Pulp

Le ultime storie per adulti del genere pulp

Il genere Pulp raccoglie quei racconti erotici che propongono vicende dai contenuti forti, abbondanti di crimini violenti, efferatezze e situazioni macabre. Storie di erotismo e sangue. Storie per adulti che contemplano sofferenze fisiche, mutilazioni e/o addirittura morte. Il connubio sesso e morte sfocia spesso nel mistero, in questa categoria invece troverete racconti erotici espliciti, che lasciano decisamente meno spazio all’immaginazione.

911 racconti erotici del genere pulp e sono stati letti 4.3M volte.

VaniaI primi modelli di technowoman che furono messi sul mercato dalla Biotech non erano particolarmente sofisticati, ma trovarono ugualmente i loro coraggiosi clienti tra quegli uomini, per lo più patiti dei gadget tecnologici e tentati dall’idea di rapporti sessuali facili. Mano a mano che la tecnologia progrediva e i modelli diventavano sempre più realistici, i responsabili del marketing si resero conto che, oltre a quello sessuale, un altro aspetto che attraeva i clienti era l’idea di possedere ... tempo di lettura 4 minscritto il
2019-03-25
di
beast
La fontana. Daria. Il ricordo di Barbastro gli aveva lasciato una strana inquietudine, ricordò quel periodo, lui giovane cavaliere normanno al seguito di Guillaume de Montreuil, proveniente dall'Italia e messosi poi volontariamente al servizio del Re Sancho d'Aragona. Barbastro, luogo strategico, che ricadde in mano di Al Muqtadir re della Taifa di Saragozza appena l'anno successivo, nel 1065, mentre loro... “la banda normanna” così chiamata, conquistavano e razziavano Alquézar, Monzon e Graus. Barbastro fu ripr... tempo di lettura 9 minscritto il
2019-03-25
di
Tibet
La fontanaIo sono solo un Canta Storie. La fontana del borgo era innovativa per quei tempi. Da una prima vasca alimentata da una sorgente e che era riservata alle persone per bere e approvvigionare le abitazioni, l’acqua defluiva in una seconda che era usata come abbeveratoio per gli animali e infine da questa ad una ulteriore e ultima dove le donne potevano lavare i panni. L’aveva ideata e fatta costruire a somiglianza di quelle viste nella Andalusia costruite dagli Almoravidi. Si stava dissetando, co... tempo di lettura 9 minscritto il
2019-03-18
di
Tibet
Regina di Cuori«Parla.» «Cosa vuoi che ti dica?.» «Non importa. Parla..» Eravamo su una panchina, di un viale alberato, poco lontani da un laghetto artificiale, la superficie spezzata da ninfee color pastello, defilati dietro un grande albero, forse un ippocastano carico di grossi ricci verde acido. Lei era seduta, le gambe accavallate, avvolte in una lunga gonna nera, con una mano tra i miei capelli, mentre io, steso, con la testa sulla sua coscia, mi gustavo quel dolce momento di una calda sera primaverile. ... tempo di lettura 11 minscritto il
2019-03-17
di
Mr.Goodbye
Le ventiquattro sedie del diavolo. Amava gli oggetti particolari. Magari strani. Magari con storia. Sua grande passione era circolare per i mercatini o per i negozi di antiquariato e lì spendere disinvoltamente tutte le proprie risorse e anche di più, salvo poi andare a chiedere aiuto al padre che ogni volta, seppur brontolando, sanava il rosso del suo bilancio. Quel giorno... Dicembre, nebbia e freddo a Venezia, ma lei girava di bancarella in bancarella senza sentirlo, era arrivata in Campo San Maurizio dalla stazione di Sa... tempo di lettura 10 minscritto il
2019-03-15
di
Tibet
La bibliotecaria e il soldato. Epilogo.Loro nudi sul letto. Virginia. -Ho provato un piacere incredibile, di certo malato e insano, potremo farne a meno?- -Che ci importa se lo faremo assieme? Se ambedue godremo di questo? Lascerai l'impiego, vivremo assieme e faremo crescere il bambino. - -E per quello che abbiamo fatto? Il piacere che ho provato?- -Sano o insano che sia, avremo il modo di soddisfarlo.- -Ho il desiderio di vendicarmi di un altro porco.- -Di chi?- -Del segretario, un essere viscido e infido che si masturbava fuori d... tempo di lettura 7 minscritto il
