Giorgio – Giorgina Diario di una trasformazione parte 3

di
genere
dominazione

Salì velocemente in macchina e si diresse verso casa ma nel tragitto passando davanti ad una farmacia pensò bene di entrare per acquistare un detergente intimo ed una confezione di clismi.
Arrivato a casa controllò l’orario, erano ormai le 15, si diresse verso il bagno, riempì la vasca dell’idromassaggio e di distese nella vasca godendosi il caldo idromassaggio.
Dopo una mezz’ora di idromassaggio passò all’operazione lavaggio intestinale, questo lo tenne occupato per una buona mezz’ora ma alla fine era perfettamente pulito sia dentro che fuori.
Fra una cosa e l’altra ormai erano le 17 e pensò bene di cominciare la vestizione anche se l’operazione era abbastanza veloce visti i pochi indumenti che doveva indossare, tuttavia impiegò parecchio tempo anche perché continuava a rimirarsi allo specchio pensando e fantasticando su quello che sarebbe successo di li a poche ore.
Riguardò l’ora, erano quasi le 19, finì di vestirsi non tralasciando niente di quanto gli aveva raccomandato lady Gloria, uscì di casa e salito in macchina si diresse verso la villetta di lady Gloria.
Mancavano un paio di minuti alle 19,30, parcheggiò la macchina vicino all’ingresso della villetta e con ansia ed un certo timore suonò al campanello, nessuna risposta, ricontrollò l’orario credendo di essere in ritardo ma anzi era in leggero anticipo.
Il cancello non si apriva ed il panico si impossesso di Giorgina, ebbe la tentazione di risalire in macchina e fuggire a quanto lo stava aspettando ma in quel momento udì lo scatto della serratura elettrica del cancello.
Rivolse lo sguardo al portone di ingresso ed eccola li magnifica nel suo abito attillatissimo che metteva in risalto quelle sinuose forme.
Rimase a bocca aperta ad ammirarla mentre percorreva il breve tragitto per arrivare alla macchina.
- beh ti sei addormentato ?
Le secche parole di lady Gloria lo riportarono alla realtà.
- Nnno mi scusi Lady. Sono le sole parole che riuscì a farfugliare.
Aprì la portiera della macchina, lady Gloria si accomodò sul sedile, fu in quel momento che si accorse mentre il vestito gli risaliva sulla coscia metteva in risalto un paio di stivali che arrivavano fino a mezza coscia.
Sentì una vampata di calore salirgli in volto, si mise al posto di guida e chiese:
- dove dobbiamo andare lady ?
- conosci la nuova zona residenziale, quella verso l’ingresso dell’autostrada ?
- no non ci sono mai stato. Disse Giorgina
- ok allora vai verso la tangenziale e prima dell’ingresso in autostrada alla rotonda svolta a destra, prosegui fino alla rotonda successiva e quindi di nuovo a destra, hai capito ?
- si lady, molto chiaro.
Dopo una decina di minuti lasciato il centro città si diresse verso l’indicazione autostrada, ormai erano arrivati in periferia, notò il cartello che indicava l’ingresso in autostrada, vide la rotonda e seguendo le indicazioni ricevute svoltò a destra.
La strada era deserta come il paesaggio ai lati, fatti poche centinaia di metri incontrò l’altra rotonda come gli aveva indicato Lady Gloria, svoltò ancora a destra e si ritrovò in un quartiere in costruzione.
Osservava con stupore quel nuovo quartiere, moderno, con viali molto ampi e tante villette ai lati.
Lady Gloria lo distrasse dai suoi pensieri.
- adesso rallenta, al prossimo incrocio vai a sinistra, c’è un parcheggio davanti ad una costruzione che sembra una pagoda cinese, parcheggia li.
Guidò seguendo le indicazioni ricevute e notò subito un parcheggio davanti alla costruzione dallo stile pagoda cinese, il parcheggio era quasi al completo, notò un posto libero e parcheggiò la macchina, scese per aprire la portiera e far scendere lady Gloria.
- Seguimi. Furono le sole parole che Lady Gloria proferì.
Lady Gloria si diresse verso la porta di ingresso, avvicinò una scheda magnetica e la porta si aprì, mentre lady Gloria varcava la soglia Giorgina notò una targa in ottone al lato della porta con il disegno di un’ape e la scritta “Club privato Ape Regina”, entrò seguita da Giorgina che stupita ammirava l’ambiente.
L’interno era illuminato da luci soffuse dal soffitto e dal pavimento, davvero uno spettacolo mozzafiato.
