Il regalo di mio padre
di
Ladyam
genere
incesti
IL REGALO DI MIO PADRE
Per chattare con me: Telegram @seduzioneamaranto
Per le mie immagini: Instagram @ladyam.tales
Fin da bambina, da quando ho memoria, ricevetti le amorevoli attenzioni di mio padre, sempre pronto ad accarezzarmi, ad abbracciarmi a baciarmi, anche in modo molto intimo, ed io mi sentivo amata e protetta, ed ero felice.
Così non ci trovai nulla di strano quando, in occasione della festa per il mio 18esimo compleanno, dopo che tutti i parenti erano andati via e restammo soli, mio padre si avvicinò a me e mi diede un piccolo pacchettino con un biglietto.
Lo guardai sorpresa: "Un altro regalo papà?"
"Ma certo, sei il mio amore", mi rispose, e mentre io, eccitata, leggevo il biglietto e scartavo il regalo, lui prese, come di consueto, ad accarezzarmi i capelli, il viso, il collo, le tette.
Mi sfiorava i capezzoli, mi piaceva e mi eccitavo, mentre sentivo mia madre che in cucina armeggiava con le stoviglie.
Quando poi vidi quello splendido anello rimasi abbagliata.
Lo misi subito al dito rimirandolo con la gioia negli occhi: abbracciai mio padre e lo baciai appassionatamente.
Sentii le sue labbra sulle mie che si aprivano e la sua lingua entrare nella mia bocca alla ricerca della mia lingua.
Le sue mani presero a spogliarmi.
Eravamo in soggiorno, ricordo bene.
Io ero in piedi, con il mio abitino nero a mezza coscia che mi fasciava il corpo.
Lui andò dietro di me.
Sentii la zip scendere e il mio vestito cadere giù con un fruscio.
Le sue mani ora stringevano le mie tette, poi andarono alla ricerca del gancetto...
Il mio reggiseno cadde ai miei piedi mentre le mani di mio padre mi strizzavano i capezzoli e poi scendevano giù, verso la mia fica.
Sentii le sue dita penetrare decise dentro le mie mutandine, accarezzare i miei peli, intrufolarsi dentro alla ricerca del clitoride, stringerlo, e poi più in profondità, entrare dentro la mia fica già bagnata e stimolarla ancora.
Emisi mugolii di piacere mentre mi abbassava gli slip, e io alzai desiderosa le gambe per farmele sfilare.
Ero eccitata, fremevo e sentivo la mia fica grondare liquidi...
E quando fui finalmente nuda, continuai a sentire le sua mani su di me, che mi accarezzavano con delicatezza e trasporto dappertutto.
Afferrò con trasporto le mie tette e succhiò i miei capezzoli, già duri ed eccitati.
Quindi con la mano tornò a stimolare la mia fica, che urlava di piacere, mentre io mi contorcevo per il desiderio.
Allora mio padre mi prese per mano e mi condusse nella sua camera.
Mi guardò dritto negli occhi e mi spinse giù verso il suo cazzo.
E così, mentre io estraevo il suo cazzo e lo mettevo in bocca, lui prese a spogliarsi tutto eccitato.
Iniziai a fargli un vigoroso pompino, mentre con la mano lo segavo per eccitarlo maggiormente.
In quel mentre entrò in camera anche mia madre che, finito di lavare le stoviglie e desiderosa di partecipare al nostro piacere, ci raggiunse in camera e si fermò in piedi ad osservare la scena.
Ci guardava con sguardo di desiderio, e la vidi cominciare ad accarezzarsi le tette, la fica, e prese a spogliarsi.
In pochi attimi fu nuda anche lei, si inginocchiò affianco a me e prese ad accarezzarmi le tette.
Poi afferrò il cazzo di mio padre e se lo mise in bocca per continuare il pompino.
Lo leccò per un pò e poi me lo ripassò, e così continuammo a fare fino a quando mio padre, desideroso di scoparci, ci portò sul letto.
Mi fece stendere, a gambe aperte, e tuffò la sua testa sulla mia fica iniziando a leccarmi con furore, mentre mia mamma mi leccava le tette e i capezzoli.
Dopo un pò mio padre montò su di me e, con il cazzo in mano, mi penetrò con delicatezza, con colpi leggeri e ritmati, fino a quando fu completamente dentro e io mi sentii piena e soddisfatta.
Cominciò spingere con più forza, mentre mia madre leccava il culo di mio padre e con le mani gli accarezzava il cazzo che entrava e usciva dalla mia fica.
Poi mia madre si sedette sulla mia faccia e allargò la sua fica sulla mia bocca.
Iniziai a leccarla, in profondità, mentre lei si accarezzava i capezzoli.
Leccavo avidamente la fica di mia madre e la sentii venire con un gridolino sommesso di piacere.
Mio padre intanto continuava a spingere il suo cazzo nella mia fica, fin quando uscì e mi fece mettere a quattro zampe.
