Giorgio – Giorgina Diario di una trasformazione parte 2

di
genere
dominazione

Giorgina sempre più impaurita e dolorante stava sopportando i calci che Michela aveva cominciato a dargli alle palle mentre Sandra e Gloria lo tenevano fermo ed evitavano che si muovesse, questo però non impedì al cazzo di Giorgina di tentare una erezione.
Dopo una decina di colpi finalmente Michela smise, fece scogliere il legame che gli bloccava i polsi ma non era ancora soddisfatta.
-Cara Gloria ora tocca a te decidere su cosa fare di questo verme.
-Beh sai Michela penso che forse Giorgina abbia voglia di sfogarsi, non è vero Giorgina, dimmi che hai voglia di sfogarti, tanto si vede da come ti si è raddrizzato il cazzo che ne hai voglia.
Giorgina impallidì.
-Prima di masturbarti però voglio una bella leccata.
Detto questo anche Gloria si alzò si sfilò i pantaloni, si accomodò sul divano, spalancò le gambe e mise in mostra la sua figa tutta depilata, afferrò per i capelli Giorgina e trascinò la sua testa fino che il volto si trovò a contatto ma sopratutto la bocca si appoggio alla figa palpitante e vogliosa di una profonda leccata.
-Sbrigati buona a nulla, vedi di farmi un bel servizio.
Giorgina cominciò a leccarla e ci metteva tutto l’impegno di cui era capace ma dopo qualche minuto Gloria tirandola per i capelli la allontano bruscamente.
-Sei proprio una incapace, neanche buona a leccare una figa, vali meno di un cagnolino.
-E adesso masturbati, almeno in questo sarai capace spero o devo farlo io?.
Giorgina cominciò una lenta masturbazione ma la voce di Michela lo raggelò.
-Ma guarda guarda, non è neanche capace di masturbarsi, hai ragione tu Gloria, non vale proprio niente è una nullità assoluta, bisognerà che veniamo più spesso a trovarti e insegnare a questo verme come deve comportarsi.
-però potresti portarlo al club la prossima volta che ci riuniamo, così ci possiamo divertire e far divertire le altre. Aggiunse Sandra
-Beh non è una cattiva idea. Aggiunse Lady Gloria
- Ci penserò e vi farò sapere, però dobbiamo organizzare veramente una bella serata indimenticabile sopratutto per lei, vero Giorgina ?
A quel punto Michela scostò la mano di Giorgina dal cazzo, lo prese in mano e con una mossa veloce, violenta ed inaspettata mise a nudo la cappella del cazzo iniziando una violenta masturbazione accompagnata da una vigorosa stretta alle palle.
La masturbazione così fatta da Michela provocò quasi istantaneamente una violenta eiaculazione che Sandra prontamente raccolse in una tazzina del the.
-Sarebbe un peccato sprecare questo buon succo, vero Giorgina?
Giorgina restò senza parole e con un cenno del capo annuì.
Sandra a quel punto avvicinò la tazzina con lo sperma alla bocca di Giorgina e con voce dolce e suadente disse:
-Bevilo tutto, vedrai è buono ma sopratutto è tutta roba tua.
-Questa volta ti bevi il tuo succo ma la prossima volta potrebbe non esserlo.
Giorgina chiuse gli occhi e bevette tutto il contenuto della tazzina.
-Leccala bene, la tazzina deve essere pulita completamente.
Giorgina si adoperò per eseguire quanto gli era stato ordinato e così si rese conto di essere completamente soggiogato dalle tre Lady ma questo in fondo era quanto aveva sempre sognato, essere comandato e servire devotamente una Lady.
Poco dopo mentre Sandra e Michela stavano per andarsene nel salutarle Giulia aggiunse:
-Mi raccomando tornate presto a farmi visita che ho voglia di continuare con l’addestramento di questa cagna.
Quindi rivolta a Giorgina:
-Puoi anche andartene per oggi ma tieni al caldo il gioiellino di Sandra e la prossima volta che vieni qui lo voglio vedere al suo posto cioè dove sta adesso e quando sarai qui devi indossare come sempre la biancheria che ti trovi sopra il letto in camerino.
Detto questo diede una sonora sculacciata a Giorgina che si avvio al camerino per eseguire quanto gli era stato ordinato.
Nell’uscire dalla casa di Lady Gloria lo raggiunse un ultimo avvertimento:
-Ricordati che ti voglio qui sabato prossimo e vedi di essere puntuale ma sopratutto eseguire gli ordini, vattene cagna.
