Lolita, un sogno che non c’è più
di
Angelo B
genere
etero
🌙 Racconto
Lui entrò nella stanza come un uragano,
lo sguardo cupo ma affamato, il corpo teso di chi ha combattuto troppe battaglie.
Lolita lo guardò, le ginocchia tremanti, il respiro già affannato.
«Sei mia, e stasera ti prendo tutta.
Non voglio sentire no, non voglio sentire resistenza.»
Lei non rispose, il corpo si sciolse alla sua voce roca, al suo odore selvaggio di sudore e fumo.
Lo strappò via dal suo vestito, lasciando cadere ogni pezzo di stoffa, ogni protezione,
esponendo la pelle lucida, i seni tondi, le cosce aperte e umide.
Lui le mordeva il collo, le scapole, con una fame quasi violenta,
mentre una mano calda esplorava i suoi seni, stringendoli, schiacciandoli, facendola gemere.
«Vuoi che ti lecco?» sussurrò con un sorriso crudele.
Lolita aprì le gambe più di prima, il corpo una mappa di piacere già tracciata da altri, ma nuova per lui.
«Sì. Fammi urlare il tuo nome.»
La lingua di lui scivolò tra le sue cosce, bagnata, decisa,
le dita infilate tra le sue pieghe sensibili, scovando ogni punto che la faceva tremare.
Lei si attorcigliò al letto, i gemiti si fecero più forti, il fiato corto.
Quando lui entrò dentro di lei, lento, pesante, il mondo intero sembrò esplodere.
Il piacere si mescolava al desiderio di possesso, a quella voglia di essere presa e amata nello stesso istante.
Ogni movimento era un urlo trattenuto, un morso alla pelle, un artiglio conficcato nelle spalle.
«Sei mia, Lolita. Mia in ogni modo possibile.»
Lei rispose con un gemito rauco, le mani intrecciate nei capelli di lui, tirandolo più dentro, più a fondo.
⸻
🔥 La passione selvaggia
Il ritmo si fece frenetico, quasi disperato.
Le bocche si cercavano, si mordevano,
le lingue si intrecciavano in un gioco feroce di dominio e resa.
Le mani di lui scorrevano su tutto il corpo di Lolita,
dalle spalle alle cosce, dalla schiena alle curve più nascoste,
risvegliando ogni centimetro di pelle.
Lei gemeva, urlava, si abbandonava completamente,
ogni orgasmo era un colpo di grazia, un brivido che la faceva tremare e inginocchiare.
Lui la teneva stretta, il sudore che scivolava sulle loro pelli incrociate,
la passione che li bruciava vivi, più forte di ogni paura e dolore.
⸻
💞 Finale sessualmente romantico
Quando l’onda di piacere si placò, loro rimasero abbracciati,
i corpi intrecciati come due anime finalmente trovate.
Lui le carezzò il volto con la delicatezza di chi conosce il valore della vita e della perdita.
Lei appoggiò la testa sul suo petto, sentendo il cuore battere forte,
come un tamburo che suona solo per loro.
«Lolita, sei il mio sogno più sporco e la mia verità più dolce.»
Lei sorrise, le labbra ancora umide, il respiro lento e profondo.
«E io sono tua, per sempre.
Anche se il sogno è finito, il nostro legame è eterno.»
Si baciarono piano, come a suggellare un patto segreto,
mentre fuori il mondo continuava a cadere a pezzi.
Lui entrò nella stanza come un uragano,
lo sguardo cupo ma affamato, il corpo teso di chi ha combattuto troppe battaglie.
Lolita lo guardò, le ginocchia tremanti, il respiro già affannato.
«Sei mia, e stasera ti prendo tutta.
Non voglio sentire no, non voglio sentire resistenza.»
Lei non rispose, il corpo si sciolse alla sua voce roca, al suo odore selvaggio di sudore e fumo.
Lo strappò via dal suo vestito, lasciando cadere ogni pezzo di stoffa, ogni protezione,
esponendo la pelle lucida, i seni tondi, le cosce aperte e umide.
Lui le mordeva il collo, le scapole, con una fame quasi violenta,
mentre una mano calda esplorava i suoi seni, stringendoli, schiacciandoli, facendola gemere.
«Vuoi che ti lecco?» sussurrò con un sorriso crudele.
Lolita aprì le gambe più di prima, il corpo una mappa di piacere già tracciata da altri, ma nuova per lui.
«Sì. Fammi urlare il tuo nome.»
La lingua di lui scivolò tra le sue cosce, bagnata, decisa,
le dita infilate tra le sue pieghe sensibili, scovando ogni punto che la faceva tremare.
Lei si attorcigliò al letto, i gemiti si fecero più forti, il fiato corto.
Quando lui entrò dentro di lei, lento, pesante, il mondo intero sembrò esplodere.
Il piacere si mescolava al desiderio di possesso, a quella voglia di essere presa e amata nello stesso istante.
Ogni movimento era un urlo trattenuto, un morso alla pelle, un artiglio conficcato nelle spalle.
«Sei mia, Lolita. Mia in ogni modo possibile.»
Lei rispose con un gemito rauco, le mani intrecciate nei capelli di lui, tirandolo più dentro, più a fondo.
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🔥 La passione selvaggia
Il ritmo si fece frenetico, quasi disperato.
Le bocche si cercavano, si mordevano,
le lingue si intrecciavano in un gioco feroce di dominio e resa.
Le mani di lui scorrevano su tutto il corpo di Lolita,
dalle spalle alle cosce, dalla schiena alle curve più nascoste,
risvegliando ogni centimetro di pelle.
Lei gemeva, urlava, si abbandonava completamente,
ogni orgasmo era un colpo di grazia, un brivido che la faceva tremare e inginocchiare.
Lui la teneva stretta, il sudore che scivolava sulle loro pelli incrociate,
la passione che li bruciava vivi, più forte di ogni paura e dolore.
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💞 Finale sessualmente romantico
Quando l’onda di piacere si placò, loro rimasero abbracciati,
i corpi intrecciati come due anime finalmente trovate.
Lui le carezzò il volto con la delicatezza di chi conosce il valore della vita e della perdita.
Lei appoggiò la testa sul suo petto, sentendo il cuore battere forte,
come un tamburo che suona solo per loro.
«Lolita, sei il mio sogno più sporco e la mia verità più dolce.»
Lei sorrise, le labbra ancora umide, il respiro lento e profondo.
«E io sono tua, per sempre.
Anche se il sogno è finito, il nostro legame è eterno.»
Si baciarono piano, come a suggellare un patto segreto,
mentre fuori il mondo continuava a cadere a pezzi.
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