Gli ospiti di mio marito
di
Ladyam
genere
trio
GLI OSPITI DI MIO MARITO
by Ladyam
Su instagram @ladyam.tales pubblico le mie foto artistiche
Su telegram @seduzioneamaranto chatto e pubblico foto e video relativi ai racconti.
"Ma cazzo, non potevi portarli a cena fuori? Dovevi per forza rompere i coglioni a me che non so dove sbattere prima la testa?"
Ero incazzata con mio marito.
Non avevo mai tempo libero per me, sempre subissata da impegni di lavoro e non, e ora anche la cena per due colleghi ai quali non poteva assolutamente dire di no.
Ero una furia.
Vengono dagli Stati Uniti, e quindi?
Potrebbero proporti per un contratto a Stanford?
E a me cosa cazzo me ne frega?
Ma cosa cazzo cucino che non ho niente?
Ordinai alla gastronomia di Corso Regina Margherita: una cena per 4 alle 20.00, e mi raccomando la puntualità, e presi a rassettare alla meno peggio la casa.
Avevo un diavolo per capello: appena il tempo di rendermi presentabile, prendere i vassoi che erano arrivati in perfetto orario, metterli in forno, preparare la tavola e suonarono alla porta.
Andò ad aprire mio marito e sentii le voci profonde dei due americani che parlavano un italiano accettabile.
Andai ad accoglierli e rimasi per un attimo senza fiato: due neri sui 50, alti, imponenti, capelli rasati, sguardi sicuri, che incutevano timore.
Lei è stupenda signora...
Suo marito non ci aveva mica detto di nascondere in casa un tesoro di tale pregio...
Ma no, grazie, troppo buoni, galanti, davvero...
Accomodatevi che stavo giusto finendo di preparare...
Portai in tavola i primi, poi i secondi, i dolci: fu davvero un successo e la cena filò liscia tra chiacchiere amabili che spaziavano dal lavoro al divertimento passando per la politica e la letteratura.
Devo ammettere che apprezzai davvero tanto quella compagnia di grande spessore umano e culturale.
Ci accomodammo sui divani, mentre mio marito preparava i classici liquori di cui andava fiero.
La grande scacchiera di madreperla con i pezzi scolpiti, vanto di mio marito, attirò l'attenzione.
Una partita? E perchè no?
E se vinco? Chiese uno dei due ospiti.
Improbabile, rispose sicuro mio marito
Ma se vinco? Insistè quello
E mio marito guardò me: lei
Ci fu un attimo di gelo.
Ci guardammo tutti in silenzio, poi, come se un fuoco fosse stato acceso e avesse iniziato a divampare, l'atmosfera si fece all'improvviso più calda.
La partita ebbe inizio.
L'americano ci sapeva fare, molto, e riuscì a dare scacco a mio marito, che, con occhi titubanti, mi guardò.
Non esitai.
Il clima si era surriscaldato e io mi stavo eccitando in quell'atmosfera di palpabile tensione emotiva.
Mi alzai in piedi e iniziai a spogliarmi.
L'americano venne verso di me e prese ad accarezzarmi il viso, le tette, il culo e la fica, mentre mio marito guardava in silenzio.
Lo condussi nella camera da letto, mi stesi sul letto e lo guardai mentre si spogliava.
Rimasi a bocca aperta quando vidi il suo cazzo già in fase di erezione.
Un esemplare impressionante.
Penso fosse 4 o 5 cm di diametro per una lunghezza che valutai in circa 27.
Si avvicinò a me e immerse il viso nella mia fica iniziando a leccarla avidamente, con forza, facendo entrare la lingua in profondità, mentre sentivo l'umido formarsi in me.
Con le mani enormi strinse le mie tette, strizzando i capezzoli, mentre con la lingua continuava a frugare nella mia fica bagnata.
Mi salì addosso, con la mano che stringeva la base del suo cazzo enorme, e lo appoggiò alla mia fica, che io aprii al massimo con le mani.
Lo sentii entrare e riempirmi fino allo sfinimento.
Iniziò a spingere, mentre io mi dimenavo urlando per il piacere.
Spingeva dapprima piano, poi con forza crescente, fin quando una buona metà di quel cazzo enorme fu dentro la mia fica.
