La bibliotecaria e il soldato. 4.

Scritto da , il 2019-03-06, genere pulp


La sera dopo Drago parla poco, le dice che i suoi guai dovrebbero risolversi presto.
Anche Virginia è stranamente silenziosa, ma i loro occhi si cercano, poi sfuggono, sembra che sappiano che quello che capiterà da lì a poco è inevitabile. Sono ambedue eccitati. Non servono parole.
Mangiano, più tardi prepara il bimbo per la notte, lo porta nella sua cameretta e lo mette a letto.
Lui l’attende sulla porta.
L’abbraccio è spasmodico, sentono ambedue la fretta, il bisogno di aversi senza nessun indugio o finzione, si baciano, le loro bocche sono fameliche, si divorano labbra e lingua.
La mano libera del soldato la cerca maldestramente, la trova bagnata e bollente.
Lei lo vuole. Lo vuole subito! Lo vuole dentro di se.
Lo abbraccia mentre lui la spinge contro la parete. Libera a fatica il grosso cazzo duro e lo prende in mano, lo masturba. Lui l’alza da terra tenendola sotto le cosce e glielo punta, la lascia ricadere piano e la infila. La penetra violento, colpi veloci alternati a movimenti lenti e profondi e lei si sente sciogliere! Finalmente gli orgasmi che voleva! Quelli che sente scendere dal cervello ed esplodere fra le sue cosce. Lui è instancabile, ma conserva sempre lucidità.
Lei mormora mentre lo bacia appassionatamente.
-Vienimi dentro…! Vienimi dentro…!-
Poi… si lasciano cadere sul pavimento.
Abbracciati.
Ambedue consapevoli che è l’inizio di qualcosa di importante.
Ancora la frenesia li porta sul letto e ancora lui la prende deciso, senza usarle tanti riguardi e nuovamente raggiungono l’apice del piacere. Dopo, calmato l’ansito del loro respiro, lui chiede.
-Accendi la luce… voglio vederti-
Non avrebbe voluto, mostra tutt'ora tutti i segni del bestiale amplesso della notte precedente ma sa che a questo punto non può e non vuole nascondergli niente, fa quanto chiede.
Lui nota le ecchimosi, i vistosi lividi mentre passa le mani e la bocca su di lei, vede che ha il seno torturato, il ventre e il sedere rigato ancora dai colpi violenti, la gira… vede l’ano gonfio e infiammato.
Chiede.
-Chi è? Il tuo uomo di ora?-
-No… un porco, un maiale che ha approfittato della mia situazione e che non ho saputo tenere a distanza, sono stata debole, però devo dirti tutto di me… non ti voglio nascondere niente-
Gli racconta che non ha avuto altri uomini, solo David, poi questo maiale e ora lui… Drago. Ma non gli nasconde la sua natura, di come ha scoperto di godere di queste cose strane, di queste assurde violenze, di come non si sia mai negata.
Drago ascolta, le chiede.
-Ti mancherà tutto questo? Io ti darò tutto quello che desideri, anche questo-
-Drago. Voglio te. E’… qualcosa di strano che vivo...-
Drago continua ad accarezzare i larghi glutei sodi e lisci come il marmo, passa le dita leggere sul buco gonfio e infiammato, le chiede se le fa male.
-Si… quel male strano. Lo vuoi? E’ tuo… sarà solo e sempre tuo, ma ora desidero che mi fai l’amore, prendimi da sopra, la tua bocca sulla mia… fammi l’amore… Drago…-
Lui lo fa, si dispone fra le sue gambe aperte e la penetra, la possiede e le fa l’amore, il suo respiro si confonde con quello di lei. Il respiro diventa gemito man mano che si avvicinano al piacere. La tiene forte e si perde nella sua bocca, cosa è quel sentimento che l’ha preso? L’ama? E’ davvero innamorato? Come fa a saperlo se mai gli è successo? Sente il bisogno di dirglielo mentre raggiunge il piacere.
-Ti amo…-
E mentre lei lo segue nell’orgasmo…
-Ti amo anch’io… ti amo…!-
Ora sono nel piccolo soggiorno, mangiano qualcosa, nudi si baciano ripetutamente, parlano di loro. Ora hanno un futuro, speranze e progetti. Ambedue sono realizzati, che differenza da poche ore prima!
Drago l’informa che dovrà partire a giorni per la Germania ma sarà questione di poco tempo, tornerà presto. Ma prima vuole sistemare la cosa con il suo persecutore. Dovrà essere messo nelle condizioni di non nuocere più e per farlo ha un’idea ma ha bisogno del suo aiuto.
Le spiega cosa intende fare. Lei capisce che è necessario fare come dice. Tornano a far sesso. Chi prende ora l’iniziativa? Si ritrovano con lei distesa a pancia in giù sul tavolo e lui che la possiede violento da dietro. Le tiene forte le mani sulla schiena mentre la penetra. Le fa male, il male che lei vuole provare.
In preda all’orgasmo lo prega.
-Prendilo… prendimi lì! E' tuo… ti prego… voglio essere tua… tutta… non indugiare… voglio essere tua… solo tua…-
Amore e passione.
Leva il cazzo bagnato e lo punta sull’ano arrossato e spinge. Le mucose si allargano ed entra, sente un ulteriore piacere nel metterglielo a fondo. Sbatte ora contro le sue lisce natiche mentre aspetta di godere e poi urla! Urla il suo piacere mentre si svuota dentro di lei!
Ora dormono abbracciati.
Si svegliano verso mattina e lo fanno ancora. Lo cavalca e lui gode nel vedere le grosse tette sode ballare, nel sentire le larghe natiche colpire il suo ventre, strizza forte i capezzoli e nuovamente godono assieme.
