Io, una zia porca?

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genere
incesti

IO, UNA ZIA PORCA ?
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Eravamo a Riomaggiore, in un grazioso villino posto a strapiombo sul mare.
La piccola spiaggia riparata dal vento non era lontana, ma il percorso per arrivarci era tutt'altro che agevole, per cui quella mattina, stanca, decisi di rimanere in casa a godermi il panorama.
Mi accomodai sulla piccola veranda, mi allungai sulla poltroncina e, nuda, lasciai che il sole e il vento accarezzassero il mio corpo.
Il rumore di una porta che sbatteva mi fece riaprire gli occhi di soprassalto.
Sentii dei cassetti aprirsi, chiudersi...non so perché ma venni presa dall'ansia, temendo che si trattasse di un furto.
Mi alzai e cercai di nascondermi, sbirciando in direzione della camera, quando vidi Alberto che, tutto agitato andava alla disperata ricerca di qualcosa.
"Oh Dio Alberto, stavi per farmi venire un infarto!", esclamai sollevata, senza rendermi conto che ero nuda.
Mio cognato mi guardò con stupore, restò per qualche secondo come inebetito e poi iniziò a blaterare qualcosa che non capivo.
"Oddio, scusami!", dissi coprendomi con le mani la fica e le tette.
Stava cercando il suo portafogli che non trovava.
Lo aiutai a cercarlo, mentre mi coprii con un asciugamano.
Lo trovammo, poggiato sotto la televisione.
Alberto tiro' un sospiro di sollievo, mentre, guardandomi con desiderio, mi accarezzava il viso.
"Sei bellissima, desiderabile..."
"Alberto...sei il marito di mia sorella...calma...", dissi retrocedendo di un passo.
Per tutta risposta mi tolse l'asciugamani di dosso e prese a baciarmi le tette.
Con una mano si infilò tra le mie gambe e iniziò ad accarezzarmi la fica.
Io non sapevo che fare, e mentre pensavo iniziai a godere...
"No, ti prego, dai, per favore...", gli dicevo mentre con la mano gli afferravo il cazzo già duro e pronto.
In un attimo mi fece inginocchiare, mi mise il suo cazzo in bocca e prese a spingere con decisione.
Il tempo di afferrarlo con una mano e sentii il suo sperma invadermi la bocca.
Ingoiai tutta la sborra mentre lui si ricomponeva in fretta e furia.
Solo pochi secondi e corse via, mentre io rimasi in piedi perplessa: che cazzo avevo fatto?
Andai a bermi una limonata fresca, e mentre riponevo la bottiglia in frigo sentii la voce di mio nipote: "Certo che sei proprio una troia, zia, una vera porca. Ma non sei mai sazia?"
Mi voltai sorpresa.
"E tu che cazzo fai qua?"
"Tu che cazzo fai, zia...! Sempre a succhiare cazzi come una puttana in calore"
"Ma come ti permetti", e gli allungai un ceffone infuriata.
Mio nipote allora mi afferrò per le spalle, mi trascinò in camera, mi sbatté sul letto e prese a spogliarsi come un dannato.
Mi fu subito addosso.
Prese a leccare furiosamente le mie tette, poi la mia fica.
Con le mani mi allargò le labbra della fica e vi tuffò dentro la lingua, rovistando dentro di me con passione, mentre con le dita mi strizzava i capezzoli.
Godevo e sentivo la mia fica inumidirsi, mentre la lingua di mio nipote ripuliva tutti i miei umori.
Ansimavo di piacere, quando mio nipote salì su di me e, col cazzo in mano, mi penetrò la fica con un colpo secco e violento che mi lasciò senza fiato.
Allargai le gambe per far entrare tutto il cazzo nella mia fica e, ansimando di desiderio, affondai le dita nella sua schiena tirandolo a me.
Lui spingeva forsennatamente, sempre più forte e sempre più veloce.
"Nel culo, mettimelo nel culo", gli dissi ansimando mentre, fremendo di piacere, venivo emettendo um gemito sommesso di piacere.
Mio nipote uscì dalla fica, mi giro', mi fece alzare il culo, prese a leccarlo avidamente e poi, con decisione iniziò a spingere il suo cazzo, fino a quando lo sentii entrare.
Venivo sbattuta con vigore, e godevo, mentre mi masturbavo la fica.
"Ti voglio in bocca, sborrami in bocca!", urlai decisa a mio nipote, che continuava a scoparmi il culo con decisione.
Poi uscì, si mise in piedi, io mi inginocchiai davanti a lui, spalancai la bocca e attesi ansiosa.
Pochi secondi e il fiotto caldo di sborra mi investì la faccia riempiendomi la bocca.
