Tanto i nonni non trombano più.
di
pennabianca.
genere
corna
Mi chiamo Mario, ho 58 anni, sono alto, fisico robusto ma non grasso, capelli bianchi, braccia forti e toniche. Da 38 anni sono sposato con Fiorella, che ha un anno meno di me; una bella donna, un po' più bassa di me, bionda occhi chiari, con il seno non troppo grande, arriva giusto ad una terza misura, fianchi stretti, un bel culetto a cornice di cosce lunghe e ben tornite. In tutti questi anni di matrimonio, abbiamo avuto due figli. Fabio, che ha 36 anni, e Luca che ne ha 33. Sessualmente parlando, io e mia moglie siamo una coppia che, nella vita, si è divertita abbastanza. Aveva appena compiuto 17 anni, ed io 18, quando ci siamo messi insieme; lei era vergine quando mi ha conosciuto ed anche poco esperta, in quanto aveva solo smanettato qualche cazzo, tirando qualche sega e nient'altro. Io, invece, ero stato tra le mani di una bella puttanella venticinquenne, che, attratta dal mio membro non esageratamente lungo, ma di ottimo spessore, se lo gustava all'insaputa del fidanzato. Chiaramente per me scopare una più grande era molto eccitante e non mi preoccupavo che fosse fidanzata, perché ciò che mi piaceva di lei era che sapeva tirare dei sontuosi pompini e, di tanto in tanto, se lo faceva mettere nel culo, perché davanti era vergine e voleva conservarsi così per il cornuto, che ovviamente non sapeva che la "zoccola" aveva preso più cazzi in culo di quanti capelli aveva in testa! Quando mi son messo insieme a Fiorella, mi son ritirato in buon ordine, dedicandomi a lei e, ben presto, l'ho trasformata in una femmina appassionata ed esperta. Sono io che le ho insegnato a fare i pompini ed a prenderlo per la prima volta nel culo e, l'anno dopo, appena compiuti 18 anni ed iniziato ad assumere la pillola, abbiamo anche preso a scopare alla grande. Questa cosa le è piaciuta così tanto che, quando abbiamo scoperto che il suo datore di lavoro (lei era commessa in un negozio di fotografo), insieme alla moglie, erano scambisti; allora ci siamo lasciati convincere a giocare con loro e, per circa due anni, abbiamo vissuto intensi momenti di esperienze sconvolgenti. Erano un gruppo di 4/5 coppie, molto affiatate tra di loro e, soprattutto molto complici; più o meno tutti sui 40 anni, trovarsi una coppia giovane come la nostra di 18/20 anni cui piaceva giocare con loro, era qualcosa che li faceva andare fuori di testa. Mia moglie, poi, affascinata da quel gioco, era, ben presto, diventata una vera troia, capace di tenere testa anche alle altre e, poiché io le avevo aperto il culo per bene, in più di una occasione l'ho vista posseduta in doppia e, a volte, anche in tripla, suscitando l'ammirazione di tutto il gruppo. Naturalmente il fatto che io ero giovane e il mio membro aveva una velocità di ricarica superiore a quella degli altri, era ovvio che le altre signore quasi facevano a gara per scopare con me! È stato in quel periodo che ci siamo sposati e la festa del nostro addio al celibato è stata qualcosa di veramente spettacolare. Mi son ritrovato ad esser l'oggetto del desiderio di sei troie scatenate, mentre mia moglie, a sua volta, è stata scopata dai rispettivi sei mariti e, quella notte, abbiamo dato veramente il meglio di noi stessi; alla fine, sia uomini che donne, ci hanno fatto i complimenti! Soprattutto lei era stata ripetutamente posseduta in ogni buco e riempita fino allo stremo delle forze. Abbiamo continuato a giocare così per quasi due anni, dopo sposati, e poi, un bel giorno, mia moglie ha deciso di avere un figlio ed i nostri giochi hanno subìto una drastica interruzione. Così abbiamo