Capoufficio autoritaria ma affascinante 3.
di
Checco752.
genere
dominazione
Ci tengo a precisare che quando "Capoufficio autoritaria ecc..." inizia con "Il lavoro procedeva..." quella è la seconfa parte (2) che ho dimenticato di scrivere, ma passiamo alla terza parte:
Isabella si era letteralmente affezionata alla mia cantina dove giocavamo, tanto che un giorno mi chiamò al suo ufficio e mi disse che dovevo assolutamente conoscere una biondina incantevole, sua devotissima schiava che da tempo addestrava ai suoi piaceri. Accettai senza indugi e la sera stessa la sentii arrivare con la sua biondina al cancello e le feci accomodare in casa. Dopo le presentazioni Isabella disse a Lucrezia, la sua devota, di rendere omaggio a me e, senza esitare, m'abbracciò e m'infilò la lingua in bocca facendomi rabbrividire di piacere; il suo secondo me, era il più eccitante, seducente bacio che avevo avuto in vita mia. Poi però la biondina, con un visetto da ragazzina, occhioni verde smeraldo e bocca...da bocchinara, guance rosee e collo da cigno, scendendo poi si notavano i seni ben sodi e grandi, seguitando poi con un vitino da modella e due cosce chilometriche, risaltate da una minigonna e le calze a rete fina. Il culetto a mandolino, sembrava fatto apposta per sculacciarlo e punzechiarlo. Che bella serata si prospettava a giocare conla bambolina! La mabolina, appunto, non si limitò all'eccitante bacio in bocca ma con maestria e velocità, in un lampo mi calò i calzoni seguiti dagli slip e di seguito sentii le sue labbra sensualissime intorno al mio cazzo che non ci mise molto tempo ad erigersi vistosamente, gonfio e durissimo. Dopo che sborrai non sò quanto, lei mi ripulì il cazzo meglio di un aspirapolvere e, rimessimi i pantaloni a posto, andammo in cucina a berci un goccio per riscaldare gli animi. Dopo Lucrezia mi chiese di farle vedere la cantina ed insieme andammo giù e lei rimase impressionata ma anche ben eccitata, infatti, senza dire nulla, si denudò tutta e seguita da Isabella, si mise sdraiata sul tavolo, porgendo polsi e caviglie ad Isabella per essere legata. Si mise appositamente a pancia sotto e fu proprio Isabella a colpirla prima con la sua mano sulle natiche, poi iniziai io con la racchetta e Isabella continuò poi a sculacciarla per passare in seguito a punzecchiarla con gli aghi di siringhe. La biondina non si aspettava gli aghi nel culo e strillò assai ma poi mi chiese di terminare il gioco per passare a farmi provare la sua fighina che sapeva far stringere e dilatarsi intorno al cazzo, così, assai incuriosito, la slegai e passammo tutti in camera mia, Lucrezia si sdraiò ed aprì le braccia come invito per me ad avvicinarmi a lei che già aveva spalancato le cosce. La penetrai subito e scopai con foga godendo come poche volte mi era accaduto e sborrammo insieme, il tutto mentre Isabella le stava torcendo un capezzolo con due dita, quindi Lucrezia se la stava godendo ancora di più. Poi i giochi stimolarono l'appetito e Isabella propose di fare preparare qualcosa da Lucrezia che era molto brava in cucina, così l'una andò in cucina e l'altra si fece scopare da me fino a fare uscire il cazzo dalla sua figa e succhiarlo mentre stavo godendo. Sorpreso dalla brusca interruzione della mia sborrata, dopo che si bevve tutto, la feci rigirare e la sculacciai fino a farla gridare, intimandole poi di non interrompere mai le mie godute. Gli incontri a tre durarono molto tempo, poi il triangolo si smorzò perchè Lucrezia aveva trovato un povero fesso, ben messo fisicamente ed economicamente, così divenne all'improvviso casta e pura ed a me ed Isabella non rimase che dedicarci alla ricerca di una nuova schiava da addestrare.
Isabella si era letteralmente affezionata alla mia cantina dove giocavamo, tanto che un giorno mi chiamò al suo ufficio e mi disse che dovevo assolutamente conoscere una biondina incantevole, sua devotissima schiava che da tempo addestrava ai suoi piaceri. Accettai senza indugi e la sera stessa la sentii arrivare con la sua biondina al cancello e le feci accomodare in casa. Dopo le presentazioni Isabella disse a Lucrezia, la sua devota, di rendere omaggio a me e, senza esitare, m'abbracciò e m'infilò la lingua in bocca facendomi rabbrividire di piacere; il suo secondo me, era il più eccitante, seducente bacio che avevo avuto in vita mia. Poi però la biondina, con un visetto da ragazzina, occhioni verde smeraldo e bocca...da bocchinara, guance rosee e collo da cigno, scendendo poi si notavano i seni ben sodi e grandi, seguitando poi con un vitino da modella e due cosce chilometriche, risaltate da una minigonna e le calze a rete fina. Il culetto a mandolino, sembrava fatto apposta per sculacciarlo e punzechiarlo. Che bella serata si prospettava a giocare conla bambolina! La mabolina, appunto, non si limitò all'eccitante bacio in bocca ma con maestria e velocità, in un lampo mi calò i calzoni seguiti dagli slip e di seguito sentii le sue labbra sensualissime intorno al mio cazzo che non ci mise molto tempo ad erigersi vistosamente, gonfio e durissimo. Dopo che sborrai non sò quanto, lei mi ripulì il cazzo meglio di un aspirapolvere e, rimessimi i pantaloni a posto, andammo in cucina a berci un goccio per riscaldare gli animi. Dopo Lucrezia mi chiese di farle vedere la cantina ed insieme andammo giù e lei rimase impressionata ma anche ben eccitata, infatti, senza dire nulla, si denudò tutta e seguita da Isabella, si mise sdraiata sul tavolo, porgendo polsi e caviglie ad Isabella per essere legata. Si mise appositamente a pancia sotto e fu proprio Isabella a colpirla prima con la sua mano sulle natiche, poi iniziai io con la racchetta e Isabella continuò poi a sculacciarla per passare in seguito a punzecchiarla con gli aghi di siringhe. La biondina non si aspettava gli aghi nel culo e strillò assai ma poi mi chiese di terminare il gioco per passare a farmi provare la sua fighina che sapeva far stringere e dilatarsi intorno al cazzo, così, assai incuriosito, la slegai e passammo tutti in camera mia, Lucrezia si sdraiò ed aprì le braccia come invito per me ad avvicinarmi a lei che già aveva spalancato le cosce. La penetrai subito e scopai con foga godendo come poche volte mi era accaduto e sborrammo insieme, il tutto mentre Isabella le stava torcendo un capezzolo con due dita, quindi Lucrezia se la stava godendo ancora di più. Poi i giochi stimolarono l'appetito e Isabella propose di fare preparare qualcosa da Lucrezia che era molto brava in cucina, così l'una andò in cucina e l'altra si fece scopare da me fino a fare uscire il cazzo dalla sua figa e succhiarlo mentre stavo godendo. Sorpreso dalla brusca interruzione della mia sborrata, dopo che si bevve tutto, la feci rigirare e la sculacciai fino a farla gridare, intimandole poi di non interrompere mai le mie godute. Gli incontri a tre durarono molto tempo, poi il triangolo si smorzò perchè Lucrezia aveva trovato un povero fesso, ben messo fisicamente ed economicamente, così divenne all'improvviso casta e pura ed a me ed Isabella non rimase che dedicarci alla ricerca di una nuova schiava da addestrare.
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Tutto per una ricarica.
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