E cominciò a sbattermi con forza.
Non resistevo: iniziai a urlare, ansimando di piacere fino a quando venni gemendo e contorcendomi.
A quel punto uscì dalla fica e mi fece girare.
Dio mio, pensai: il mio culo. Verrà sfondato...
Lo sentii leccare il mio buco con voracità.
La sua lingua entrò nel mio culo e prese a frugare con forza dappertutto, mentre con le dita me lo dilatava il più possibile.
Sentii il suo cazzo appoggiarsi al culo e poi iniziare a spingere con vigore.
Non resistevo e presi a urlare, mentre lui continuava a spingere.
Lo sentii entrare.
Un dolore terribile, mentre con la mano mi masturbavo la fica.
Dolore e piacere si confondevano in modo inestricabile, quando venni di nuovo gemendo come un'ossessa.
A quel punto uscì dal mio culo e si stese facendomi salire sopra di lui.
Dilatai la mia fica e cercai di far entrare il suo cazzo il più possibile nella mia fica.
Forse metà era entrato, quando iniziai a cavalcarlo, mentre lui mi dava potenti sberle sul culo,
Alzai il ritmo ansimando e venni ancora una volta contorcendomi per il piacere.
Dopo un pò mi fece uscire, si mise su si me e prese a segarsi.
Mi fece aprire la bocca, pochi secondi e venni inondata da un fiume in piena di sborra calda che mi colpì sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca, dappertutto, mentre io cercavo di ingoiare lo sperma che mi riempiva la bocca.
I fiotti si susseguirono potenti, a lungo, fino a quando ebbi la faccia quasi del tutto ricoperta di sborra che andai a raccogliere con le dita mentre con la lingua leccavo tutta quella che era sulle mie labbra.
E intanto lui col suo cazzo ancora in tiro andava a raccogliere la sborra che mi colava dalle guance e me la metteva in bocca per farmela leccare.
Il giochino andò avanti per parecchio perchè ero letteralmente ricoperta di sborra, fino a quando, raccolta tutta la sborra e messamela in bocca, si alzò e andò in bagno.
A quel punto vidi mio marito che mi guardava eccitato, mentre l'altro americano si era già spogliato e veniva verso di me.
Apprezzai con lo sguardo anche il suo arnese, sebbene di dimensioni meno impressionanti.
Approssimatosi a me mi fece mettere a 4 zampe e con due colpi secchi mi penetrò agevolmente la fica, ancora umida e vogliosa.
Cominciò a spingere con decisione, mentre con le mani mi masturbava il clitoride.
Tornai a godere come una porca, tanto che nel giro di qualche minuto venni di nuovo, mentre quello continuava a spingere con veemenza nella fica, fin quando uscì e prese di mira il mio culo.
Lo sentii entrate con decisione e spingere forte.
Cominciò a sbattermi, con colpi perentori, andando in profondità.
Smise un attimo, giusto per dare il tempo al primo di tornare e di mettersi sotto di me, così che io potessi fargli un pompino, mentre il suo cazzo già si riattivava.
Quando fu pronto scese e, afferrato il suo cazzo, me lo infilò deciso nella fica.
Rimasi per qualche istante senza fiato, e quando quella mazza enorme riprese a sbattermi la fica cominciai a mugolare di piacere.
Venivo sbattuta come una canna al vento da quei due cazzi che non si stancavano di spingere, mentre io, ansimando e agitando la testa venni di nuovo, impazzita di piacere.
Dopo qualche istante sentii il mio culo e la mia fica invasi da torrenti di sperma caldo.
I due neri uscirono.
Mi fecero rimanere come una cagna a quattro zampe mentre mio marito infilava la testa sotto la mia fica e cominciava a leccarmi.
Sforzandomi un po' cominciai a fare uscire la sborra dal mio culo e dalla mia fica mentre mio marito la leccava ripulendomi.
Quando tutto finì mi gettai sul letto sfinita.
Stetti un po' con gli occhi chiusi a riprendere le forze dopo quella cavalcata sfrenata.
Mi alzai, andai in bagno a fare pipì e mi concessi una lunga doccia calda per ripulire capelli e viso dalla sborra che aveva come creato una maschera invisibile sul mio volto.
