La Dottoressa ha voglia 2

di
genere
etero


“ciao bello, ho visto la mail con l’esito negativo dei test Aids e pertanto mi sento già bagnata sotto solo a parlarne e di ciucciartelo”

“ciao Tina, e io non vedo l’ora di leccartela”

“sicuro? Questa è la prima volta che lo sento, di solito voi maschi puntate solo a metterlo dentro e basta”

“guarda che non è la prima volta: ai tempi io e mia sorella maggiore ci scambiavamo piaceri orali reciproci”

“uhm… interessante, non posso restare a lungo al telefono, allora domani sera prima delle 19 porti qui il tuo bel cazzone?”

“qui dove?”

“sempre qui allo studio medico del Centro Sportivo, io chiudo alle 19 e così nessuno ci disturba, poi se ti va pizza insieme e poi … si riprende per smaltire”

“grande Tina, a domani”



Già un dialogo così con una donna Medico mi sembra surreale, eppure dopo la prima scopata protetta della volta scorsa, sento che Tina ha delle potenzialità che vanno oltre il semplice sesso, una vera porcella se rendo l’idea.

Il giorno dopo quando arrivo sono da poco passate le 19 e la porta dello Studio è chiusa, ma busso e lei mi apre, già con il camice sbottonato vedendo il suo corpo nudo sotto mi si rizza nelle mutande.

“pensavo non arrivassi, vai in bagno a spogliarti”

Quando esco lei è già nuda sul lettino, se ragionassi con il cazzo partirei subito a penetrarla, ma il sesso è anche una questione di testa e stile: quindi un preliminare dedicato a strizzare e succhiare le sue belle tette, fino a quando i capezzoli non spuntano vogliosi e turgidi, belli da serrare tra le labbra ascoltando intanto la sua libido aumentare con gemiti di gradimento.

Poi gradualmente scendo con la bocca alla sua fica, ne constato l’ottima lubrificazione allargandone le labbra, ma quando faccio per dare una prima leccata al suo clitoride il naso mi dà un segnale strano



“Tina, ma ti sei lavata la fica prima che arrivassi?”

“Si, mi avevi detto che volevi leccarla ieri e pertanto tra un paziente e l’atro l’ho lavata con il detergente intimo, ho fatto male?”

“beh, non potevi saperlo ma un profumo diverso da quello da quello di una fica che sa di fica mi mette a disagio”

“capisco” sorride “e questa cosa mi fa capire che hai veramente le palle per farlo, ma si può rimediare: seguimi in bagno, faccio pipì e tu me la spalmi sul sesso”



Ed eccomi pronto inginocchiato davanti al wc ad intercettare il primo getto in uscita dalla sua fica, gialla e calda che con le mani distribuisco sul sesso, ma dato che ne esce ancora eccitato mi butto in avanti con il viso e la bocca aperta a riceverla.

“Buona? Non avevo mai visto un maschio fare quello che hai fatto tu” dice evidentemente lusingata

“Sai, anche per me è stato bello vedere così vicino una fica che fa pipì, ora avanza oltre l’asse che non voglio perdere il momento magico”.

E mi tuffo con la bocca sul sesso ancora gocciolante di urina e umori, con la lingua sul suo clitoride e due dita dentro, ascoltando il crescendo dei suoi mugolii di piacere, fino a quando le sue cosce tremano preannunciando l’urlo finale liberatorio dell’orgasmo. E questo il momento top per la quantità di umori che risucchio in bocca.

Quando si riprende lei non vuole essere da meno: me lo prende tra le mani e inizia a succhiarmelo, e nella foga del piacere montante mi dimentico di avvisarla quando sto per venire, ma anche quando sente i primi fiotti di sperma in bocca lei non si ferma, ingoiando il tutto.



“bene, l’aperitivo me lo sono preso, ora ho una fame di pizza” dice ridendo “vestiti, tu metterai i pantaloni ma senza mutande, così se ti ecciti lo vedranno tutti, io invece metto questo”

E indossa solo stivali al ginocchio con sopra un vestitino dotato di abbondante scollatura che scende fino a sotto i seni, ovviamente nudi ed estremamente mobili, ed in basso l’orlo è praticamente inguinale, dal quale spuntano le cosce all’interno ancora bagnate dei suoi umori.

“non ti facevo così esibizionista, ma le cosce non te le lavi?”

“il piacere non si lava, e poi vestita così mi sento molto troia”



Però, si prospetta una bella seratina… (continua)

di
scritto il
2021-02-03
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