messo al mondo i nostri due ragazzi: Fabio, oggi, convive con una bella ragazza e Luca, che si è sposato sei anni fa, solo da circa un mese, ci ha fatto diventare nonni. È stata un'emozione veramente grande, trovarci tra le mani questa piccola creatura così bella e fragile e la gioia è stata ampiamente condivisa anche da Gennaro e Rosaria, nostri consuoceri. Dopo sposati, i nostri giochi con le coppie amiche si sono inesorabilmente diradati, fino a scomparire del tutto e, nello stesso tempo, tra me e mia moglie anche il modo di far sesso è cambiato molto. Abbiamo sperimentato diverse situazioni interessanti e, poiché il mio lavoro spesso mi portava lontano da casa, tra noi due c'era un'intesa che nessuno di noi due ha mai violato. Lei avrebbe potuto scopare con chi voleva e lo stesso avrei potuto fare io, a patto, però, che il partner ne fosse sempre informato. Stranamente, questa prerogativa mia moglie l'ha sfruttata solo una o due volte, non di più, perché le piaceva molto farlo insieme a me, più che da sola. Abbiamo continuato a divertirci in tutti questi anni in maniera sempre tranquilla e rilassata, giocando solo quando entrambi ne avevamo voglia. Quando Luca si è fidanzato con Maria ed abbiamo conosciuto i nostri futuri consuoceri, subito ho capito che lui era di certo un gran porco, perché, senza tanti preamboli, durante un pranzo in cui eravamo tutti insieme, lui, in un momento in cui eravamo da soli, mi ha fatto i complimenti per lo splendido culo di mia moglie ed io ho tenuto a precisare che la sua donna era una magnifica cavalla. Ci siamo dati un'occhiata ed entrambi abbiamo capito di che pasta eravamo fatti. Da quella volta sono passati circa 5 anni, durante i quali i nostri ragazzi, prima sono andati a convivere e poi, tre anni fa, si sono sposati e, durante il ricevimento, in più di un'occasione, ho ballato con la consuocera, una bella donna alta, capelli neri e lunghi, con un bel seno e un bel culo a mandolino. Anche Gennaro ha ballato più di una volta con mia moglie e, dopo il secondo ballo, mi son accorto che aveva il pacco gonfio, così ho abbandonato anch'io ogni remora ed ho fatto sentire a sua moglie la mia dotazione, che gonfiava bene i miei pantaloni ed ho potuto constatare che, più d'una volta, lei ha fatto sì di strofinarsi apposta su di me. Quando ho avuto modo di confrontarmi con mia moglie, mi ha riferito che Gennaro le aveva fatto sentire bene il suo cazzo gonfio, premere contro l'inguine. Ho chiesto a mia moglie se ne sentisse eccitata e volesse andare oltre, ma la sua risposta è stata molto semplice: no! Naturalmente non ho insistito, conoscendo bene come è fatta mia moglie e la cosa sarebbe finita lì, se qualche giorno fa, non mi avesse chiamato Gennaro e mi avesse detto che voleva parlarmi da solo. Gennaro è un uomo non troppo alto, dal fisico asciutto e ben curato, con i capelli bianchi come me e gli occhi scuri; ha braccia forti e robuste e, di professione, fa il metronotte. Principalmente lavora alla sorveglianza degli Istituti bancari e quasi sempre la sua postazione si trova all'interno della sede centrale di una grossa banca della nostra città! Una mattina che ero in zona, sono andato a trovarlo e lui, prima mi ha offerto un caffè e, mentre lo stavamo sorseggiando vicino alla macchinetta, mi ha indicato un'impiegata seduta, tra le tante che c'erano all'interno della banca.
«Mario, vedi quella donna mora laggiù, quella con i capelli lunghi ed il vestito bianco. È una zoccola che mi provoca in continuazione, dicendo che i nonni non scopano più. Mi piacerebbe tanto dargli una bella lezione. Ti andrebbe di aiutarmi?»
