Giorgio – Giorgina Diario di una trasformazione parte 1

di
genere
dominazione

Giorgio parcheggiò la macchina nel parcheggio adiacente il supermercato, scese e meccanicamente prese il cellulare per controllare gli ultimi post su Facebook.
A testa bassa con lo sguardo fisso sullo schermo stava leggendo un ultimo post quando senza accorgersi andò ad urtare una signora che usciva dal supermercato con in mano diverse borse voluminose piene di spesa.
L’urto inevitabile provocò la caduta di una parte delle borse della spesa della signora che adirata gli gridò:
-Cafone…. Non vedi dove metti i piedi!!
-Guarda che diavolo hai combinato, mi si è rotta anche la bottiglia dell’olio e adesso chi me lo ripaga.
Giorgio imbarazzato per quanto era successo cerco balbettando di scusarsi ma la signora lo fulminò con uno sguardo che non ammetteva scuse:
-Almeno cerca di raccogliere quello che hai fatto cadere.
Le parole seguite da uno sguardo agghiacciante lo lasciarono a bocca aperta incapace di proferire parole.
-Non stare li come un idiota raccogli tutto che ho fretta e dopo mi ricomprerai tutto quanto si è rotto o rovinato.
Giorgio si chinò per raccogliere da terra quello che era possibile e fu in quel momento che notò i piedi calzati in un paio di stupende scarpe in pelle di capretto con un vertiginoso tacco a spillo.
Fu più forte di lui, nel raccogliere le cose da terra sfiorò con le mani quei piedi e le scarpe.
Lei si accorse che il gesto non era poi tanto casuale ed un malvagio sorriso gli comparve sulle labbra e fra se pensò:
-Forse questo è il tizio giusto con cui posso divertirmi oltre che avere qualche vantaggioso aiuto.
Si voltò per rientrare nel supermercato e farsi ricomprare quanto era andato perso.
-Sbrigati che ho fretta.
Questo ordine secco e con voce arrabbiata lo sorprese, seguì la signora ed entrarono nel supermercato, fatta di nuovo la spesa si avvicinarono alla cassa e la cassiera riconoscendola sorpresa gli disse:
-Si era dimenticata qualcosa?.
-No devo ricomprare per colpa di questo idiota che mi ha fatto cadere le borse della spesa e si sono rovinate alcune cose che avevo comprato.
A sentire questo Giorgio impallidì ma in cuor suo il lato masochista della sua personalità ebbe il sopravvento che si tramutò in una poderosa erezione.
Usciti dal Supermercato la signora decise di presentarsi.
-Io mi chiamo Gloria ma per te sono Lady Gloria, adesso mi accompagni a casa e mi porti la spesa perché non ho voglia di aspettare l’autobus.
Lieto di essere utile anche per ripagare del danno fatto Giorgio con voce tremante si presentò:
-Piacere Giorgio, sono lieto di poterla aiutare ed accompagnare dove lei vuole, la macchina è parcheggiata proprio li a poche decine di metri.
Prese le borse e si avviò alla macchina, depositò le borse nel bagagliaio e con fare cavalleresco aprì la portiera per far salire Gloria o meglio Lady Gloria che gli diede le informazioni per essere accompagnata a casa.
-Io abito appena fuori del centro nel nuovo quartiere residenziale.
-Si conosco la zona. Disse Giorgio.
Dopo pochi minuti di traffico cittadino Gloria gli fece cenno di accostare all’ingresso di una villetta non molto grande con un bel giardino ben curato.
-Io abito qui.
Furono le sole parole che proferì Lady Gloria.
Scesero e Giorgio prelevò tutte le borse dalla macchina e seguì Lady Gloria con gli occhi fissi su quel posteriore che si muoveva con fare provocante davanti a lui, aperta la porta della villetta gli fece strada fino alla cucina dove depositò le borse.
-A quanto ho capito ti piace essere comandato, vero?
Giorgio impallidì, come aveva fatto a capire la sua indole sottomessa ?
Come aveva potuto in così poco tempo capire quali erano i suoi istinti repressi.
-Si.
Fu la sola cosa che riuscì a proferire.
-Bene allora vuol dire che tu verrai qui domani e mi farai da servo ovviamente senza stipendio, ti deve bastare il piacere di servirmi.
Giorgio a queste parole voleva saltare di gioia, finalmente aveva trovato una Lady da poter servire ma sopratutto essere umiliato che era la cosa che più lo avrebbe gratificato.
