La vera famiglia due

Scritto da , il 2019-02-24, genere incesti

E così, tutte e trè, vere femmine, partiamo alla volta della casa nuova, papà, ha deciso per una periferia cittadina, in una villetta riparata lontana da sguardi indiscreti, e lì vicino, i mezzi per potermi recare all'università, non prima di aver cambiato il mio nome da maschile al femminile, cosa che ha portato via un po' di mesi, ma ci siamo riusciti, e così, potevo iniziare la mia nuova vita da femmina.
Dopo una minuziosa visita alla casa in compagnia del venditore, che trovatosi difronte a trè donne, è risultato in difficoltà, tanto, che sia io che papà, lo abbiamo provocato in tutti i modi, io poi indossavo un vestitino fatto di nulla, e sedendomi sulle scale interne, accavallavo le gambe facendogli intravedere le mie coscie tornite.
Comunque, dopo la visita, siamo andate a cenare, e poi a casa, e una volta in intimità, ci siamo messe comode, e siamo andate nel lettone coniugale.
Ormai, sarebbe divenuto il talamo nunziale di tutte e trè, mamma, per l'evento, si è seduta sulla poltrona davanti al lettone, si è sistemata al suo fianco, una seri di cazzi di gomma di diverse misure, e con una telecamera, avrebbe ripreso tutto l'evento.
Papà, mi si avvicina, mi prende per mano, e mi accompagna sul lettone, sono emozionata, ora giocherò con lui, mi inizierà ai piacere omosessuali, alla mia vera natura, ed eccomi pronta, mi sistema supina sul letto, e da vera maestra, inizia a toccarmi, e a baciarmi, il suo bacio è profondo sensuale, lungo, la sua lingua mi fruga la bocca, comincio ad eccitarmi, piano piano scende sino al mio cazzo, chiudo gli occhi, e sento la sua calda bocca, avvolgere il mio cazzo, e scende scende, è tutto dentro, mi gusto il pompino, e poi sento la vicinanza di mamma, che mi sussurra, vedi amore, il papà, ti stà succhiando il cazzo, amore, pensa quanto è frocio, e lo è sempre stato, come tè, non mi sono meravigliata quando lo si è scoperto, tale padre tale figlio, ora vedrai come ingoierà il tuo sperma, e poi sarà tutto tuo, e così in un attimo ho riempito la sua bocca e lui ha bevuto tutto.
Poi si stacca da mè, mi bacia, sento i residui del mio seme, mmm buono, ottimo, e dopo un lungo bacio, tocca a mè, inizio con il toccarlo, mi soffermo poi sul suo cazzo, è possente, enorme, turgido, un obelisco di carne pulsante, palpeggio i suoi testicoli, e penso, mio dio io sono uscita da qui, ha ingravidato mia madre con questo, e ora lo asseggerò per la prima volta in bocca, mi sono fiondata su di lui, a fatico lo imbocco, la cappella pulsa, inizio a infilarmelo in gola, ho conati, smetto e ricomincio, e in un lungo ma proficuo lasso di tempo, lo ingoio tutto, lo sento che raspa in gola, ma continuo, e così, dopo poco lo sento pulsare, lo sfilo, e lui zampilla, voglio vedere la sborra mia procreatrice, e poi inizio a bere dalla fonte paterna.
Ansima, e si accascia, è venuto nella bocca della figlia, è esausto, poi, dopo una mezzora, alza le gambe, se le porta al petto, e mi dice, tesoro, fammi tua, come ti sei fatta la mamma, ora tocca a mè, ingravida anche mè, ti prego, fammi sentire il tuo cazzo, e così, per la prima volta affondo il mio cazzo nel culo di mio padre, una sensazione pazzesca, è accogliente, morbido, e lo pompo, con sempre più forza, lo sfondo, urliamo il nostro piacere, mi supplica di sfondarlo, di devastarlo, e io lo accontento, poi vengo, lo innondo, sborro, e poi, non mi trattengo, lo guardo e gli dico, papà ti riempio di pipi, non mi trattengo, e così, lo innondo di caldo e giallo liquido, e lui urla il suo piacere.
mi sfilo, e vedo richiudersi la sua rosellina, ora è veramente pieno di mè, mamma spegne la telecamera, e mi abbraccia, ti amo tesoro mi sussurra, lo devi fare anche a mè.
poi esausti, dopo una doccia, e lo svuotamento di papà, ci addormentiamo, nudi abbracciati.
Il giorno dopo, riprendiamo la nostra vita normale, io la scuola e lui il lavoro, e una volta a casa, mi attendono i miei abiti femminili, ancora poche settimane e poi ci trasferiamo, intanto io passo i pomeriggi a letto con mamma, che mi insegna nuovi giochi e nuove tecniche, e mi mostra anni di filmati suoi con i suoi amanti e di papà con i vari uomini che ha frequentato, e la mia curiosità, viene colpita da un uomo in particolare, con una dotazione pazzesca, e mamma mi racconta, che il tipo si chiama Antonio, e che è stato l'uomo di papà per alcuni anni, circa cinque, e che anche lei lo aveva provato, ma era innamorato di papà, e così, hanno convissuto per alcuni anni, papà era la sua donna, andavano in feri insieme, e per tutto il periodo papà era travestito come una donna, poi, un bel giorno, Antonio, si era trovato in difficoltà finanziarie, e papà, aveva accettato di prostituirsi per aiutarlo, e per circa un anno, ha battuto per strada, zona est milano, e per tutto il periodo, la mamma non lo ha visto se non sporadicamente, poi si sono lasciati e lui è rientrato a casa, ma con il dispiacere di non vederlo più.
