La cuoca. Quarta parte

di
genere
corna


Manuela faceva dei respiri lunghi profondi, mentre Pino mi osservava in silenzio, continuando a massaggiare il suo palo di carne pronto per violare il fiorellino anale di mia moglie. Ad un tratto mi son girato, l'ho guardato e lui ha capito che era pronta. Ho afferrato le chiappe di mia moglie per aprirle bene, mentre lui, dopo essersi spalmato un po' di crema sulla punta del cazzo, l'ha appoggiato alla rosetta, afferrando Manuela per i fianchi e cominciando a scivolare dentro il suo culo, lentamente, con una calma esasperante. Mi sarei aspettato una reazione dura e vigorosa da lei, mentre, in realtà, lui scivolava lentamente dentro di lei, per darle modo di abituarsi.

«Che meraviglia! Un culo stupendo! Stretto, caldo ed accogliente, tutto da aprire. Me lo voglio godere lentamente, centimetro dopo centimetro. Ho intenzione di farle assaporare il piacere di farsi spaccare il culo da un vero cazzo.»

Lo guardavo in silenzio, mentre gli altri ora erano saliti sul letto, si erano avvicinati a lei facendosi succhiare il cazzo. Manuela è rimasta per un momento ferma, mentre Pino, lentamente, le era penetrato tutto dentro, poi ha sollevato il capo e allora ho potuto vedere una smorfia di dolore sul viso di mia moglie, mentre lui le restava immobile piantato tutto dentro. Il primo a farselo succhiare, è stato Flavio.

«Calma, ragazzi! Io devo ancora assaporare il piacere della bocca di questa signora, che mi dicono sia una gran succhiacazzi.»

Pino ha sollevato lo sguardo, con un gesto del capo mi ha sollecitato ad allontanarmi, mentre ora lui cominciava a pompare il culo di mia moglie, che stringeva con forza il lenzuolo fra le mani, evidentemente per il dolore che provava.

«Cazzo! Fa piano! Mi stai sfondando il culo! Fa piano! Va bene che mi devi rompere il culo, ma, per favore, fa piano.»

Lui ha guardato gli altri con un ghigno quasi ironico, mentre continua a pompare il culo di mia moglie.

«Zitta, zoccola! Ho pagato per sfondarti questo culo e adesso me lo voglio godere tutto, come pare e piace a me. Succhia gli altri cazzi, perché dopo sarà il loro turno a riempirti questo culo da troia.»

Non ha potuto replicare nulla, perché Flavio le aveva già infilato in bocca il suo randello, che, confrontato agli altri, era più o meno come quello di Pino, anzi forse anche un po' più lungo. Vedo mia moglie stretta fra quattro maschi, che la toccavano, palpavano e masturbavano facendola eccitare sempre di più. Ad un tratto Pino, l'ha stretta ai fianchi abbracciandola e, dopo averla sollevata, sempre stando ben piantato dentro di lei, lentamente si è disteso supino, facendola restare impalata su di lui.

«Brava zoccola, adesso inculati da sola, così anche gli altri potranno gustare meglio il tuo corpo.»

Gli altri hanno ripreso a toccare ed eccitare mia moglie, fin quando ad un certo punto, Flavio l'ha spinta a sdraiarsi sul petto di Pino, ha dato un'occhiata agli altri due che si sono posti ai lati ed hanno afferrato le cosce di mia moglie, sollevandole in alto, poi si è inginocchiato davanti a lei e, in quell'attimo ho realizzato che Manuela avrebbe provato l'esperienza di una doppia penetrazione. Per un attimo ha esitato, cercando di divincolarsi, ma data la presa di Pino, che la teneva stretta per afferrarle i seni, che quella degli altri sulle gambe, non ha avuto modo di sottrarsi a quello che stava per avvenire.

«No! Vi prego, no! Così mi spaccate tutta!»

Flavio, dopo aver guardato Pino, si sono scambiati un gesto d'intesa e così, lentamente ha iniziato a penetrarla davanti nella fica, con Manuela che teneva la bocca spalancata quasi a voler urlare, ma nessun suono è uscito dalle sue labbra. Flavio al secondo tentativo, è riuscito a penetrare in mia moglie fino in fondo, per poi incominciare a pomparla con forza.

«Accidenti! Quanto è stretta questa zoccola! Ma adesso ci pensiamo noi ad aprirla come si deve, così quel gran cornuto che ci sta guardando sarà contento e soddisfatto.»

Hanno preso a stantuffarla sincronizzando bene i loro movimenti, facendola lentamente godere.

«Piano, maiali! Mi state sfondando tutta! Fate piano, ma continuate che mi piace! Sì, mi piace! Vi sento tutti e due, mi state facendo impazzire. Godo! Sì, vi sento! Ancora! Più forte, ancora!»

In quell'istante, mi son reso conto che la mia Manuela, la madre, moglie tranquilla, pacata donna di casa, si stava trasformando in una vera puttana, capace di godere con due cazzi contemporaneamente. Hanno continuato a pomparla entrambi, a lungo, mentre gli altri si sono alternati nella sua bocca. Il primo a inondarle la fica è stato Flavio, che era venuto con un grugnito da vero maiale.

