Turno di notte: La dama ed il controllore
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
voyeur
Claudio è sempre stato un tipo sveglio, persino con i primissimi appuntamenti con l' altro sesso non era stato mai particolarmente colpito dai dubbi che si hanno in quelle occasioni.
Ora, a 22 anni presta servizio come controllore sui treni e, da qualche tempo gli è stato assegnato il turno pomeridiano su uno dei tanti treni regionali.
Da qualche tempo, quando l' ultimo treno della giornata effettua la penultima fermata, sale una signora bionda, alta circa 1.75 cm, bionda con carnagione leggermente olivastra che veste sempre elegante.
A Claudio, fin dal primo momento che l' ha vista, questa dama gli fa l' effetto del gas nervino, al suo cospetto suda freddo e non riesce nemmeno a farfugliare la frase di rito: "Biglietto prego".
La dama, dal suo canto è lusingata che a 50 anni riesce ancora a sedurre senza troppi sforzi un giovane di 20 anni.
Decide così di giocarci con discrezione.
Rimanendo sempre sul vago la dama, ogni volta, si veste sempre in maniera più audace, lasciando intravedere sempre qualcosa di più a Claudio.
È un tipico giorno di Novembre, una pioggia leggera ma costante cade sul treno che puntualmente, alle 1.04 arriva alla penultima stazione.
Come da rito, la dama si toglie l' impermeabile rimanendo con la gonna stile scozzese, le calze nere ed una camicia nera con gli ultimi due bottoni slacciati.
Claudio si avvicina e la dama, a differenza delle altre volte, gli fa vedere un biglietto formato A4.
Claudio, con il classico sudore freddo, scannerizza il QR code e lo restituisce.
"Tienilo, tanto non penso che me lo richiedano di nuovo".
Il controllore esegue visto la sua totale incapacità di ragionare e chiedere per quale motivo lo avrebbe voluto tenere lui e si congeda.
Mentre lo stava per buttare però trova qualcosa scritto sul retro:
"So cosa vuoi da me, anche io lo voglio. Chiamami appena finisci il turno 337......
Mi raccomando, niente domande personali".
Claudio ha il cuore in gola, i dieci minuti che separano il treno dal capolinea sembrano non arrivare mai.
Appena arrivato al capolinea Claudio chiama quel numero.
La dama gli dà appuntamento al parcheggio del supermercato e che, una volta arrivato lì avrebbe dovuto fare un segnale con i fari per poi seguirla.
Con la stessa forza di volontà di un cobra davanti ad un incantatore di serpenti Claudio arriva al parcheggio, fa il segnale ed una macchina, dall' altro lato, si mette in moto.
Il controllore la segue attraverso le strade di campagna fino ad arrivare ad una piccola villa disposta su due livelli.
La dama apre il cancello, i due parcheggiano le rispettive auto e, sull'uscio della porta, si baciano.
Dopo una decina di secondi entrano, la dama accende la lampada vicino al divano, si siede, allarga le gambe e, spostando il perizoma di lato, comincia a masturbarsi.
Il controllore si trova davanti uno spettacolo della natura, quella dama tanto desiderata si stava dando piacere davanti a lui gemendo con una voce sensuale.
Dopo qualche secondo la dama lo invita ad accomodarsi.
Nel leccare quella patata così dolcemente depilata Claudio ci mette la foga dei suoi vent'anni e la voglia matta che ha e la dama lo sente.
"Mmm siiiii daiiiiii".
Claudio è ormai nel sogno, quelle seghe che si era fatto avevano un epilogo.
"Siiii daiiii siiiii", un dolce urlo annuncia il primo orgasmo della dama.
Dopo essersi ripresa i due, baciandosi di nuovo, cominciano a spogliarsi.
Claudio ha l'occasione di vedere la dama vestita solo di autoreggenti, un fisico tonico, due seni tondi non esageratamente grandi ma ben fatti.
E proprio ai seni che si dedica mentre la dama in autoreggenti gli tocca il cazzo.
Poi, abbassandosi all' altezza del membro, la dama comincia una spagnola, il tocco delicato e soffice della pelle lo fa gemere.
