Ettore

di
genere
dominazione

Ettore

Ultimi giorni di maggio, le prime luci del giorno filtravano tra le fessure delle persiane semiabbassate, la sveglia emise un breve squillo subito fermato da una mano che a tentoni l’afferro prima che cadesse a terra.
Guardò l’ora, le 8.00, si mise a sedere sul letto e riordinò le idee, oggi finalmente dopo diverse ed estenuanti telefonate l’avrebbe incontrata.
Da alcuni mesi seguiva gli annunci delle mistress ma questa l’aveva colpito in modo particolare, l’annuncio era semplice e conciso, dopo vari tentativi annullati prima di terminare la composizione del numero finalmente aveva trovato il coraggio ed era riuscito a comporre interamente il numero, con ansia aspettò la risposta dall’altro capo del telefono.
Una voce suadente, calda e sensuale gli rispose, con tremore chiese se poteva parlare.
-certamente si, se sai come comportarti. Fu la risposta.
Incoraggiato da questa risposta proseguì.
-Buongiorno Mistress Tania, da un po' di tempo seguo i suoi annunci ed ora mi sono deciso a chiamarla perché vorrei assoggettarmi alle sue pratiche che ho trovate descritte sul suo sito.
-Bene – disse Mistress Tania
-Però prima di proseguire è bene che tu sappia che non faccio sesso con i miei schiavi e se decidono di sottoporsi alle mie pratiche lo fanno consapevolmente e liberamente.
-Si Mistress Tania mi sottometto senza problemi alle sue pratiche.
-Bene allora segui bene le mie istruzioni e se le eseguirai fedelmente ti accorgerai che alla fine sarai appagato e ritornerai ancora da me, se sei disposto a questo possiamo iniziare.
Dopo questo primo colloquio di approccio ne seguirono altri nei quali Mistress Tania descrisse come si sarebbero svolte le sessioni e come si doveva presentare.
Si alzò dal letto e si infilè velocemente sotto la doccia, l’acqua tiepida lo sveglio del tutto e rapidamente fece mente locale su quanto gli aveva prescritto Mistress Tamia per il primo incontro, controllò la depilazione fosse integrale e completo anche il lavaggio interno come aveva richiesto Mistress Tania.
Uscito dalla doccia si preparò una bella tazza fumante di caffè che sorseggio tutto d’un fiato, finito il caffè si recò in camera e preparò sul letto il necessario per l’appuntamento, un paio di pantaloni di lino, una camicia sempre di lino, niente intimo solo il pene legato con un nastro di seta rosso.
Prima di iniziare la vestizione ripasso mentalmente i gesti che doveva compiere per eseguire con il nastro rosso la legatura kinodesme come indicatogli nelle istruzioni.
Ricorda che quando ricevette questa imposizione della legatura kinodesme rimase un po' perplesso in quanto mai aveva sentito questo termine ma una veloce ricerca con google in internet gli aveva chiarito di cosa si trattasse.
Questo tipo di legatura era usata dagli atleti greci che gareggiando nudi avevano il problema di mantenere il pene in una certa posizione e che non fosse di impedimento alle loro attività sportive, consiste in una legatura abbastanza stretta del pene in particolare della punta obbligatoriamente scoperta alla base delle palle ottenendo così un pene ripiegato su se stesso con la impossibilità di avere una erezione.
Dopo diversi tentativi era riuscito con una certa facilità ad eseguire l’operazione ed ora in pochi secondi aveva effettuato la legatura.
Fatto questo completò la vestizione con i pantaloni, camicia e senza intimo come da istruzioni ricevute, controllo l’orario e si accorse che il tempo era trascorso velocemente per cui prese le chiave della macchina e si avviò rapidamente verso il garage.
Oramai era deciso oggi avrebbe incontrato la tanto desiderata Mistress Tania, si avvicinò al casello dell’autostrada, la sbarra si alzò e fu finalmente in autostrada, il luogo dell’appuntamento non era molto distante e in una quarantina di minuti giunse al casello d’uscita, controllo il navigatore per accertarsi di essere sulla strada giusta e controllo anche l’orario ok era in perfetto orario e questo lo tranquillizzo anche se i battiti del cuore aumentarono considerevolmente.
Dall’uscita dell’autostrada seguendo le indicazioni del navigatore si inoltrò per una strada poco frequentata e dopo aver oltrepassato un paesino svoltò per entrare in un breve viale alberato, alla fine del viale un cancello controllato da telecamere, all’avvicinarsi della macchina come per incanto il cancello inizio ad aprirsi.
Un ultimo pensiero gli balenò in testa, devo continuare o rinunciare e tornare indietro, solo pochi secondi per realizzare che voleva continuare.
Una volta spalancato il cancello proseguì sul vialetto per una decian di metri dove alla fine si vedeva una villetta non molto grande ad un piano e sulla soglia intravvide una figura femminile che gli fece cenno di dove parcheggiare.
Scese dalla macchina e accanto a lui si presentò la figura che aveva intravvisto sulla soglia, mora con i capelli carti ed un abitino nera da cameriera che fasciava un corpo esile.
Senza parlare gli fece cenno di seguirlo e fu a quel punto che la cameriera girandosi per fargli strada mostrò il retro di quel corpicino, con sua meraviglia vide che il retro del vestito non esisteva e la cameriera mostrava tutta la sua nudità, una schiena segnata da striature rosse ed un culo fantastico dal quale spuntava oscenamente un plug che scompariva tra due chiappe rotonde e sode.
