Settimana bianca

Scritto da , il 2021-01-10, genere orge

Prendere e partire, sì come no la si fa facile, ma la realtà è sempre diversa dal volere e volare.

Così mi devo riorganizzare, prendere Yuko e Browserfast in stazione, andare al casello di Udine sud ad aspettare Hermann Morr e Vandal che arrivano insieme in auto.
Poi aspettare Mr Gwyn che viene da solo, in un punto noto di Udine.

Così al casello aspettiamo due ore, ma va bene, siamo in tre in auto e per la prima oretta, oretta e mezza, ci divertiamo a raccontarci le ultime novità, poi l'ultima mezz'ora la passiamo io e Browserfast a fumare, e Yuko a fare le facce strane perché non fuma.

Poi tutti e cinque, con due auto andiamo a casa mia, Mr arriva tra due ore, ed è scoccata l'una, se non ci sbrighiamo non possiamo più andare alla baita, già ci vogliono due ore per arrivare, poi col buio e la strada ghiacciata diventa pericoloso.

Mangiamo, cazzeggiano, passiamo il tempo che rimane a scherzare tra noi, Vandal vuole per forza toccarmi il culo, e tutti ridono perché sta facendo degli strani giri di parole per convincerci che è giusto toccare il culo alla padrona di casa, mentre porto un vassoio pieno di fusilli al pesto.

Va bene che ti sculetto davanti a posta per invitarti a toccare, se non altro la finiamo con questa filosofia del culo, ma tu parli e non tocchi, io faccio di tutto e tu no; se non altro Yuko e Browserfast hanno già approfittato.

Hermann invece spaparanzato sul divano, se la ride e motteggia con un bicchierino di grappa in mano.

Suonano alla porta, è Gwyn che ha trovato la strada di casa, gli avevo dato l'indirizzo, mi sembrava la cosa migliore da farsi, sono quasi le tre, la cosa migliore è decidere se andare ora o rimandare a domani.

Spiego le mie ragioni, ma tutti vogliono andare, bene almeno siamo tutti d'accordo, si parte, due auto, Gwyn ha un fuoristrada, ottimo, se ci sono problemi, ci tirerà fuori lui.

Partiamo e arrivare all'uscita di Pontebba non è complicato, 100 chilometri si fanno velocemente, salire sui monti con mezzo metro di neve ai lati della strada è meno agevole, si va piano, ma prima delle cinque siamo su. Comunque è già buio, e freddo.

Arriviamo, la baita è un misto di vecchia casupola di montagna ristrutturata e una parte nuova, dentro, al centro del grande stanzone che fa da ingresso, cucina e salotto, campeggia un Fogolar Furlan, e per chi non lo sapesse è un focolare tondo, rialzato su cui si fa il fuoco, che è libero su ogni lato, mentre sopra un camino a cappella porta via i fumi.

Al piano rialzato un'unica stanza con 4 letti, altri due sono sotto.
Ah sì c'è anche il bagno e la dispensa, tutto ben organizzato, ci staremo bene per la settimana.

Scendiamo dalle auto ed io faccio gli onori di casa, poi dico che bisogna accendere subito il fuoco, che non c'è altro riscaldamento, mentre sci e scarponi vanno fuori nel portico.

Hermann e Gwyn decidono di accendere il fuoco, mentre noi donne scarichiamo le vivande, ovviamente ne approfittiamo per decidere come suddividerci nei sei letti.

In realtà noto che Browserfast e Yuko non hanno perso tempo, e penso che in auto si siano date anche da fare tra loro, così la spesa la porto dentro io.

Otto bustoni di roba, e ogni volta che esco le vedo sempre più abbracciate a scambiarsi baci appassionati; certo il panorama è mozzafiato qui e aiuta il romanticismo.

Così dopo aver portato in casa l'ultima busta e chiuso il portellone dell'auto, mi avvicino alle due, le abbraccio entrambe e dico fra me ma a voce alta, che sarà una splendida settimana.

Ridiamo a quella che sembra una battuta, guardiamo la neve che riflette la poca luce, eppoi rientriamo tenendoci abbracciate, Yuko poggia la testa sulla mia spalla, Browserfast mi stringe una chiappa. Ah ma allora?

A dire il vero, la mano di Browserfast mi fa venire su qualche brivido ed anche qualche laido pensiero su cosa potrebbe succedere, così anch'io abbasso la mano poggiata sul suo fianco, fino al culo, e che culo!

