Mio suocero

Scritto da , il 2019-03-10, genere incesti

Quando ho conosciuto l'uomo, che sarebbe divenuto poi mio suocero, ero giovanissima, e già sessualmente decisamente gay.
avevo diciassette anni, ero già una giovane travestita in privato, ed avevo già esperienza di sesso con uomini, sono stata iniziata, da giovanissima, ma per ragioni che immaginate, non posso raccontare qui, ma se qualcuno, lo volesse fare in privato, può scrivermi alla mia mail, e risponderò volentieri.
Dicevo, che lo avevo conosciuto, e frequentato quasi subito, era un bell'uomo, uno sciupafemmine, sapevo, che aveva avuto molte relazioni nel vicinato, e si diceva, che avesse anche dei figli illegittimi.
L a prima volta che l'ho incontrato, usciva di soppiatto da casa mia, io ero rientrata prima da scuola, e mi sembrava strano, una volta in casa poi, ho capito, mia madre era mezza nuda, in camera che cercava di nascondere le prove del loro incontro, seppi poi da lui, che erano due anni, che regolarmente due volte a settimana la scopava, era molto calda allora la mia mamma.
E così, un bel giorno, casualmente, incontro Augusto, questo è il suo nome, nei pressi del bar sotto casa mia, e così, iniziammo a chiacchierare, era molto espansivo, e così, dopo molte domande generiche, mi ha chiesto, se era vero, che mi piaceva indossare cose da donna, così, a bruciapelo.
Divenni rossa ,in viso, ma lui insisteva, e fece poi il nome di un amico comune, con cui ero stata alcune settimane prima, ci eravamo incontrati in un boschetto lì vicino, lontani da occhi indiscreti, e per l'occasione, lui mi portò, dell'intimo della moglie e un vestitino, che indossai, e poi dopo un pompino, mi scopò, adoravo mettermi nei panni di una donna, e così, ora Augusto sapeva tutto.
Annuii, e con molta difficoltà, risposi alle altre domande, e piano piano, raccontai la mia vita, anche se non c'era molto da dire, e così, accettai il suo invito ad andare a trovarlo il giorno dopo.
Il pomeriggio successivo, uscita da scuola, lo raggiunsi, era solo in casa, e una volta entrata, mi offrì una bibita, e mentre la bevevo, iniziò a toccarmi, indossavo solo la tuta da ginnastica, e una volta infilata la mano, mi toccò il cazzo, che si indurì all'istante, poi scivolò dietro, e con un dito mi stimolò la fighetta, socchiusi gli occhi e sospirai, e così mi baciò, fù stupendo, sentire la sua lingua nella mia bocca.
Poi mi prese in braccio, e mi accompagnò in camera della figlia, aprì i cassetti, scelse dell'intimo, lei aveva 19 anni, era una bella ragazza, e molto troia da quello che si diceva in giro, e vista la sua biancheria, lo credetti anche io.
Mi fece indossare slip e reggiseno, che riempì con del cotone, e poi una vestaglietta cortissima, poi in bagno, mi truccai velocemente, e lo raggiunsi, mi abbracciò, mi baciò, e iniziammo a spogliarlo, una volta nudo vidi il suo meraviglioso cazzo, non era enorme, ma veramente bello, una scultura, era il cazzo che scopava mia madre e molte altre donne del quartiere.
E ora era mio, lo avrei gustato, mi inginocchiai, e iniziai a leccarlo, e poi a succhiarlo come una caramella, e poi lo infilai tuto in gola, e iniziai un lento e meraviglioso pompino, che sfociò in una colossale sborrata, che inghiottii immediatamente.
Poi mi adagiò sul letto della figlia, mi abassò le mutandine sino al ginocchio, e iniziò a succhiarmi, il mio era un cazzetto normale, da adolescente, non di sicuro come il suo, e non di certo molto resistente, il pochi minuti gli venni in bocca, con piccoli spruzzetti da collegiale, e una volta raccolta tutta nella sua bocca, mi baciò e io bevvi la mia stessa sborra.
Trascorsi attimi interminabili, passati a toccarci e baciarci, mi sollevò le gambe, si sistemò comodamente tra le mie coscette, e indirizzò il suo cazzo al mio forellino, ero bagnatissima, appoggiò la sua cappella, e forzò la mia rosellina, che immediatamente cedette alla violazione, per fortuna, non ero più vergine da tempo, altrimenti credo mi avrebbe fatto molto male, perché nonostante sia allenata, lo sentii entrare e bruciare, ma poco dopo, tutto passò, e lui era tutto dentro, e iniziò la mia monta, da prima ritmata e lenta, e col passare del tempo sempre più veloce e profonda, con spinte pazzesche, e io godevo, dal mio ano, usciva tutto il mio piacere, che colava sulle coscie e sul lenzuolo, allagandolo, e dal mio pene molle, continui getti di liquido incolore, e poi Augusto, non si trattenne, e mi schizzò tutto i suo seme dentro, e urlò il suo piacere.
Mi aveva riempita era caldo, piacevole, e poco dopo estrasse il suo cazzo, ancora duro, e lucido, e il mio buco non si richiuse, rimase aperto, e iniziò a colare fuori tutta la sua sborra, allagando ancor di più il letto della figlia, e poi io ripulii il suo cazzo con dovizia.
Così divenni la sua amante fissa, mi acquistò indumenti adatti, della mia misura, delle meravigliose scarpe col tacco, non potendo usare quelle di sua figlia, aveva un piede molto piccolo, e dei vestitini, e l'occorrente per il trucco, e li sistemò, in camera dellA FIGLIA, ACCANTO AI SUOI, E IN BAGNO, I TRUCCHI.