Rimase sconcertato da quella visione e come ipnotizzato seguì la cameriera non staccando mai gli occhi da quel culo così provocante.
Varcarono la soglia della villa e lui aveva sempre gli occhi incollati su quella visione paradisiaca del culo che si muoveva davanti a lui e quel grosso plug che oscillava oscenamente.
- Seguimi.
L’ordine con una voce secca che non ammeteva repliche giunse dalla cameriera che svoltato l’angolo del corridoio si avvicinò a piccoli passi verso una scala che scendeva in uno scantinato.
La scala era illuminata da delle piccole luci incastonate ad ogni gradino, scesero una decina di gradini ed alla fine della scala un breve corridoio al termine del quale una porta massicchia di legno, au due lati del corridoio due porte chiuse.
La cameriera si avvicinò alla porta di destra e con un ampio gesto della mano aprì la porta.
- Entra. Gli disse
Lui entrò seguito dalla cameriera che rinchiuse la porta alle sue spalle.
Un leggero brivido gli corse lungo la schiena ma oramai era deciso a realizzare quelle fantasie che tante notti insonni gli avevano provocato.
La cameriera sempre di poche parole ed indicandogli con la mano un armadietto gli disse.
-Spogliati e metti gli abiti in quel armadio.
Radidamente si spogliò e ripose gli abiti nell’armadietto, si giro e la cameriera si avvicinò per osservare la legatura kinodesme effettuato il controllo disse:
- la legatura è un po' troppo lenta se non vuoi che lady Tania la rifaccia ti conviene stringerla di più.
Cercò di ribattere che la legatura era già abbastanza stretta ma la cameriera insistetette.
- Come vuoi ma ti avviso che la legatura di Lady Tania sarà molto più dolorosa.
A questa affermazione si affretto a sciogliere la legatura e ad eseguirla stringendo il più possibile non nascondendo una smorfia di dolore per quanto era stretta la legatura ma comunque riuscì a terminarla.
- così può andare meglio. Sentenziò la cameriera.
Solo allora notò che nel frattempo la cameriera aveva indossato un guanto in latex del tipo chirurgico.
Gli pose una mano sul collo e lo obbligò ad inchinarsi in avanti.
Sentì il dito guantato che cercava di forzare l’orifizio anale, cercò di divincolarsi ma la cameriera spinse con forza il dito che si insinuò fino alla prima flange ma evidentemente non bastava ed improvvisamente sentì che la spinta aumentava anche se l’orifizio non era abituato a quel tipo di intrusione.
Dopo un’altra vigorosa spinta sentì che il dito era completamente entrato, la cameriera rigirò più volte il dito dentro il culo ed alla fine con un rapido movimento lo estrasse, Ettore rimase con la bocca aperta, senza fiato, non si aspettava un’azione del genere.
La cameriera gli avvicinò il dito guantato alla bocca.
- Lecca e vedi se è pulito abbastanza.
Con riluttanza aprì la bocca e leccò il dito guantato che era appena stato estratto dal suo culo.
- OK adesso ti preparo per l’incontro con lady Tania.
Si avvicino ad un armadietto basso ed estrasse una cintura munita di anelli, un collare, un paio di polsiere in pelle, un paio di cabigliere sempre in pelle ed una ball-bag.
Agganciò un guinzaglio al collare, gli mise la ball-bag ed agganciò le polsiere alla cintura.
Si rese conto che così come era legato gli era quasi impossibile muoversi e parlare.
La cameriera prese il guinzaglio e lo trascinò verso la porta, percorsero il breve corridoio che terminava con la massiccia porta di legno.
Arrivati davanti la porta la cameriera la apri e lo trascin0 dentro, la stanza era quasi completamente buia e gli ci volle qualche secondo per abituarsi a quella situazione.
- Madame, il giocattolo è qui. Disse la cameriera, Ettore a queste parole ebbe un brivido di paura e ripensò che forse si era spinto troppo nel richiedere quell’incontro ma ormai era troppo tardi per ritornare indietro.
Lentamente le luci stavano aumentando e così potè guardarsi intorno, la stanza era abbastanza ampia ed era occupata in gran parte da oggetti che osservò con attenzione.
Nelle sue fantasie non si era neanche lontanamente immaginato una stanza del genere, oggetti di ogni tipo e foggia erano disposti lungo le pareti ad eccezione di una dove seduta su una poltrona la vide, lei, Lady Tania, sogno erotico che si concretizzava.
Coperta da un lungo mantello rosso munito di cappuccio che celava completamente il volto, la cameriera lo trascinò verso lady Tania ed improvvisamente gli tolse il ball-plug consentendogli di respirare a pieni polmoni, una mano posata sulla nuca lo costrinse ad inginocchiarsi dinanzi a lady Tania che con gesto regale si aprì il mantello rivelandogli un corpo incantevole fasciato da un corpetto in raso nero che esaltava le forme piuttosto abbondanti.
La mano sulla nuca lo costrinse ad abbassare il volto su un piede della lady ed una voce soave e melodiosa già sentita al telefono gli impose:
-Lecca e pulisci per bene.
A questo imperioso comando si affretto ad eseguire quanto gli era stato ordinato.