Quando uscii mi rivestii e tornai in sala da pranzo, dove ero attesa...
by Ladyam
Su instagram @ladyam.tales pubblico le mie foto artistiche
Su telegram @seduzioneamaranto chatto e pubblico foto e video relativi ai racconti.
"Ma cazzo, non potevi portarli a cena fuori? Dovevi per forza rompere i coglioni a me che non so dove sbattere prima la testa?"
Ero incazzata con mio marito.
Non avevo mai tempo libero per me, sempre subissata da impegni di lavoro e non, e ora anche la cena per due colleghi ai quali non poteva assolutamente dire di no.
Ero una furia.
Vengono dagli Stati Uniti, e quindi?
Potrebbero proporti per un contratto a Stanford?
E a me cosa cazzo me ne frega?
Ma cosa cazzo cucino che non ho niente?
Ordinai alla gastronomia di Corso Regina Margherita: una cena per 4 alle 20.00, e mi raccomando la puntualità, e presi a rassettare alla meno peggio la casa.
Avevo un diavolo per capello: appena il tempo di rendermi presentabile, prendere i vassoi che erano arrivati in perfetto orario, metterli in forno, preparare la tavola e suonarono alla porta.
Andò ad aprire mio marito e sentii le voci profonde dei due americani che parlavano un italiano accettabile.
Andai ad accoglierli e rimasi per un attimo senza fiato: due neri sui 50, alti, imponenti, capelli rasati, sguardi sicuri, che incutevano timore.
Lei è stupenda signora...
Suo marito non ci aveva mica detto di nascondere in casa un tesoro di tale pregio...
Ma no, grazie, troppo buoni, galanti, davvero...
Accomodatevi che stavo giusto finendo di preparare...
Portai in tavola i primi, poi i secondi, i dolci: fu davvero un successo e la cena filò liscia tra chiacchiere amabili che spaziavano dal lavoro al divertimento passando per la politica e la letteratura.
Devo ammettere che apprezzai davvero tanto quella compagnia di grande spessore umano e culturale.
Ci accomodammo sui divani, mentre mio marito preparava i classici liquori di cui andava fiero.
La grande scacchiera di madreperla con i pezzi scolpiti, vanto di mio marito, attirò l'attenzione.
Una partita? E perchè no?
E se vinco? Chiese uno dei due ospiti.
Improbabile, rispose sicuro mio marito
Ma se vinco? Insistè quello
E mio marito guardò me: lei
Ci fu un attimo di gelo.
Ci guardammo tutti in silenzio, poi, come se un fuoco fosse stato acceso e avesse iniziato a divampare, l'atmosfera si fece all'improvviso più calda.
La partita ebbe inizio.
L'americano ci sapeva fare, molto, e riuscì a dare scacco a mio marito, che, con occhi titubanti, mi guardò.
Non esitai.
Il clima si era surriscaldato e io mi stavo eccitando in quell'atmosfera di palpabile tensione emotiva.
Mi alzai in piedi e iniziai a spogliarmi.
L'americano venne verso di me e prese ad accarezzarmi il viso, le tette, il culo e la fica, mentre mio marito guardava in silenzio.
Lo condussi nella camera da letto, mi stesi sul letto e lo guardai mentre si spogliava.
Rimasi a bocca aperta quando vidi il suo cazzo già in fase di erezione.
Un esemplare impressionante.
Penso fosse 4 o 5 cm di diametro per una lunghezza che valutai in circa 27.
Si avvicinò a me e immerse il viso nella mia fica iniziando a leccarla avidamente, con forza, facendo entrare la lingua in profondità, mentre sentivo l'umido formarsi in me.
Con le mani enormi strinse le mie tette, strizzando i capezzoli, mentre con la lingua continuava a frugare nella mia fica bagnata.
Mi salì addosso, con la mano che stringeva la base del suo cazzo enorme, e lo appoggiò alla mia fica, che io aprii al massimo con le mani.
Lo sentii entrare e riempirmi fino allo sfinimento.
Iniziò a spingere, mentre io mi dimenavo urlando per il piacere.
Spingeva dapprima piano, poi con forza crescente, fin quando una buona metà di quel cazzo enorme fu dentro la mia fica.