Ho girato lo sguardo nella direzione da lui indicata e, proprio in quel momento, la persona in questione ha sollevato lo sguardo ed ha visto che eravamo sulla soglia del piccolo locale dove sono allocati i distributori del caffè e così, con un atteggiamento molto pacato, è venuta proprio nella nostra direzione. Ho guardato quella bella figa che stava venendo verso di noi con un passo leggermente ancheggiante, da vera zoccola. Quando si è trovata in mezzo a noi, Gennaro ha fatto le presentazioni.
«Mario, questa splendida signora si chiama Laura ed afferma che noi, poveri nonni, ormai non trombiamo più!»
Lei ha sorriso, mi ha stretto la mano e poi ha rivolto lo sguardo su di lui, che le ha detto che ero il consuocero e, mentre le offriva una tazzina di caffè, lei mi ha guardato ed ha risposto in maniera molto maliziosa.
«Ma, caro Gennaro, è la realtà! Quando uno diventa nonno è vecchio e quindi… senza offesa, signor Mario, ma… ormai dovete rassegnarvi!»
Ho guardato Gennaro e ho scherzato con lei.
«Ne è proprio così sicura? Mi sembra troppo giovane per parlarne in base ad acquisita esperienza!»
Mi ha guardato con occhi da vera maliarda e poi ha risposto in maniera un po' laconica.
«Ma…, intanto è risaputo e poi, quando ho messo al mondo mio figlio, mia suocera ha detto che ora il problema era andare a letto con il nonno! Per farla breve, mi dispiace, ma ormai…»
Ho dato un'occhiata a Gennaro ed ho visto che lui stava per dire qualcosa, così ho solo fatto un cenno con il capo e lui ha lanciato la sua proposta.
«Se ne sei così convinta… che ne dici di metterci alla prova entrambi? Visto e considerato che lui è qui con me e, come vedi, anche lui è convinto che ti stai sbagliando… proviamo a constatare dov'è la verità, in ciò che affermi tu, oppure…»
Ci ha guardato ed ha sorriso in tono ironico.
«Dai, Gennaro non voglio farti fare una brutta figura. Diciamo che, a volte, è meglio lasciare il dubbio, anziché aver la certezza! Ti ho sempre considerato una brava persona e mi dispiacerebbe se ne uscissi un po' sconfortato!»
Ho avuto la sensazione che si era resa conto di avere davanti due maschi decisi e, probabilmente, questo l'aveva in qualche modo intimorita, così ho deciso di provocarla un po' anch'io.
«Non insistere, Gennaro, che la signora non se la sente! Ha fatto solo una battuta, niente di più! È chiaro che è come quando si gioca a poker; quando uno rilancia, bisogna avere il coraggio di andare a vedere, oppure abbandonare il gioco, quando ancora si può salvare la faccia!»
Mi ha guardato, mentre finiva di bere il suo caffè, poi, mentre gettava la tazzina nell'apposito contenitore dei rifiuti, ha fatto un profondo respiro e poi ci ha risposto.
«Visto che questo signore la pensa come te ed è disposto ad accettare di fare una figuraccia, potrei anche andare a "vedere il suo rilancio" e poi vedere chi sta bleffando! Però voglio porre una condizione: io ho 38 anni ed un marito che ha la mia stessa età; a letto mi soddisfa in una maniera completa e totale, di conseguenza, dev'esser presente anche lui, perché voglio fare un confronto in tempo reale! Se ve la sentite di accettare, possiamo anche andare a fondo a questa storia!»
Io ho sorriso e le ho detto che ero disponibile in qualsiasi momento; allora lei si è girata verso Gennaro e gli ha detto che gli avrebbe fatto sapere. Se n'è andata e ci ha lasciati soli; allora, il mio consuocero mi ha guardato e mi ha chiesto cosa ne pensavo.
«È per questo che ti ho chiamato! Questa zoccola, da quando è nato nostro nipote, non fa altro che sfottere, dicendo che ormai siamo vecchi e non trombiamo più! Ho pensato che avrebbe fatto piacere anche a te, ma se questa cosa dovesse crearti dei problemi, possiamo anche lasciar perdere.»