Dopo parecchi minuti di pulizia ai piedi fu fatto alzare e lady Tania si avvicino a lui e con una mano controllò la legatura del pene, cercò di introdurre un dito tra il pene e le palle ma la legatura era fatta molto stretta ed il dito non riuscì ad introdursi tra quelle pieghe.
-Vedo che per ora hai eseguito quello che ti avevo ordinato, vedremo poi in seguito se sarai altrettanto preciso nell’eseguire i miei ordini.
Queste parole gli incutero un certo timore e mentalmente cercò di riepilogare quanto gli era stato ordinato al telefono per ricordare se avesse eseguito tutto quanto gli era stato detto.
La cameriera gli rimise il bavaglio ma questa volta lo strinse ancora di più ed una smorfia di dolore ed uno sguardo spaventato comparvero sul suo viso.
Si guardò attorno per vedere quanto conteneva la stanza e quanto stava disposto sulle pareti.
Al centro della stanza notò un paio di panche per inginocchiarsi o stare supini, una gogna, un cavallo del tipo usato nelle palestre per esercizi ginnici in un angolo un lettino medico di tipo ginecologico, dal soffitto pendevano varie catene, in un altro angolo della stanza un letto sormontato da una struttura metallica simile ad un baldacchino munita di ganci ed anelli, girò lo sguardo sulle pareti una delle quali presentava una croce di S. Andrea attorniata da un paio di rastrelliere dalle quali appendevano una gran varietà e forme di fruste e flagelli, con raccapriccio notò la terribile Knut, uno sjambok, un frustino da cavallerizzo, il tradizionale gatto a nove code, un flagrum e frustini di varie lunghezze, non mancava una rassegna di verghe in vimini e canne di bambù dalle più sottili a quelle di dimensioni molto grosse.
A quella vista impallidi e ripensò in quale sconosciuta avventura si era avventurato ma respinse questo pensiero, era deciso ad andare aventi qualsiasi cosa succedesse, ora che dopo mesi di tentennamenti si era deciso si convinse di proseguire ed andare avanti fino in fondo.
Si riprese subito e continuò ad ispezionare con lo sguardo le altre pareti della stanza, si girò per osservarle è notò che adesso Lady Tania si era tolta il cappuccio che le copriva il volto e finalmente la vide in tutta la sua bellezza anche se con il volto parzialmente coperto da una delicata maschera nera traforata che celava parte del volto, lo asservava con uno strano sorriso di compiacimento.
Ruotando lo sguardo su un’altra parete notò vari ripiani sui quali stavano allineati con cura meticolosa tutta una serie di dildi, plug, strapon ed altri oggetti che non riusciva ad immaginare a cosa potessero servire.
Ad una attenta osservazione notò che i ripiani sui quali stavano i dildi e plug erano disposti in ordine di grandezza ed erano di colore diverso, giallo per quelli di dimensioni più piccole, rosso per quelli di dimensione media e nero per quelli di dimensione veramente grandi.
Un altro ripiano metteva in bella mostra una serie di plug dalle forme stranissime, dal plug con una vistos spirale in rilievo, un plug formato da 5 palle unite da un cordone, alcuni plug in metallo, un paio di speculum, diversi plug gonfiabili e attrezzature per enteroclismi muniti di beccucci in acciaio fuori dal normale.
Spalancò gli occhi in segno di meraviglia e la voce delicata alle sue spalle gli sussurrò.
- non preoccuparti che alla fine li proverai tutti e senza tante difficoltà.
A quelle parole trasalì, non credeva possibile che lady Tania arrivasse a tanto anche se in cuor suo sapeva di essere venuto per quello ma non credeva di riuscire a ricevere quei plug e dildi che erano di dimensioni veramente notevoli, più grandi di una bottiglia tanto per fare un paragone.
-ok adesso che hai visto cosa ti aspetta è meglio cominciare prima che ti penta di essere venuto qui.
La voce era cambiata non più dolce e delicata ma secca ed imperiosa che lo riportò alla reltà in una frazione di secondo.
- bene è meglio che cominciamo la seduta perché non ho molto tempo da perdere.
Detto questo fece un breve cenno alla cameriera che si avvino a Ettore e lo trascinò con il guinzaglio verso la parete dove si trovava la croce di S. Andrea, gli sganciò i polsi dalla cintura e alzandogli le braccia li aggancio alla parte superiore della croce, stessa sorte toccò alle gambe che divaricate furono agganciate a degli anelli posti alla base della croce.
Si trovò quindi ad essere lui stesso l’immagine della croce di S. Andrea, improvvisamente sentì un sibilo ed una frazione di secondo dopo un violento colpo di gatto a nove code si abbatte sulla sua schiena, immediatamente il corpo reagì irrigidendosi non aspettandosi un tale colpo, un attimo dopo un secondo colpo si abbatte sulla schiena ma questa volta pià in basso del precedente, respirò profondamente mentre una serie di colpi veniva ripetuta su tutta la schiena dalle spalle alle gambe.
Sentiva tutta la schiena bollire ma i colpi non smettevano anche se ora erano dati con minore frequenza ma sempre comunque abbastanza forti da fargli gonfiare gli occhi da lacrime, respirava profondamente fra un colpo ed un altro aspettando sempre che Lady Tania smettesse.
Dopo una ventina di colpi Lady Tania smise, si avvicinò ad Ettore e gli sussurrò all’orecchio:
- questo è solo l’inizio tra poco mi chiederai di smettere ma deciderò io quando.
