Notte al castello

di
genere
orge

Mi chiamo Marta e ho trent'anni, da cinque sono sposata con Carlo, la nostra vita sessuale va bene, facciamo sesso regolarmente, devo dire che non ci si annoia mai.
Una sera mentre facevamo uno dei nostri giochi di ruolo, Carlo mi propose di inventarmi personalmente un nuovo gioco, lui avrebbe provveduto a realizzarlo.
La serata andò alla grande, ma nella notte e nei giorni successivi continuava a girarmi in testa la sua proposta.
La domenica andammo a fare shopping, fra la vari cose mi comprai un completino niente male.
Tornando a casa Carlo mi chiese se avevo pensato a qualcosa, arrossendo risposi di si.
Vorrei fare una cosa stravagante, se ti va, andare in un albergo di lusso e far finta di essere la tua prostituta d'alto borgo, magari con il completino comprato oggi.
Lui sorrise e mi disse che si poteva fare, magari rendendolo un pò piccante.
Io acconsentii e gli dissi ai particolari pensaci tu.
Arrivò il venerdì pomeriggio quando ricevetti una telefonata.
Era Carlo che mi diceva che aveva trovato un albergo che faceva il caso nostro e se mi andava di andarci in serata.
Io gli dissi che andava benissimo e lui aggiunse, allora vai a casa a preparati io passo prendi verso le venti al ritorno dal lavoro.
Nel tardo pomeriggio andai a casa mi spogliai nuda e mi depilai completamente come piace a lui, poi feci un bagno rilassante, acconciai i lunghi capelli neri.
Il completino metteva in risalto il mio culetto tondo, i capezzoli nonostante un seno ancora acerbo nonostante l'età facevano capolino fra i sottilissimi lembi di raso.
Indossai un abito in seta nera che metteva in risalto le curve della mia perfetta siluette, i capelli coprivano lo spacco del vestito.
Puntuale come sempre arrivò Carlo che con uno squillo sul cellulare mi disse scendere.
Era li davanti al portone con uno smoking nero ad aspettarmi, devo dire che la cosa già mi eccitava moltissimo.
Aveva affittato anche una fuoriserie per l'occasione, aprì la portiera della macchina e mi fece accomodare.
Arrivammo a destinazione poco dopo davanti un castello meraviglioso, aprì la portiera emi fece scendere.
Un tale ci accolse e ci invitò al bar per prendere un aperitivo.
Mentre fra chiacchiere e bollicine ci stavamo rilassando, tornò da noi e disse a Carlo:
La suite è pronta e gli diede le chiavi.
La cosa mi faceva sempre più impazzire. Arrivati all'ascensore rimasi senza fiato e alla chiusura delle porte lo baciai per ringraziarlo, lui mi rispose il bello deve ancora avvenire.
Entrando nella stanza rimasi senza fiato, colonne di marmo, la piscina con idromassaggio al centro, un enorme letto a baldacchino con inserti in ottone.
Ero già arrivata la fantasia aveva preso il sopravvento, abbracciai Carlo e le infilai la lingua in bocca.
Lui mi limonò un pò, poi con voce ferma mi disse se sei la mia puttana devi fare ciò che ti dico. Mi misi a ridere e risposi certamente.
Lui si tolse il papillon, poi mi disse di sfilarmi il vestito. Io obbedii
Apri un cassetto e prese un cappuccio, si avvicinò e dopo un bacio che mi tolse il fiato me lo mise in testa.
Poi mi sfilò il reggiseno e cominciò a baciare i capezzoli che si erano già inturgiditi notevolmente.
Mi afferrò dai fianchi e mi accompagnò sul letto, mi fece stendere e sollevare le braccia sopra al capo, poi mi bloccò le mani con un paio di manette.
La mia testa era un turbinio di eccitazione, paura, ansia voglia di lui.
Scese dal lette e mi disse sei pronta a giocare?
Gli risposi di si.
Lui mi disse un attimo che mi preparo.
Passarono instanti che sembravano eterni, la voglia era tanta lo volevo.
Sentii che si stava avvicinando, salì anche lui sul letto, le sue mani percorsero tutto il mio corpo, poi mi sfilarono le mutandine.
Si mise al mio fianco, le sue labbra sulle mie mentre la lingua solcava la mia bocca e con una mano massaggiava il mio seno.
Ero eccitatissima sentivo la vagina scoppiare, mentre la sua lingua sempre più vogliosa deliziava la mia bocca calda.
D'istinto aprii le gambe e le misi a ranocchia, fu in quell'istante che un'altra bocca si posò sulla vagina succhiando avidamente i miei umori, facendosi largo fra le labbra vaginali bagnatissime.
Un brivido percorse la mia schiena, avrei voluto urlare ma era meraviglioso, sentivo la pancia fremere, quando una terza bocca incominciò a succhiare i capezzoli.
Non sapevo cosa fare, la soluzione migliore era stare al gioco, pensare che forse era solo un sogno.
Carlo a quel punto mi disse rilassati e goditi la serata. Mi fece rotolare su di lui mentre qualcuno mi apriva le gambe e sentii i cazzo di Carlo entrarmi dentro, mentre le sue mani me tenevano stretta a lui. Poi scivolarono sui glutei mentre in cazzo mi penetrava sempre più profondamente. Si fermò con il cazzo completamente dentro e con le mani mi aprì i glutei, fu in quel momento che un altro cazzo mi sfondò il culo entrandomi completamente dentro con un colpo solo, urlai con tutto il fiato che avevo.
Fu un istante, poi il dolore si trasformò in un piacere esilarante, il cappuccio si sollevò tanto da fare uscire la bocca, un dito la aprì e un cazzo mi entrò dentro da togliermi il fiato. Ero completamente piena, non avevo più buchi liberi.
Mi sentivo piena, sentivo quei cazzi riempiere il mio corpo di calore.
Passo del tempo, e sentii Carlo venire nella vagina copiosamente, ma rimase dentro di me, poi venne il cazzo che avevo in bocca e dovetti ingoiare tutto mentre il terzo riempi il culo. Mi lasciarono pochi istati di tregua quando sentii nuovamete succhiare i miei capezzoli. Qualcuno mi fece nuovamente scivolare sul suo petto ma queta volta supina, sentii che mi allargavano le gambe mentre il mio culo appoggiava su un nuovo cazzo duro ed enorme. Me lo piantò dentro scivolando fra gli umori del primo, poi ricominciarono a scacchiarmi i seni mentre un quinto si faceva largo nella mia vagina. Sentivo quel palo nel culo pompare con non mai, mi facevano male gli addominali. Il cazzo nella figa continuava a pompare aria dentro mentre rumori e umori fuoriuscivano. Poi venne anche lui ma non fece tempo ad uscire che un sesto aveva già presi il suo posto.
Ero stravolta quando il cazzo mi venne nel culo, poi venne anche quello in vagina.
Ero piena calda soddisfatta come non mai. Fu quando il sesto cazzo mi liberò la vagina che sentii il cazzo che avevo nel culo che mi stava pisciando dentro. Una pisciata calda lunga interminabile poi usci anche lui.
Ero esausta ma soddisfatta, mi usciva sprema e urina dappertutto, tanto che mi feci pipì addosso. Dopo un pò Carlo mi slegò e mi tolse il cappuccio. Io non seppi mai chi mi scopò con tanto vigore ma fu la scopata più bella della mia vita.

di
scritto il
2025-09-17
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