2019-03-09
di
Tibet
La bibliotecaria e il soldato. 4. La sera dopo Drago parla poco, le dice che i suoi guai dovrebbero risolversi presto. Anche Virginia è stranamente silenziosa, ma i loro occhi si cercano, poi sfuggono, sembra che sappiano che quello che capiterà da lì a poco è inevitabile. Sono ambedue eccitati. Non servono parole. Mangiano, più tardi prepara il bimbo per la notte, lo porta nella sua cameretta e lo mette a letto. Lui l’attende sulla porta. L’abbraccio è spasmodico, sentono ambedue la fretta, il bisogno di aversi senza nessun ... tempo di lettura 9 minscritto il
2019-03-06
di
Tibet
La bibliotecaria e il soldato. 3 Il porco telefona. -Domani sera serata speciale. Andremo nella mia casa in collina, voglio trovarti bagnata, devi grondare, pronta per essere usata come sai, capito troia?- Serata speciale? Drago è fermo sotto casa. E’ preso da qualcosa che non conosce, perché deve preoccuparsi per lei? Del bimbo? Perché continua a pensarla? Lui ha sempre pensato solo a se stesso, curando di sopravvivere. In lui è cosciente solo l’istinto di autoconservazione. Fino a questo momento. Ha voglia di scopare al ... tempo di lettura 9 minscritto il
2019-03-04
di
Tibet
La bibliotecaria e il soldato. 2. Per Virginia le cattive notizie arrivano presto. Appena posa la borsa sulla scrivania suona il telefono. -Vieni da me in pausa.- Eccolo. Sempre pronto a scopare il vecchio porco, ma quanto le fa schifo e nello stesso tempo riesce ad inquinarle la mente? Lui e le sue pretese, lui e quel suo cazzo grosso e scuro, la sua perversione, la grande vitalità sessuale. Intanto pur sapendo che potrebbe ribellarsi in ogni momento si arrende alle sue richieste. Non capisce la propria voglia di subire, la ... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-03-01
di
Tibet
La bibliotecaria e il soldatoLa bibliotecaria e il soldato. 1. Vita dura, restare vedova a ventotto anni e avere un bambino piccolo. La pensione che le danno, come la chiamano? Indennità speciale per i sopravvissuti? E’ da fame. Dovrebbe sfamarsi con il cibo per cani e gatti con quella miseria. Deve muovere il culo quindi, darsi da fare. Intanto oltre al trauma per la perdita ha dovuto combattere una vera battaglia per avere questi quattro soldi, ma lei insiste, fa pressing, minaccia, sta tutto il giorno nel corridoio d... tempo di lettura 10 minscritto il
2019-02-25
di
Tibet
Konstantin SergeevičFissava i suoi occhi cercandovi un'emozione che non esisteva, che non era mai esistita. Riusciva a scorgere solo un vuoto immenso e la mancanza di qualsivoglia segno di umanità. Se mai si era chiesta come sarebbe stato fissare un robot con sembianze umane ora ne aveva un’idea molto precisa. In lui non vedeva più nulla dell’uomo che poche ore prima ne aveva catturato l’attenzione con battute argute e sagaci, che l’aveva fatta ridere e divertire. A ben pensarci qualche segnale c’era stato, alcuni ... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-02-20
di
Osiris
Il sequestro (IV parte)Ore 5:00 Mario incredulo osservava il corpo immobile di sua moglie adagiato davanti a lui, con la schiena nuda e con il capo immerso tra i cuscini. La donna ora non fiatava più, ma i gemiti, che aveva dovuto ascoltare durante quell'amplesso forzato, gli rimbombavano ancora in testa. La sua tenera, dolce e casta moglie era stata appena abusata con volgare violenza da quell'animale che l’aveva lasciata in quella sconcia posizione con il sedere per aria, mentre ora si ingozzava di alcool assieme ... tempo di lettura 18 minscritto il
2019-02-18
di
Rot43