A queste parole si impaurì ma decise che avrebbe continuato d’altra parte era quello che aveva sempre fantasticato nei suoi pensieri ed ora si realizzava.
Lady Tania lo lasciò li legato per qualche decina di minuti mentre la cameriera gli spalmava un unguento sulla schiena ma l’azione invece che lenire il dolore lo aumentava visto il vigore dello sfregamento con il quale veniva spalmato , poco dopo però il dolore cominciò a diminuire fino a scomparire quasi del tutto.
Passarono alcuni minuti che gli parvero interminabili ma ecco che lady Tania si avvicinò ad Ettore e gli disse:
- pronto per ricominciare?
Ettore fece cenno di si con la testa visto che la plug-ball gli impediva di parlare ma solo di emettere dei suoni incomprensibili, lady Tania fece un cenno alla cameriera che prontamente si occupò di togliergli il bavaglio, fece un profondo respiro e farfugliò qualcosa volgendo la testa verso lady Tania.
- parla più chiaramente, non ho capito niente o devo farti tornare la parola con un’altra serie di frustate?
A quelle parole Ettore si impaurì e con un fil di voce mormorò:
-Grazie padrona
Lady Tania lo guardò compiaciuta ed aggiunse:
-vedo che cominci ad imparare le buone maniere, vediamo se saprai comportarti bene anche dopo.
La cameriera si avvicinò e lo liberò dai legami sulla croce di S.Andrea, riprese il guinzaglio e lo trascinò al centro della stanza dove troneggiava una panca, gli fece cenno di chinarsi supino sulla stessa e per fare questo dovette inginocchiarsi su dei supporti laterali che consentivano di stare inginocchiati e sollevati da terra.
Una volta messo in posizione gli fisso i polsi a degli anelli posti alla base della panca cosa che fece anche con le caviglie che vennero fissate saldamente ad altri anelli sempre messi alla base, provvide inoltre a legarlo saldamente con una corda che passo sulla schiena all’altezza delle reni e fisso ad altri anelli posti sulla parte dove appoggiava il busto.
Si rese conto così che non poteva muoversi e non osò immaginare a quale supplizio lo avrebbe sottoposto lady Tania.
Improvvisamente senti due mani appoggiarsi sulle chiappe le quali con movimento deciso gli spalancarono il culo, fu a quel punto che sentì un violento colpo di frustino abbattersi proprio in mezzo al solco delle chiappe spalancate, un bruciore intenso gli risalì fino al cervello, non ebbe neanche il tempo di metaboolizzare il colpo che una altro colpo forse ancora più forte del primo lo raggiunse di nuovo, non avendo più l’impedimento della plug-ball un urlo gli uscì dalla bocca.
-grida pure. Gli disse lady Tania
-il bello deve ancora avvenire, dopo mi ringrazierai per questo.
Aggiunse CON ironia Lady Tania.
A questo seguirono ancora una decina di colpi di frustino ma questa volta mirati proprio al buco, si sentiva il culo in fiamme in particolare il buco gli bruciava tremendamente.
Continuò a lamentarsi sempre più debolmente finché sfinito abbasso la testa e rilasso tutti i muscoli, si sentiva come uno straccio.
- beh sei già stanco per così poco, svegliati che ora si comincia a fare sul serio e ti voglio bello sveglio altrimenti non riuscirai ad assaporare le delizie che ti ho riservato.
Queste parole seguite da un paio di colpi dati con un paddle lo riportarono alla realtà.
Non credeva di poter sopportare ancora qualche trattamento ma in cuor suo decise di accettare quallo che lady Tania gli avrebbe somministrato, d’altra parte era venuto qui per questo, per provare i suoi limiti.
- ora ti descriverò come proseguirà la seduta così potrai prepararti mentalmente e psicologicamente ai trattamenti ai quali sarai sottoposto.
- visto che bene o male fin’ora ti sei comportato bene ti lasciero libero quel cazzetto e le palle.
A queste parole la cameriera gli si avvicino dal retro e cominciò a sciogliere la legatura kinodesme, terminata l’operazione con meraviglia però la cameriera si affretto ad effettuare una legatura stretta delle palle che furono poi tirate all’indietro e bloccate in uno degli anelli di cui era munita la panca.
- bene, allora cominciamo a controllare come sei aperto dopo il riscaldamento.
Quelle parole anticiparono quando stava succedendo alle sue spalle, sentì un dito farsi largo nel suo retto, era una introduzione abbastanza delicata o almeno era più delicata di quella che aveva subito dalla cameriera.
Il dito entrò sempre più dentro, fu a quel punto che improvvisamente venne ruotato senza tanti preamboli e questo gli provocò istantaneamente una reazione che lo portò a contrarre le chiappe.
- eh no, così non ci siamo. Disse lady Tania.
-ti voglio rilassato, te lo dico per il tuo bene.
Lady Tania continuò ancora a ruotare il dito dentro l’orifizio finché sentì che si stava rilassando.
Fu a quel punto che estrasse rapidamente il dito ed a questa azione spalancè la bocca per respirare a pieni polmoni.
Sentì che gli veniva unto il culo con un gel lubrificante e rinfrescante, era un sollievo dopo i colti di frustino ricevuti sul buco del culo.
- ora possiamo cominciare l’allargamento. Disse lady Tania.