Giorgina si allontanò a testa bassa ripensando a quando avrebbe rivisto Lady Gloria.
Era già trascorsa una settimana dall’incontro con Lady Gloria e le sue amiche ma ancora nessuna chiamata, Giorgio (Giorgina) era ansioso di ricevere una sua chiamata e l’attesa snervante lo aveva messo di cattivo umore.
Giorgio uscì per una passeggiata augurandosi che un po' di aria fresca portasse via i suoi pensieri, non era ancora uscito da casa che il telefono squillò, comparve la scritta NUMERO PRIVATO, stava per rifiutare la chiamata pensando che erano le solite telefonate pubblicitarie ma qualcosa gli suggerì di rispondere.
-Buongiorno Giorgina
Riconobbe la voce di Lady Gloria ed ebbe un sussulto.
-b...buongiorno
Riuscì a balbettare mentre sentiva il cuore salirgli in gola.
-Sabato ti aspetto a casa mia, dopo ti mando su whatsapp le istruzioni di come ti devi vestire.
Stava per replicare ma Lady Gloria chiuse la telefonata.
Ormai non serviva più che uscisse a camminare, la telefonata tanto attesa era arrivata ed ora era ansioso di leggere quanto gli avrebbe scritto Lady Gloria.
Dopo circa 10 minuti lo squillo del cellulare lo avvertiva che era arrivato un nuovo messaggio su whatsapp, sapeva già da chi proveniva quel messaggio perché il numero di quel cellulare lo conosceva solo Lady Gloria
Aprì con ansia il messaggio e rimase di stucco, senza parole per quanto trovava scritto.
-Ciao sono Gloria, ti aspetto domani pomeriggio alle 14,30 a casa mia. Devi indossare il gioiellino della mia amica e intimo femminile azzurro, ti conviene essere puntuale e preciso nell’eseguire i miei ordini altrimenti non presentarti nemmeno, ah dimenticavo calze a rete con cucitura.
Rilesse più volte il messaggio per essere sicuro di aver letto bene, ma come pretendeva che andassi da lei indossando un intimo femminile? Va bene che qualche volta si era azzardato a indossare dell’intimo femminile ma era stato solo dentro le quattro mura di casa ma ora gli era stato ordinato di raggiungere Lady Gloria e questo significava attraversare mezza città e il sapere che sotto i suoi abiti indossava dell’intimo femminile lo imbarazzava anche se non si poteva notare.
Dopo qualche tentennamento si decise di assecondare quella vocina malefica che gli suggeriva di obbedire a quell’ordine.
Aprì l’armadio dove custodiva in un cassetto alcuni capi femminili ma nessuno era di colore azzurro pertanto si fece coraggio ed uscì per recarsi in un negozio del centro dove più volte la sera dopo la chiusura si era soffermato per ammirare tutti gli abbigliamenti femminili esposti.
Dopo quasi un’ora di girovagare sempre più indeciso se entrare o meno nel negozio, rosso in viso per la vergogna spinse la porta del negozio ed entrò.
Un intenso profumo femminile lo avvolse ed una voce calda e sensuale dal retro del negozio gli disse:
- Un attimo, arrivo subito.
Pochi istanti ed ecco che la voce si materializzò, era una signora non più giovanissima ma con ancora un fascino intrigante.
-Buongiorno. Disse con voce inflessibile senza tradire la sorpresa di vedere un uomo nel suo negozio.
-Desidera signore?.
Sempre più imbarazzato ed impacciato Giorgio cominciò a farfugliare.
- Ecco,…. Io cercavo,…. Volevo vedere una.
E qui si fermò sempre più impacciato, non sapeva come continuare ma la signora aveva intuito il tipo di richiesta che si aspettava e lo anticipò:
-Voleva vedere una parure di intimo?
-Si ecco quella, ….. volevo fare un regalo ad una amica.
Le parole gli erano uscite tutte d’un fiato, finalmente era riuscito ad esprimere cosa cercava.
-Ah bene non c’è che l’imbarazzo della scelta, cominciamo dal colore, quale colore preferisce, di solito i colori più richiesti sono il rosso ed il nero, un classico ma alcune preferiscono il bianco o il giallo che va tanto di moda in questo periodo.
Sembrava che la proprietaria gli avesse letto nel pensiero e questo lo mise a disagio ma facendosi coraggio disse:
-Non saprei, alla mia amica piace l’azzurro o il celeste.
