Quante donne ho reso cornute

Scritto da , il 2018-10-22, genere tradimenti

Cornute! Quante donne ho reso cornute!


TRENTADUE.

Con il passare del tempo e avendo provato oramai quasi tutto mi venne un’altra perversione . In realtà covava di nascosto da un po’ di tempo
. Fino a quel momento non avevo dato tanto peso al fatto che i tori fossero sposati o meno.
A me interessava che mi facessero godere. Devo ammettere che qualche fede luccicante al dito del porco di turno mi intrigava e mi faceva pensare alle cornute ignare.
Già in vacanza ho accennato a quel giovane al quale la fidanzata non dava il culo e che si sfogò sul mio.
Poi vennero i due calabresi. Due tra le centinaia di ospiti a casa nostra.
Erano cugini e transitavano da noi in occasione di un viaggio di lavoro. In quella occasione doveva aggiungersi un terzo e fu una delle poche volte che gli accolsi in sala invece che in camera da bendata.
Nel mezzo delle presentazioni uno di questi riceve una telefonata. Era la moglie. Lui rispose facendoci cenno con il classico dito puntato sul naso.
E nel silenzio sentivamo la voce della cornuta che chiedeva lumi di dove fossero e cosa avrebbero fatto da li a breve.
Fu un istante e mi misi in ginocchio slacciando le cerniere di entrambi . Pochi istanti e i cazzi erano fuori mentre la voce della cornuta scorreva ignara di ciò che stava per accadere. Il porco dovette chiudere la comunicazione al più presto.
Per la cronaca quella monta (alla quale si aggiunse un terzo) ha una peculiarità ripresa pure dal video.
Non mi capitò mai che tre porci sborrassero quasi nello stesso istante. In pochi secondi (una ventina) tutti e tre in contemporanea. Due in bocca e uno in culo!
Cominciai quindi ad essere eccitata nel rendere cornute altre donne. In modo particolare quelle con cui ho avuto a che fare e con cui non legavo.
Non dimenticate che avevo lavorato in un’attività commerciale nello stesso paese in cui vivevo e che ne avevo viste di spocchiose e di fighe di legno con la puzza sotto il naso.
Una domenica mattina io e Luca andammo al consueto bar a fare colazione. Poche ore prima ero stata riempita di cazzi in una gang a casa nostra.
Mi rivolsi a Luca dicendogli di guardare (senza essere visto) un tipo. Gli dissi anche che ero tutta eccitata da quanto mi piacesse. Gli dissi che secondo me era un vero porco e chissà che cazzo avesse sotto.
Questo tipo mi filava da tempo su Facebook con frasi allusive. Ovviamente ignorava la mia seconda vita ma era chiaro che si proponeva. Io titubavo non tanto perché non volessi provarlo ma perché non gradivo che girasse la mia nomina da cornificatrice nei confronti di Luca.
Ma non resistetti. Il sabato successivo invitai Luca ad uscire e a passare fuori tutto il pomeriggio.
Non sbagliavo. Scoprii che la moglie figa di legno non gli dava il culo e quel porco quindi sfogò su di me tutta la sua voglia di culo. Me lo fece in tutti i modi.
Scoprii anche che la mogliettina non beveva la sborra mentre io me la gustavo tutta. Abbiamo scopato come porci mentre io lo incitavo con dai si come maiali facciamolo come maiali!
Ora ogni volta che incontro la cornuta e parafrasando una nota pubblicità la soddisfazione non ha prezzo!
L’anno successivo tornammo in ferie mentre avevo questa fregola delle corna. In realtà in quel periodo non avevo alcun interesse per i bull della zona. Non mi intrigava nessuno a tal punto da farmi scopare. Come dicevo pocanzi nel corso del tempo ero diventata selettiva.
I primi due giorni niente di nuovo. Il terzo a pochi ombrelloni da noi si aggiunge una coppia.
Entrambi intorno alla trentina e molto carini. Lui molto attraente e lei decisamente bella ma ,ai miei occhi, odiosa. Quelle tipe tutto specchio e olio con i capelli che pare debbano andare ad un party. Della serie guardatemi e non sfioratemi. E soprattutto salutate pure che io tanto non ricambio.
Non fu complicato. Bastarono un paio di giorni di sguardi allusivi con il ragazzo mentre la figa di legno immobile come una statua osservava il cielo.
Nonostante lui avesse tra le mani una figa simile sbavava dietro a me. Ci fissavamo intensamente e senza dare troppo nell’occhio mi passavo la lingua tra le labbra. Chiesi a Luca di essere complice. Di massaggiarmi la schiena e nel contempo fare capire a lui che non ci sarebbero stati problemi..
Il primo incontro in acqua tra la folla di agosto. La mia mano sul suo cazzo. Il ragazzo mi disse che abitava in zona e avrebbe simulato un improvviso impegno lavorativo per assentarsi qualche ora. Ci trovammo a casa di un suo amico. Luca era in spiaggia e quando rientrai detti un occhio alla cornuta che come sempre giaceva immobile sulla sdraia. Avevo fatto impazzire dal piacere il suo uomo e anche lui, nonostante non fosse un vero toro da monta, si diede da fare.
Chiudo con questo genere di fregole andando giusto a qualche giorno fa. Come sempre ospitiamo sia nuovi sia meno nuovi tori da monta. Uno in particolare ci fila da tempo. Ci siamo già scambiati le foto dei visi e prima o poi mi intriga scoparmelo.
Abita a qualche decina di chilometri da noi quindi dobbiamo legare gli impegni. Un sabato pomeriggio mi invia un messaggio in cui dice che è in zona. Purtroppo per lui è insieme alla moglie. Fa l’agente assicurativo e mi confida che mi vorrebbe almeno conoscere e l’unico modo è fermarsi qualche minuto con un pretesto di una polizza potrebbe salire da noi e fare un saluto. Niente di più perché la moglie sarebbe rimasta in auto ed era parecchio insofferente a queste soste non programmate.
Appena lo vidi mi bagnai subito. Era più carino che in foto. Io avevo comunque indossato la gonna e il corsetto classico della monta.
Mi misi in ginocchio e feci tutto io fino anche non lo avevo in bocca. Lui sussurrava non facciamo in tempo cazzo non facciamo in tempo.
Aveva ragione. Per una volta affanculo all’ingoio mi dissi. Lo portai in camera, alzai la gonna e mi feci venire sopra. Lui con i pantaloni ancor abbassati. Senza preservativo. Con la mano me lo infilai in culo e lo istigai . Fu intenso il mio inculami inculami inculami inculamiiii. Il porco era una bestia in calore.
Ha sborrato nel mio culo. Il tempo di riassettarsi. Lo bacio con la lingua in bocca e si fionda fuori.
Vado alla finestra, sposto le tendine e intravedo un’ auto con una tipa appoggiata ad una portiera.
Sta fumando la cornuta. Dai che adesso arriva il maritino!

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