I genitori scopano ed il figlio si sega.
di
goldenoro69$
genere
prime esperienze
Non so se in età puberale è successo a qualcuno sentire i genitori scopare. A me è successo ed il modo come lo facevano mi eccitavano da morire e come sempre mi facevo una bella sega e mi addormentavo. Il linguaggio che usavano, le frasi che sussurravano, le richieste di mamma che diceva "Spingilo dentro con forza, mordimi, fammi male" e poi ancora "Vorrei mille cazzi nella figa, fammi morire" e papà che rispondeva "Sei una puttana, quando ti piace il cazzo, ora ti sborro dentro" e lei ancora "Non ti faccio uscire neanche con la forza" Quando avveniva l'orgasmo la soddisfazione la urlavano.
Spesso mamma voleva scopare ancora e urlava "Rimettilo dentro, va bene anche moscio che te lo drizzo io, mettici anche le palle dentro, mettimi le dita nel culo , fammi godere ancora" "Sfondami la figa" "Mordimi" "Fammi male" "Come vorrei anche un altro cazzo ora". Siccome a mamma piaceva essere insultata papà la chiamava " la mia troia". Erano giovani e scopavano spesso e poi lo provocava continuamente, gli succhiava il cazzo non appena si avvicinavano. Le effusioni avvenivano anche durante il giorno, anche perché giravano seminudi, ed ora ripenso alla fame di cazzo che aveva mamma e papà che comunque cercava di accontentarla ma era insaziabile. Lui doveva pensare anche al lavoro mentre lei faceva la casalinga ed aveva tempo per riposare e recuperare. Forse per questo motivo papà a volte le concedeva di farsi scopare da altri. Mamma era bellissima ed aveva un portamento eccitante, quando uscivano per la spesa o altri motivi papà la teneva sempre con un braccio sulla spalla e la stringeva a se, lei poi faceva rigirare tutti. Insomma mamma faceva venire chiunque solo a guardarla. Papà era pazzo di lei. Un pomeriggio stavo facendo i compiti e venne un operaio per chiedere se poteva appoggiare una scala al nostro muro e mamma uscì fuori per rendersi conto. Dopo aver preso visione l'operaio disse a mamma "Sei bellissima" io dalla finestra aperta ascoltavo e mamma rispose "Anche tu sei bellissimo" L'altro "Ti scoperei subito" e mamma "Dove mi vuoi scopare?" "Dove vuoi" "Aspettami dietro la casa" Mamma venne dentro e mi disse che doveva indicare una cosa all'operaio ed uscì. Dopo qualche minuto senza farmi vedere spostandomi dove erano loro vidi mamma che giocava col cazzo dell'operaio, lo prese in bocca e girandosi se lo fece mettere dentro la figa. Fui costretto a farmi un'altra sega sotto il tavolo.
Pensavo se lo sa papà stasera succede il finimondo, invece la notte mentre scopavano mamma raccontò tutto a papà che sembrava soddisfatto perché le disse brava e volle sapere cosa le aveva fatto e come aveva il cazzo. Snocciolò tutto e con la foga di scopare per poco non spaccavano il letto. Mi sconvolse quando dopo aver finito papà disse "Cercalo anche domani e fatti scopare ancora e non lavarti che voglio sentire la tua figa piena di sborra". Mamma replicò "Sono la tua puttana e mi faccio scopare da chi vuoi tu"
Tutte le notti la stessa storia e la stessa sega, poi si accorsero che mi segavo perché mamma la mattina trovò il lenzuolo sporco della mia sborra e lo disse a papà. Da quella sera non chiusero più la porta della camera ed alzarono la voce mentre scopavano per farmi ascoltare meglio. Una domenica a pranzo papà fece una battuta e disse "Cresce il tuo pisello ? Coltivalo bene ed impara ad usarlo come fa papà" Mi colse impreparato e non sapevo cosa rispondere e lui mi invitò a non vergognarmi. Continuò poi dicendo "Io e la mamma spesso la notte facciamo l'amore e tu ci ascolti, non c'è nulla di male e puoi fare quello che vuoi a noi non da nessun fastidio. Se ti eccita ascoltare noi che scopiamo e ti seghi nel tuo letto, puoi venire nel nostro letto E' una cosa naturale quello che facciamo."