Percorso un breve corridoio si trovò in un’ampia sala con diverse poltroncine, una specie di palco chiuso da un sipario di velluto rosso, nella sala erano già presenti un paio di donne intente a chiacchierare fra di loro, nessuna fece caso al nuovo entrato solo una voltandosi lo riconobbe, si avvicinò salutando con un bacio sulla guancia lady Gloria, era lady Sandra.
- Ciao carissima allora hai deciso di portare anche la tua sissy a festeggiare il compleanno della Manuela.
- Si. Aggiunse lady Gloria
-Al che lady Sandra rivolgendosi a Giorgina gli disse.
- benvenuta al club, spero ti piaccia e mi auguro che tu ritorni. E concluse la frase con una risatina.
- Non so se ti divertirai, noi sicuramente si. Aggiunse
Giorgina intanto osservava tutte le lady che si trovavano nella stanza e notò che tutte erano vestite con abiti molto succinti coperti a malapena da un mantello giallo su cui era ricamata una grande ape.
- erika accompagna questa sissy nel camerino e che si prepari.
Lady Gloria aveva rivolto quest’ordine ad una ragazza che però non indossava il mantello ma aveva semplicemente una specie di reggiseno in pelle e catenelle, un collare di cuoio con un anello, lo slip era costituito da una cintura con due catenelle che terminavano con un morsetto applicato alle labbra della figa e la tenevano oscenamente aperta.
La ragazza alla quale era stato impartito l’ordine si avvicinò e fece cenno a Giorgina di seguirla, nel girarsi notò che un’altra catenella passava tra le chiappe dove si poteva notare senza fatica che fermava un grosso plug infilato nel culo.
Giorgina seguì la ragazza e notò che camminava a fatica visto il grosso plug che aveva in culo.
Venne accompagnato verso una porta che si apriva su un lato del palco, percorsero un breve corridoio dove si affacciavano alcune porte, si fermarono all’ultima porta, la ragazza aprì la porta e gli disse.
- spogliati e lasci tutti i vestiti da uomo nell’armadio, non toglierti nient’altro e aspetta che ti chiamino.
Giorgina si tolse gli abiti maschili che ripose in un armadietto, controllò ancora una volta l’abbigliamento azzurro che indossava, controllo che il plug fosse ancora al suo posto e ben inserito a fondo, indossò le scarpe con un tacco vertiginoso ed attese con trepidazione la chiamata.
Dopo un tempo che gli sembrò interminabile la porta si aprì e si affaccio Erika che gli fece cenno di seguirla, con passo malfermo seguì la ragazza, lo condusse verso la sala ma si fermò dietro al sipario di velluto rosso e gli disse:
- Fra poco comincia lo spettacolo adesso arriverà anche un ragazzo, la festa comincia con lui, dopo tocca a te.
Rimase senza fiato, non immaginava che ci fossero altre persone e non pensava di essere un protagonista della festa e non immaginava neanche di che festa si trattava, tutto questo lo mise in pensiero, era tentato di andarsene ma alla fine decise di rimanere ed andare fino in fondo a quella avventura.
Poco dopo comparve di nuovo Erika in compagnia di un ragazzo bendato ed ammanettato con le mani dietro la schiena, camminava con piccoli passi e piegato in avanti, Giorgina si chiese perché camminasse in quel modo ma i suoi dubbi scomparvero quando il ragazzo gli passo accanto.
Si accorse che aveva le caviglie legate da una corta catena e le palle erano imprigionate in una specie di gogna che passando sul retro delle gambe tirava fortemente le palle all’indietro.
Giorgina immaginò quanto dovesse essere dolorosa questa posizione.
Poco dopo una musica di sottofondo coprì il vociare delle ragazze oltre il sipario, a poco a poco si sentì solo la musica.
La musica divenne più soffusa quando si udì:
- Buonasera care amiche e ben ritrovate al nostro raduno mensile, questa è una serata particolare perché festeggiamo il compleanno della nostra cara amica Manuela con una sorpresa della serata.
La musica cessò.
Si fece avanti Manuela che ringraziando le presenti per gli auguri del compleanno aggiunse:
- Care amiche grazie per essere presenti questa sera perché oltre che ringraziarvi degli auguri che mi avete fatto voglio presentarvi il mio schiavetto che questa sera sarà utilizzato per alcune dimostrazioni pratiche, ma dobbiamo anche ringraziare la nostra amica Giorgia che questa sera ci ha portato un nuovo ragazzo che deve essere addestrato e sono sicura che farete del vostro meglio per l’addestramento di questa nuova sissy.