Sentì qualcosa di duro appoggiarsi al suo buco e una spinta decisa, lenta ma continua, il primo plug entrò senza troppa fatica anche perché aiutato dalla abbondante lubrificazione.
- bene vedo che il primo bene o male è entrato, vedremo con gli altri come sarà anche se prevedo che dovrò faticare un po' per farti entrare gli altri, ma non ti preoccupare alla fine li riceverai senza problemi, anzi vedrai che ti piacerà.
A quelle parole girò la testa verso la parete dove stavano tutti i plug e notò che la bacheca gialla era vuota.
Lady Tania lasciò per qualche minuto il plug ben infilato dentro il culo di Ettore poi con un gesto radipo e deciso lo sfilò, non si aspettava questo e rimase senza fiato ma a questo seguì un altro plug un po' più grosso che ebbe qualche difficoltà ad entrare tutto.
- qui bisognerà agire in altro modo. Disse Lady Tania
- forse è meglio se passiamo a quest’altro. Disse mostrandogli un plug di dimensioni quasi normali ma munito di una pompetta che lo faceva diventare di dimensioni ragguardevoli.
- ok preparati che adesso mettiamo questo.
Detto questo gli sfilo il plug che aveva dentro per passare ad inserire quallo che gli aveva mostrato.
Il plug fu infilato abbastanza agevolmente, sentì la base appoggiarsi all’esterno del culo, non si era ancora reso conto che il plug era entrato completamente fino alla base, che il plug cominciò a gonfiarsi.
I primi istanti erano abbastanza piacevoli se così si può dire ma la voce di lady Tania lo riportò alla realtà.
- fammi un cenno quando ne hai abbastanza.
Questa frase lo lasciò sconcertato, non avrebbe mai immaginato che lady Tania si preoccupasse di quello che poteva sopportare.
Lady Tania iniziò a premere la pompetta collegata al plug e contemporanemente comincio a contare ogni volta che la premeva.
- uno, due, tre, quattro
Mentre pproseguiva il conteggio sentiva il plug dentro di lui che si gonfiava ad ogni colpo.
Dopo 4 5 colpi cominciò a sentire un acuto dolore interno ma decise di resistere, non voleva dimostrarsi un codardo.
- cinque, sei, sette, otto, nove, dieci
Lady Tania proseguiva lentamente ma inesorabile nell’allargargli il culo solo che adesso tra una pompata ed un’altra aspettava più tempo e qusto gli permetteva di rilassarsi un po'.
- undici, dodici.
A quel punto non resistette più e chiese di smettere.
- come ? Sono arrivata solo fino a dodici.
- meglio che arriviamo a tredici, che dici?
Spaventato a quella frase comunque fece cenno di si con la testa.
Un altro colpo e fu la fine.
Si aspettava che adesso venisse sgonfiato ma questo non successe, fu lasciato dentro sempre bello gonfio.
Lady Tania gli si parò davanti si abbasso su di lui e sollevandogli la testa gli disse:
- vedi che non era poi tanto difficile, tra un po' lo toglierò ma per adesso rimane li che ti tiene il culo bello allargato per quello che dovrò farti dopo.
Non riusciva ad immaginare cosa gli avrebbe fatto ancora.
Dopo una decina di minuti con sua grande il plug venne sgonfiato quasi del tutto, quesa azione improvvisa gli provocò una erezione improvvisa, era quasi sgonfio del tutto quando lo sent+ di nuovo gonfiarsi ma questa volta rapidamente tanto che in pochi secondi era ritornato ad essere gonfiato come prima.
- forse e meglio che rimanga bello gonfio. Disse lady Tania.
Lo lasciò li ancora per qualche minuto poi senza sgonfiarlo cominciò ad estrarlo , Ettore si immaginò che per estrarlo doveva essere sgonfiato ma si sbagliava, un colpo violento e il plug fu estratto.
-Wooov. Fu l’unico grido che gli usci dalla bocca.
- come vedi e uscito ma non ti preoccupare lo rimetteremo ancora al calduccio di questo bel culo.
Un violento colpo di paddle sulle chiappe fece seguito a quanto affermato da lady Tania.
Fu lasciato li ancora per qualche minuto ed alla fine la cameriera gli si avvicinò e lo sciolse dalla panca, prese il guinzaglio e lo trascinò verso una tavola con al centro una bottiglia ed un paio di bicchieri, gli indicò una sedia dove sedersi ma con meraviglia e sorpresa notò che dal centro della sedia spuntava un minaccioso dildo nero, lo osservò e si tranquillizzo visto che non all’apparenza non sembrava di grosse dimensioni.
Fra se e se pensò ormai il mio culo dopo questi primi trattamenti non dovrebbe avere problemi a ricevere un aggeggio del genere.
Si avvicinò per sedersi facendo attenzione che il dildo centrasse il suo buco ormai allenato, si abbasso ma con grande meraviglia il sedile della sedia cedette sotto il suo peso ma non il dildo che lentamente cominciò a penetrarlo, subito però si accorse che il dildo non era cilindrico ma aveva la forma di un cono per cui mentre si abbasava su di lui questo gli allargava sempre di più il buco.
Ad un certo punto il dildo era talmente largo che Ettore si fermò anche se la sedia si abbassava ancora, due mani si appoggiarono alla sue spelle e con gesto deciso lo spinsero giù fino a farlo sedere sulla sedia che finalmente aveva terminato la sua discesa, rimase con la bocca spalancata dall’intenso dolore che provava ma ormai si era seduto.