Ho dato ancora un'occhiata alla troia che stava sculettando, mentre tornava al suo posto di lavoro e poi ho risposto a Gennaro in maniera molto semplice e chiara.
«Hai fatto benissimo! Io non ho problemi a scopare insieme ad un altro e ti assicuro che mi piacerebbe davvero far abbassare la cresta ad una "zoccola" come questa, che se non l'hai capito, ha detto che ha un marito cornuto, che vuole coinvolgere in questo gioco! Non so come sei abituato tu, ma, a me queste cose mi fanno bollire il sangue all'istante e ti assicuro che non vedo l'ora di dare una bella lezione a questa gran puttana!»
Gennaro ha sorriso, mi ha dato una pacca sulle spalle e ha detto che avrebbe organizzato tutto nel migliore dei modi. Mi chiama due giorni dopo e mi dice di tenermi libero per il giovedì prossimo. Il giorno stabilito lo incontro davanti ad un bar del centro e, mentre sorseggiamo un caffè, vediamo arrivare un ragazzo moro, sulla trentina, che viene direttamente verso di noi.
«Buonasera, tu devi essere Gennaro e tu Mario vero? Sono Claudio, il marito di Laura!»
Gli abbiamo dato una stretta di mano, offerto un caffè e, mentre lo beveva, ha dettato le condizioni.
«Mia moglie mi ha detto tutto; personalmente non mi trovo d'accordo con lei, perché sembrate due persone ancora molto valide, ma, a volte, mia moglie si impunta sulle sue convinzioni e, poiché è difficile farle cambiare idea, l'unica cosa è metterla davanti alla realtà; vi chiedo unicamente di evitare ogni tipo di violenza! Non è la prima volta che incontriamo due maschi, quindi lei sa come gestirli e ho voluto conoscervi prima, per vedere che persone siete; mi avete bene impressionato ed ho solo questa condizione da porvi.»
Ho guardato Gennaro che è rimasto in silenzio e così sono io che ho risposto a lui.
«Neanche io son nuovo a questa situazione e ti assicuro che odio la violenza sulle donne, in maniera assoluta e totale, ma, una volta che mi trovo una femmina nel letto, la tratto subito da troia, la scopo come una puttana e pretendo da lei il massimo che possa dare una sgualdrina. Probabilmente tua moglie voleva giocare con due maschi maturi ed è per questo che si è divertita a provocarci, ma sicuramente posso parlare anche a nome suo e ti assicuro che non le risparmieremo niente. Se c'è qualcosa che a tua moglie non piace, ti conviene dirlo subito, altrimenti, per quel che mi riguarda, userò il suo corpo a mio piacimento!»
Ho visto gli occhi di lui brillare; poi ci ha assicurato che sua moglie, al di là della violenza, non poneva mai limitazioni; ha aggiunto che è anche molto golosa, soprattutto di crema calda! Siamo usciti dal bar e, dopo dieci minuti, siamo entrati in casa sua e siamo stati accolti da lei, che indossava una minigonna, delle autoreggenti, tacchi alti ed una camicetta bianca, sotto cui era evidente che non aveva indossato il reggiseno. Quando ci ha visto ci ha salutato in maniera maliziosa.
«Ecco qua i miei bei nonnini! Questa sera vi dovrete impegnare molto, perché sono decisa a spremervi a dovere! Naturalmente Gennaro conto sulla tua totale discrezione, su quello che succederà qui questa sera!»
Gennaro ha sorriso in maniera alquanto bonaria; poi si è avvicinato e le ha messo una mano sul culo.
«Sta tranquilla; nessuno saprà mai niente di quanto faremo stasera, di quanto hai voglia di far la troia. Vedrai che i due nonnini sapranno soddisfare una "zoccola" come te!»