Entriamo in casa, il fuoco ha iniziato a scoppiettare, vedo Hermann e Gwyn seduti su un letto, con un bicchiere di rosso in mano, della spesa, l'unica cosa che hanno tirato fuori è appunto la bottiglia di cabernet.

Ok, ma c'è un qualcos'altro che non torna, dov'è finito Vandal?

Mi fanno segno di sopra con le dita, così salgo la scala e lo vedo.
È buttato di traverso su un letto, e ronfa beato, va bene penso, uno di meno.

Scendo e rido, spiego che di Vandal per ora rimane solo il russare, si rifarà domani; mi tolgo le scarpe e scalza inizio a mettere a posto, poi stanca mi butto sul letto tra Herman e Gwyn, prendo uno dei loro bicchieri e bevo un po' di vino, poi guardo l'altro letto dove Browserfast e Yuko hanno ripreso a pomiciare di brutto.

Guardo il camino che scoppietta, la temperatura sale, si sta bene, guardo i miei due maschioni, poi mi appoggio con la schiena al muro, passo le mie braccia dietro ai loro colli, allargo le gambe accavallandole alle loro, poi dico: bè che si fa?

Si fa che son subito baci tra me ed Hermann e Gwyn, chiudo gli occhi e sento le loro mani viaggiare tra il collo e la pancia, passando per il seno, indugiandovi, frugando sotto i vestiti, giocando con i miei capezzoli induriti, apro la bocca per respirare.

Allungo le mani anche io, voglio sentire le loro mazze, indugio sui pantaloni con i palmi delle mie mani, cazzi duri, le cappelle fanno resistenza alle mie mani, stringo le dita e sotto tutta quella stoffa, sento la loro voglia e la mia crescere.

Mi fanno alzare, mi fanno togliere i vestiti, tutti, fa freddo ma non lo sento, mi giro su me stessa per farmi ammirare, poi mi rimetto nella stessa posizione di prima.

Li guardo è con una voce appena udibile, dico che non posso resistere a lungo tra loro.

Per tutta risposta, si alzano e si spogliano anche loro, poi si rimettono giù, stessa posizione, cazzi eretti, io li impugnò, sospiro mentre mi baciano, prima uno poi l'altro, lingue che si intrecciano.

Mani, le loro, esplorano il mio corpo che lascio a loro uso e consumo, io d'altronde ho il mio da fare con due assi di bastoni.

Non ce la faccio più, ho bisogno, mi alzo, prendo in mano il cazzo di Hermann e mi impalò su di lui, lo baciò prima di iniziare a muovere il bacino.

Gwyn si alza, vuole le mie labbra per la sua asta, io mi concedo volentieri, ma non è facile mentre ti scopano, si perde la concentrazione, lo guardo e poi gli dico che se gli va ho un altro buco da riempire.

Mi guarda stupito, poi si posiziona dietro di me, ha il cazzo già sbavato, mi bagna il buco del mio culo con la sua saliva, poi punta la cappella, di cui percepisco subito il calore, spingo il culo indietro e lui in avanti il bacino.

Poco alla volta entra, si assesta e poi inizia la danza.

Dio che bello, prima uno e poi l'altro, in un andirivieni che nemmeno il nostro ansimare sempre più forte e rauco può interrompere.

Chiudo gli occhi, non so quanto tempo è passato quando inarco la schiena e vengo con un basso lamento.

Tremo, ma non sono la sola, anche i due maschioni sono venuti.

Rimaniamo ancora così, aspettando che il respiro si normalizzi, poi ci guardiamo intorno.

Yuko e Browserfast sono accanto a noi, e prorompono in un battimano, va bene, abbiamo fatto spettacolo, ma lo volevo, ora l'atmosfera è quella giusta.

Gwyn si sfila da me ed io da Hermann, mi butto sul letto, raggiunta da Yuko che si fionda tra le mie gambe. Ancora penso, oddio no.

Browserfast invece si fionda sull'asta barzotta di Hermann, ci vorrà un po' ma sono sicura che col suo talento, riuscirà nell'impresa.

E Vandal?

È sveglio, ovviamente, col casino che abbiamo fatto, ci guarda e borbotta qualcosa che non capiamo, poi io e Yuko gli diciamo di stare attento, che questa notte non dormirà molto, ed io aggiungo pure che se non filosofeggerá troppo, potrà toccarmi il culo per tutto il tempo che vorrà.

E ridiamo tutti, tranne Vandal, ancora mezzo addormentato.

Cazzo ragazzi, se questa è la prima sera, come ci arriviamo a domenica prossima?

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