Scoperta dai colleghi

Scritto da , il 2018-11-25, genere gay

Mai mi sarei immaginata di essere scoperta mentre svolgevo la mia seconda attività, e la migliore senz'altro.
Eccomi, tranquillamente a passeggiare di sera in compagnia di altre colleghe, in una strada appartata nella periferia di Milano, zona conosciuta, nei pressi di un grande inceneritore, zona conosciuta per la prostituzione maschile, ossia di trans e di trav come mè, anche se la concorrenza delle mie colleghe brasiliane è fortissima, io ho i miei estimatori, e non posso di certo lamentarmi.
Io ho iniziato lamia carriera di prostituta una decina di anni fa, mi è sempre piaciuto travestirmi, sin da giovanissima, e poi ho conosciuto il maschio sin da giovanissima, e sono diventata passiva da subito, e qui la natura mi ha aiutata dandomi un pene ridicolo, con immediate difficoltà erettive, talmente evidenti da dissuadere qualsiasi donna dall'avvicinarmi.
Ho poi riscontrato, dopo alcuni anni da passiva, che solo dopo una robusta inculata, mi divetava duro, duro per modo di dire, cambiava forma.
Ma il godimento che provavo mentre mi montavano, cresceva di volta in volta, sino a divenire orgasmo puro.
E così dopo anni passati a scopare con vari partner, un bel giorno mi sono convinta a provare la carriera della prostituta, e poiché, avendo frequentato il sito molte volte, avevo capito che per poterlo fare dovevo accordarmi con i protettori del luogo, e saputo dove bazzicavano, una sera mi sono presentata en femme.
Mi sono preparata di tutto punto, reggicalze calze slip reggiseno tutto rigorosamente nero, scarpe di vernice nera, parrucca nera trucco pesante rossetto rosso e un vestito con spacchi e decolté pazzesco, e via, sono entrata nel bar, dove vi erano una ventina di maschi, rumeni albanesi meridionali, e mi sono seduta a un tavolino, e dopo pochi minuti, un paio di maschiacci si sono seduti, e mi hanno chiesto, cosa facesse una bella figa come mè lì.
Presto detto, cerco un protettore, vorrei lavorare qualche sera in zona......
bene mi dicono, ti accontenteremo, seguici, e io li seguo, salgo in auto, e mi accompagnano sul posto, vedi troia, li batterai, vicino a quella vecchia troia rotta inculo di Angela, e una attimo dopo me la presentano, una vecchia trav che batte da anni, sfatta dal tempo e dall'abuso di alcool e cazzi, e poi proseguiamo, intanto mi dicono, tu dovrai darci l'ottanta percento del tuo incasso e noi ti proteggeremo, altrimenti vattene, accetto, e così si fermano in una stardina a lato, e scendiamo.
Spogliati troia, e io eseguo rimango in intimo, il primo dei due si avvicina, mi afferra per i fianchi, mi stappa gli slip, e mi sfila il reggiseno, poi mi inginocchia e succhio, pochi minuti e mi sborra in gola, e io bevo, l'altro mi gira, mi appoggia all'auto, e mi fionda il suo cazzo nel culo, e mi monta, una decina di minuti, dove urlo dal godimento e mi riempie di sborra.
Or sono nella scuderia, e con cadenza regolare, dovrò soddisfare i miei padroni, ma è il prezzo da pagare per poter fare quello che amavo fare.
Quindi per anni mi reco sul mio posto di lavoro, prima un paio di sere, e poi col tempo cinque giorni alla settimana, ho i miei clienti fissi, e molti nuovi, tutti giovani, non posso lamentarmi, guadagno bene, e di straforo, solo con i miei vecchi clienti, con un extra, possono scoparmi senza preservativo, cosa stupenda, o possono venirmi in bocca e io bevo tutto.
Poi una sera l'impensabile, è quasi mezzanotte, il momento migliore, arrivano i clienti vogliosi, e io non disdegno di salire in auto con più uomini, e quella sera si avvicina una minivan, con all'interno 4 uomini, un po' brilli, ma simpatici, non li vedo benissimo è scuretto ed è inverno, indosso il mio pellicciotto e sotto solo reggicalze calze e reggiseno, nel frattempo mi sono operata e ho una terza, che nascondo con la fascia di giorno in ufficio, e così contratto l prezzo e salgo.
una volta all'interno del minivan, accesa la luce rimango di sasso, i trè che non avevo ben visto erano miei colleghi d'ufficio, non proprio quelli con qui lavoravo, ma quelli con qui mi interfacciavo per i progetti, e poco dopo uno dei trè mi ha riconosciuta.
Imbarazzo pazzesco, poi ma tù sei..... si annuisco sono.... ma dai, un frocio, una che batte, e via di parole sconce, mentre il tipo che mi ha contattata inizia a toccarmi, mi scosta il pellicciotto e mi palpa per bene, e in un attimo sono nuda, ha le tette gurda, la sgualdrina ha le tette e giù ridere e a palpare, e così, in un attimo avevo un cazzo in bocca e uno nel culo, e in una mezz'ora mi hanno ripassata tutti e quattro, per poi lasciarmi al mio posto.
Era venerdì, il lunedì mi presento in ufficio, imbarazzata ma tranquilla, e la mattina passa tranquilla, poi verso l'orario di chiusura vengo chiaata nell'ufficio commerciale, e lì capisco.
mentre tutti vanno a casa io entro e mi ritrovo i miei colleghi di venerdì, eccoti troia, ora spiegaci, c'è poco da spiegare, batto da anni e mi piace e allora? e allora poche ore dopo tutti a casa mia, dove una volta ripresi i panni di Paola, ho potuto soddisfare tutti e trè, con dovizia, e così, spesso, dopo il lavoro, mi trattengo in abiti femminili e faccio loro da segretaria particolare, anche se poi col passare dei mesi, la voce si è sparsa, e da un paio di mesi, lavoro en femme, così, ho coronato il mio sogno, sono finalmente una donna h 24.

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