«Ahh, che meraviglia! Questa troia è bollente, gode a ripetizione, adesso le sborro dentro anch'io.»

È rimasto immobile per alcuni secondi, ben piantato dentro di lei, poi si è sfilato e subito è stato sostituito da Benito, che fremeva, impaziente, di poter scopare mia moglie.

«Finalmente! Adesso la voglio scopare un po', così dopo, quando Pino è venuto, glielo voglio piantare anch'io per bene nel culo!»

L'hanno scopata insieme ancora un po', poi Benito ha afferrato mia moglie, sdraiandosi supino e l'ha trascinata sopra di sé. Pino si è sfilato, non era ancora venuto, ma ha lasciato ad Antonio il posto nel culo di mia moglie, e lui ha gradito molto questa finezza.

«Grazie di cuore, amico, avevo proprio voglia di assaggiare questo bel culo.»

La penetra velocemente, senza nessun riguardo, con forza, mentre la tiene stretta per i fianchi e mentre Flavio, adesso, ha lasciato il posto a Pino che glielo ha infilato direttamente in bocca. Lei succhia e lecca il suo cazzo, mentre con la mano continua a segare Flavio che le strizza i seni, facendola gemere ancora di piacere.

«Sì, più forte! Ancora più forte! Godo! Vengo! Vengo! Ancora, di più! Sfondami tutta! Sono la vostra puttana!»

Gode e si dimena stretta in mezzo a quei due maschi, che la scopano con irruenza, con colpi fortissimi che la fanno sobbalzare ad ogni affondo. I due la scopano così forte che, all'improvviso, entrambi raggiungono il piacere: si svuotano dentro di lei con molto piacere.

«Eccomi, sto sborrando! Sì, troia, adesso ti riempio tutta! Ti inondò il culo, zoccola sfondata!»

Al grido di Antonio, fa eco quello di Benito, che le viene direttamente in fica.

«Accidenti! Questa zoccola mi ha fatto sborrare!»

Si sfilano lasciando il posto a Pino che, adesso, le infila di nuovo il cazzo in culo, facendola stare inginocchiata e tenendola da dietro per i fianchi. Glielo spinge tutto dentro con forza e Manuela spalanca la bocca quasi a voler gridare, mentre lui le afferra i capelli e glieli tira con forza all'indietro, per farle inarcare la schiena in modo da riceverlo meglio.

«Ahhhi! Fa piano, mi sfondi! Mi stai spaccando il culo!»

Lui la sbatte con forza, le assesta anche una sculacciata su una chiappa.

«Sta zitta, baldracca! Te l'avevo detto che ti avrei sfondato il culo come mi pare! Adesso te lo inondo come si deve, con uno schizzo così potente e con una sborrata così abbondante che ti deve uscire dalla bocca.»

La pompa ancora un po', poi con un grido rauco, si svuota dentro di lei.

«Eccomi, troia! Lo sentì come ti sto inondando il culo? Questa sì che è una sborrata!»

Gli altri due intanto, si son fatti leccare e succhiare l'uccello, fino a farli tornar duri, e, appena Pino si sfila, si scambiano di posto e la penetrano di nuovo insieme. Durante il cambio, ho visto il culo di mia moglie ben aperto, slabbrato ed arrossato, da cui colava la sborra di Pino. Hanno continuato a scoparla e ad incularla per diverse ore, fin quando, sazi, se ne sono andati, dopo che avevano preteso che lei ripulisse i loro cazzi fino all'ultima goccia. Mi son chiesto come sia possibile che persone così mature possano aver tutta questa vitalità erotica, poi mi sono ricordato che Pino tiene in tasca sempre una scatola di Viagra e, quindi, ne ho dedotto che sicuramente ne avevano fatto un largo consumo anche gli altri. Quando son tornato in camera, dopo averli accompagnati alla porta, ho trovato mia moglie distesa sul letto, distrutta, stremata e con addosso ancora i segni della monta cui era stata sottoposta. Sono andato in bagno, ho riempito la vasca con acqua tiepida e poi son tornato in camera; l'ho presa in braccio e l'ho adagiata dentro la vasca, poi, con una spugna, ho percorso tutto il suo corpo per eliminare tutte le tracce che quelli vi avevano lasciato. Per tutto il tempo, Manuela è stata con gli occhi chiusi, in silenzio, poi, quando l'ho avvolta nel telo e l'ho portata di nuovo nel letto, lei mi ha abbracciato e mi ha dato un bacio.

Ci siamo sdraiati nel letto, lei si è trascinata fin sopra al mio petto e mi ha guardato dritto negli occhi.
4

«Voglio sperare che mantengano quanto promesso, ma, in ogni caso, quanto ho goduto questa sera è stato qualcosa che non avevo mai provato, quindi, credo che, in futuro, non escludo che tutto questo si possa ripetere.»
L'ho guardata con occhi carichi di ammirazione; il mio cazzo, dopo che sono venuto senza neanche toccarmi, era di nuovo duro.

