Escort e gigolò! 04

di
genere
incesti

«Cazzo, non vedo l'ora di poterti scopare anch'io! Sei veramente meravigliosa! Ne ho conosciute di puttanelle, ma, l'unica che veramente le batteva tutte, e che tu stai per eguagliare, era quella meravigliosa donna di tua madre! Ho sempre invidiato tuo padre, che dormiva con una donna stupenda come lei, ed ora non posso far altro che invidiarlo ancora per avere una super fighetta di figlia, bella come te, nel suo letto. Ragazza mia, una volta che tu sarai entrata nel giro, bella e giovane come sei, sarai richiesta in continuazione. Ti consiglio solo di non aver fretta di scegliere, perché più farai la preziosa e più sarai quotata! Ma sicuramente queste cose tuo padre le sa, quindi son sicuro che il tuo futuro è assolutamente già al sicuro!»

Ci facciamo tutti una bella risata e poi torniamo nel suo ufficio; rimaniamo tutti a bocca aperta, perché le ultime due offerte sono veramente incredibili. Siamo già a €22.000 per il mio davanti e a 28.000 per il buchetto di dietro. Inoltre c'è un messaggio diretto proprio a lui che riguarda l’asta, e lui resta un attimo sorpreso e poi sorride in maniera molto sorniona.
«Accidenti! Qualcuno deve aver già sparso la voce, perché, quando si muove questo qui, vuol dire che tu, ragazza mia, sei molto ambita. Ora gli mando il tuo e-book e vedremo come reagisce.»
Invia tutto tramite la mail e, dopo qualche minuto, giunge la risposta.
«Deve esser mia! Carlo, metti un rialzo di 5.000 sopra l'ultima offerta ricevuta. È una così bella fighetta, che voglio assolutamente godermela! Deve esser mia assolutamente!»
Lui mi guarda un po' pensieroso.
«Credo che si sia scatenata una vera e propria lotta senza quartiere, per avere la tua fighetta. Tra tutte queste persone, ce ne sono almeno cinque che non vorranno mollare per niente! Per queste persone, non è questione di soldi, ma di prestigio! Quest'ultima, che in assoluto non posso dirti chi è, è quella più importante e orgogliosa; vorrà primeggiare in tutto e per tutto! Credo che dovremmo studiare qualcos'altro! Lasciatemi pensare a qualcosa di alternativo per lui, poi vedremo. Inoltre il fatto di aver visto voi due vestiti da sposi, mi fa venire in mente che potremmo proprio creare questa situazione per mercoledì sera. Potremmo davvero realizzare questa idea in maniera ottimale. Voi, come coppia di sposi, e tu Moreno, che offri tua moglie per farla sverginare la prima notte di nozze? Cazzo, questo sarebbe davvero qualcosa di sconvolgente!»
Noi due ci guardiamo e ci mettiamo a ridere contenti, mentre mio padre, dopo aver riflettuto un po', si rivolge a Carlo.
«Hai detto che sono 4 o 5 elementi assolutamente irriducibili, quindi sarebbe opportuno pensare a qualcosa di diverso. Che ne dici di dividere un po' le cose?»