Lady Tania si avvicinò e si sedette nell’altra sedia
- stai comodo così ?. Gli chiese con fare ironico
- se non ti va bene posso anche aumentarlo, vuoi che usi uno di quelli sul ripiano rosso?
Ettore farfugliò spaventato a quell’idea.
- come desidera padrona.
- bene vedremo dopo come ti comporterai.
- io ho sete e tu ? Vorresti qualcosa da bere ?. Gli chiese con fare melifuo.
Chiamo la cameriera e gli ordino di portare da bere un calice di spumante per lei ed un succo per lo schiavetto.
Rimase meravigliato a quell’ordine, anche perché dopo i trattamenti subiti aveva un po' di sete ma non aveva osato chiedere di bere.
Arrivò la cameriera con un vassoio con un calice di spumante ed un bicchiere grande con quello che aveva definito un succo.
Lady Tania prese l calice lo sollevò e gli disse:
- alla tua salute.
Ettore afferrò il bicchiere, lo avvicinò alla bocca e uno strano odore pungente gli colpì le narici, bevve un sorso e si accorse con raccapriccio che non era succo di frutta ma urina.
Scostò subito il bicchiere dalla bocca trattenendo un conato di vomito.
- come, non ti piace il mio succo. Disse Lady Tania
– allora provvederemo immediatamente perché te lo devi bere tutto.
Fece un cenno alla cameriera che si avvicinò alle spalle di Ettore.
- ti conviene aprire bene la bocca se non vuoi subirne le conseguenze.
Era Lady Tania che pronunciò queste parole che non promettevano niente di buono.
Spalancò la bocca ed immediatamente sentì un oggetto morbido entrargli in bocca quasi fino in gola, la cameriera si affrettò a fissaglielo con le cinghie di cui era munito, si ritrovò così con una sorta di imbuto fissato alla sua bocca spalancata ma quello che più gli dava fastidio era che non poteva richiuderla, con orrore vide che lady Tania aveva preso il bicchiere ancora colmo di urina e lo avvicinò all’imbuto.
- adesso tu la berrai tutta fino all’ultima goccia e non azzardarti a sputarla altrimenti te ne pentirai amaramente
Detto questo cominciò a versare lentamente il liquido dentro l’imbuto.
Chiuse gli occhi e cercò di degluttire per non soffocare, sentì un comato di vomito salirgli dallo stomaco ma ripensando alle parole ed alle minacce ricevute poco prima deglutti tutto mentre lady Tania con lentezza esasperante versava goccia a goccia il liquido nell’imbuto.
Chiuse gli occhi mentre le lacrime gli comparvero ai lati degli occhi ma continuò a degluttire, passarono minuti interminabili mentre lady Tania sorrideva soddisfatta ed alla fine sollevò il bicchiere vuoto.
- vedi non è stato difficile, vedrai che le prossime volte sarai tu a chiedermelo.
Mentalmente rispose che non ci sarebbe stata una prossima volta, ne aveva avuto abbastanza e non vedeva l’ora che tutto finisse.
Lo lasciò ancora per un pò con quello strano bavaglio ed alal fine la cameriera gli sciolse i legami che lo tenevano fissato alla bocca e lo tolse.
- bene bene, visto che hai appagato la sete forse dopo vorrai mangiare. Le parole di lady Tania lo distrassero dai suoi pensieri e si concentrò su quanto gli aveva appena stato detto.
- ok adesso vediamo di rendere quel passaggio un po' più comodo per i giochi successivi
Fu fatto accomodare in una strana panca che lo costringeva a rimanere inginocchiato e con il corpo disteso su un ripiano, la cameriera si premurò di legargli le gambe a degli anelli disposti in tutte le parti della panca e così si trovò inginocchiato e immobilizzato in quella posizione prona, i legami erano talmente stretti che gli era impedito qualsiasi movimento.
Lady Tania si avvicinò alla bakeca rossa e scelse il più piccolo dei plug esposti, si avvicinò al culo del malcapitato Ettore e con fare deciso lo inserì nel buco ancora leggermente aperto dalla precedente intrusione.
Il plug entrò con una certa facilità non senza strappare un gemito di sofferenza al povero Ettore.
- bene vedo che questo riesci a digerirlo bene, vediamo se sarà così anche per i seguenti.
A quelle parole Ettore rabbrividì perché un oscuro presagio si fece avanti nella sua mente e già immaginava quale poteva essere la prova successiva.
Lady Tania con un movimento rotatorio cominciò a far girare il plug in quel povero culo martoriato e con mossa rapida ed inaspettata lo estrasse provocando in Ettore un moto di sorpresa ma immediatamente lo sentì enrare nuovamente nel culo e con rapida successione questo venne estratto e reinserito per diverse volte provocando ogni volta un misto di dolore e piacere.
Lo estrasse per l’ultima volta e si avvicinò nuovamente alla bacheca, questa volta scelse uno strano plug costituito da diverse protuberanze a forma di cono, si avvicinò ad Ettore gli mostrò il dildo e con voce suadente ma decisa gli disse:
- Adesso proviamo questo e se ti lamenti peggio per te perché in questo caso ti accorgerai che non scherzo ed alla fine avrai il culo come una figa e potrai prendere dei bei cazzi fuori misura.