Il giorno dopo Giorgio si presentò a casa di Lady Gloria che lo accolse in una vestaglia azzurra semitrasparente che esaltavano le sue forme sinuose, ai piedi dei sandali senza tacco che Giorgio trovò particolarmente sexy.
-Buongiorno Lady Gloria, eccomi qui come mi aveva ordinato.
-Bando alle chiacchiere, comincia a pulire la cucina poi vedremo.
Giorgio cominciò a ripulire e mettere in ordine la cucina, non era trascorsa neanche un’ora quando lady Gloria gli intimò:
-Quando hai finito di pulire la cucina rimetti in ordine e pulisci la mia stanza.
Finito di sistemare la cucina Giorgio andò nella camera di Lady Gloria e cominciò a sistemare la stanza.
Stava chino per cogliere i vestiti sparsi per terra quando sentì una stretta alle palle, sorpreso cercò di rialzarsi ma la voce di Lady Gloria lo raggelò.
-Continua pure verme, devi fare tutto e bene altrimenti ti stacco queste palle.
Giorgio era sorpreso ma nello stesso tempo felice del linguaggio usato da Lady Gloria, in fondo in fondo lo desiderava.
-Quando hai finito di sistemare i vestiti vieni nell’altra stanza.
Giorgio sistemò con cura i vestiti nell’armadio e passo quindi a sistemare la biancheria intima di Lady Gloria e con un inconsapevole impulso annusò e si strofinò sul viso la biancheria mano a mano che la riponeva nei cassetti.
Lady Gloria sulla porta della stanza lo osservava senza farsi notare e fra se e se pensava a come avrebbe potuto sfruttare la situazione e divertirsi allo stesso tempo.
Giorgio finito di sistemare la biancheria nei cassetti si voltò e in quel momento si rese conto che lady Gloria aveva visto tutta la scena ed arrossi cercando di balbettare delle scuse.
Lady Gloria allora prese al balzo l’occasione e gli disse:
-Visto che ti piace la biancheria femminile ho qualcosa per te, vieni.
Giorgio seguì Gloria che lo condusse in un camerino, aprì un armadio dove per la gioia di Giorgio facevano bella mostra diverse divise da cameriera ed un ripiano ricolmo di scarpe di tutti i tipi.
-Questa è la divisa che indosserai quando sei qui.
-Tanto per cominciare vieni qui tutti i sabati a sistemarmi la casa e se non sarò soddisfatta di quello che fai per te saranno guai ma se farai il lavoro per bene potrei anche darti qualche soddisfazione supplementare.
Passavano le settimane e come richiesto da Lady Gloria Giorgio il sabato mattina si recava a casa di Lady Gloria, indossava la divisa da cameriera e iniziava le pulizie, ma quel sabato stava per indossare la divisa quando si accorse che la gonna era molto più corta delle solite e al posto delle culotte si trovò un tanga molto mini che certamente non nascondeva il suo pene.
Stava per chiedere spiegazioni quando Lady Gloria comparve sulla porta e lo apostrofò:
-Non sei ancora pronta Giorgina ? A proposito, questa è la tua nuova divisa.
Aveva calcato l’accento sull’ultima parola, lui rimase senza fiato, lo aveva chiamato con nome di donna e questo gli provocò un inizio di erezione che maldestramente cercava di coprire, riuscì solo a proferire poche ma significative parole:
-Si Milady
-Bene vedo che cominci a familiarizzare con il personaggio che sei e che sarai d’ora in poi quando sei qui.
-Penso proprio che Giorgina sia un bel nome per te, non è vero ?
-Si… si. Balbetto Giorgio felice che lo avesse chiamato al femminile.
-Sai preparare il the.
Gli chiese Lady Gloria.
-Si Lady vivo da solo e perciò devo arrangiarmi.
-Bene vedremo come te la cavi, la prossima settimana verranno a trovarmi due mie amiche, ovviamente metterai delle scarpe con il tacco e sotto metterai quello che ti ho preparato.
A queste parole Giorgio impallidì, un conto era vestirsi da cameriera al cospetto di Lady Gloria ma essere esibito davanti alle sue amiche e per di più con qualcosa che ancora ignorava lo imbarazzava non poco.
-Queste sono le regole, se non ti vanno bene puoi andartene anche subito, ti lascio 5 minuti per decidere.