-Si dovrei avere qualcosa su quelle tonalità però il problema sarà la taglia perchè di quei colori non ho un gran assortimento, sono colori che non sono molto richiesti, comunque vediamo, quale taglia ha la sua amica?
Sottolineò con una leggera inflessione della voce la parola amica tanto per fargli capire che aveva capito che non esisteva una amica ma che il tutto era per lui.
- Dovrebbe avere una quarta almeno così mi pare, più o meno è alta come me ed ha una corporatura non tanto esile, grosso modo come me.
Riuscì a descrivere sommariamente la corporatura della presunta amica, alla fine della frase era tutto rosso in volto ma era riuscito a finire la frase.
- Va bene ora controllo cosa ho in magazzino.
Con queste parole la proprietaria si allontanò per recarsi nel retrobottega e poco dopo uscì con due scatole.
- Questo è quello che ho disponibile, se non va bene dovrei ordinarlo ma ci vogliono 5-6 giorni perché arrivi.
Aprì le scatole e gli mostrò i due completini, uno azzurro e l’altro un po' più scuro praticamente un blù mare.
Giorgio guardò i due completini ed alla fine scelse quello azzurro.
- Si va bene questo.
Disse con un filo di voce.
- ah dimenticavo potrebbe aggiungere anche un paio di calze a rete, quelle con cucitura. Disse tutto d’un fiato trattenendo il respiro mentre diventava tutto rosso in viso.
- va bene. Aggiunse la proprietaria
- va bene una taglia M ?
La proprietaria disse:
-bene, le faccio una confezione regalo o preferisce portarlo via così?
-Si va bene la confezione regalo. Disse Giorgio.
La proprietaria confezionò il pacco, lo mise in una anonima borsa di carta e consegnandolo disse:
-Ecco fatto, spero che la sua amica sia contenta eventualmente lo può cambiare.
Ancora una volta con malizia rimarcò con un tono di voce che faceva capire che lei sapeva che il regalo non era per una amica ma per lui.
Uscì dal negozio, controllò l’orario e si accorse che erano quasi le 11, si affretto per arrivare a casa e appena giunto aprì il pacco e cominciò la vestizione come dalle istruzioni ricevute da lady Gloria.
Impiego un bel po' di tempo ma alla fine era riuscito a vestirsi come gli era stato richiesto, si ammirò allo specchio e con un leggero sorriso di soddisfazione si disse:
- Però non male.
Controllò di nuovo l’orario, finì di vestirsi mettendo sopra il completino i suoi abiti maschili e si incamminò per recarsi all’appuntamento tanto atteso.
Salì in mcchina e si avviò verso la casa di Lady Gloria, giunto davanti al vialetto di casa di lady Gloria verificò di essere in orario, scese dalla macchina e con fare titubante suonò il campanello.
Lo scatto della serratura elettrica lo avvertì che il cancello era aperto ed entrò, percorse il piccolo vialetto di ingresso e stava per suonare di nuovo il campanello quando la porta si aprì lady Gloria lo invitò ad entrare.
-Entra e vai in salotto, arrivo subito.
Entrò e si diresse verso il salotto mentre sentiva che lady Gloria era impegnata in una telefonata che stava per terminare.
-Bene, vedo che sei in orario, hai fatto quello che ti avevo chiesto ?
-Si lady ho eseguito tutti gli ordini che mi aveva dato.
-Ok vediamo allora il risultato.
Lentamente si tolse gli abiti maschili e rimase con il solo completino azzurro come aveva ordinato lady Gloria.
-Direi che per ora hai eseguito bene gli ordini, rivestiti che dobbiamo andare da una mia amica.
A queste parole Giorgio si spaventò un pò al pensiero di doverla accompagnare da una amica perché sicuramente avrebbe avuto qualche sorpresa.
Saliti in macchina Lady Gloria gli dette le indicazioni per raggiungere l’altro capo della città, arrivati nel grande viale che divideva in due la città gli indicò un parcheggio di fronte ad un grande centro commerciale.
- Parcheggia sul lato sinistro di fronte a quel palazzo grigio e bianco.
La voce di Lady Gloria gli giunse improvvisa e lo distolse dai suoi pensieri, entrò nel parcheggio, diede una rapida occhiata se vedeva un parcheggio libero e notò che di fronte al palazzo che gli era stato indicato alcuni posti erano liberi ma con il cartello che indicava “parcheggio riservato ai clienti del salone”.
- Ecco parcheggia lì. Disse Lady Gloria indicandogli i parcheggi riservati del salone.