Rimasi attonita, e gli chiesi come potesse passare tutto inosservato, cosa potesse dire la moglie e la figlia, non preoccuparti tesoro, è tutto a posto, mia moglie sa della nostra relazione e di altre che ho e ho avuto, e per mia figlia, tranquilla, è la mia amante da anni, rimasi sconvolta.
M a questo non mi impedì di continuare la nostra relazione, e nelle settimane a venire, iniziai ad uscire da donna, prima con lui e poi sola, fino, ad un bel giorno, che una volta a casa, mia madre mi chiese della mia relazione con Augusto, cavolo lo sapeva e come mai?, mi disse che fù proprio lui, durante un pomeriggio di sesso a renderle noto, che ero la sua donna da sei mesi, e che er aora che mi accettasse come femmina e non come maschio.
Così, iniziai la mia vita come Paola, e dopo un anno, visto che ero maggiorenne, iniziai a seguire Augusto nei suoi viaggi, e a uscire di sera con lui, conobbi la moglie, donna stupenda, trascorremmo anche delle notti, e le prime ferie insieme, nel letto di Augusto, che si alternava sia con l'una, che con l'altra, provai proprio con lei le prime esperienze con una donna, e devo dire che era eccitante, tanto, che spesso, quando eravamo sole, io e lei facevamo sesso, e fù proprio, un pomeriggio, che eravamo intente a scopare, che soppraggiunse la figlia, di ritorno da un periodi di studi in America, e così, conobbi la mia futura sposa, mentre, completamente en femme, stavo infilando il mio cazzo nella figa di sua madre.
Dopo che ci fummo rivestite, e sistemate, me la presentò, piacere mi disse, io sono Gbriella, la figlia di questa troia in calore e il giochino sessuale del porco suo sposo, e tù devi essere Paolo, quello che ha preso il mio posto, mi guardò, e aggiunse, sei bella, aveva ragione papà, sei veramente femminile, e capinte, visto le dimensioni di papi e rise.
Quella sera rimasi a cena, e a dormire, Augusto passò tutta la notte con Gabriella nel lettone, a scopare, era da molto che non la vedeva, e il giorno dopo, entrai in camera, a salutarli, e la vidi nudo, era pazzesca, stupenda, un seno da favola, una quinta soda, capezzoli enormi e duri come il marmo, un ventre piatto, e una fighetta chiusa ad ostrica, senza un pelo, e le vedevo colare un rivolo di sperma lucido, lei si accorse del mio sguardo, e aprì le gambe, leccami tesoro, è la sborra di papi, mi avventai e la ripulii per bene, facendola godere, e poi inevitabilmente la montai.
per circa sette mesi, continuai con Augusto, poi un giorno, successe l'irreparabile, Gabriella rimase gravida da Augusto, e non se ne parlò nemmeno per un attimo di aborto, anzi, Gabriella ammise di aver sospeso la pillola perché voleva un figlio da lui.
Così, Augusto dopo una lunga discussione decise, Paola, sposerai gabriella, e riconoscerai come tuo mio figlio, e così potremo continuare la nostra vita, e così fù.
cinque mesi dopo, ritornai nei panni maschili, e sposai Gabriella, era in uno stato di gravidanza avanzato, e la pancia si notava molto, e le malelingue, che conoscevano, sia il mio passato che quello di mia moglie, poterono dare sfogo alle chiachiere, e visto, che mi ero fatta una buona parte dei maschi presenti, non era possibile nascondere che il padre non fossi io.
Dopo il matrimonio, mi rimisi nei panni di Paola, e trascorremmo tutto il periodo della gestazione, come due amiche e sorelle, e dopoil parto, lei ritornò tranquillamente alla sua vita, che comprendeva lunghe scopate con amici e parenti, e Augusto chiaramente, io sporadicamente, consumavo il nostro matrimonio.
Nel frattempo, mi ero fatta vari amanti, e uno in particolare mi attirò, e così, all'età di ventuno anni, andai a vivere un periodo con lui, un anno circa, a Roma, mi trasferii l', e fui sua moglie, ma poi, un bel giorno, mentre ero intenta a depilarmi in bagno, mia suocera entrò, e mi vide nuda, ero nuda, con sollevata la gamba, e in mezzo alle coscie, penzolava il mio cazzo mezzo duro, rimase senza parole, lo fissava, non riusciva a muovere un passo, e così, mi eccitai, e mi divenne duro, poi feci una cosa pazzesca, mi sedetti comodamente, allargai le gambe, e mi masturbai, mentre la guardavo in volto, poi mi avvicinai, la baciai, e mentre le facevo toccare il mio cazzo, le infilai la lingua in bocca e le mani nelle mutandine, un attimo dopo mi stavo scopando mia suocera.
Chiaramente la cosa durò poco, e lui mi lasciò, non volevano che frequentasse un frocio, e così, mi rimandarono a casa, e ricominciai la mia relazione con Augusto, e proseguì, per altri 4 anni, e mi diede ancora due figli, che riconobbi chiaramente.
Poi verso i ventisette anni, conobbi un ragazzo di colore, che era distaccato a Milano per lavoro, e dopo esserci frequentati, mi propose il matrimoni, e divorziai da Gabriella, e ora sono la moglie di eddy, un maschio afroamericano, stupendo, innamorato, e dove abitiamo ora, tutti conoscono la mia natura e mi accettano come sono, e alla sera, il mio uomo, affonda il suo enorme palo d'ebano, nel mio culetto, e mi dona un piacere immenso, certo, ora sono sfondata e molto, ha un cazzo che è un braccio, ma lo soddisfo e lui soddisfa mè, lo amo, e ringazio mio suocero, per avermi resa una vera donna, grazie AUGUSTO.

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