A questo punto un fragoroso saluto e battito di mani fece seguito all’apertura del sipario.
Sul palco si accesero le luci e Giorgina si accorse solo allora che al centro del palco c’erano due aste metalliche che dal pavimento arrivavano al soffitto, sembravano le aste che si vedono nei locali di lap-dance ma queste avevano diversi ganci disposti a varie altezze.
Giorgina osservò il resto dell’arredo del palco, vide un tavolo con vari anelli, un armadietto, una croce di s. Andrea ed una trave di quelle usate per gli esercizi ginnici.
Lady Manuela si avvicinò al suo schiavetto, lo rigirò verso il pubblico delle sue amiche per presentarlo.
- Ecco a voi Riccardo, l’ho addestrato abbastanza bene ma questa sera voglio verificare quanto mi è devoto.
Giorgina notò che il membro di Riccardo era rinchiuso in una gabbia di ferro che vedendo le smorfie di Riccardo non doveva essere molto comoda.
- Come vedete il mio caro Riccardo porta una cintura di castità così evita di masturbarsi quando io non voglio, però ultimamente non si è comportato molto bene per cui ovviamente dovrò punirlo per queste mancanze.
- e tu Gloria che ci racconti ?
Gloria si fece avanti e illustrò alle amiche come aveva trovato Giorgina e come la avesse iniziata alle sue voglie, nel esporre le doti di Giorgina non mancò di sottolineare quanto fosse brava nelle faccende domestiche e nel leccare la figa ed aggiunse:
- Se volete dopo ve la presto.
Sentendo questo Giorgina ebbe un attimo di smarrimento e fu tentata di andarsene ma decise di rimanere per poter finalmente realizzare il suo sogno, quello si essere al servizio di più lady.
Manuela salì sul palco e si avvicinò a Riccardo, aiutata da Erika lo accompagnò tra le due aste e gli legarono le braccia in alto costringendolo a stare quasi in punta di piedi, questa posizione gli fece tirare ancora di più le palle ed emise un lamento.
Allora lady Manuela lo apostrofò.
-Come ? ti lamenti per così poco ?
Quindi rivolgendosi ad Erika gli ordinò di mettergli un bavaglio in modo che non si udissero più i lamenti di Riccardo.
Poi rivolgendosi a Giorgina:
- e tu Giorgina ? non sei stanca di stare in piedi ? forse vorrai sederti.
Giorgina non osò parlare fece solo un cenno affermativo con la testa.
A questo punto lady Manuela rivolgendosi ad Erika
-Porta la sedia per Giorgina.
Erika si affretto a prendere la sedia, la mise poco distante dalle due aste dove si trovava legato Riccardo.
Prese Giorgina per mano e la condusse davanti alla sedia ma Giorgina notò che al centro della sedia c’era un dildo che svettava.
Giorgina divenne rossa in volto quando vide questo e si immaginò che avrebbe dovuto sedersi sopra quel dildo.
- Scusate. Disse lady Gloria
- per fare posto a questo bel giocattolo dovrò prima toglierne un altro.
Detto questo si avvicinò a Giorgina la rigirò con le spalle verso il pubblico delle ragazze, mettendogli una mano sul collo gli impose di piegarsi in avanti.
Così facendo mise in mostra il gioiellino che portava in culo.
A questo punto un lungo applauso accolse questa scena, lady Gloria con fare deciso strappo dal culo di Giorgina il plug e la invitò a sedersi sulla sedia.
Giorgina si accomodò sul dildo e si sedette sopra.
Non era molto grosso e lungo per cui entrò con facilità ma stare seduti con quel dildo in culo non era tanto simpatico.
A questo punto della serata Manuela salì sul palco per illustrare alle amiche come si sarebbe svolta la serata.
- Care amiche questa sera non siete qui solo per farmi gli auguri per il mio compleanno ma voglio regalarvi una serata che spero apprezzerete e che vi dia qualche idea da realizzare prossimamente, voglio presentarvi una carissima amica conosciuta qualche anno fa e che ora ci farà qualche dimostrazione di dominazione sui maschietti, prego Martina a te la parola e la scena.
Martina si fece avanti e salì sul palco, era una prosperosa rossa naturale alta anche senza usare tacchi alti superava in altezza Manuela ma quello che impressionava di più erano un paio di tette che un reggiseno nero della settima misura a stento le conteneva, il tutto era completato da un paio di slip neri ma chiamarli slip era esagerato in quanto era una sottile striscia di seta nera che copriva a malapena le piccole labbra della figa.