La notte successiva mentre "facevano l'amore" nel modo più rumoroso possibile ero incerto se andare a vedere o starmene nel letto, fui combattuto di brutto, però mi vergognavo perché avevo il cazzo dritto e quando mamma ha detto "sborrami in bocca" non ho resistito e sono andato. Mamma aveva il cazzo di papà ancora in bocca e lo succhiava.
Papà mi fece mettere sul letto e disse alla mamma "Allarga le gambe e fagli vedere la figa poi lui stesso prese il cazzo che era diventato grandissimo e lo mise nella figa della mamma e continuarono a "fare l'amore". A me il cazzo stava per scoppiare, lui lo vide e mi incitò a farmi la sega. Io ero titubante ma intervenne la mamma che con due colpi mi fece sborrare. Crescendo poi nulla mi era nascosto, in casa giravamo tranquillamente nudi e tante volte papà e mamma si abbracciavano si baciavano e finivano sul letto. Quello che rimane nella mia testa è la voglia di fare l'amore molto spesso e papà che insisteva invitandola a farsi scopare da altri. Abitavamo in una casa singola ed avevamo un giardino. Una domenica mattina mi alzai per fare colazione e trovai loro nudi che bevevano il caffè, papà aveva il cazzo dritto, come quasi sempre quando era vicino alla mamma e le chiese di prendere una sedia fuori. Mamma disse che era nuda e papà la spinse fuori dicendo: "Beati coloro che vedono la tua figa".
L'esaltazione del sesso evidentemente è stata, è, e sarà parte integrante della nostra famiglia che forse continuava da generazioni perché da piccolino vidi il nonno(padre di mamma) che sul letto si faceva una sega.
Un giorno venne la sorella di mamma a trovarci ed a pranzo si parlò di sesso. Mamma magnificava le doti di papà e le raccontò cosa facevano la notte. Cercai di origliare e la zia, che non era sposata, raccontò che scopava con un signore ed una volta la sborra era quasi entrata nella figa ed aveva paura di restare incinta. Poi la cosa passò senza che successe nulla ed una sera ormai quindicenne rimasi a dormire a casa sua che viveva con i miei nonni. Quando mi misi al letto, forse ripensando a quello che aveva raccontato si drizzò il mio cazzo ed ero tentato di andare nel suo letto ma non sapevo la reazione e mi venne in aiuto un forte temporale con tuoni fortissimi e facendomi coraggio la raggiunsi dicendo che avevo paura e volevo dormire con lei. Mi accolse e siccome il letto era ad una piazza stavamo a contatto e si accorse che avevo il cazzo dritto. Mi chiese cosa stesse succedendo e se ripensavo a quello che facevano mamma e papà per eccitarmi così, risposi che forse era quello il motivo. Mi disse di non preoccuparmi perché era l'età e mi strinse al suo corpo caldo e le sborrai sulla gamba. Non ebbe reazioni e ci addormentammo. Non si parlò mai di quell'episodio.
Successivamente si evidenziò una piccola protuberanza sul glande forse per le seghe che mi facevo e lo dissi a mamma che mi portò dal medico. Ci diedero una pomata da spalmare tre volte al giorno sulla parte. Quello fu un vero supplizio perché mentre mi spalmavo la pomata mi eccitavo e sborravo, mamma se ne accorse e volle metterla lei. Non so se lo faceva apposta ma ogni volta che spalmava la pomata mi faceva sborrare anche perché per evidenziare bene il glande mi doveva eccitare e quindi iniziava con la sega. A volte diceva "Come cresce bene questo bel cazzo della mamma chissà quante donne godranno con questo". Era un eccitarsi continuo a casa.
Le scopate di mamma e papà continuavano, anzi aumentavano per la forte richiesta di cazzo della mamma. Una sera venne a cena un' amico di papà inizialmente parlavano di sport ma subito dopo il sesso era l'argomento principale.
Comunque i discorsi si allungavano (mi accorsi dopo che la cosa era voluta) ed andai a letto dando la buona notte a tutti.
Ormai era tradizione che la notte mi svegliassi per origliare le scopate ma quella notte le richieste di mamma erano particolari perché disse che ne voleva uno in figa e l'altro nel culo. Riconobbi la voce dell'amico di papà e realizzai che stavano scopando in tre. Altra sega mondiale e sborrata volutamente sulle lenzuola.