E cominciò a sbattermi con forza.
Non resistevo: iniziai a urlare, ansimando di piacere fino a quando venni gemendo e contorcendomi.
A quel punto uscì dalla fica e mi fece girare.
Dio mio, pensai: il mio culo. Verrà sfondato...
Lo sentii leccare il mio buco con voracità.
La sua lingua entrò nel mio culo e prese a frugare con forza dappertutto, mentre con le dita me lo dilatava il più possibile.
Sentii il suo cazzo appoggiarsi al culo e poi iniziare a spingere con vigore.
Non resistevo e presi a urlare, mentre lui continuava a spingere.
Lo sentii entrare.
Un dolore terribile, mentre con la mano mi masturbavo la fica.
Dolore e piacere si confondevano in modo inestricabile, quando venni di nuovo gemendo come un'ossessa.
A quel punto uscì dal mio culo e si stese facendomi salire sopra di lui.
Dilatai la mia fica e cercai di far entrare il suo cazzo il più possibile nella mia fica.
Forse metà era entrato, quando iniziai a cavalcarlo, mentre lui mi dava potenti sberle sul culo,
Alzai il ritmo ansimando e venni ancora una volta contorcendomi per il piacere.
Dopo un pò mi fece uscire, si mise su si me e prese a segarsi.
Mi fece aprire la bocca, pochi secondi e venni inondata da un fiume in piena di sborra calda che mi colpì sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca, dappertutto, mentre io cercavo di ingoiare lo sperma che mi riempiva la bocca.
I fiotti si susseguirono potenti, a lungo, fino a quando ebbi la faccia quasi del tutto ricoperta di sborra che andai a raccogliere con le dita mentre con la lingua leccavo tutta quella che era sulle mie labbra.
E intanto lui col suo cazzo ancora in tiro andava a raccogliere la sborra che mi colava dalle guance e me la metteva in bocca per farmela leccare.
Il giochino andò avanti per parecchio perchè ero letteralmente ricoperta di sborra, fino a quando, raccolta tutta la sborra e messamela in bocca, si alzò e andò in bagno.
A quel punto vidi mio marito che mi guardava eccitato, mentre l'altro americano si era già spogliato e veniva verso di me.
Apprezzai con lo sguardo anche il suo arnese, sebbene di dimensioni meno impressionanti.
Approssimatosi a me mi fece mettere a 4 zampe e con due colpi secchi mi penetrò agevolmente la fica, ancora umida e vogliosa.
Cominciò a spingere con decisione, mentre con le mani mi masturbava il clitoride.
Tornai a godere come una porca, tanto che nel giro di qualche minuto venni di nuovo, mentre quello continuava a spingere con veemenza nella fica, fin quando uscì e prese di mira il mio culo.
Lo sentii entrate con decisione e spingere forte.
Cominciò a sbattermi, con colpi perentori, andando in profondità.
Smise un attimo, giusto per dare il tempo al primo di tornare e di mettersi sotto di me, così che io potessi fargli un pompino, mentre il suo cazzo già si riattivava.
Quando fu pronto scese e, afferrato il suo cazzo, me lo infilò deciso nella fica.
Rimasi per qualche istante senza fiato, e quando quella mazza enorme riprese a sbattermi la fica cominciai a mugolare di piacere.
Venivo sbattuta come una canna al vento da quei due cazzi che non si stancavano di spingere, mentre io, ansimando e agitando la testa venni di nuovo, impazzita di piacere.
Dopo qualche istante sentii il mio culo e la mia fica invasi da torrenti di sperma caldo.
I due neri uscirono.
Mi fecero rimanere come una cagna a quattro zampe mentre mio marito infilava la testa sotto la mia fica e cominciava a leccarmi.
Sforzandomi un po' cominciai a fare uscire la sborra dal mio culo e dalla mia fica mentre mio marito la leccava ripulendomi.
Quando tutto finì mi gettai sul letto sfinita.
Stetti un po' con gli occhi chiusi a riprendere le forze dopo quella cavalcata sfrenata.
Mi alzai, andai in bagno a fare pipì e mi concessi una lunga doccia calda per ripulire capelli e viso dalla sborra che aveva come creato una maschera invisibile sul mio volto.
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