Intanto io sborravo in continuazione in figa a mia madre di giorno, e di sera con mio papà, poi una sabato pomeriggio, eravamo in salotto, mi sono avvicinata a papà, e in presenza di mamma ho detto, io vi ringrazio, mi avete fatto scoprire un monda da favola, amo scopare mamma e scopare tè papà, ma devi capirmi, sento il bisogno e l'impulso di essere femmina, una femmina completa, frequentare altri uomini, non donne mamma, li mi basti tù, ma io sono omosessuale, e ho bisogno di un cazzo, mi sento passiva, e quindi, papà, ti chiedo di farmi tua, per poi essere di altri, molti altri uomini, voglio più cazzi al giorno, aiutami, sverginami, e fammi camminare da sola.
Mio padre, mi ha abbracciata, baciata, e senza indugiare, mi ha presa in braccio, vieni amore mio, ora è il momento, e mi ha portata in camera.
Mi ha messa comoda, supina a schiena sotto, mi ha baciata leccata per un sacco di tempo, mi ha portata al godimento più volte, e poi, mi ha sussurrato, ora amore, sarai mia, la mamma immortalerà la tua prima volta, sentirai un po' di dolore, è inevitabile, ma devi resistere, e poi sarà piacevole, si unse per bene il cazzo, e appoggiò la sua cappella al mio buchetto, e spinse, un attimo dopo rimasi senza fiato, la sua cappella era entrata, in un colpo solo, strinsi, sentii dolore e bruciore, urlai, lui mi baciò, e spinse, sentii uno schiocco, e mi sentii baganata, era dentro, spinse e togliendomi il fiato entrò, urlai, ma lui spinse.
Una volta dentro, mi accarezzò, io piangevo, era terribile, bruciava, il sangue usciva, mi aveva deflorata, perdevo anche altro, mi aveva rotta, lo guardavo, lo supplicavo, piangevo come una bimba, e poi lui inizò un su e giù, lento cadenziato, io lo guardavo, e iniziò a diminuire il dolore, e poi il bruciore, mi montò per una mezz'ora, io ad un tratto iniziai a godere, ansimavo, lo incitavo, e così mi sborrò dentro, era stato pazzesco, anche se poi per alcuni giorni, non riuscii a sedermi per bene.
Passò una settimana, e chiesi a papà di riprovare, e così iniziammo la nostra relazione, e col passare dei giorni, fù solo piacere puro, ero finalmente pronta per il mondo esterno, e l'occasione arrivò subito, il padre di una mia compagna di università, mi invitò a bere un caffè, e poi a cena alcuni giorni dopo, e con l'aiuto di mamma mi preparai a dovere, avrebbe scoperto la mia vera natura solo dopo la cena, e così, andammo in un ristorantino fuori città, e dopo cena, mi invitò alla sua casa al lago, per un dopo cena disse, accettai, e una volta lì, mi abbracciò, e mi baciò, era sublime, sentirsi desiderata e donna, lo lascia fare, e poi con la scusa del trucco mi assentai, e poco dopo, ritornai, e davanti a lui, mi sfilai il vestito, cadde a terra, e visto che poco prima mi ero tolta lo slip, svettò il mio turgido cazzo, rimase senza parole, mi avvicinai, mi inginocchiai, e gli dissi, ora ti farò un pompino, pensa che sia tua figlia e mi ingoiai il suo cazzo, lo spompai per un po', e mi venne in bocca, e io bevvi tutto, poi mi alzai e avvicinai il mio cazzo alla sua bocca, e lui ricambiò, per tutta la sera mi presi cura del suo cazzo, lo feci venire due volte nel mio culetto, risultato? sono diventata la sua amante.
Rientrata a casa in mattinata, esausta, mi sono coricata a letto, e poi verso sera mi sono ritrovata a cena con i miei, e lì, mamma mi diede la lieta novella, era gravida, aspettava un figlio da mè, sarei diventata papà, o mamma chi lo sa, la abbracciai, e per finire in bellezza, la misi stesa sul tavolo, le infilai tutto il mio cazzo, e dissi a mio padre di infilarlo a mè, cosa che fece subito, fù stupendo avere lui nel culo e il mio in mia madre.
Chiaramente lei iniziò a frequentare i suoi uomini, tanto ormai era sicura, e col tempo cresceva la pancia e lei non passava giorno che non avesse più uomini, io smisi di scoparla, ero la donna del padre della mia amica, e avevo capito che la mia strada era essere passiva, papà, iniziò a frequentare un collega, e dopo alcuni mesi si trsferì da lui, e divenne la sua donna, mamma partorì un bimbo, e io iniziai la mia vita da amante.

Questo racconto di è stato letto 8 4 8 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.