Bruciare Dentro
di
Marika Traves Dressi
genere
confessioni
Dentro di me il desiderio non conosce freni; scorre come un fuoco che arde in ogni fibra del mio essere, consumando ogni pensiero e lasciando dietro di sé un brivido costante. Ogni impulso è un richiamo irresistibile, un sussurro che spinge a cedere, ad abbandonarsi, a lasciarsi guidare da una fame che non conosce limiti. Non è mai semplice attrazione: è un’onda che travolge, un vento che spazza via ogni controllo, ogni resistenza, ogni certezza che credevo di avere.
È un piacere oscuro, lussurioso, che si insinua nella mente e nel corpo, eppure non si accontenta di ciò che appare in superficie: vuole tutto, reclama attenzione totale, trasforma ogni frammento di controllo in pura disponibilità. Ogni pensiero diventa ossessione, ogni immagine si fa più intensa, più bruciante, più difficile da ignorare. In quell’abbandono totale, in quella resa completa, scopro lati di me che bramano più di quanto io potessi immaginare, parti oscure e audaci che si nutrono del gioco tra potere e vulnerabilità.
Più mi lascio andare, più la mia consapevolezza cresce. Questa lussuria non è semplice piacere: è rivelazione, è verità che non può essere nascosta. Mostra chi sono davvero: fragile e insieme indomabile, ossessiva e viva come mai prima. Ogni impulso che non reprimo diventa specchio, ogni brama che accolgo mi rende più consapevole, più intensa, più completa.
E in questa continua tensione tra abbandono e riconoscimento, tra desiderio e controllo, scopro che vivere significa accogliere ogni parte di me, anche quella più oscura, più audace, più lussuriosa. Non posso ignorarla. Non voglio ignorarla. È la mia forza, il mio tormento, la mia verità più intima. È ciò che mi rende viva, completamente, senza filtri, senza paura e senza rimpianti.
È un piacere oscuro, lussurioso, che si insinua nella mente e nel corpo, eppure non si accontenta di ciò che appare in superficie: vuole tutto, reclama attenzione totale, trasforma ogni frammento di controllo in pura disponibilità. Ogni pensiero diventa ossessione, ogni immagine si fa più intensa, più bruciante, più difficile da ignorare. In quell’abbandono totale, in quella resa completa, scopro lati di me che bramano più di quanto io potessi immaginare, parti oscure e audaci che si nutrono del gioco tra potere e vulnerabilità.
Più mi lascio andare, più la mia consapevolezza cresce. Questa lussuria non è semplice piacere: è rivelazione, è verità che non può essere nascosta. Mostra chi sono davvero: fragile e insieme indomabile, ossessiva e viva come mai prima. Ogni impulso che non reprimo diventa specchio, ogni brama che accolgo mi rende più consapevole, più intensa, più completa.
E in questa continua tensione tra abbandono e riconoscimento, tra desiderio e controllo, scopro che vivere significa accogliere ogni parte di me, anche quella più oscura, più audace, più lussuriosa. Non posso ignorarla. Non voglio ignorarla. È la mia forza, il mio tormento, la mia verità più intima. È ciò che mi rende viva, completamente, senza filtri, senza paura e senza rimpianti.
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