Senza aggiungere altro le ha messo una mano sulla spalla e l'ha fatta inginocchiare davanti a sé e, un attimo dopo, le ha infilato in bocca un bel cazzo grosso, sicuramente almeno quanto il mio e, forse, anche un po' più lungo. Mi sono avvicinato e lei mi ha fatto capire che dovevo tirar fuori anche il mio, mentre il cornuto, con il cellulare, cominciava a scattare foto in continuazione. Appena si è trovata anche il mio cazzo davanti alla bocca, si è girata verso il cornuto e si è messa a ridere.
«Ho l'impressione che questa sera mi divertirò alla grande! Guarda, Claudio, che bei cazzoni mi ritrovo tra le mani?! Vediamo se sono davvero tosti come dicono e, soprattutto, come spero!»
Ha ripreso a gustarsi i nostri cazzi alternandoli in bocca e, dopo un po', lui l'ha fatta alzare e ci ha invitato ad entrare in camera da letto; durante il breve percorso abbiamo cominciato a spogliarci, lasciando cadere i nostri indumenti lungo il percorso e, quando siamo giunti nella camera, io e Gennaro avevamo solo i nostri slip, mentre la troia era rimasta solo con le autoreggenti ed i tacchi alti. L'ho fatta a sdraiare sul letto e mi son inginocchiato tra le sue cosce; ho preso a passare la lingua lungo le pieghe di quella ostrica perfettamente depilata e, ben presto, la maialina ha cominciato a godere a bocca piena, perché Gennaro glielo aveva infilato tutto in gola. Mentre mugolava di piacere, anche il cornuto si è spogliato nudo, si è avvicinato mettendo in mostra un cazzo più o meno come il nostro, forse con uno spessore leggermente inferiore, e la troia se lo alternava in bocca, assieme a quello di Gennaro, mentre io mi sono concentrato sul suo bottoncino; d'un tratto lei ha serrato le cosce, stringendo la mia testa quasi a volermi bloccare, mentre ha urlato Il primo orgasmo.
«Oh, cazzo, così, si! Così mi fai venire! Claudio, questo ci sa fare! Vengo!»
Ho ricevuto in bocca una bella ondata di miele che ho leccato e raccolto tutto, poi, mi son spostato di lato ed ho invitato Gennaro a scoparla.
«Dai, Gennaro, vieni a sentire quanto è calda questa troia! Io, invece, mi voglio gustare un po' la sua gola. Mi sembra che questa zoccola abbia anche la gola ben sfondata!»
Lui l'ha fatta mettere a pecora e così lei si è trovata il mio cazzo davanti alla bocca; ha preso a pomparlo, mentre io le tenevo la testa tra le mani e mi divertivo a trattenerlo tutto piantato nella sua gola, finché non avvertivo che lei quasi non respirava e, allora, la liberavo; ho visto che mi guardava con occhi carichi di lacrime, mentre dalla sua bocca colava bava a iosa. Gennaro, intanto, dopo averglielo appoggiato da dietro, l’ha presa per i fianchi e con due spinte decise glielo ha infilato tutto dentro; lei ha sussultato, ma lui ha preso a pomparla con dei colpi veramente forti e, ad ogni affondo che dava con vigore con il suo corpo contro quello di Laura, lei ha subito preso a mugolare di piacere, continuando a tenere il mio cazzo in bocca. L’ha scopata per diversi minuti, facendole provare due orgasmi, poi, si è fermato e l'ha spinta sopra di me.
«Dai, Mario, adesso scopala tu questa troia, che io l'ho già scaldata per bene!»
Mi sono solo allungato un po' e l'ho fatta salire su di me; si è subito impalata sul mio membro ed ha preso a cavalcarmi, fin quando non ha raggiunto un altro orgasmo e, allora, ho guardato Gennaro ed ho fatto un cenno con il capo; quando ho abbracciato Laura e l'ho fatta distendere su di me, lui ha intuito quale era la mia idea; così, senza nessuna esitazione, si è posizionato dietro di lei e, dopo aver bagnato con un po' di saliva la punta del suo membro, glielo ha appoggiato sul buco del culo; per un istante la troia si è voltata e non ha fatto in tempo a dir niente, che lui era già ben piantato dentro di lei, che ha sussultato.