A quelle parole Ettore annui e si predispose a ricevere anche questo ulteriore dildo purtroppo per lui non immaginava neppure lontanamente cosa avrebbe provato.
Lady Tania si posizionò dietro ad Ettore e avvicinò il dildo al buco fremente del culo e con fare deciso spinse il dildo, con un po' di fatica entrò la prima parte che si restringeva alla base, questa fu risucchiata e lo sfintere si restrinse subito appena entrata la parte più grossa.
- Bene il primo è entrato, ne rimangono ancora tre.
Aspetto qualche minuto e quindi una nuova spinta ed anche la seconda protuberanza entrò.
- ok siamo a due.
Disse Lady Tania, aspetto ancora qualche minuto per permettere al culo di Ettore di ambientarsi a quella nuova d situazione e poi nuovamente un’altra spinta ed anche la terza protuberanza entrò, questa volta Ettore emise un sommesso lamento.
- ti lamenti già, non abbiamo finito ne deve entrare ancora una.
Ettore sentì un brivido percorergli la schiena ma ripensando alle parole di Lady Tania fede uno sforzo per non lamentarsi ed improvvisamente un’altra spinta ed anche l’ultima protuberanza entro ma questa volta non riuscì a controllarsi ed un mugugno di dolore gli uscì dalla bocca.
- peccato per te avevi resistito bene fino quasi alla fine.
A queste parole Lady Tania fece seguire un movimento rapido es estrasse tutto il dildo dal culo di Ettore.
Un dolore atroce si propagò dal culo alla testa ogni volta che una protuberanza gli usciva dal culo ma il peggio doveva ancora avvenire, il dildo gli fu infilato ancora ma questa volta più rapidamente ed altrettanto rapidamente estratto, questo si ripetè per una decina di volte tanto che alla fine Ettore non sentiva più la differenza delle protuberanze.
Una ultima spinta e Lady Tania gli lasciò il dildo piantato nel culo oscenamente aperto sull’ultima protuberanza.
Lady Tania gli si avvicinò, si chinò su di lui e con un filo di voce gli sussurrò:
- adesso credo sia ora di dare da mangiare a quel bel culetto, che ne pensi?
Ettore rimase senza parole, non riusciva a comprendere quello che aveva detto Lady Tania, per lui erano parole senza senso.
- bene bene vedo che acconsenti visto che si dice che chi tace acconsente.
Chiamò la cameriera che comparve poco dopo con un vassoio coperto, si avvicinò a Lady Tania ed alzò il coperchio, sul vassoio una radice di zenzero accuratamente pelata e sagomata come un piccolo pene.
Lady Tania fece un cenno di assenso, indosso un paio di guanti di lattice, si pose dietro ad Ettore e con rapida mossa estrasse il dildo dal culo di Ettore, il buco rimaneva ancora aperto viste le dimensioni del dildo appena estratto.
Prese dal vassoio lo zenzero e avvicinandolo al buco del culo di Ettore lo immerse per qualche centimetro.
Un urlo bestiale si alzò nella stanza.
- Brucia... brucia non resisto
Queste le parole che Ettore riuscì a farfugliare mentre un bruciore intenso si propagava dal culo ed un acuto dolore gli arrivava al cervello.
Il dolore durò qualche minuto che a lui parvero interminabili ma alla fine lentamente il bruciore cominciò ad affievolirsi fino a scomparire quasi del tutto.
Lady Tania estrasse il pene di zenzero ma avvertì:
- non credere che sia finita così.
Ettore si spaventò ma attese anche con ansia la prossima prova, ormai era completamente sfinito e senza forze per reagire.
Lady Tania a questo punto prese da una bacheca uno speculum di quelli usati per le visite ginecologiche solo che questa volta lo avrebbe usato per altri scopi.
Si avvicinò ul culo di Ettore ed inserì lo speculum, cominciò ad allargarlo ed Ettore sentì il culo che si apriva ed un senso di frescura entrava in lui.
Lady Tania a questo punto prese un sacchettino fatto con tessuto di una calza di naylon solo che questo era riempito di zenzero grattugiato, allargo ancora lo speculum fino alla massima apertura consentita, questo permetteva di mantenere aperto il culo e fu a quel punto che gli introdusse il sacchetto con lo zenzero gratugiato.
Se prima lo zenzero gli procurò un forte bruciore questo dello zenzero gratugiato ed introdotto in profondita dentro al culo era dieci volte più intenso, si sentì mancare tanto era il bruciore che sentiva dentro di lui ma fu ancora peggio quando Lady Tania senza richiudere lo speculum lo estrasse lasciando dentro il sacchetto di zenzero grattugiato.
Lentamente il bruciore cominciò ad attenuarsi ed Ettore si riprese se per lentamente ma ancora una volta il bruciore si fece sentire quando senza tanti preamboli Lady Tania tirò con violenza il sacchetto di zenzero fino a farlo uscire dal culo in fiamme del povero Ettore.
- bene mi pare che l’allenamento sia quasi finito, rimane solo qualche piccolo particolare da finire ma con calma finiremo anche quello.
Ettore non si aspettava una affermazione del genere, riteneva che ormai fosse giunto alla fine della esperienza tanto sognata ma mai immaginata così intensa e dolorosa.
Fu slegato dalla panca e fatto accomodare su un tavolo, gli furono legate le braccia ad una estremità del tavolo e le gambe divaricate e legate in alto da delle catene che pendevano dal soffitto.