«Non ci sono problemi amore. Questa sera ho capito che non avrò mai la forza e la capacità di farti provare quello che hai goduto con loro. Quindi sono consapevole che quando sentirai la necessità di vivere una emozionante esperienza come questa, mi troverai sempre al tuo fianco. Vorrei solo sapere perché hai scelto Pino, che tra tutti era quello più dotato per farti rompere il culo.»

Lei mi guarda con un sorriso malizioso e mi dà un bacio, mentre con la mano accarezza il mio uccello.

«Non volevo in nessun modo, che si accorgessero che il mio culo era già stato visitato dal tuo uccello, quindi, se ne entrava uno molto più grosso, il dolore che ne avrei provato sarebbe stato reale e questo avrebbe fugato ogni dubbio sulla mia verginità anale. Adesso, però, sono troppo stanca, quindi per questa sera, se vuoi ancora godere, accontentati di farti una sega, altrimenti ne riparliamo domani.»

Mi dà un bacio, si gira e poco dopo si addormenta, mentre io continuo a stupirmi della scaltrezza della mia donna, del suo acume, con il quale ha preso per il culo coloro che volevano rompere il suo. Il giorno dopo mi sveglio che è metà mattinata; essendo domenica possiamo restare ancora un po' a letto, quando lei si sveglia, ha tutto il corpo indolenzito e mi chiede di guardare i suoi buchi, perché se li sente arrossati. Prendo la crema e gliela spalmo sul culo che è molto irritato, ma si è richiuso; poi passo alla fica che trovo gonfia e tumefatta. Lei mi ringrazia e poi, senza che io le chieda nulla, si abbassa sul mio corpo e mi fa un pompino stupendo. Succhia e lecca divinamente, se lo infila tutto in gola, fin quando io, con un lungo gemito, mi svuota dentro la sua bocca. Lei lo raccoglie tutto e, dopo averne assaporato parte, incolla la sua bocca sulla mia e insieme ci scambiamo un bacio carico di passione al sapore del mio sperma.
Lunedì mattina, mentre sono al lavoro in officina, oltre a Pino, arrivano anche i suoi amici, i quali si scambiano un'occhiata, poi è Pino che mi parla.

«Tua moglie è una donna stupenda; ci ha fatto godere tantissimo, siamo molto onorati che abbia accettato tutto quello che le avevamo proposto. Al circolo abbiamo bisogno di una cuoca, che il giovedì sera venga a cucinare per noi, se per lei non è un problema, vorremmo che ogni giovedì fosse presente nel locale. Solo noi quattro sappiamo quello che è successo, mentre gli altri non sanno nulla, quindi sarebbe solo un onesto lavoro senza secondi fini. Ovviamente daremmo un compenso per il lavoro e, se vorrà, anche un extra.»

Li guardo quasi incredulo, da persone grette come loro, non mi sarei aspettato altro e, in ogni caso. spiego loro che lo dovranno chiedere a mia moglie.
Dopo quella sera, lei ogni giovedì va al circolo a cucinare per loro e, quando torna, spesso è molto tardi e, a volte, mi accorgo che ha sicuramente scopato. Quando viene nel letto, mi racconta tutto quello che è successo, del fatto che solo Flavio e Pino la scopano. Questa mattina Flavio è venuto in officina con sua moglie: la sua auto ha un problema. Per la prima volta ho visto sua moglie, una bella donna molto elegante, con un fisico molto ben curato. Indossava un abito scuro, che metteva in risalto i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri, scarpe con tacco 12. Insieme a Pino c'era anche Benito, si sono subito stretti intorno alla signora, si sono messi a farle i complimenti per la sua bellezza, per il suo fisico splendido. Flavio era vicino a me ed ha notato che anch'io ho dato una lunga occhiata alla sua signora.

«Proprio una bella donna mia moglie vero?»

Ho visto l'orgoglio dipinto nei suoi occhi, mentre vedeva i suoi amici sbavare per sua moglie. Io gli ha sorriso un po' ironicamente, poi gli ho detto cosa pensavo.

«Credo che tu debba stare attento; se insisti a lasciarla in mezzo a loro due, finirà che anche lei verrà a far la cuoca al circolo.»

Lui mi ha guardato ed ha capito il doppio senso della mia frase, poi, abbassato lo sguardo e, con una voce alquanto imbronciata, mi ha risposto:

«Veramente lavora come cuoca in quell'albergo a cinque stelle che c'è in centro e, per quanto ne so, oltre a cucinare bene le salsicce al sugo e i rigatoni, la sua specialità sono i cannoli alla panna; vengono da tutte le parti del mondo per assaggiarli.»

Quando ha finito di parlare, ha sollevato lo sguardo e non c'è stato bisogno di aggiungere altro: ci eravamo già detti tutto.






scritto il
2025-07-24
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