Attesi che i fiotti finissero, assaporai lo sperma nella mia bocca e lo ingoiai tutto deliziata, mentre con le dita raccoglievo la sborra sul viso e la leccavo sempre più eccitata.
Afferrai con decisione il cazzo di mio nipote, ancora duro, e presi a leccarlo furiosamente. Quindi, pazza di desiderio, lo spinsi sul letto, mi fiondai su di lui, infilai il suo cazzo nella mia fica e presi a cavalcarlo con decisione.
Ancheggiavo desiderosa, facendo su e giù col culo, fino a quando venni di nuovo scaricando tutti i miei umori e godendo pienamente.
Continuai ad ancheggiare sinuosa fino a quando sentii il suo cazzo afflosciarsi.
A quel punto mi abbandonai su di lui, sfinita.
Rimanemmo per un po' in silenzio.
"Cosa pensi di me?", gli chiesi con in filo di voce.
"Che sei una grandissima porca zia, e che ti amo, e che non posso fare a meno di te", mi rispose stringendomi a sé con una tale forza da spezzarmi il fiato.
"Ma perché eri qui?", gli chiesi incuriosita.
"Volevo stare con te, ma poi ho visto papà che tornava...mi sono nascosto...ho visto che ti ha sborrato in bocca...ti ho odiato zia, ti ho odiato porca..."
"Ora mi hai sborrato anche tu in bocca...sei soddisfatto?"
"Io ti amo zia, e voglio sborrarti sempre e dappertutto, hai capito?"
"Va bene...ti metto alla prova...io vado a lavarmi, poi torno e tu mi sborri nel culo. Pensi di farcela?", gli chiesi in tono provocatorio.
"Vedrai zia, vedrai...", mi rispose mentre mi alzavo e andavo in bagno a lavarmi e fare pipì.
Tornai e lo vidi ancora allungato sul letto che si masturbava lentamente.
"Non devi andare in bagno?", gli chiesi mentre mi allungavo affianco a lui, gli afferravo con la mano il cazzo già duro e prendevo a leccarlo con avidità.
Mi girai su di lui e gli misi sulla bocca la mia fica, mentre continuavo a segarlo e a leccargli il cazzo.
Sentii le sue mani allargarmi il culo, la sua lingua penetrarmi con ardore nella fica per leccare tutto di me.
Poi sentii il mio culo venire sfiorato dalla sua lingua, che iniziò a leccare il mio buco con bramosia.
La sentii entrare, rovistarmi dentro, quando all'improvviso mi spostò, mi fece mettere a quattro zampe, si posizionò dietro di me e poggiò il suo cazzo sul mio culo.
Iniziò a spingere con decisione, mentre con le mani me lo allargava.
Lo sentii entrare con forza, sfondarmi con furore, ed emisi un urlo di piacere contorcendomi come una dannata.
"Si!!!, Si!! Sfondami! Sono la tua troia!", urlavo senza più controllo.
Mio nipote spingeva con veemenza.
Tutto il suo cazzo, fino alle palle, entrava e usciva dal mio culo dandomi un piacere irresistibile.
Presi a masturbarmi con violenza, e mentre lui continuava a spingere nel mio culo venni ancora, godendo come una porca.
Sentii mio nipote intensificare le spinte, sempre più veloci, fino a quando avvertii il caldo liquido della sua sborra che mi riempiva il culo.
Mio nipote continuò a spingere con forza per molto tempo, fino a quando, stremato, si buttò sul letto tutto sudato e ansimante.
A quel punto cominciai a spingere per ricacciare la sborra dal mio culo.
Non fu semplice: dovetti sforzarmi un pò, e quando lo sperma riuscì lo feci raccogliere da mio nipote con le dita per leccarlo.
Afferrai le sue dita e le portai in bocca, leccandole avidamente, mentre guardavo mio nipote negli occhi.
"Ti piaccio? Sono abbastanza porca?", gli chiesi mentre mi leccavo deliziata le labbra.
Mio nipote con un movimento felino mi saltò addosso incollando la sua bocca alla mia.
Mi baciò furiosamente mentre con la lingua assaliva la mia.
Rimanemmo così, incollati a baciarci per un tempo incalcolabile.
Poi andai a baciare anche il suo cazzo, oramai sgonfio, e lo leccai a lungo, assaporandolo deliziata.
"Ora vai via, ti prego - gli dissi alzandomi - non è il caso che tu rimanga"
Mi guardò, triste ed estasiato.
Si alzò, mi venne vicino, mi abbracciò e incollò di nuovo la sua bocca alla mia.
Lo lasciai fare per qualche secondo: "Ora basta Federico - gli dissi allontanandolo - devi andare via"
Tornai sulla veranda a guardare il panorama, mentre sentivo il rumore della porta che si richiudeva.
di
scritto il
2025-09-01
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