- Adesso possiamo fare l’ultimo giochino, vedrai che i prossimi saranno ancora più divertenti.
Con queste parole Lady Tania si avvicinò ad Ettore, lo accarezzo sul petto scendendo verso il ventre e proseguendo fino alle palle che strinse nella mano.
Prese una cordicella e cominciò a legargli le palle, fece alcuni giri di corda ed alla fine fece un nodo ben stretto ma non contenta di questo agganciò una estremità di una corda elastica alle catene e l’altra estremità la agganciò alle palle che così si trovavano ad essere tirate verso l’alto.
Indosso un quanto di lattice ed immerse la mano in un recipiente che conteneva una sostanza gelatinosa, cosparse abbondantemente il culo di Ettore con quella sostanza che portò un po' di sollievo a quel culo martoriato.
Cominciò con introdurre un dito nel culo di Ettore.
- uno passa.
Disse Lady Tania.
-vediamo con due.
Ed anche il secondo dito entrò senza difficoltà.
- ed ora con tre.
Il terzo dito entrò anche se adesso cominciava a sentirlo anche perché Lady Tania con malizia cominciò a roteare le tre dita dentro il culo di Ettore.
Estrasse le tre dita, le immerse nuovamente nella sostanza gelatinosa e cosparse nuovamente il buco del culo.
Questa volta le dita erano quattro ma alla fine entrarono anche quelle.
Estrasse nuovamente le dita e cosparse abbondantemente nuovamnete il buco del culo.
Lady Tania fece un profondo sospiro e disse:
- ora viene il bello.
A queste parole seguì l’azione nella quale le quattro dita furono nuovamente infilate nel culo di Ettore, il quinto dito venne ripiegato sul palmo della mano e cominciò a spingere, il punto più difficoltoso era quello di far passare per il buco del culo le nocche, anche se il buco era ormai allargato abbastanza non era facile far entrare la mano.
Lady Tania estrasse la mano o meglio la parte di meno che era riuscita a far entrare nel buco e lubrificò nuovamente il buco.
- vedrai che adesso ti metto dentro tutta la mano a costo di romperti il culo.
Lady Tania introdusse nuovamente le dita e cominciò a spingere nuovamente ma le nocche non volevano passare, il buco seppur largo non lo permetteva anche perché Ettore appena sentiva il dolore tendeva a stringere il culo.
Lady Tania cambiò tecnica, introdusee nuovamente le dita ma questa volta continuò a spingere lentamente mentre adava alla mano un lento movimento rotatorio, continuò a spingere lentamente ed improvvisamente le nocche superarono l’anello anale e si ritrovò con l’intera mano dentro il culo di Ettore.
Rimase ferma per un po' finché sentì che il culo si stava rilassando, a quel punto cominciò un lento movimento di rotazione della mano, questo provocava in Ettore delle strane ed intense sensazioni.
Mai avrebbe immaginato di poter ricevere una mano in culo, anche se in fondo in fondo lo sperava ed immaginava da tempo.
Lady Tania lentamente cominciò ad estrarre la mano e il dolore che Ettore provava era pari a quello provato nell’introduzione.
La mano di Lady Tania ora era uscita e altro lubrificante venne nuovamente spalmato sul culo, pochi secondi e nuovamente la mano cercava di introdursi nel buco, questa volta un po' più facilmente ma non per Ettore.
Ancora una volta una volta dentro tutta la mano Lady Tania roteo il polso, estrasse nuovamente la mano per poi introdurla nuovamente, questa azione la ripetè alcune volte finché sentì che il passaggio era abbastanza agevole ma l’ultima volta non estrasse la mano come le volte precedenti, con la mano ancora dentro il culo la richiuse a pugno e così cominciò ad estrarla, era quasi uscita del tutto ma anziché estrarla la introdusse di nuovo per poi tirarla fuori lentamente senza lasciargli un attimo di respiro.
Ora la mano era fuori ed Ettore si rilassò sfinito, dolorante ma soddisfatto di aver superato questa prova che aveva sognato da tempo e finalmente era riuscito a realizzare.
Fu slegato ed aiutato a scendere dal tavolo, si fermò per qualche istante a riprendere fiato, la cameriera comparve di nuovo e gli indicò la porta da dove era entrato.
Con fare malfermo risalì le scale che lo portavano al piano superiore, la cameriera lo accompagnò nella stanza dove aveva lasciato i vestiti e gli disse.
- se vuoi li a destra c’è un doccia se vuoi approfittarne, io ti aspetto fuori.
Entrò nella doccia aprì i rubinetti dell’acqua calda e fredda e lasciò che un tiepido scorrere dell’acqua gli percorresse tutto il corpo, dopo qualche minuto di quella doccia ristoratrice usci e si rivestì.
Uscì dalla stanza e la cameriera comparve per accompagnarlo fino sull’uscio.
- alla prossima volta. Gli disse con fare gentile
Si avvio verso la macchina che l’imbrunire ormai cominciava, salì in macchina e lentamente si avviò verso il cancello che al suo avvicinarsi si aprì.
Imbocco la strada del ritorno e mentre si avvicinava all’autostrada che lo riportava a a casa ripenso a quando avrebbe rivisto Lady Tania, ormai gli era entrata nel cervello.
scritto il
2025-09-24
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