"Mmm siiii woww".
Poi, all' improvviso, la luce del salone viene accesa.
"Oddioooooooooooooooo" urla Claudio con tutto il fiato in gola.
Un uomo con la barba, leggermente in sovrappeso, li fissava nudi.
La dama, con ancora il cazzo nei seni, non si scompone più di tanto: "Oooh ciao amore".
L' uomo, tenendosi un cazzo di piccole dimensioni li guarda fissi.
Claudio lo squadra meglio e poi alla fine realizza: "Noooooo, ma lei è il professor Palmieri".
La dama, che nel frattempo si era alzata, chiede al controllore se lo conosce.
"Certo, mi ha fatto passare cinque anni di inferno, e non solo a me".
Per la prima volta da quando l' ha vista, Claudio rinsavisce e, preso dalla vergogna, comincia a raccattare i suoi vestiti.
La dama si aspettava una reazione del genere ma mette in campo la sua furbizia.
"Scusa, già te ne vuoi andare?".
Claudio: "Ora capisco niente domande personali, ma questa è perversione".
La dama, mettendogli le mani sulle guance, lo calma: "Scusa, mi hai detto che ti ha fatto passare le pene dell' inferno... Ora hai l' occasione per vendicarti, puoi sbattergli la moglie e lui non dice nulla".
"Proprio nulla?" chiede Claudio.
"Nulla, anzi umilialo".
Vista in quest'ottica il cazzo di Claudio riprende vigore, la dama, con le mani poggiate sul sofà, si mette a pecora.
Claudio comincia a penetrarla in fica.
"Guarda prof, guarda e impara".
Il professore osserva quel cazzo così martellante sfondare il fiore di sua moglie.
"Vai prof, vai a vedere che faccia fa una troia che gode... Tua moglie".
Il prof guarda la moglie vestita di smorfie di goduria mentre il controllore ci dà dentro con ritmo.
"Siiii ancoraaaa non fermartiiiii".
La dama è in procinto di avere un altro orgasmo.
"Prof lo vedi? Continua con i tuoi teoremi del cazzo che tua moglie se la farciscono gli altri".
"Siiii bravo ooo, siiiii".
Il professore rimane muto tenendosi il cazzetto con due dita.
Sempre rimanendo a quattro zampe, la dama ordina al controllore di trapanargli il culo.
"Si, daiiii inculami che con questo è quasi impossibile".
"Prof vuoi vedere tua moglie inculata da un tuo alunno? Allora accomodati".
Il professore si avvicina al cazzo del controllore mentre questo trapana la moglie.
"Mmmm siiii sbattimiiiii".
Claudio sbatte la dama tenendole i capelli.
"Guarda prof, lo vedi che un cazzo come si deve?".
Il prof aumenta il ritmo della sua sega fino a venire.
"Ah, già è venuto?, come al solito, ma come faccio ad essere soddisfatta con una nullità del genere?, menomale che ci sei tu, continua!".
Claudio è concentratissimo sul culo della dama. Lo fotte fino a che, la dama non esplode in un altro orgasmo.
Il professore ha di nuovo il cazzetto in tiro.
La dama si rivolge a Claudio: "Dai, mettiti seduto che la fica non ne ha abbastanza", poi, girandosi verso il marito ma sempre rivolgendosi al controllore: "con un cazzetto del genere come non capirla".
Claudio si tiene la base del cazzo che svetta. La dama entra con facilità e prende subito un ritmo veloce: "Lo vedi come si scopa una donna?", il marito la guarda cambiando espressione.
"Vedi come si fa godere una donna? Te nemmeno da giovane ci sei riuscito".
La dama sbatte violentemente contro le palle del controllore.
Dopo cinque minuti e molteplici orgasmi della donna il controllore annuncia: "sto venendoooooo".
La dama si sfila ed il controllore spara due forti getti di sperma che la vanno a bagnare per tutto il corpo.
Guardando fissa il marito comincia a portarsene alla bocca un po'.
Claudio è sfinito e la dama è soddisfatta.
Ormai si erano fatte le 3.30, Claudio si riveste, saluta la dama e riprende la strada di casa.
