Che ci faccio io qui.
          
            
              di
Lucrezia
            
            
              genere
sentimentali
            
          
        
        
          Seduta su una panchina nel largo spartitraffico sotto casa tua, osservo l'altissimo pino che con la sua chioma sovrasta il tuo palazzo. 
Ricordo quel pino, la sua chioma che ci nascondeva alla vista degli altri palazzi, delle altre finestre.
Di sguardi indiscreti sulle nostre giornate calde, piene di amore e sesso.
Oggi son qui che tiro su col naso ripensansoci, faccio la stalker.
Ti vedo uscire dal portone del palazzo e in un attimo realizzo che è proprio finita, irreversibilmente finita.
Che ci faccio io qui, via.
        
        Ricordo quel pino, la sua chioma che ci nascondeva alla vista degli altri palazzi, delle altre finestre.
Di sguardi indiscreti sulle nostre giornate calde, piene di amore e sesso.
Oggi son qui che tiro su col naso ripensansoci, faccio la stalker.
Ti vedo uscire dal portone del palazzo e in un attimo realizzo che è proprio finita, irreversibilmente finita.
Che ci faccio io qui, via.
            
            
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