Parcheggiò con il cuore che batteva forte scese e si affrettò ad aprire la portiera per far scendere Lady Gloria.
-Vedo che hai capito. Aggiunse lady Gloria con aria soddisfatta.
- Seguimi. Aggiunse Lady Gloria
Si avvicinarono all’entrata del salone dove sulla porta si poteva leggere “Salone Betty”, Lady Gloria suonò il campanello e lo scatto di una serratura indicava che la porta era aperta, entrarono ed un intenso profumo di aromi orientali lo colpì.
Una inserviente si fece avanti e riferì che la signora li stava attendendo.
-Prego da questa parte. Disse indicando con una mano una porta rivestita di velluto rosso.
Aperta la porta si trovò in una stanza abbastanza ampia con un paio di poltrone ed un lettino del tipo usati per i massaggi.
-Ciao carissima Gloria, lieta di rivederti. Disse una signora di mezza età che Giorgina immaginò fosse la proprietaria del salone.
-Ciao Betty, come al solito ho bisogno della tua magistrale opera di depilazione. Disse Lady Gloria.
-bene. Disse Betty.
- Solo che questa volta è per lei. Disse Lady Gloria rivolgendosi verso di me
- Betty, devi depilarmi questo ragazzo, mi raccomando un lavoro fatto come sai fare tu.
A queste parole Giorgina impallidì, doveva sottostare ad una seduta di depilazione, fin’ora la depilazione se l’era fatta sempre da solo usando creme depilatorie.
- Va bene. Aggiunse Betty
- Totale ?. Chiese Betty
- Ovviamente si. Aggiunse Lady Gloria.
A questa affermazione il povero Giorgio impallidì e un senso di terrore lo pervase, si vergognava parecchio a mostrarsi nudo di fronte a Betty per subire una depilazione totale che ovviamente comprendeva anche le parti intime ma quello che lo terrorizzava era che dovendosi spogliare avrebbe dovuto mostrarsi con l’intimo femminile.
-ok allora spogliati e distenditi sul lettino.
Le parole di Betty gli giunsero alle orecchie mentre nella sua mente gli passava l’idea di fuggire da quel luogo ma la voce imperiosa di Lady Gloria lo riportò alla realtà.
- Allora che aspetti dobbiamo fare notte ? In attesa che ti decidi?.
Con trepidazione e velocemente si spoglio, si coprì il pene con le mani per quanto poteva e salì sul lettino.
-Pancia sopra.
L’ordine arrivò da Betty e Giorgio si rigirò mettendosi a pancia all’aria.
Lady Gloria si accomodò su una delle poltrone e si mise a controllare il cellulare.
Betty prese da un fornelletto la cera calda e cominciò a spalmargliela sulle gambe, era abbastanza calda e Giorgio emise un mugolio di fastidio per il calore.
- Come… ti lamenti per così poco ?. Disse Betty.
Lasciò che la cera si raffreddasse, la controllò appoggiandoci la mano e quando fu sicura che la cera si era raffreddata prese un lembo dello strato di cera e cominciò a strapparlo ma non lo fece con uno strappo rapido ma lentamente, questo provocava a Giorgina un dolore lancinante cosa che gli provocò una reazione imprevista, si alzò emettendo un grido di dolore.
-Stai fermo e mettiti giù non ho finito, siamo solo all’inizio e ti lamenti per così poco ?
Le parole di Betty lo raggelarono ma si rimise steso sul lettino.
Lady Gloria alzò gli occhi dal cellulare e gli lanciò uno sguardo che non prometteva niente di buono, quindi rivolgendosi a Betty disse:
-Forse ti conviene legarlo così potrai lavorare più agevolmente.
-Si credo proprio di si, meglio legarlo.
A quel punto chiamò una inserviente e gli ordinò di portare l’attrezzatura rossa.
Giorgina a questo punto si rese conto che oramai era nelle mani di Betty e di Lady Gloria.
L’inserviente arrivo con quanto gli era stato ordinato e senza scomporsi minimamente alla nudità di Giorgina gli fisso delle cavigliere ai piedi e delle polsiere ai polsi, fatto questo agganciò le cavigliere ai bordi del lettino che evidentemente era predisposto per questo tipo di aggeggio, si avvicinò alla testa di Giorgina e con decisione gli stese le braccia verso la testa e fisso allo stesso modo anche le polsiere.
