Pulp

Le ultime storie per adulti del genere pulp

Il genere Pulp raccoglie quei racconti erotici che propongono vicende dai contenuti forti, abbondanti di crimini violenti, efferatezze e situazioni macabre. Storie di erotismo e sangue. Storie per adulti che contemplano sofferenze fisiche, mutilazioni e/o addirittura morte. Il connubio sesso e morte sfocia spesso nel mistero, in questa categoria invece troverete racconti erotici espliciti, che lasciano decisamente meno spazio all’immaginazione.

925 racconti erotici del genere pulp e sono stati letti 4.1M volte.

Il sequestro (IV parte)Ore 5:00 Mario incredulo osservava il corpo immobile di sua moglie adagiato davanti a lui, con la schiena nuda e con il capo immerso tra i cuscini. La donna ora non fiatava più, ma i gemiti, che aveva dovuto ascoltare durante quell'amplesso forzato, gli rimbombavano ancora in testa. La sua tenera, dolce e casta moglie era stata appena abusata con volgare violenza da quell'animale che l’aveva lasciata in quella sconcia posizione con il sedere per aria, mentre ora si ingozzava di alcool assieme ... tempo di lettura 18 minscritto il
2019-02-18
di
Rot43
Io e Alan - Rieditato. A quel tempo vivevo con… (ora invento un nome per restare sul vago)… con Esmeralda, era bella eh? Bella ma fuori del tutto, scordata come un violino dimenticato in cantina per secoli. Raramente era naturale, il suo stato normale era… -Tesoro ciao… sono fatta di roba buona… scopiamo?- Il suo interlocutore potevo essere io o altri mille, lei era per il libero amore. In un libero mondo. Vivevamo in un piccolo appartamento ad affitto libero, cioè zero lire, una notte avevamo rotto la serratura e ... tempo di lettura 12 minscritto il
2019-02-17
di
Tibet
L'ultimo canto della sirenaDestino infame. Nella mia vita precedente devo aver commesso dei crimini orrendi, per ritrovarmi ridotto così. Povero, solo, e affetto da una grave forma di impotenza. Mia moglie mi ha lasciato proprio per questo motivo, e non oso frequentare altre donne sapendo di non riuscire a soddisfarle. È davvero frustrante. Ho consultato decine di specialisti, col solo risultato di sperperare tutti i risparmi che avevo racimolato facendo musica. Già, sono un musicista. Compongo opere che vengono poi comp... tempo di lettura 35 minscritto il
2019-02-13
di
Seinove
La ladraIl primo racconto che pubblico sul sito, ovviamente prendetelo per quello che è, il racconto di un ragazzo che un giorno non aveva niente da fare, quindi perdonate i vari errori grammaticali e spero che vi piaccia Una cosa è certa, la mia casa è immensa. Ho 25 anni e vivo da solo in questa villa fuori Torino che mio nonno mi ha lasciato in eredità. All'inizio ero entusiasta all'idea di vivere in una casa così grande, ma con il passare del tempo la gioia si era trasformata in angoscia. Quella v... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-02-06
di
Bod97
In un timido sabato mattina. L'eco dei passi le sembravano come tamburi durante a un'esecuzione. E lei correva e correva, tra gli stretti vicoli di un venerdì sera ben inoltrata. Non sapeva bene che ore fossero, forse 2 o magari le 3, ma sapeva che ormai qualsiasi aiuto le sarebbe stato negato. Era inseguita da un gruppo di persone che aveva conosciuto poche ore prima in un bar. Il suo ragazzo si è fatto prendere un po' la mano e ha iniziato una rissa che lo ha visto terribilmente sconfitto e umiliato, e ora sarebbe toccato... tempo di lettura 5 minscritto il
2019-02-02
di
T3
Scontro di universi Giuseppe guardava il mondo scorrere oltre la finestra, recluso nel grigiore dei muri di quella casa di riposo, un altro giorno si avviava alla fine e nessuno sarebbe venuto a trovarlo oggi… meglio così. Aveva avuto una buona vita e poche cose di cui lamentarsi, ma non era sempre stato così, pensò a quanto era stato fortunato in fondo, a nascere in un tempo dove la privacy era davvero tale. La sua non era stata un esistenza scevra da disagi e privazioni, ma era abituato a lavorare sodo, a non v... tempo di lettura 11 minscritto il