- Buonasera care amiche e grazie a Manuela per l’invito a questa serata, voglio subito dirvi che nel corso della serata chiamerò alcune di voi ad aiutarmi nella spiegazione.
Detto questo chiese ad Erika di portare il carrello degli attrezzi e la ruota della sfortuna.
Erika portò un carrello con diversi oggetti sopra ma non era possibile vederli perché coperti da un drappo rosso, portò anche una ruota o meglio un disco fissato su un treppiede, il disco era suddiviso in tanti settori dai colori diversi, su ogni settore stava scritto qualcosa ma data la distanza dal pubblico non era possibile leggere il tutto era completato da un indice.
Riprese la parola Martina.
- come potete vedere questo è il classico gioco della ruota, si gira la ruota e quando si ferma indicherà l’azione da farsi, ovviamente la ruota può essere sostituita con altre che riportano altre azioni possibili.
- Premetto che per noi sarà divertente, un po' meno per i nostri ospiti che vedete qui alle mie spalle, Riccardo è il sub di Daniela e a quanto ho saputo ha bisogno di completare il suo percorso di schiavo mentre Giorgina che è al servizio della amica Gloria stà per iniziare il suo percorso di schiavetto o meglio schiavetta.
Detto questo si avvicinò al carrello e tolse il drappo che lo copriva mettendo in luce una serie di fruste, paddle, manette, catene, e dildi di varie misure e fogge.
- Prima di tutto per cominciare bene una seduta con uno schiavo è bene riscaldarlo un po', per questo io consiglio sempre di usare il paddle e poi la frusta o meglio ancora un frustino da cavallerizza come questo.
Prese il frustino dal carrello e lo mostrò a tutte, prese quindi il paddle e mettendosi di fianco a Riccardo legato alle due aste con le braccia alzate gli diede un colpo sulle chiappe.
Continuò a colpirlo con decisione e le chiappe cominciarono a diventare rosse.
Martina chiamò Erika.
- Toglili la gabbia sul cazzo e anche la gogna sulle palle.
Erika si affretto ad eseguire quanto gli era stato ordinato e si udì un profondo sospiro di sollievo da parte di Riccardo.
- Allora Riccardo come stai ? Va meglio così ? Senza cintura di castità ?
Riccardo fece un segno affermativo con la testa.
- ora voglio illustrarvi l’uso della ruota della fortuna.
Diede un colpo alla ruota per farla ruotare.
- Come avete potete notare la ruota è suddivisa in vari settori colorati, in ogni settore c’è scritto quello che lo schiavo deve subire, in questa ruota ci sono solo argomenti che riguardano le fruste, i paddle ed altre amenità.
Accompagnò queste parole con un sorriso sarcastico mentre la ruota continuava a girare, ad un certo punto la ruota si è fermata e l’indice indicava 10 colpi di gatto a nove code.
A questo punto Martina rivolgendosi alle amiche chiese :
- Chi di voi vuole iniziare ? Ci sono 10 colpi di gatto a nove code che aspettano di abbattersi sul culo e la schiena dello schiavo.
Si fece avanti una biondina che preso il gatto a nove code dal carrello si avvicinò a Riccardo e cominciò a colpirlo con decisione e Martina si rivolse a Giorgina.
- Giorgina vuoi essere così gentile da contare i colpi ?
Con voce tremante Giorgina cominciò a contare i colpi.
Arrivata a dieci Martina si avvicinò di nuovo alla ruota per effettuare un altro giro.
Questa volta la ruota si fermò sul settore che indicava 5 colpi di frustino sulla schiena.
Di nuovo venne chiesto quale delle ragazze del pubblico si offriva per la punizione.
Anche questa sessione venne eseguita, a questa seguirono altre 5 sessioni con vari tipi di frusta e paddle, il culo e la schiena di Riccardo erano di un bel rosso vivo.
Finita questa prima parte della serata Martina prese di nuovo la parola per annunciare il resto del programma.
- Bene, come vedete lo schiavo adesso è riscaldato e possiamo procedere con altri giochini.
Quindi rivolgendosi ad Erika la invitò a sostituire la ruota con una ruota verde.
- Come potete vedere la ruota si può sostituire agevolmente, questa ruota verde prevede dei giochi diversi, molto divertenti per noi, per lo schiavo spero siano di suo gradimento ma se così non fosse non importa, l’importante che piaccia a noi.
Martina si rivolse alle ragazze del pubblico per illustrare in cosa consistevano i nuovi giochi.
- Visto che lo schiavo è bello caldo possiamo procedere, anche in questa sessione avrò bisogno della vostra collaborazione.
