precedenza sui polsi e sulle caviglie.
Sadicamente Livia tese molto i legami tanto che Luca si accorse che non poteva muoversi neanche di un millimetro.
Dopo questo Lady Carmen proseguì l'introduzione fino alla fine ma arrivata alla fine cominciò ad estrarre una parte della cannula per poi reintrodurla fino in fondo, questa operazione la ripetè per una decina di volte mentre il liquido continuava lentamente a defluire nell'intestino di Luca.
Dopo una decina di minuti il contenitore era completamente vuoto.
I crampi si facevano sempre più forti e Luca cercava di contorcersi ma i legami erano ben saldi e dopo qualche inutile tentativo desistette e cercò di resistere per quanto poteva.
Passavano i minuti ma lady Carmen non si decideva a dare l'ordine di scioglierlo perchè andasse a liberarsi di tutto quel liquido che aveva in corpo.
Una del pubblico disse:
-che bel culo sarebbe il caso di farlo diventare rosso, così mi sembra troppo pallido.
La proposta fu accolta con un fragoroso applauso e lady Carmen invitò la ragazza che aveva fatto la proposta ad avvicinarsi e gli porse un frusta dal manico corto e con diverse corde con i nodi.
-Prego Nadia a te l'onore di scaldare questo culo.
E con questo consegnò a Nadia il frustino.
Nadia fece un giro attorno al tavolo, si fermò di fronte a Luca e mostrandogli la frusta disse:
-Per cominciare quanti colpi vuoi.
Luca non si aspettava una richiesta del genere e lì per lì con i crampi che si facevano sempre più forti balbettò:
-10
A questa risposta Nadia aggiunse:
-Mi sembrano pochini, che ne dici se raddoppiamo, facciamo 20 così le mia amiche saranno contente, tu forse un po' meno ma lo scopo è che noi dobbiamo divertirci.
Luca tremante a questa proposta cercò di controbattere ma alla fine desistette ed acconsentì per i 20 colpi.
Nadia si porto al suo fianco e cominciò a colpirlo ma pretese che Luca contasse a voce alta i colpi che riceveva.
Al ventesimo colpo Luca era sfinito, i colpi gli avevano reso il culo rosso come un pomodoro e gli bruciava tremendamente oltre ai crampi che ormai erano diventati insopportabili.
Erano già trascorsi oltre 10 minuti quando lady Carmen ordino a Livia di slegarlo e gli dette il permesso di recarsi nella stanza accanto per liberarsi di tutto il liquido che aveva in corpo.
Finito di svuotarsi rientrò nella stanza accolto da un lungo applauso.
-Come vedi le mie amiche sono rimaste soddisfatte di questa prima prestazione mi auguro che anche le prossime siano soddisfacenti.
Quindi rivolgendosi a Livia la invitò a sostituire la ruota con una ruota verde.
- Come potete vedere la ruota si può sostituire agevolmente, questa ruota verde prevede dei giochi diversi, molto divertenti per noi, per lo schiavo spero siano di suo gradimento ma se così non fosse non importa, l’importante che piaccia a noi.
Detto questo Livia lo accompagnò nella struttura costituita da due pali per lap-dance solo che questi erano montati su una piattaforma girevole per cui dopo averlo legato con le braccia alzate e gambe divaricate ai due pali fece ruotare la piattaforma per rivolgerlo verso le donne del pubblico.
Luca potè così notare per bene come fosse composto il pubblico che assisteva alle prestazioni.
Erano infatti di varie età ma quello che lo sorprese fu il loro abbigliamento che consisteva in intimo in pelle, intimo molto succinto che provocò in Luca una immediata reazione ed il cazzo si erse immediatamente.
A questo punto lady Carmen si avvicinò gli prese le palle con una mano e cominciò a stringerle.
Luca immediatamente reagì cercando di divincolarsi da quella morsa ma la legatura non gli permetteva tanto movimento, passo quindi l'altra mano sul cazzo accarezzandolo lentamente.
-Che bel cazzo che hai. Disse lady Carmen
-Chissa come sarà la cappella, che dici lo scopriamo.
A queste parole seguì una mossa rapida della mano che tirò indietro la pelle del prepuzio mettendo allo scoperto la cappella, questo brusco e rapido movimento provocò in Luca un acuto dolore e non potè trattenere un gridolino di dolore.
-ma come ti lamenti per così poco ? Allora quando passeremo a qualcosa di più impegnativo che farai... urlerai ?
-care amiche ancora non l'ho annunciato ma Paola ha fatto realizzare da un suo sottomesso, una ruota della fortuna solo che in questo caso l'ha chiamata ruota della sfortuna perchè anziché i premi sulla ruota sono indicate le punizioni per il nostro amico.
-Ovviamente la persona che farà girare la ruota sarà anche quella che avrà diritto di somministrare la punizione, siete d'accordo ?
Un coro di si seguì questa presentazione.
Livia portò vicino a Luca la famigerata ruota della sfortuna, questa era suddivisa in diversi settori e su ogni settore era indicata la punizione da somministrare.
Per prima si fece avanti Michela una giovane rossa di capelli dal fisico minuto, girò la ruota e dopo qualche giro l'indicatore si fermò su un settore giallo con la scritta “3 minuti di paddle”.
La rossa Michela tutta contenta si avvicino al tavolo, prese un paddle di cuoio nero, si avvicinò a Luca per mostrarglielo e aggiunse.
-questo giocattolo è ansioso di provare le tue chiappe.
Si portò dietro a Luca, fece ruotare la piattaforma in modo da rivolgere il culo di Luca verso le altre spettatrici, lady Carmen fece partire il cronometro e la rossa cominciò a colpire le chiappe del povero Luca.
Dopo due minuti la chiappe erano di un bel rosso rubino, Lady Carmen annunciò che mancava ancora un minuto.
Quell'ultimo minuto a Luca sembrò interminabile ma alla fine con sollievo sentì la voce di Lady Carmen che annunciava lo scadere del tempo.
Dopo quasi mezz'ora tutte le ragazze si erano alternate al gioco della ruota e il povero Luca era molto provato, vista la situazione lady Carmen propose una sosta di qualche minuto prima di proseguire la serata.
Luca accolse questa proposta con vero sollievo, fu slegato da quella scomoda situazione e fu invitato a sedersi per riposarsi ma la sedia sulla quale doveva sedersi aveva un problema inaspettato per Luca.
Al centro della sedia troneggiava un cazzo nero di gomma, non era di grosse dimensioni ma comunque sorprese non poco Luca.
Fu fatto accomodare sulla sedia, il cazzo di gomma fu indirizzato verso il buco del culo e Luca lentamente cercò di infilarselo.
Dal pubblico un mormorio si levò:
-Più veloce non possiamo aspettare tutta la serata perchè ti infili quel bel giocattolo anche perchè dopo ti aspettano altri giocattoli ben più consistenti.
scritto il
2025-10-05
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