Detto questo Lady Gloria uscì dal camerino lasciandolo solo a combattere con i suoi pensieri ed i suoi dilemmi, restare o andarsene, se decideva di andarsene non avrebbe più rivisto Lady Gloria e così decise di rimanere ed accettare anche questa umiliazione.
-Rimango.
Fu la sola parola che riuscì a dire.
-Bene allora forse è meglio che prima di farmi fare brutte figure con le mie amiche verifichiamo fino a che punto arrivi.
Detto questo gli porse un piede.
-Leccalo e fai bene.
Questo ordine secco non lo colse di sorpresa anzi lo aveva desiderato fino dal momento che era entrato in casa di Lady Gloria.
Con devozione si dedicò a leccare il piede che gli era stato porto, si dedicò particolarmente a leccare le dita che succhiò con avidità.
-Direi che per questo vai bene si vede che sei portato a leccare ma la prossima settimana non sarà così, le mie amiche hanno dei gusti mooolto particolari.
Insistette sulla parola molto per fargli capire che non sarebbe stata una giornata piacevole almeno per lui.
Il resto della giornata trascorse in fretta e la notte fu particolarmente agitata ed insonne in attesa dell’incontro con Lady Gloria e le sue amiche.
Il sabato successivo nel pomeriggio come da accordi andò a casa di Lady Gloria.
Appena entrato Lady Gloria gli fece cenno di inginocchiarsi e leccargli i piedi cosa che fece con molto piacere.
-Ricordati verme che quando vieni qui per prima cosa rendi omaggi a questi bei piedini e vedi di metterci impegno altrimenti sono guai per te, mi sono spiegata Giorgina.
-Ed ora sbrigati, vai in camerino e vestiti che le mie amiche saranno qui tra poco, sul letto trovi tutto il necessario per vestirti e non dimenticare nulla.
Si allontanò per accedere al camerino, sul letto in bella mostra la nuova divisa in seta nera da cameriera ma quello che notò con meraviglia erano un paio di calze a rete con la cucitura posteriore il mini tanga rosso scarlatto e per completare il tutto un paio di scarpe dal tacco molto alto.
-Oddio. Penso fra sé e sé ma con questo mi vedranno tutto sotto.
-Allora!!!!!! hai finito ?
La voce autoritaria di Lady Gloria lo riportò alla realtà e si affrettò a togliersi gli abiti maschili per indossare quelli femminili.
Mentre si stava vestendo nel sentire la seta scorrere sul suo corpo ebbe una violenta erezione ma il peggio doveva ancora avvenire ed infatti quando si infilò le calze e il tanga quasi stava per esplodere senza alcun aiuto delle mani come era abituato solitamente fare.
-Giorgina!!!! sbrigati, non ho tempo da perdere.
Di nuovo fu richiamato alla realtà della situazione.
-Eccomi Milady.
Lady Gloria quando lo vide scoppiò in una fragorosa risata.
-Veramente bella, stai meglio con i vestiti da donna che da uomo, ma sei proprio sicura di non essere una donna sotto sotto ?.
Questa affermazione lo fece arrossire e chinò la testa per non mostrarsi con il viso che era dimostrava la sua indole nascosta.
All’improvviso uno squillo del campanello dell’ingresso avvertiva che le amiche di Lady Gloria erano arrivate.
-Vai in cucina e comincia a preparare per il the, ti chiamo io quando ne abbiamo bisogno.
Con queste parole Lady Gloria liquidò Giorgina che si diresse verso la cucina mentre Lady Gloria faceva accomodare le amiche nel salotto.
Le tre amiche parlavano del più e del meno quando Lady Gloria disse loro:
-Oggi voglio farvi una sorpresa che spero apprezzerete, ho una cameriera tutto fare che da oggi sarà qui a disposizione mia e anche vostra.
Aveva fatto questa rivelazione a voce alta in modo che anche Giorgina sentisse, al che a sentire questo Giorgina impallidì, non solo sarebbe stato al servizio di Lady Gloria ma questa l’avrebbe prestata anche alle sue amiche che al dire di Lady Gloria erano molto più esigenti di lei.
- Giorgina!!! portaci del the e dei biscotti.
L’ordine lo riportò subito alla realtà, si affrettò a preparare il the ed i biscotti che mise su un vassoio e poi con passi malfermi visto che non era abituato a camminare con dei tacchi così alti cercò di andare verso il salotto.