La mattina mamma mi apostrofò "Hai fatto il porcello stanotte"? Risposi "Forse anche voi però" Rise di gusto la mamma.
Fu un'adolescenza bellissima in tutte le sue fasi e quando parlavo con i genitori il linguaggio era esplicito soprattutto su quello che facevano loro.
Spesso mamma voleva scopare ancora e urlava "Rimettilo dentro, va bene anche moscio che te lo drizzo io, mettici anche le palle dentro, mettimi le dita nel culo , fammi godere ancora" "Sfondami la figa" "Mordimi" "Fammi male" "Come vorrei anche un altro cazzo ora". Siccome a mamma piaceva essere insultata papà la chiamava " la mia troia". Erano giovani e scopavano spesso e poi lo provocava continuamente, gli succhiava il cazzo non appena si avvicinavano. Le effusioni avvenivano anche durante il giorno, anche perché giravano seminudi, ed ora ripenso alla fame di cazzo che aveva mamma e papà che comunque cercava di accontentarla ma era insaziabile. Lui doveva pensare anche al lavoro mentre lei faceva la casalinga ed aveva tempo per riposare e recuperare. Forse per questo motivo papà a volte le concedeva di farsi scopare da altri. Mamma era bellissima ed aveva un portamento eccitante, quando uscivano per la spesa o altri motivi papà la teneva sempre con un braccio sulla spalla e la stringeva a se, lei poi faceva rigirare tutti. Insomma mamma faceva venire chiunque solo a guardarla. Papà era pazzo di lei. Un pomeriggio stavo facendo i compiti e venne un operaio per chiedere se poteva appoggiare una scala al nostro muro e mamma uscì fuori per rendersi conto. Dopo aver preso visione l'operaio disse a mamma "Sei bellissima" io dalla finestra aperta ascoltavo e mamma rispose "Anche tu sei bellissimo" L'altro "Ti scoperei subito" e mamma "Dove mi vuoi scopare?" "Dove vuoi" "Aspettami dietro la casa" Mamma venne dentro e mi disse che doveva indicare una cosa all'operaio ed uscì. Dopo qualche minuto senza farmi vedere spostandomi dove erano loro vidi mamma che giocava col cazzo dell'operaio, lo prese in bocca e girandosi se lo fece mettere dentro la figa. Fui costretto a farmi un'altra sega sotto il tavolo.
Pensavo se lo sa papà stasera succede il finimondo, invece la notte mentre scopavano mamma raccontò tutto a papà che sembrava soddisfatto perché le disse brava e volle sapere cosa le aveva fatto e come aveva il cazzo. Snocciolò tutto e con la foga di scopare per poco non spaccavano il letto. Mi sconvolse quando dopo aver finito papà disse "Cercalo anche domani e fatti scopare ancora e non lavarti che voglio sentire la tua figa piena di sborra". Mamma replicò "Sono la tua puttana e mi faccio scopare da chi vuoi tu"
Tutte le notti la stessa storia e la stessa sega, poi si accorsero che mi segavo perché mamma la mattina trovò il lenzuolo sporco della mia sborra e lo disse a papà. Da quella sera non chiusero più la porta della camera ed alzarono la voce mentre scopavano per farmi ascoltare meglio. Una domenica a pranzo papà fece una battuta e disse "Cresce il tuo pisello ? Coltivalo bene ed impara ad usarlo come fa papà" Mi colse impreparato e non sapevo cosa rispondere e lui mi invitò a non vergognarmi. Continuò poi dicendo "Io e la mamma spesso la notte facciamo l'amore e tu ci ascolti, non c'è nulla di male e puoi fare quello che vuoi a noi non da nessun fastidio. Se ti eccita ascoltare noi che scopiamo e ti seghi nel tuo letto, puoi venire nel nostro letto E' una cosa naturale quello che facciamo."
La notte successiva mentre "facevano l'amore" nel modo più rumoroso possibile ero incerto se andare a vedere o starmene nel letto, fui combattuto di brutto, però mi vergognavo perché avevo il cazzo dritto e quando mamma ha detto "sborrami in bocca" non ho resistito e sono andato. Mamma aveva il cazzo di papà ancora in bocca e lo succhiava.