Io e Alan - Rieditato. A quel tempo vivevo con… (ora invento un nome per restare sul vago)… con Esmeralda, era bella eh? Bella ma fuori del tutto, scordata come un violino dimenticato in cantina per secoli. Raramente era naturale, il suo stato normale era… -Tesoro ciao… sono fatta di roba buona… scopiamo?- Il suo interlocutore potevo essere io o altri mille, lei era per il libero amore. In un libero mondo. Vivevamo in un piccolo appartamento ad affitto libero, cioè zero lire, una notte avevamo rotto la serratura e ... tempo di lettura 12 minscritto il
2019-02-17
di
Tibet
L'ultimo canto della sirenaDestino infame. Nella mia vita precedente devo aver commesso dei crimini orrendi, per ritrovarmi ridotto così. Povero, solo, e affetto da una grave forma di impotenza. Mia moglie mi ha lasciato proprio per questo motivo, e non oso frequentare altre donne sapendo di non riuscire a soddisfarle. È davvero frustrante. Ho consultato decine di specialisti, col solo risultato di sperperare tutti i risparmi che avevo racimolato facendo musica. Già, sono un musicista. Compongo opere che vengono poi comp... tempo di lettura 35 minscritto il
2019-02-13
di
Seinove
La ladraIl primo racconto che pubblico sul sito, ovviamente prendetelo per quello che è, il racconto di un ragazzo che un giorno non aveva niente da fare, quindi perdonate i vari errori grammaticali e spero che vi piaccia Una cosa è certa, la mia casa è immensa. Ho 25 anni e vivo da solo in questa villa fuori Torino che mio nonno mi ha lasciato in eredità. All'inizio ero entusiasta all'idea di vivere in una casa così grande, ma con il passare del tempo la gioia si era trasformata in angoscia. Quella v... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-02-06
di
Bod97
In un timido sabato mattina. L'eco dei passi le sembravano come tamburi durante a un'esecuzione. E lei correva e correva, tra gli stretti vicoli di un venerdì sera ben inoltrata. Non sapeva bene che ore fossero, forse 2 o magari le 3, ma sapeva che ormai qualsiasi aiuto le sarebbe stato negato. Era inseguita da un gruppo di persone che aveva conosciuto poche ore prima in un bar. Il suo ragazzo si è fatto prendere un po' la mano e ha iniziato una rissa che lo ha visto terribilmente sconfitto e umiliato, e ora sarebbe toccato... tempo di lettura 5 minscritto il
2019-02-02
di
T3
Scontro di universi Giuseppe guardava il mondo scorrere oltre la finestra, recluso nel grigiore dei muri di quella casa di riposo, un altro giorno si avviava alla fine e nessuno sarebbe venuto a trovarlo oggi… meglio così. Aveva avuto una buona vita e poche cose di cui lamentarsi, ma non era sempre stato così, pensò a quanto era stato fortunato in fondo, a nascere in un tempo dove la privacy era davvero tale. La sua non era stata un esistenza scevra da disagi e privazioni, ma era abituato a lavorare sodo, a non v... tempo di lettura 11 minscritto il
2019-01-30
di
scopertaeros69
Deja-vu. -10La tazza di tea si è ormai raffreddata quasi del tutto, ma la stringe ancora tra le mani per cercare conforto in quel poco di tepore che la ceramica le trasmette. Il tea non è mai stata la sua bevanda preferita, ma l'alternativa sarebbe stata una tazza d'acqua scaldata al microonde con del caffè solubile e non è ancora arrivata a volersi così male. Masochista si, ma fino ad un certo punto. Avrebbe voluto osservare il tramonto dalla finestra del motel in cui stanno alloggiando da ormai quattro ... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-01-25
di
Ylgr
Tibe e Pao. La scelta. Sul tavolino una bottiglia a lui riservata di Single Malt Isle of Jura, ghiaccio e il sifone del selz. Camicia e pantaloni di lino bianchi, un uomo non più giovane e non ancora nel ciclo della maturità. Un viso vissuto con delle rughe intorno agli occhi. Occhi vividi, attenti, quelli disincantati di un cinico. Capelli scuri, spruzzati di grigio. Il bar è proprio sulla spiaggia, poltroncine e tavoli di vimini su un pavimento in legno. Musica in sottofondo. Una spiaggia di un isola in mezzo all... tempo di lettura 15 minscritto il