Cercò di tirare più giù che poteva la gonna per nascondere la sua mascolinità ma se si copriva davanti si scopriva il posteriore, alla fine lasciò perdere e preso il vassoio con il the ed i biscotti si incamminò per servire Lady Gloria e le sue amiche.
-Oh cherì, ma che bella cameriera che hai trovato.
Esclamarono all’unisono le amiche di Lady Gloria.
-Giorgina ti presento le mie amiche, Sandra e Michela.
Giorgina fece un inchino in segno di saluto.
-Ah però vedo che l’hai già addestrata bene. Disse Sandra
Giorgina si chinò per appoggiare il vassoio sul basso tavolino al centro della stanza e nel fare questo la gonna gli risalì ancora di più sul culo mostrando così il culo scoperto visto che il tanga gli era penetrato fra la chiappe.
-Certo che ha un bel culetto.
Disse Michela allungando una mano e palpeggiandogli oscenamente senza ritegno il culo così esposto.
-Certo che un culo così meriterebbe di essere valorizzato. Disse Sandra.
-Ma raccontaci un po' Gloria, lo hai già addomesticato o è ancora selvaggio ? Chiese Michela.
-No per il momento la uso per fare le pulizie e rimettere in ordine la casa, per quanto riguarda l’addomesticamento ci stò pensando.
A sentire questo Giorgina ebbe un attimo di paura, cosa intendeva per addomesticamento ? Cupe idee gli passarono per la mente in quel momento e impallidì visibilmente.
Di questo se ne accorse Lady Gloria che con fare suadente lo rassicurò.
-Non ti preoccupare per il momento non ho intenzione di passare alla fase di addestramento anche se tutto sommato penso che tu sia pronta e comunque niente di cui tu possa pentire, quando deciderò sarà un addestramento soft, niente di crudele.
A queste rassicurazioni Giorgina si tranquillizzò.
Lady Gloria, Sandra e Michela continuarono la loro conversazione e degustazione del the, Giorgina si recò nuovamente in cucina per sistemarla.
Le tre amiche continuavano la conversazione e Giorgina cercava di carpire qualche brano della conversazione ma non ci riusciva, era tentata di andare più vicina per origliare meglio ma si trattenne pensando che avrebbero potuto notarla.
Dopo quasi due ore le due amiche si congedarono da Lady Gloria ma sulla porta prima di uscire dissero a voce alta in modo che anche Giorgina sentisse:
-Speriamo che la prossima volta ci sia da divertirsi e comunque informaci quando deciderai di portarla al club.
A sentire questo Giorgina si preoccupò, che cosa intendevano per divertirsi e di che club si trattava ?
Giunse Lady Gloria che dopo aver salutato le amiche si recò in cucina per complimentarsi con Giorgina.
-Bene sono contenta di come ti sei comportata, ora puoi anche andartene a casa, ti chiamo io quando ne avrò bisogno.
Giorgina si rivestì con gli abiti maschili e con rammarico ripensò a come era stato bene con gli abiti femminili.
I giorni trascorrevano ma non giungeva nessuna chiamata da Lady Gloria, Giorgina cominciò ad essere nervoso ed a fare mille suggestioni sul perché non arrivava la telefonata tanto attesa, ripensò a quanto era successo per analizzare se aveva commesso qualcosa che Lady Gloria non avesse gradito.
Anche quel sabato mattina uscì dall’appartamento per recarsi a fare le spesa ed il pensiero corse immediatamente al giorno in cui incontrò lady Gloria, un senso di tristezza lo assale, stava per chiudere la porta di ingresso quando il telefono cominciò a squillare, guardò il numero che compariva sul display ma non era un numero conosciuto, stava per rifiutare la telefonata pensando che fosse uno dei soliti numeri di call-center che oramai quotidianamente ti disturbano ma … chissa per quale motivo accetto la telefonata.
La voce squillante di lady Gloria lo sorprese nono poco, con il cuore in gola e con voce tremante rispose:
- Buongiorno Lady
- Ciao Giorgina, come vedi non mi sono dimenticata di te ho avuto qualche contrattempo ma sono qui, anzi oggi pomeriggio vieni da me puntuale alle 14.
E con questa affermazione chiuse la telefonata.
Giorgina non stava più nella pelle, si dimenticò che doveva andare a fare la spesa e ripenso solamente al fatto che il pomeriggio avrebbe rivisto Lady Gloria.
Non riusciva ad immaginare il motivo ma era contento di poter andare da lei.