Non dimenticherà facilmente questa nottata, anche perché a chi è capitato di vendicarsi con un professore trombandogli la moglie davanti a lui?
Ora, a 22 anni presta servizio come controllore sui treni e, da qualche tempo gli è stato assegnato il turno pomeridiano su uno dei tanti treni regionali.
Da qualche tempo, quando l' ultimo treno della giornata effettua la penultima fermata, sale una signora bionda, alta circa 1.75 cm, bionda con carnagione leggermente olivastra che veste sempre elegante.
A Claudio, fin dal primo momento che l' ha vista, questa dama gli fa l' effetto del gas nervino, al suo cospetto suda freddo e non riesce nemmeno a farfugliare la frase di rito: "Biglietto prego".
La dama, dal suo canto è lusingata che a 50 anni riesce ancora a sedurre senza troppi sforzi un giovane di 20 anni.
Decide così di giocarci con discrezione.
Rimanendo sempre sul vago la dama, ogni volta, si veste sempre in maniera più audace, lasciando intravedere sempre qualcosa di più a Claudio.
È un tipico giorno di Novembre, una pioggia leggera ma costante cade sul treno che puntualmente, alle 1.04 arriva alla penultima stazione.
Come da rito, la dama si toglie l' impermeabile rimanendo con la gonna stile scozzese, le calze nere ed una camicia nera con gli ultimi due bottoni slacciati.
Claudio si avvicina e la dama, a differenza delle altre volte, gli fa vedere un biglietto formato A4.
Claudio, con il classico sudore freddo, scannerizza il QR code e lo restituisce.
"Tienilo, tanto non penso che me lo richiedano di nuovo".
Il controllore esegue visto la sua totale incapacità di ragionare e chiedere per quale motivo lo avrebbe voluto tenere lui e si congeda.
Mentre lo stava per buttare però trova qualcosa scritto sul retro:
"So cosa vuoi da me, anche io lo voglio. Chiamami appena finisci il turno 337......
Mi raccomando, niente domande personali".
Claudio ha il cuore in gola, i dieci minuti che separano il treno dal capolinea sembrano non arrivare mai.
Appena arrivato al capolinea Claudio chiama quel numero.
La dama gli dà appuntamento al parcheggio del supermercato e che, una volta arrivato lì avrebbe dovuto fare un segnale con i fari per poi seguirla.
Con la stessa forza di volontà di un cobra davanti ad un incantatore di serpenti Claudio arriva al parcheggio, fa il segnale ed una macchina, dall' altro lato, si mette in moto.
Il controllore la segue attraverso le strade di campagna fino ad arrivare ad una piccola villa disposta su due livelli.
La dama apre il cancello, i due parcheggiano le rispettive auto e, sull'uscio della porta, si baciano.
Dopo una decina di secondi entrano, la dama accende la lampada vicino al divano, si siede, allarga le gambe e, spostando il perizoma di lato, comincia a masturbarsi.
Il controllore si trova davanti uno spettacolo della natura, quella dama tanto desiderata si stava dando piacere davanti a lui gemendo con una voce sensuale.
Dopo qualche secondo la dama lo invita ad accomodarsi.
Nel leccare quella patata così dolcemente depilata Claudio ci mette la foga dei suoi vent'anni e la voglia matta che ha e la dama lo sente.
"Mmm siiiii daiiiiii".
Claudio è ormai nel sogno, quelle seghe che si era fatto avevano un epilogo.
"Siiii daiiii siiiii", un dolce urlo annuncia il primo orgasmo della dama.
Dopo essersi ripresa i due, baciandosi di nuovo, cominciano a spogliarsi.
Claudio ha l'occasione di vedere la dama vestita solo di autoreggenti, un fisico tonico, due seni tondi non esageratamente grandi ma ben fatti.
E proprio ai seni che si dedica mentre la dama in autoreggenti gli tocca il cazzo.
Poi, abbassandosi all' altezza del membro, la dama comincia una spagnola, il tocco delicato e soffice della pelle lo fa gemere.
"Mmm siiii woww".
Poi, all' improvviso, la luce del salone viene accesa.
"Oddioooooooooooooooo" urla Claudio con tutto il fiato in gola.