2019-01-30
di
scopertaeros69
Deja-vu. -10La tazza di tea si è ormai raffreddata quasi del tutto, ma la stringe ancora tra le mani per cercare conforto in quel poco di tepore che la ceramica le trasmette. Il tea non è mai stata la sua bevanda preferita, ma l'alternativa sarebbe stata una tazza d'acqua scaldata al microonde con del caffè solubile e non è ancora arrivata a volersi così male. Masochista si, ma fino ad un certo punto. Avrebbe voluto osservare il tramonto dalla finestra del motel in cui stanno alloggiando da ormai quattro ... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-01-25
di
Ylgr
Tibe e Pao. La scelta. Sul tavolino una bottiglia a lui riservata di Single Malt Isle of Jura, ghiaccio e il sifone del selz. Camicia e pantaloni di lino bianchi, un uomo non più giovane e non ancora nel ciclo della maturità. Un viso vissuto con delle rughe intorno agli occhi. Occhi vividi, attenti, quelli disincantati di un cinico. Capelli scuri, spruzzati di grigio. Il bar è proprio sulla spiaggia, poltroncine e tavoli di vimini su un pavimento in legno. Musica in sottofondo. Una spiaggia di un isola in mezzo all... tempo di lettura 15 minscritto il
2019-01-23
di
Tibet
Castello maledetto 2Rientro in camera con Adelina ho la figa che brucia per la chiavata di quel cazzone così mi spoglio e la risciacquo “Padrona ma come ha fatto a prendere quel coso esagerato,io non sono riuscita a stringerlo in mano” “Bella la nostra figa è molto elastica pensa a come farebbero a uscire i bambini ci vuole allenamento ma per prima cosa bisogna sverginarla adesso ti spogli e ti metti a gambe spalancate sul letto così ti sistemerò la figa forza e non fare la ritrosa” Recupero il cazzo di legno che a... tempo di lettura 6 minscritto il
2019-01-23
di
visionario
Il volto del DiavoloLa colonia spaziale Bohemian Groove era abbandonata da più di ottant'anni. Perchè tutti i Lasciati Indietro potevano associarsi e costruire una nuova colonia in cui vivere la loro personale utopia, ma non stava scritto da nessuna parte che questa dovesse riuscire a reggersi. Alcune colonie prosperavano e venivano ingrandite, altre rimanevano spopolate, e Bohemian Groove era troppo isolata, troppo basata sul carisma di una sola persona, non poteva riuscire. Gli ultimi avevano portato via tutto qu... tempo di lettura 11 minscritto il
2019-01-21
di
Hermann Morr
La Maschera di Diego Maria Sànchez. Il racconto è frutto della mia fantasia, comunque uno spunto iniziale l'ho ricavato ricordandomi di una antica farsa spagnola di Lope de Rueda, vissuto nella stessa epoca di Cervantés, intitolata "Farsa chiamata della MASCHERA" di tutt'altro tema e tenore, differente in tutto dal mio racconto, ma per giusto riconoscimento ne ho utilizzato anche un nome: Diego Sànchez, modificato in Diego Maria Sànchez. Diego Maria Sànchez era un assassino, uno stupratore. Per anni aveva imperversato nella... tempo di lettura 12 minscritto il
2019-01-20
di
Tibet
Deja-vu. 3di3. Finisce. Si inizia.Trovare quella lettera tra la posta in ingresso l'aveva lasciato piacevolmente sorpreso. Nessuno inviava più lettere, se non le compagnie che gestivano le varie utenze. La sorpresa, una volta seduto alla sua scrivania, aveva lasciato posto all'incredulità prima, ad un senso di spaesamento poi. Soltanto quando la mano, tremando, gli aveva iniziato a render difficoltosa la lettura, si era reso conto che non si trattava più di spaesamento, ma di paura. Maledicendo l'aver finito l'ultimo rimasuglio... tempo di lettura 7 minscritto il
2019-01-19
di
Ylgr