La mattinata trascorse velocemente, andò al solito supermercato per fare la spesa e giunto a casa sistemata la spesa cominciò a prepararsi per andare da Lady Gloria.
Mancavano pochi minuti alle 14 quando suonò al campanello della villetta di Lady Gloria, il cancello si aprì e lui percorse il breve vialetto di entrata, il portoncino di ingresso si aprì e comparve Lei.
- Buongiorno milady.
Sono le uniche parole che riusci a proferire perché rimase ammutolito ed immobile, lei stava sulla porta una corta gonna nera accompagnata da stivaloni in pelle che arrivavano ben oltre il ginocchio, era diabolicamente affascinante.
- Bè che fai li imbambolato.
Si riprese immediatamente, entrò e si gettò ai suoi piedi baciando devotamente quei stivali.
- Bene, vedo che non ti sei dimenticata le buone maniere, entra e dopo vai a prepararti che arrivano le mie amiche che già conosci, oggi abbiamo deciso di divertirci un po', non tu, noi.
A queste parole Giorgina si fece pensierosa, che voleva dire che volevano divertirsi ?.
Andò nello spogliatoio dove trovò la solita divisa da cameriera, rapidamente la indosso ed un brivido di piacere gli attraversò la schiena.
Finito di vestirsi si recò in salotto dove lo attendeva Lady Gloria che gli diede subito un ordine.
- Bene, vai pure a preparare il the che fra poco arrivano le mie amiche.
Giorgina andò in cucina e cominciò a preparare il the ed i soliti biscottini che sistemò in un vassoio.
Mentre preparava il thè sentì suonare il campanello e la voce squillante delle amiche di Lady Gloria riempì i locali, riusci a percepire solo alcune parole di convenevoli poi il tono di voce si abbassò e Giorgina non riuscì a percepire altro.
Dopo una decina di minuti la voce di Lady Gloria lo riportò alla realtà, si sistemò come poteva la divisa da cameriera, prese il vassoio con il thè ed i pasticcini e si incammino con passo abbastanza sicuro verso il salotto.
Appena entrò nel salotto le due amiche di Lady Gloria lo salutarono.
- Ciao Giorgina, come stai ? Tutto bene ?
Al che Giorgina con un filo di voce rispose.
- Buongiorno Milady, si stò bene grazie.
- Ah meno male perché oggi ti faremo lavorare e speriamo che tu sia all’altezza come ci ha promesso Gloria.
A sentire questo per un istante ebbe paura, che cosa aveva promesso Lady Gloria alle sue amiche ?, non riusciva a pensare cosa.
Servì il thè ed i biscottini ma nella sua mente continuava a ripensare a cosa aveva promesso loro Lady Gloria.
Giorgina non aveva fatto caso ma le amiche di Lady Gloria non indossavano come la volta precedente dei pantaloni ma delle gonne.
- Gloria ci ha detto che sei molto brava a leccare. Disse Michela
Accompagnò questa frase con un gesto che fece rimanere di stucco Giorgina, Michela con un veloce gesto si era sollevata la gonna mostrando che sotto non portava biancheria intima e con voce imperiosa che non ammetteva repliche gli disse:
-Lecca e vediamo se quello che ha detto Gloria è vero.
Giorgina si inginocchio davanti alla figa aperta di Michela e cominciò a leccarla con vigore.
- Leccala piano e in profondità.
A queste parole rallentò la leccata e si concentrò a penetrare il buchino con la lingua.
- Continua pure. Disse Michela
- Sembra che tu non abbia fatto altro nella vita, dopo farai lo stesso trattamento a Sandra.
Continuò per buoni dieci minuti a leccare la figa a Lady Michela finché Lady Sandra non lo fermò e sollevandosi la gonna disse.
- Adesso prova questa e dopo ci dirai quale è la più gustosa. Accompagno questa affermazione con una risatina.
Giorgina si rialzo e si inginocchio davanti alle gambe spalancate di lady Sandra, questa al contrario di lady Michela aveva la figa completamente rasata.
Giorgina restò immobile a contemplare quella figa rasata ma la voce imperiosa di Lady Sandra lo riportò alla realtà.
- Allora vuoi leccarla o hai bisogno di qualche incentivo.
A queste parole Giorgina si avvicino a quella spaccatura rosea, delicatamente scostò le grandi labbra e cominciò a leccarla con ardore.