Un uomo con la barba, leggermente in sovrappeso, li fissava nudi.
La dama, con ancora il cazzo nei seni, non si scompone più di tanto: "Oooh ciao amore".
L' uomo, tenendosi un cazzo di piccole dimensioni li guarda fissi.
Claudio lo squadra meglio e poi alla fine realizza: "Noooooo, ma lei è il professor Palmieri".
La dama, che nel frattempo si era alzata, chiede al controllore se lo conosce.
"Certo, mi ha fatto passare cinque anni di inferno, e non solo a me".
Per la prima volta da quando l' ha vista, Claudio rinsavisce e, preso dalla vergogna, comincia a raccattare i suoi vestiti.
La dama si aspettava una reazione del genere ma mette in campo la sua furbizia.
"Scusa, già te ne vuoi andare?".
Claudio: "Ora capisco niente domande personali, ma questa è perversione".
La dama, mettendogli le mani sulle guance, lo calma: "Scusa, mi hai detto che ti ha fatto passare le pene dell' inferno... Ora hai l' occasione per vendicarti, puoi sbattergli la moglie e lui non dice nulla".
"Proprio nulla?" chiede Claudio.
"Nulla, anzi umilialo".
Vista in quest'ottica il cazzo di Claudio riprende vigore, la dama, con le mani poggiate sul sofà, si mette a pecora.
Claudio comincia a penetrarla in fica.
"Guarda prof, guarda e impara".
Il professore osserva quel cazzo così martellante sfondare il fiore di sua moglie.
"Vai prof, vai a vedere che faccia fa una troia che gode... Tua moglie".
Il prof guarda la moglie vestita di smorfie di goduria mentre il controllore ci dà dentro con ritmo.
"Siiii ancoraaaa non fermartiiiii".
La dama è in procinto di avere un altro orgasmo.
"Prof lo vedi? Continua con i tuoi teoremi del cazzo che tua moglie se la farciscono gli altri".
"Siiii bravo ooo, siiiii".
Il professore rimane muto tenendosi il cazzetto con due dita.
Sempre rimanendo a quattro zampe, la dama ordina al controllore di trapanargli il culo.
"Si, daiiii inculami che con questo è quasi impossibile".
"Prof vuoi vedere tua moglie inculata da un tuo alunno? Allora accomodati".
Il professore si avvicina al cazzo del controllore mentre questo trapana la moglie.
"Mmmm siiii sbattimiiiii".
Claudio sbatte la dama tenendole i capelli.
"Guarda prof, lo vedi che un cazzo come si deve?".
Il prof aumenta il ritmo della sua sega fino a venire.
"Ah, già è venuto?, come al solito, ma come faccio ad essere soddisfatta con una nullità del genere?, menomale che ci sei tu, continua!".
Claudio è concentratissimo sul culo della dama. Lo fotte fino a che, la dama non esplode in un altro orgasmo.
Il professore ha di nuovo il cazzetto in tiro.
La dama si rivolge a Claudio: "Dai, mettiti seduto che la fica non ne ha abbastanza", poi, girandosi verso il marito ma sempre rivolgendosi al controllore: "con un cazzetto del genere come non capirla".
Claudio si tiene la base del cazzo che svetta. La dama entra con facilità e prende subito un ritmo veloce: "Lo vedi come si scopa una donna?", il marito la guarda cambiando espressione.
"Vedi come si fa godere una donna? Te nemmeno da giovane ci sei riuscito".
La dama sbatte violentemente contro le palle del controllore.
Dopo cinque minuti e molteplici orgasmi della donna il controllore annuncia: "sto venendoooooo".
La dama si sfila ed il controllore spara due forti getti di sperma che la vanno a bagnare per tutto il corpo.
Guardando fissa il marito comincia a portarsene alla bocca un po'.
Claudio è sfinito e la dama è soddisfatta.
Ormai si erano fatte le 3.30, Claudio si riveste, saluta la dama e riprende la strada di casa.
Non dimenticherà facilmente questa nottata, anche perché a chi è capitato di vendicarsi con un professore trombandogli la moglie davanti a lui?
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