- Erika stacca lo schiavo dalle aste e fallo accomodare sul tavolo con il culo rivolto alle mie amiche, puoi anche procedere a legarlo e fai in modo che non possa muoversi.
Erika si affretto ad eseguire l’ordine, stacco Riccardo dalle due aste, il tavolo venne portato al centro del palco.
Riccardo venne portato sul bordo del tavolo, venne fatto piegare e le caviglie bloccate con delle cavigliere alle gambe del tavolo, le braccia vennero fatte stendere in avanti ed immobilizzate sul lato opposto del tavolo.
Martina riprese la parola.
- Come vedete in questa posizione possiamo giocare agevolmente con il suo culo ed anche con le palle ed il cazzo.
Fece seguire le parole con una sonora sculacciata.
- Bene, in questa seconda sessione vedremo come possiamo giocare con questo che abbiamo a disposizione.
Si avvicinò alla ruota e la fece ruotare, dopo qualche giro la ruota si fermò e Martina lesse quanto risultava indicato dall’indicatore.
- Ah molto bene, cominciamo con l’introduzione per 5 minuti del dildo numero 3, Erika porta il numero tre.
Erika si avvicinò al carrello, diede una rapida occhiata e prese il dildo numero 3, un dildo dalle dimensioni non esagerate di circa tre cm di diametro.
Erika porse il dildo a Martina che lo presento alle amiche e dopo lo mostrò a Riccardo e gli disse:
- Per ora cominciamo con questo, spero sia di tuo gradimento.
Lo mostrò quindi a Riccardo.
- Se vuoi puoi anche succhiarlo un po'.
Riccardo lo prese in bocca per umettarlo bene.
A questo punto Martina si spostò dietro al culo di Riccardo e con un gesto lento ma continuo gli infilò il dildo in culo.
- Ora te lo tieni per 5 minuti poi vedremo il da farsi.
Si rivolse quindi alle spettatrici per illustrare quello che sarebbe avvenuto successivamente.
- Però non dobbiamo dimenticarci di Giorgina, visto che dopo tocca a lei, che ne dite se scaldiamo un po' anche lei ?
Un coro di applausi di approvazione si alzò dalle ragazze del pubblico.
- Bene, vedo che siete tutte d’accordo ed ansiose di conoscere come proseguirà la serata, ebbene visto che poi Giorgina dovrà affrontare alcune prove direi di provare fino a che punto arriva.
- Erika porta qui davanti l’asse da allenamento.
Erika si affretto a portare al centro del palco l’asse che normalmente nelle palestre è chiamata trave, solo che questa aveva una particolarità, sull’asse erano infilati e svettavano numerosi dildi, tutti diversi per forma e dimensione.
Alcuni avevano diverse protuberanze, altri erano lisci ma di dimensioni abbastanza fuori dal normale.
Martina di avvicino a Giorgina e la invitò ad alzarsi.
Giorgina era spaventata al vedere l’asse con tutti quei dildi e nella sua mente si fece avanti l’idea che probabilmente avrebbe dovuto provarli, divenne pallida all’idea.
Martina prese per un braccio Giorgina, la portò al centro del palco e disse:
- Ora Giorgina vi dimostrerà come utilizzare la trave.
- Vero Giorgina che ci farai vedere come ti gusti questi giocattoli ?
Giorgina era ammutolita ma fece un segno affermativo con la testa.
- Allora Giorgina da quale vogliamo incominciare ? Io ti consiglio di iniziare dal primo in fondo poi vedremo.
Detto questo rivolgendosi alle ragazze del pubblico disse.
- L’amica Gloria mi ha detto che Giorgina non è ancora stata abituata a questi calibri ma dopo questa serata sono convinta che li apprezzerà molto.
Accompagno queste parole con una grande risata.
Accompagnò Giorgina sul primo dildo e gli disse:
- Prego siediti pure, dopo ci dirai se è comodo.
Giorgina si sedette sul primo dildo che date le dimensioni di un normale cazzo entrò facilmente finché Giorgina si ritrovò seduta a cavalcioni della trave con il dildo piantato in culo fino in fondo.
- Allora Giorgina è di tuo gradimento ?
Giorgina era spaventata al fatto di dover rispondere ma si fece forza.
- Si Milady va bene.
- Bene rimarrai così per 10 minuti il tempo che mi occupo nuovamente di Riccardo.
Si avvicinò alla ruota e la fece ruotare nuovamente.
Questa volta la ruota si fermò sul settore che indicava “Strapon”
scritto il
2025-10-01
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