Un leggero ronzio lo riportò alla realtà mentre le braccia venivano tese dalla parte opposta delle caviglie da un meccanismo all’estremità del lettino, quando le braccia furono ben tese Betty fermò il meccanismo che lo aveva teso e disse:
-ecco così sarà molto meglio fare la depilazione e non preoccuparti che tanto anche se gridi nessuno ti sente, questa stanza è insonorizzata.
La depilazione riprese lenta e inesorabile, ormai non poteva più muoversi e quando Betty giunse all'inguine il dolore del lento strappo gli strappo lunghi lamenti ma questo non fermava la lenta e inesorabile depilazione.
Finita la depilazione nella parte davanti venne allentata la legatura per permettergli di girarsi a pancia in giù, venne nuovamente tesa la legatura ma questa volta le gambe furono divaricate e legate agli angoli del lettino.
In questa posizione Betty notò il plug ancora infilato nel culo.
Lo prese con due dita e con un rapido gesto lo estrasse senza tanti complimenti accompagnando il gesto con un sorriso sarcastico e dicendogli:
- Questo per ora lo togliamo, tanto questa sera sarà sostituito da ben altro.
A queste parole Giorgina si spaventò e cominciò a pensare cosa volesse intendere Betty.
- Mi dispiace solo che questa sera non potrò essere con voi. Disse Betty
- Mi ha chiamata Renata per avvisarmi di questa sera ma purtroppo avevo già preso degli impegni a cui non posso rinunciare. Aggiunse Betty
- Non importa, aggiunse Lady Gloria
- vedrai che le occasioni per ritrovarci non mancheranno sicuramente.
La depilazione proseguiva finchè arrivò il turno del culo, l'inserviente si avvicinò e allargò le chiappe di Giorgina per permettere a Betty di spalmare la cera calda sul buco del culo di Giorgina che emise un lamento quando venne spalmata la cera.
- Ti lamenti per così poco ? Disse Betty.
- così provi quanto dobbiamo sopportare noi donne per essere belle depilate per gli uomini.
Dopo quasi un'ora di tormento la depilazione era terminata, venne slegato e condotto davanti ad uno specchio per poter ammirare la depilazione fatta da Betty.
- Bravissima Betty, come sempre hai fatto un lavoro perfetto. Aggiunse Lady Gloria.
- adesso ti puoi anche rivestire ma non dimenticarti di metterti anche il gioiellino.
Accompagno queste ultime parole con un gesto che gli indicava il plug appoggiato sul tavolino accanto al lettino.
Con una certa riluttanza prese il plug e lo rimise dove era stato fin poco tempo prima, indosso di nuovo la lingerie e finì di rivestirsi.
Lady Gloria nel frattempo stava parlottando con lady Betty, di tutto il discorso riuscì a cogliere solo poche frasi ma queste bastarono per incutere in Giorgina una certa apprensione.
Era solo riuscito a sentire:
- no non ci sarà solo quello …. credo ci sia anche …. si quello di Manuela…. Adesso dovrebbe essere già addomesticato …. no l’ultima volta non è riuscito ..
credo proprio che ci divertiremo.
Con un cenno della mano indicò a Giorgina che dovevano andare.
- Ciao Betty, ci sentiamo la prossima settimana, poi ti racconto, ciao ciao e divertiti questa sera.
- Ciao Gloria anche a te buon divertimento per questa sera, e mi raccomando.. fate un buon lavoro. E accompagnò il saluto con una risatina.
Uscirono dal salone, mentre si incamminavano verso l’auto Giorgina si guardava attorno ed aveva l’impressione che i pochi passanti che incrociavano sapessero quanto era accaduto poco prima.
Lady Gloria lo richiamò alla realtà dicendogli:
- sbrigati che ho ancora molte cose da fare prima di sera.
Saliti in macchina Gloria disse:
- adesso mi riaccompagni a casa, te ne torni a casa, ti fai una bella doccia ed un profondo lavaggio intestinale, alle 19,30 mi vieni a prendere e non dimenticarti il gioiellino e la parure che hai adesso, vedi di essere puntuale, non mi va di arrivare tardi ad un appuntamento per causa tua.
Saliti in macchina senza proferire parola in 10 minuti riaccompagnò a casa Lady Gloria, una volta arrivati scese dalla macchina e velocemente si diresse per aprire la portiera per fare scendere lady Gloria.
- Buon pomeriggio lady. Sono state le uniche parole che riuscì a proferire mentre il testa gli frullavano strani pensieri pensando a cosa avrebbe potuto succedere quella sera anche se in cuor suo era da molto tempo che fantasticava su come avrebbe potuto evolvere la situazione.
scritto il
2025-09-27
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