2019-01-23
di
Tibet
Castello maledetto 2Rientro in camera con Adelina ho la figa che brucia per la chiavata di quel cazzone così mi spoglio e la risciacquo “Padrona ma come ha fatto a prendere quel coso esagerato,io non sono riuscita a stringerlo in mano” “Bella la nostra figa è molto elastica pensa a come farebbero a uscire i bambini ci vuole allenamento ma per prima cosa bisogna sverginarla adesso ti spogli e ti metti a gambe spalancate sul letto così ti sistemerò la figa forza e non fare la ritrosa” Recupero il cazzo di legno che a... tempo di lettura 6 minscritto il
2019-01-23
di
visionario
Il volto del DiavoloLa colonia spaziale Bohemian Groove era abbandonata da più di ottant'anni. Perchè tutti i Lasciati Indietro potevano associarsi e costruire una nuova colonia in cui vivere la loro personale utopia, ma non stava scritto da nessuna parte che questa dovesse riuscire a reggersi. Alcune colonie prosperavano e venivano ingrandite, altre rimanevano spopolate, e Bohemian Groove era troppo isolata, troppo basata sul carisma di una sola persona, non poteva riuscire. Gli ultimi avevano portato via tutto qu... tempo di lettura 11 minscritto il
2019-01-21
di
Hermann Morr
La Maschera di Diego Maria Sànchez. Il racconto è frutto della mia fantasia, comunque uno spunto iniziale l'ho ricavato ricordandomi di una antica farsa spagnola di Lope de Rueda, vissuto nella stessa epoca di Cervantés, intitolata "Farsa chiamata della MASCHERA" di tutt'altro tema e tenore, differente in tutto dal mio racconto, ma per giusto riconoscimento ne ho utilizzato anche un nome: Diego Sànchez, modificato in Diego Maria Sànchez. Diego Maria Sànchez era un assassino, uno stupratore. Per anni aveva imperversato nella... tempo di lettura 12 minscritto il
2019-01-20
di
Tibet
Deja-vu. 3di3. Finisce. Si inizia.Trovare quella lettera tra la posta in ingresso l'aveva lasciato piacevolmente sorpreso. Nessuno inviava più lettere, se non le compagnie che gestivano le varie utenze. La sorpresa, una volta seduto alla sua scrivania, aveva lasciato posto all'incredulità prima, ad un senso di spaesamento poi. Soltanto quando la mano, tremando, gli aveva iniziato a render difficoltosa la lettura, si era reso conto che non si trattava più di spaesamento, ma di paura. Maledicendo l'aver finito l'ultimo rimasuglio... tempo di lettura 7 minscritto il
2019-01-19
di
Ylgr
Abbadon: gestione di uno stupro di gruppo. Si lo confesso, detesto racconti in cui ci si compiace di stupri e che per giunta si protraggono per innumerevoli puntate, mai sazi di male. Allora provo, per una volta a immaginare io il finale, ma se non avete stomaci forti state alla larga. Los Angeles 2019. Claudia era disperata: in quel fetido capannone dalle pareti luride fatte di mattoni sbrecciati e d’intonaco scrostato era ripetutamente violata, umiliata e temeva che alla fine non sarebbe mai uscita viva dal quel luogo dove era te... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-01-13
di
samas2
Deja-vu. 1di3. (3)La sveglia sul telefono suonò alle cinque meno un quarto, come tutte le mattine e, come tutte le ultime mattine, la trovò già sveglia. Silenziò l'allarme, imprecando tra se e se, buttando sul sedile del passeggero il telefono. Il display rimase acceso ancora per qualche secondo, prima di spegnersi, facendo ripiombare nel buio l'abitacolo dell'auto. Incrociò le braccia sul volante e vi posò la fronte, facendo ben attenzione a non premere nuovamente il clacson. Dentro di sé aveva sempre saputo ... tempo di lettura 8 minscritto il
2019-01-12
di
Ylgr
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