Papà mi fece mettere sul letto e disse alla mamma "Allarga le gambe e fagli vedere la figa poi lui stesso prese il cazzo che era diventato grandissimo e lo mise nella figa della mamma e continuarono a "fare l'amore". A me il cazzo stava per scoppiare, lui lo vide e mi incitò a farmi la sega. Io ero titubante ma intervenne la mamma che con due colpi mi fece sborrare. Crescendo poi nulla mi era nascosto, in casa giravamo tranquillamente nudi e tante volte papà e mamma si abbracciavano si baciavano e finivano sul letto. Quello che rimane nella mia testa è la voglia di fare l'amore molto spesso e papà che insisteva invitandola a farsi scopare da altri. Abitavamo in una casa singola ed avevamo un giardino. Una domenica mattina mi alzai per fare colazione e trovai loro nudi che bevevano il caffè, papà aveva il cazzo dritto, come quasi sempre quando era vicino alla mamma e le chiese di prendere una sedia fuori. Mamma disse che era nuda e papà la spinse fuori dicendo: "Beati coloro che vedono la tua figa".
L'esaltazione del sesso evidentemente è stata, è, e sarà parte integrante della nostra famiglia che forse continuava da generazioni perché da piccolino vidi il nonno(padre di mamma) che sul letto si faceva una sega.
Un giorno venne la sorella di mamma a trovarci ed a pranzo si parlò di sesso. Mamma magnificava le doti di papà e le raccontò cosa facevano la notte. Cercai di origliare e la zia, che non era sposata, raccontò che scopava con un signore ed una volta la sborra era quasi entrata nella figa ed aveva paura di restare incinta. Poi la cosa passò senza che successe nulla ed una sera ormai quindicenne rimasi a dormire a casa sua che viveva con i miei nonni. Quando mi misi al letto, forse ripensando a quello che aveva raccontato si drizzò il mio cazzo ed ero tentato di andare nel suo letto ma non sapevo la reazione e mi venne in aiuto un forte temporale con tuoni fortissimi e facendomi coraggio la raggiunsi dicendo che avevo paura e volevo dormire con lei. Mi accolse e siccome il letto era ad una piazza stavamo a contatto e si accorse che avevo il cazzo dritto. Mi chiese cosa stesse succedendo e se ripensavo a quello che facevano mamma e papà per eccitarmi così, risposi che forse era quello il motivo. Mi disse di non preoccuparmi perché era l'età e mi strinse al suo corpo caldo e le sborrai sulla gamba. Non ebbe reazioni e ci addormentammo. Non si parlò mai di quell'episodio.
Successivamente si evidenziò una piccola protuberanza sul glande forse per le seghe che mi facevo e lo dissi a mamma che mi portò dal medico. Ci diedero una pomata da spalmare tre volte al giorno sulla parte. Quello fu un vero supplizio perché mentre mi spalmavo la pomata mi eccitavo e sborravo, mamma se ne accorse e volle metterla lei. Non so se lo faceva apposta ma ogni volta che spalmava la pomata mi faceva sborrare anche perché per evidenziare bene il glande mi doveva eccitare e quindi iniziava con la sega. A volte diceva "Come cresce bene questo bel cazzo della mamma chissà quante donne godranno con questo". Era un eccitarsi continuo a casa.
Le scopate di mamma e papà continuavano, anzi aumentavano per la forte richiesta di cazzo della mamma. Una sera venne a cena un' amico di papà inizialmente parlavano di sport ma subito dopo il sesso era l'argomento principale.
Comunque i discorsi si allungavano (mi accorsi dopo che la cosa era voluta) ed andai a letto dando la buona notte a tutti.
Ormai era tradizione che la notte mi svegliassi per origliare le scopate ma quella notte le richieste di mamma erano particolari perché disse che ne voleva uno in figa e l'altro nel culo. Riconobbi la voce dell'amico di papà e realizzai che stavano scopando in tre. Altra sega mondiale e sborrata volutamente sulle lenzuola.
La mattina mamma mi apostrofò "Hai fatto il porcello stanotte"? Risposi "Forse anche voi però" Rise di gusto la mamma.
Fu un'adolescenza bellissima in tutte le sue fasi e quando parlavo con i genitori il linguaggio era esplicito soprattutto su quello che facevano loro.
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