Abbadon: gestione di uno stupro di gruppo. Si lo confesso, detesto racconti in cui ci si compiace di stupri e che per giunta si protraggono per innumerevoli puntate, mai sazi di male. Allora provo, per una volta a immaginare io il finale, ma se non avete stomaci forti state alla larga. Los Angeles 2019. Claudia era disperata: in quel fetido capannone dalle pareti luride fatte di mattoni sbrecciati e d’intonaco scrostato era ripetutamente violata, umiliata e temeva che alla fine non sarebbe mai uscita viva dal quel luogo dove era te... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-01-13
di
samas2
Deja-vu. 1di3. (3)La sveglia sul telefono suonò alle cinque meno un quarto, come tutte le mattine e, come tutte le ultime mattine, la trovò già sveglia. Silenziò l'allarme, imprecando tra se e se, buttando sul sedile del passeggero il telefono. Il display rimase acceso ancora per qualche secondo, prima di spegnersi, facendo ripiombare nel buio l'abitacolo dell'auto. Incrociò le braccia sul volante e vi posò la fronte, facendo ben attenzione a non premere nuovamente il clacson. Dentro di sé aveva sempre saputo ... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-01-12
di
Ylgr
Castello maledetto 1Giada inizia a raccontarmi cosa c’è nel sotterraneo e cosa lei e adesso anch’io possiamo fare. “Vedi cara i due che hai visto tengono sotto controllo i prigionieri che vengono processati e condannati per tutti i crimini contro la contea,tieni presente che ci sono uomini e donne e considerando che sono condannati a morte li faccio vivere per divertirmi per l’ultima volta con loro. Adesso visto che siamo complici puoi venire anche te a scaricare i sensi e fare a loro quello che vuoi tieni presenti... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-01-10
di
visionario
Il gelo della SiberiaSan Pietroburgo, 15 giugno 2005. Pyotr Ivanovich Zaytsev faticava a chiamare la città con il suo (relativamente) nuovo nome. Per lui era e sarebbe sempre rimasta Leningrado. Non che avesse mai conosciuto Vladimir Il'ič Ul'janov o che gli fosse mai piaciuto particolarmente, tuttavia quello era il nome quando lui vi era nato. Erano passati oltre trent'anni da quando se l'era lasciata alle spalle per andare a servire la patria nell'Armata Rossa eppure in lui non c'era più alcuna traccia di quel ra... tempo di lettura 11 minscritto il
2019-01-09
di
Osiris
Il sequestro (Parte III)Ore 01:00 : - E’ bello svegliarsi tra le tettone di tua moglie eh! Gli fece eco Valerj. Mario ci mise un po’ a riprendersi, tuttavia i suoi occhi nuovamente aperti rallegrarono lo spirito di sua moglie che lo abbracciò in lacrime. Intanto dal piano superiore si udirono dei passi, e dal ballatoio pistola alla mano, Aslan si affacciò mormorando qualcosa in slavo a Darko, il quale gli rispose in maniera fredda e impassibile senza nemmeno voltarsi verso l’interlocutore. Ottenuta la risposta, l’uom... tempo di lettura 21 minscritto il
2019-01-09
di
Rot43
Deja-vu. 2di3Ripose il quotidiano sul tavolino del bar dopo averlo ripiegato con cura. Lo osservò a lungo prima di toccarne un angolo con le dita, ad allineare i fogli con i tovaglioli di carta. Si alzò e fece per voltarsi in direzione della cassa, ma esitò. La tazzina non andava. La fece ruotare sul piattino, fino a far risultare il manico parallelo alla linea tracciata col giornale e con i tovaglioli. Così sarebbe andato bene. Pagata la consumazione, uscì fuori dal bar. Infilò i guanti e, un passo dopo ... tempo di lettura 6 minscritto il
2019-01-08
di
Ylgr
Richiamo al filo rosso. La leggenda del S. Nulla.Vi svelo un segreto dietro a questo piccolo racconto ci sono io, ho pubblicato in precedenza sotto un altro nickname: S.Nulla. Con questa premessa vi auguro una buona lettura. L'uomo riaprì la teca, erano giorni che non lo faceva non riusciva a spiegarsi il motivo, preferiva guardarla chiusa in quella bolla di vetro; voleva proteggerla dal mondo. Lei era pura. La prese. Aveva lunghi fili rossi che collegavano le sue braccia ad una piccola stecchetta di legno. Una marionetta, dai lunghi cap... tempo di lettura 4 minscritto il