Drago si riveste, deve andare a prendere i suoi antidolorifici, la mano sta pulsando. L’assicura che tornerà subito, solo il tempo di andare e venire.
Ritorna. Fanno colazione insieme, lei lo conduce in doccia, lo lava accuratamente, cosa che lui con la mano infortunata non ha mai potuto fare. Lo rade e gli sistema i capelli.
Più tardi escono e mentre guardano il bimbo giocare, parlano.
-Voglio che tu ne stai fuori da questa storia, Virginia, me la sbrigo io con lui. Lo metterò nella condizione di non nuocerti più.-
-No Drago… ci voglio essere. Voglio punirlo per quello che mi ha fatto. Di avermi portata ad essere quella che sono, voglio esserci, voglio vendicarmi -
-Va bene… allora decidiamo quando farlo. Una sera della prossima settimana. Ora ti rispiego tutto.-
-E intanto? Quel porco magari mi chiederà di fare le solite schifezze in ufficio, non voglio più doverlo sopportare-
-Prendi qualche giorno di malattia, telefoni e vedrai che sistemeremo tutto a modo nostro, solo ricorda, non potremo tornare indietro. Se decidiamo lo facciamo senza ripensamenti.-
-Va bene Drago, voglio farlo.-
Nei giorni successivi Virginia non va al lavoro, telefona che ha problemi con il bimbo e dice al grosso bastardo che lo vuole incontrare nella casa in collina, che lei ci arriverà con i suoi mezzi.
Lei e Drago raggiungono il posto con una macchina noleggiata, si fermano molto prima.
-Sei agitata?-
-Drago, sono eccitata! Straordinariamente eccitata, ti vorrei ora. Qui adesso! Questa situazione mi sta esplodendo nel cervello! Non so più cosa mi succede!-
-Dopo... lo faremo dopo. Ora ascolta, tu precedimi. Pochi metri, suoni e ti raggiungo, poi come apre... scostati, faccio tutto io. Capito?-
-Capito!-
Come si apre la porta Drago investe il grosso uomo, lo colpisce forte alla trachea con il gomito e lo fa cadere sgambettandolo, l'uomo cade pesantemente di schiena e sbatte la testa.
Poi... al suo risveglio si ritrova nudo, messo sul tavolo di cucina e legato polsi e caviglie alle gambe del tavolo. Al collo ha una corda con un cappio che lo stringe. In bocca degli stracci. Respira a fatica.
Tre ore fanno durare il suo tormento.
Virginia sfoga su di lui tutto il suo livore e il suo odio colpendolo sulla schiena e sui glutei con la sua stessa grossa cinghia, usando la pesante borchia, Drago la controlla, le evita di precipitare completamente nella pazzia.
La guarda nuda, i grossi seni che ballano, gli occhi lucidi.
Si... Virginia gode nel torturare il suo aguzzino, gode della vendetta. Ora gli ha ficcato nel grosso deretano un manico di legno e lo sodomizza con violenza. Drago aveva inizialmente intenzione di mettere l'uomo davanti ad una scelta, la morte o la vita, ma ora capisce che la cosa arriverà quasi naturalmente alla conclusione più tragica. Il porco deve morire.
Notano che nonostante il dolore anche l'uomo legato è eccitato, il suo membro si è parzialmente indurito. Drago gli lega un brandello di straccio alla base e stringe, il pene si gonfia a dismisura diventa enorme e violaceo. Causa al torturato mille punture dolorose!
Virginia e Drago sono eccitati, mettere in pratica questa violenza li ha caricati di una immensa libidine.
Si... torturare è piacere, come sa bene lui e ora anche lei.
La piega sul corpo dell'uomo, vuole usarne la presenza come additivo alla loro voglia. Alla loro voglia di godere e di appartenersi anche in questo modo, in questo gioco perverso.
E lei che lo prega.
-Nel culo... ti prego Drago! Nel culo... prendimi nel culo!-
Drago la prende spingendo il suo cazzo duro come un ramo d'albero. Ora la sta inculando con violenza. Le strizza i capezzoli tanto da farla gemere di dolore.
-Drago... voglio toccargli il cazzo!-
-Posso? -
-Dio... vederlo così grosso, viola, mi fa morire! Voglio che soffra!-
-Scopami il culo, Drago!!!-
-E' tuo... scopami forte! Mentre lo tocco!-
Il suo orgasmo si trasforma, da mentale diventa sempre più fisico, fino ad esplodere in un piacere assoluto, una botta che le rapisce il cervello. Sta urlando, guaisce da cagna, geme, mentre anche Drago viene, la gode, si svuota pienamente nel suo culo continuando poi a montarla, a scoparla.
Gli slacciano lo straccio avvinto alla base del pene. Virginia e Drago si stanno baciando, scambiano la loro saliva con giochi di lingua. Sanno, sono consapevoli che hanno provato una cosa che vorranno rivivere, quando e come non lo sanno ancora, ma lo vorranno.
E' l'ora di andare.
Drago gli libera la bocca, scioglie il laccio intorno al collo, lo guarda, gli mette le dita alla gola.
-Virginia... è andato. E' morto.-
-Vecchio porco! Che vada all'inferno!-
-Lo lasceremo così, la sua morte sarà una tragica conseguenza di un gioco erotico fra uomini, fra depravati. Un pervertito che si fa inculare. La morte comunque ha una causa naturale...-

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