- Sai Gloria, avevi proprio ragione sa leccare molto bene chissa dove ha imparato.
Mentre continuava a leccare sentì lady Michela che si rivolgeva a Lady Gloria.
- Oggi ho fatto spese al sexy shop vicino al nostro club, finalmente sono arrivati i giocattoli che avevo ordinato e il proprietario mi ha fatto omaggio di questo bel giocattolino.
Detto questo estrasse dalla borsa una scatola rossa, l’aprì ed estrasse l’oggetto di cui parlava, si trattava di un oggetto di lucido acciaio a forma di uovo, le dimensioni erano proprio quelle di un uovo ma terminava da una parte con un piccolo gambo con alla fine un disco che racchiudeva un bellissimo e brillante cristallo Swarovsky.
Giorgina fece il gesto di alzare la testa per osservare l’oggetto ma lady Sandra lo prese per i capelli e gli rificco la testa fra le gambe.
- Non ti ho detto di smettere, continua e non fermarti altrimenti sono guai.
Ormai stava lappando quella figa da 10 minuti e la lingua cominciava a dolergli ed anche il collo non era da meno vista la posizione non proprio comodo che aveva.
Le tre lady si passarono l’oggetto fra le mani commentandolo, Giorgina non riusciva a capire cosa fosse e la curiosità si faceva sempre più grande.
Lady Sandra a questo punto fece una proposta che lasciò Giorgina sbalordita e preoccupata.
- Perchè non lo facciamo provare a Giorgina, così vediamo che effetto fa.
Giorgina era sempre più preoccupata ma la voce suadente di lady Gloria la tranquillizzo.
- Si possiamo provare, tanto prima o poi si dovrà abituare a questi oggettini.
- Ah ah ah vero anzi sarà molto più divertente quando Gloria lo porterà al club.
A sentire questo Giorgina impallidì e si raddrizzo immediatamente.
-No no tranquilla rimani pure chinata, noi non ci scandalizziamo per questo.
Michela nel frattempo cominciò a palpeggiargli il culo e con fare diabolico infilò la mano sotto le culottes avvicinandosi al buco del culo, una mossa secca e un dito cercò di intrufolarsi nel buchino, a questa mossa Giorgina reagì alzandosi di scatto e serrando le chiappe.
-Verme, chi ti ha detto di muoverti, rimettiti in posizione come prima e togli queste ridicole culottes.
Giorgina si spaventò e per evitare ulteriori punizioni si rimase in posizione, prese le culottes per l’elastico e se le tolse una volta terminata l’operazione si rimise in posizione e la voce di Lady Sandra lo sorprese.
-Oh bene così stai molto meglio mia cara Giorgina.
-adesso proviamo questo piccolo gioiello che mi hanno regalato proprio questa mattina.
-Ti piace, Giorgina?
Chiese con voce melliflua Sandra mostrandogli l’oggetto tanto descritto prima.
-Sai dove lo mettiamo questo bel gioiellino ? Lo mettiamo in questo bel culetto.
Nel dire questo aveva avvicinato l’oggetto al culo di Giorgina e con mossa decisa glielo infilò dentro fino alla base.
A questa introduzione Giorgina reagì mettendosi in posizione diritta ma Sandra con voce imperiosa che non ammetteva repliche lo apostrofò.
- Chi ti ha dato l’ordine di alzarti, rimettiti in posizione come prima.
-Vedi che bel buchino hai adesso, ora si che è prezioso, non trovate?.
Disse questo rivolta alle sue amiche.
-Si veramente bello per quel bel culetto ma io direi di non tralasciare anche queste due belle palline che ne dite.
A pronunciare questo era stata Michela che preso un cordoncino dalla borsa si mise dietro a Giorgina e con mosse rapide e precise legò le palle della malcapitata Giorgina, ma non contenta gli lego i polsi dietro la schiena rendendolo indifeso dinnanzi alle tre lady.
-Reggetelo forte che non si muova. Disse Michela
Gloria e Sandra si misero ai fianchi di Giorgina e presolo sotto le braccia lo misero in piedi, Lady Michela si avvicinò a Giorgina e presolo per le palle cominciò a stringerle.
Giorgina per il dolore cominciò a lamentarsi ma Lady Michela lo raggelò dicendogli.
-Ti lamenti per così poco? Cosa dirai allora quando comincerò a dare calci a queste palline o a dare delle belle manate fino a fartele diventare blu?.
scritto il
2025-09-26
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