«Oh, cazzo, fai piano! Cioè mi piace nel culo… ma cazzo! Adesso vi sento tutti e due! Così mi piace! Fatemi impazzire!»
Nonostante fosse la prima volta che scopavo insieme a lui, abbiamo subito trovato un ottimo sincronismo, e la maiala veramente ha cominciato a godere senza ritegno un orgasmo dopo l'altro il più delle volte soffocato dal fatto che aveva che cazzo del marito in bocca. Dopo circa una mezz'oretta di questo trattamento, il cornuto era già venuto abbondantemente in bocca a sua moglie, e anche Gennaro ha detto che gli voleva dare da bere e così si è sfilato, e ha presentato il suo membro alla bocca di Laura, e lo ha succhiato rapidamente e poi ha ingoiato la sborrata mentre lui muoveva il bacino avanti e indietro e mentre gli riempiva la bocca la scopava nello stesso tempo.
«Tieni maiala! È un pezzo che ho voglia di sborrarti in bocca! Sei una troia! Senti come ti danno da bere i nonni! Maiala ti piace questo?»
A stretto le labbra e non ne ha perso una goccia! Poi dopo averlo leccato bene, si è girata verso di me e mi ha detto che voleva bere anche la mia! L'ho fatta mettere di lato e ho preso a scoparla con colpi molto veloci e forti, e quando sono stato prossimo all'orgasmo anch'io, l'ho tirato fuori e lei ci si è avventata sopra come un felino agguanta la preda! Si è presa in bocca anche la mia sborrata, e l'ha ingoiata tutta fino all'ultima goccia. Poi soddisfatta si è sdraiata in mezzo a noi con il cornuto che era sparito ed è tornato con un vassoio con quattro calici di prosecco, e ce ne ha offerto uno ciascuno. Laura ha guardato suo marito, poi si è rivolta a noi e si è complimentata per il piacere che le avevamo regalato.
«Siete stati magnifici! Cioè, immaginavo che eravate... di te, Mario non lo sapevo, ma di Gennaro avevo sentito dire che a letto era un bel porco e … mi ha fatto piacere scoprire che è vero! Naturalmente nulla toglie anche a te, Mario, che ti sei veramente rivelato un bel porco quanto lui! Grazie! Grazie delle bellissime sensazioni che mi avete dato.»
Ho bevuto il mio prosecco e poi, mentre restituivo il bicchiere al cornuto, mi son girato verso di lei.
«Ci hai già ringraziato, ma... questo significa che la serata finisce qui?»
Ha guardato me e poi ha guardato gli altri due; con un'aria un po' stupita, mi ha risposto.
«Io pensavo di sì! Voglio dire... siete venuti e....»
Mi son messo a ridere e anche Gennaro ha fatto lo stesso.
«E fortuna che eravamo noi i vecchi! Veramente pensavo che una bella troia come te fosse in grado di far tornare duri i nostri cazzi, per un secondo giro! Però… se sei stanca, possiamo anche finirla qui!»
Si è immediatamente avventata sui nostri cazzi, ha preso a succhiarli e, nello stesso tempo, io ho fatto cenno al cornuto di continuare a leccare sua moglie e, poco dopo, grazie al fatto che in effetti Laura è una gran pompinara, i nostri cazzi erano di nuovo duri e le abbiamo dato una seconda ripassata, fatta veramente bene; così, alla fine, è stato proprio il cornuto che ha chiesto di riempire i suoi buchi. Io le son venuto davanti, mentre Gennaro le ha riempito il culo e, una volta usciti, abbiamo visto il cornuto che si è dedicato a raccogliere la crema che sgorgava da quei fuori, ormai aperti e riempiti per bene, mentre, nello stesso tempo, la troia puliva i nostri cazzi, passandoseli ripetutamente in bocca. Dopo ci siamo rivestiti e salutati e Gennaro mi ha detto che, il giorno dopo, durante la pausa caffè, Laura si è avvicinata a lui e gli ha sussurrato all'orecchio: ce ne fossero sempre di nonnini così speciali?!
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