Attesi impaziente che il suo cazzo entrasse ancora, da dietro, nella mia fica bagnata, mentre mia madre si allungava sotto di me con la testa tra le mie gambe, e quando mio padre, con un colpo secco, mi penetrò ancora, sentii la lingua di mia madre che mi leccava la fica.
Non riuscii a resistere oltre e venni mugolando di piacere mentre mio padre spingeva sempre più velocemente fino a quando estrasse il suo cazzo e mi sborrò sulla fica.
Tutto il suo sperma colò nella bocca di mia madre, che attendeva avidamente quel momento.
Con voracità mia madre leccò e ingoiò tutto lo sperma che fuoriusciva dal cazzo di mio padre, e nel contempo leccava anche la mia fica, sporca di sborra.
Sentivo la sua lingua andare alla ricerca affannosa di tutte le gocce di sborra, che leccava con un piacere assoluto.
La sua bocca raccoglieva lo sperma e baciava il cazzo di mio padre e la mia fica, e allora anche io, eccitata, presi a leccare la fica di mia madre, grondante di umori.
La leccai con avidità e sentii mia madre venire di nuovo, ancheggiando di piacere ed emettendo grida sommesse.
A quel punto mio padre si stese sul letto e io e mia madre ci stendemmo affianco a lui, e iniziammo a leccargli nuovamente il cazzo, passandocelo come due amiche che si dividono tutto.
I nostri sguardi si incocciavano complici, mentre facevamo un vigoroso pompino a mio padre, il cui cazzo ricominciò a prendere vita.
Io e mia madre ci guardammo ridendo, e continuammo con maggiore lena a segare e spompinare mio padre fino a quando il suo cazzo emise un nuovo getto di sperma, come una fontanella di montagna, e io e mia mamma spalancammo di nuovo le nostre bocche alla ricerca di tutto lo sperma da leccare e ingoiare, mentre ci baciavamo e ci scambiavamo la sborra di mio padre.
Eravamo come in una trance erotica, che ipnotizzava i nostri sensi.
Continuavo a leccarmi le labbra per assaporare fino in fondo la sborra di mio padre, fino a quando reclinai il capo sul suo cazzo morbido, lo misi di nuovo in bocca, vogliosa, presi a leccarlo nuovamente e chiusi gli occhi...
Sentivo in lontananza le mani di mio padre accarezzarmi i capelli, dolcemente... sentivo il suo amore riscaldarmi, e mi addormentai, felice...
Per chattare con me: Telegram @seduzioneamaranto
Per le mie immagini: Instagram @ladyam.tales
Fin da bambina, da quando ho memoria, ricevetti le amorevoli attenzioni di mio padre, sempre pronto ad accarezzarmi, ad abbracciarmi a baciarmi, anche in modo molto intimo, ed io mi sentivo amata e protetta, ed ero felice.
Così non ci trovai nulla di strano quando, in occasione della festa per il mio 18esimo compleanno, dopo che tutti i parenti erano andati via e restammo soli, mio padre si avvicinò a me e mi diede un piccolo pacchettino con un biglietto.
Lo guardai sorpresa: "Un altro regalo papà?"
"Ma certo, sei il mio amore", mi rispose, e mentre io, eccitata, leggevo il biglietto e scartavo il regalo, lui prese, come di consueto, ad accarezzarmi i capelli, il viso, il collo, le tette.
Mi sfiorava i capezzoli, mi piaceva e mi eccitavo, mentre sentivo mia madre che in cucina armeggiava con le stoviglie.
Quando poi vidi quello splendido anello rimasi abbagliata.
Lo misi subito al dito rimirandolo con la gioia negli occhi: abbracciai mio padre e lo baciai appassionatamente.
Sentii le sue labbra sulle mie che si aprivano e la sua lingua entrare nella mia bocca alla ricerca della mia lingua.
Le sue mani presero a spogliarmi.
Eravamo in soggiorno, ricordo bene.
Io ero in piedi, con il mio abitino nero a mezza coscia che mi fasciava il corpo.
Lui andò dietro di me.
Sentii la zip scendere e il mio vestito cadere giù con un fruscio.
Le sue mani ora stringevano le mie tette, poi andarono alla ricerca del gancetto...
Il mio reggiseno cadde ai miei piedi mentre le mani di mio padre mi strizzavano i capezzoli e poi scendevano giù, verso la mia fica.
Sentii le sue dita penetrare decise dentro le mie mutandine, accarezzare i miei peli, intrufolarsi dentro alla ricerca del clitoride, stringerlo, e poi più in profondità, entrare dentro la mia fica già bagnata e stimolarla ancora.
Emisi mugolii di piacere mentre mi abbassava gli slip, e io alzai desiderosa le gambe per farmele sfilare.
Ero eccitata, fremevo e sentivo la mia fica grondare liquidi...