2019-01-06
di
Flame
Deja-vu. 1di3I primi a chiamarlo in quel modo, furono i giornalisti. In seguito, anche tra le mura delle centrali, iniziarono a chiamarlo così. Willy Pete. Alcuni provarono ad utilizzare Mangiafuoco, altri si fermarono a serial killer. Ma Willy Pete, fu il nome con cui iniziarono a chiamarlo tutti. Mai a voce alta, soprattutto all'avvicinarsi delle notti di luna nuova, per scaramanzia. Non si nomina la tigre, nella giungla. Per un lungo periodo, fu l'unica cosa che ebbero in mano, di suo. Un nome. Un nome ... tempo di lettura 4 minscritto il
2019-01-06
di
Ylgr
La castrazioneEra solo questione di tempo, ma era inevitabile, non potevo continuare così, e poi Luca iniziava a spazientirsi, e io sono sua, sono una sua proprietà, ormai da anni, e non ho voce in capitolo sulle scelte che lui fa per mè, e su di mè, e quindi eccomi pronta per il chirurgo. Devo fare un passo indietro, per farvi capire chi e che cosa sono diventata, il mio nome è Paola, nata maschietto, ma subito sin da piccola, riconosciuta femmina, ho avuto la fortuna di essere svezzata molto giovane da un ... tempo di lettura 6 minscritto il
2019-01-06
di
TATO
Racconto di Natale. Il terremoto, gli spettri.E’ credenza ritenere che i terremoti liberino gli spettri che sono rinchiusi nelle pareti, nei vecchi armadi, nelle cantine o nei solai. Gli spettri allora riprendono vita e cercano chi ha causato loro sofferenze nella vita terrena. Se la loro sia una vendetta effimera o forse solo un rigurgito di vita, non è dato a sapere. Non possono far del male fisicamente ma a volte riescono a minare una personalità confusa, far crollare la razionalità, far nascere la pazzia. Alcuni spettri, liberi da c... tempo di lettura 7 minscritto il
2019-01-02
di
Tibet
Castello maledettoSono la padrona insieme a mia suocera del castello e della contea ereditata dal conte mio marito morto. Prima di entrare nel racconto debbo descrivere come sono diventata quella che sono. Il mio defunto marito era un povero succube della madre e non aveva mai visto una donna e nemmeno palpata o peggio chiavata,così la madre decide di sposarlo per poi allearsi con la moglie e inizia la ricerca in tutta la regione,cercava una bella e abbastanza maiala per fare tutto quello che le veniva in mente i... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-01-02
di
visionario
Mal d'Africa ( Alla maniera di Tibet ) FinaleBuio. Subito dopo, o almeno a me era sembrato subito, odore stantio di pisciatoio, sassi e terra dura, voci. Avevo gli occhi chiusi, questo arrivavo a capirlo, ma prima di aprirli mi tastai . Ero ancora nudo ? No i vestiti erano al loro posto, sentivo le suole dei sandali sotto i piedi, incredibilmente anche il portafoglio era ancora nella tasca. I graffiti antichi sulla parete interna della caverna furono la prima cosa che vidi. Negri seduti vicino, intenti a fare qualcosa di religioso, non m... tempo di lettura 6 minscritto il
2018-12-29
di
Hermann Morr
Il Sequestro (Parte II)Ore 24 Rossa in faccia per la vergogna e la rabbia, tentò di coprirsi con le mani e di reclamare quanto gli era stato promesso. Ma i due si stavano solo riscaldando… : -Non c’è fretta bela, abiamo tuta notte! Rispose Valerj nel suo stentato italiano : -Non erano questi i patti, voglio vedere i miei figli! Tuonò energica lei : -Ora Inginocchiati! Replicò ancora più energicamente il boss Il tono energico del energumeno la fece trasalire e rimase impietrita, tanto che iniziò a tremare come un vi... tempo di lettura 17 minscritto il
2018-12-27
di
Rot43
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