Le mie mutandine...come trofeo

LE MIE MUTANDINE…COME TROFEO!


Estate di qualche anno fa, mi trovavo a cena con un gruppo di amici in un ristorante di Forte dei Marmi…ambiente elegante e pieno di bella gente.
Ero in buona compagnia, non avevo in quel momento un partner fisso, cercavo solo di divertirmi e di rilassarmi al sole della Toscana. Quella sera
ero uscita con l’intenzione di farmi ammirare in quel locale che sapevo frequentato da molti volti conosciuti. Avevo indosso un abitino bianco attillato
lungo fino ai piedi ma scoperto sulla schiena fin quasi all’attaccatura delle natiche, appena velate da un sottile perizoma dello stesso colore, che si lasciava osservare piuttosto avidamente da chiunque.
Mi ero truccata in maniera pesante, con kajal intorno agli occhi e ombretto celeste in gran quantità…enormi cerchi metallici alle orecchie e collarino nero con strass. Parevo proprio una di quelle..sia pure di alto bordo! D’altra parte era ciò che volevo, stupire, forse osare oltre il lecito, almeno per una donna come me. Avevo ricevuto molti complimenti sia dai maschietti, tutti piuttosto eccitati al mio apparire, ma pure dalle altre femmine dell’allegra tavolata, poco sincere o molto invidiose per questa mia inattesa sortita da vamp sexy!
Nel corso della serata avevo notato che molti avventori intorno a noi non staccavano quasi gli occhi dal mio corpo seminudo, in particolare un giovane
seduto ad un tavolo vicino, che si accompagnava ad una bella donna sui 40
anni dal fisico molto piacente. Quando sul finire della cena mi alzai per andare al bagno, fatti pochi passi sul retro della sala me lo ritrovai di fronte..ebbi appena il tempo di accennare un sorriso che venni strattonata da lui che mi spinse verso la parete e senza dire una parola mi sollevò l’abito e mi sfilò d’un sol colpo le mie mutandine di pizzo, ossia il minuscolo perizoma!
Temendo di dover affrontare ben altro problema mi ritrassi e gli chiesi: “Perché mi fai questo?”. “Non temere, non voglio approfittare di te, voglio regalare alla mia donna le tue mutandine come trofeo!”…”Come fosse un bottino di guerra?” sbottai io, incredula ma tutto sommato fiera di aver suscitato tanta attenzione. “Sì, proprio così…e gliele farò indossare al posto tuo, per farle recitare la parte tua..quella di una splendida puttana, per portafogli pieni!”.
Spiazzata da una affermazione tanto esplicita quanto veritiera, perché in realtà proprio così mi sentivo io stessa quella sera, feci ritorno al mio tavolo.
Piuttosto eccitata dalla “disavventura” che mi era capitata mi resi presto conto che iniziavo a bagnarmi l’ sotto e..non avevo più protezione! Inoltre, non avevo pensato di infilare in borsa un altro paio di mutandine, come penso abbiano l’abitudine di fare le “signorine di facili costumi!”. In poche parole mi ero rivelata una novizia in quel genere di faccende…
In breve il mio umore liquido cominciò a sgorgare e a scivolarmi sulle cosce e sulle gambe, per allargarsi poi sul pavimento ai miei piedi. Rovistavo nervosamente nella borsa in cerca di fazzolettini, intimi e non, nel tentativo di arginare la cosa, ma mi accorsi che richiamavo in tal modo ancor più l’attenzione su di me. Decisi quindi di affidarmi alla mia sfrontatezza e non ci pensai più…
Al momento di alzarmi per uscire dalla sala, avrei improvvisato qualcosa, pensai tra me e me. Ero praticamente nuda, il mio abitino semitrasparente lasciava intravedere già quasi tutto, se pure davanti il mio ciuffo di peli bagnato avesse troneggiato solitario sarei stata considerata una troiona, una pornostar da taverna di periferia. CHISSA’ che non fosse proprio ciò che desideravo, che avevo sognato se non immaginato da molto tempo!
Se quel mio fan me l’avesse proposto, credo che gli avrei fatto omaggio anche del mio abitino, anche se non avrei saputo cosa fare o cosa inventarmi per giustificare il mio ritorno a tavola nuda e cruda!