E quando fui finalmente nuda, continuai a sentire le sua mani su di me, che mi accarezzavano con delicatezza e trasporto dappertutto.
Afferrò con trasporto le mie tette e succhiò i miei capezzoli, già duri ed eccitati.
Quindi con la mano tornò a stimolare la mia fica, che urlava di piacere, mentre io mi contorcevo per il desiderio.
Allora mio padre mi prese per mano e mi condusse nella sua camera.
Mi guardò dritto negli occhi e mi spinse giù verso il suo cazzo.
E così, mentre io estraevo il suo cazzo e lo mettevo in bocca, lui prese a spogliarsi tutto eccitato.
Iniziai a fargli un vigoroso pompino, mentre con la mano lo segavo per eccitarlo maggiormente.
In quel mentre entrò in camera anche mia madre che, finito di lavare le stoviglie e desiderosa di partecipare al nostro piacere, ci raggiunse in camera e si fermò in piedi ad osservare la scena.
Ci guardava con sguardo di desiderio, e la vidi cominciare ad accarezzarsi le tette, la fica, e prese a spogliarsi.
In pochi attimi fu nuda anche lei, si inginocchiò affianco a me e prese ad accarezzarmi le tette.
Poi afferrò il cazzo di mio padre e se lo mise in bocca per continuare il pompino.
Lo leccò per un pò e poi me lo ripassò, e così continuammo a fare fino a quando mio padre, desideroso di scoparci, ci portò sul letto.
Mi fece stendere, a gambe aperte, e tuffò la sua testa sulla mia fica iniziando a leccarmi con furore, mentre mia mamma mi leccava le tette e i capezzoli.
Dopo un pò mio padre montò su di me e, con il cazzo in mano, mi penetrò con delicatezza, con colpi leggeri e ritmati, fino a quando fu completamente dentro e io mi sentii piena e soddisfatta.
Cominciò spingere con più forza, mentre mia madre leccava il culo di mio padre e con le mani gli accarezzava il cazzo che entrava e usciva dalla mia fica.
Poi mia madre si sedette sulla mia faccia e allargò la sua fica sulla mia bocca.
Iniziai a leccarla, in profondità, mentre lei si accarezzava i capezzoli.
Leccavo avidamente la fica di mia madre e la sentii venire con un gridolino sommesso di piacere.
Mio padre intanto continuava a spingere il suo cazzo nella mia fica, fin quando uscì e mi fece mettere a quattro zampe.
Attesi impaziente che il suo cazzo entrasse ancora, da dietro, nella mia fica bagnata, mentre mia madre si allungava sotto di me con la testa tra le mie gambe, e quando mio padre, con un colpo secco, mi penetrò ancora, sentii la lingua di mia madre che mi leccava la fica.
Non riuscii a resistere oltre e venni mugolando di piacere mentre mio padre spingeva sempre più velocemente fino a quando estrasse il suo cazzo e mi sborrò sulla fica.
Tutto il suo sperma colò nella bocca di mia madre, che attendeva avidamente quel momento.
Con voracità mia madre leccò e ingoiò tutto lo sperma che fuoriusciva dal cazzo di mio padre, e nel contempo leccava anche la mia fica, sporca di sborra.
Sentivo la sua lingua andare alla ricerca affannosa di tutte le gocce di sborra, che leccava con un piacere assoluto.
La sua bocca raccoglieva lo sperma e baciava il cazzo di mio padre e la mia fica, e allora anche io, eccitata, presi a leccare la fica di mia madre, grondante di umori.
La leccai con avidità e sentii mia madre venire di nuovo, ancheggiando di piacere ed emettendo grida sommesse.
A quel punto mio padre si stese sul letto e io e mia madre ci stendemmo affianco a lui, e iniziammo a leccargli nuovamente il cazzo, passandocelo come due amiche che si dividono tutto.
I nostri sguardi si incocciavano complici, mentre facevamo un vigoroso pompino a mio padre, il cui cazzo ricominciò a prendere vita.
Io e mia madre ci guardammo ridendo, e continuammo con maggiore lena a segare e spompinare mio padre fino a quando il suo cazzo emise un nuovo getto di sperma, come una fontanella di montagna, e io e mia mamma spalancammo di nuovo le nostre bocche alla ricerca di tutto lo sperma da leccare e ingoiare, mentre ci baciavamo e ci scambiavamo la sborra di mio padre.
Eravamo come in una trance erotica, che ipnotizzava i nostri sensi.
Continuavo a leccarmi le labbra per assaporare fino in fondo la sborra di mio padre, fino a quando reclinai il capo sul suo cazzo morbido, lo misi di nuovo in bocca, vogliosa, presi a leccarlo nuovamente e chiusi gli occhi...
Sentivo in lontananza le mani di mio padre accarezzarmi i capelli, dolcemente... sentivo il suo amore riscaldarmi, e mi addormentai, felice...
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