Carlo lo guarda ed annuisce, così mio padre va avanti con la sua idea.
«È chiaro che solo uno di essi avrà il privilegio di penetrare, per la prima volta a mia figlia, ma potremmo anche concedere "un contentino" costituito dal fatto che qualcuno potrebbe all'inizio divertirsi a leccare e a fare godere una bella fighetta vergine! Quanti di loro sarà mai capitato di leccare una figa ancora vergine? Potrebbe essere un gioco di squadra, e insieme potrebbero godersela senza litigare! Potremmo selezionare le 5 migliori offerte poi tirare a sorte chi sarà il primo e a seguire tutti gli altri!»
Carlo ci pensa un attimo e dice che la cosa potrebbe essere davvero molto interessante. Rimanda tutto a mercoledì, e così ce ne andiamo a casa mentre mio fratello prende e torna all'Università e ci dà appuntamento per il mercoledì per venire a recitare il ruolo dello sposo cornuto. Passiamo il resto della domenica io e mio padre a rilassarci, e lui mi parla e mi racconta di tante esperienze vissute insieme alla mamma e in questo caso mi rendo conto che gli manca molto molto. Nei due giorni successivi, continuo ad esercitarmi a succhiare il tuo cazzo, e spesso lui si muove in maniera molto rude e decisa in modo che io sia abituata anche a reggere eventuali cazzi infilati in bocca in maniera decisa e anche forzata. Il mercoledì mattina mi alzo un po' nervosa, ma lui mi fa subito rilassare. Abbiamo appuntamento con Carlo nel primo pomeriggio così mio padre mi prende la mattina e mi porta in un centro estetico dove vengo sottoposta a una pulizia del corpo totale, una parziale depilazione della mia topina dove viene lasciato solo un ciuffino di peli a forma di farfalla posto sopra al clitoride. Poi mi fa fare un bagno rilassante, e vengo massaggiata lungo tutto il mio corpo da due persone che mi preparano in maniera molto completa. Giunti a casa pranziamo mangiando qualcosa di molto leggero, poi lui mi porta in bagno, e mi fa una pulizia interna del culetto con due bei clisteri molto rilassanti e appena arriva Moreno, tutti e tre andiamo a trovare Carlo che quando ci vede, ci dice che durante il viaggio ci aggiorna su tutta la situazione. Mentre tutti e quattro viaggiamo nella stessa auto di Carlo, con me seduta davanti accanto a lui, e mio padre e mio fratello dietro, Carlo ci dice che l'asta è arrivata a un livello incredibile. Alla fine sono rimasti solo quattro pretendenti. Due che hanno portato la cifra per la mia verginità vaginale a 46.000, mentre per quella anale la cifra superata di 54.000, perché nessuno dei quattro vuole rinunciare così, lui ha fatto una proposta che andrà discussa in nostra presenza insieme alle quattro persone che hanno raggiunto questa cifra.
«Ho proposto loro di dividere in quattro l'intera Somma; ognuno di essi verserà €25.000 e tutti e quattro avranno l'opportunità di godere del tuo corpo. Saranno tirati a sorte i primi due, che avranno il diritto di scegliere uno dei due buchi e gli altri due avranno il diritto di godere del tuo corpo, sia prima che dopo, facendoti godere con la lingua e poi, dopo che sarai stata deflorata, potranno scoparti in ogni buco. La differenza starà proprio in questo. Chi sarà il primo, dovrà solo accontentarsi di un solo foro, mentre gli altri potranno goderti liberamente, dove vorranno. Al momento 3 su 4 sono d'accordo, ma resta un quarto elemento, che sembra non voler cedere, ma, questa sera, spero di ridurlo a miti consigli.»
Mi tremano le mani, mentre penso che, per avere il mio corpo, questa gente è disposta a pagare quell'enorme cifra. Mi aspetto di esser scopata selvaggiamente da tutti e quattro, quindi non mi faccio molte illusioni e penso solo che, una volta superato tutto questo, il resto della mia vita sarà semplicemente qualcosa che sceglierò io e, soprattutto, sarò io a decidere chi avrà diritto a scoparmi. Raggiungiamo la sua villa al mare e mi rendo conto che è proprio come descritta da lui; situata in un posto in alto, circondata da un parco che la rende molto discreta; rapidamente prepariamo tutto, soprattutto una stanza abbastanza grande, dove lui, insieme a mio fratello, posiziona una piccola pedana rialzata ed una sedia, dove io sarò sistemata seduta, a cosce aperte, mentre gli altri quattro mi guarderanno. Un'altra stanza molto bella, viene preparata con un bel letto matrimoniale, con lenzuola bianche e immacolate e, tutto intorno, sono posizionate delle poltroncine. Carlo mi spiega che quello sarà il posto dove perderò la mia verginità! Mi sento strana, eccitata e, nello stesso tempo, intimorita. Al primo calar del sole, arrivano due grosse vetture; scendono quattro persone, vestite in maniera molto elegante: indossano ciascuno una maschera e, a quel punto, anch'io e mio fratello indossiamo le nostre; quando tutti e quattro sono entrati, salutati da Carlo e da mio padre, vengono fatti accomodare nel salone dov'è posta la pedana, mentre, in sottofondo, parte una marcia nuziale; io e mio fratello, perfettamente vestiti da sposi, facciamo il nostro ingresso e ci mettiamo in piedi, sulla pedana, dove mio fratello mi invita a sedere su una sedia che ha dei braccioli abbastanza alti; su quei braccioli, appoggio le mie gambe, mettendo in mostra la mia fica, ancora vergine. Mentre son seduta la mia attenzione viene catturata da un grosso anello con un rubino rosso, che vedo al dito di uno dei quattro che stanno seduti lì davanti. Sono certa che è il tizio che ho succhiato nel parcheggio del ristorante e mi rendo conto che assieme a lui c'è anche l'altro, che dev'essere suo amico. Gli altri due sembrano un po' più anziani; indossano due semplici mascherine che non coprono molto i loro volti e mio fratello, mentre finge di aggiustarmi il velo sopra la testa, mi dice che uno dei due è il cardinale della nostra regione, mentre l'altro dev'esser sicuramente il Presidente della Regione, perché ha già avuto modo di godere con entrambi, che sono due veri maiali! A questo punto Carlo entra in azione e dà inizio alla serata.
«Signori, siete qui tutti e quattro, perché ciascuno di voi ha fatto la stessa offerta per ottenere la verginità di questa ragazza, che vedete qui a cosce aperte. Avete tutti fatto la stessa offerta e, poiché l'asta è chiusa, non è possibile fare altri rilanci; pertanto, o annulliamo tutto, oppure arriviamo ad un compromesso, perché, ovviamente la ragazza ha solo due buchi! La mia proposta è molto semplice. Saranno sorteggiate due persone che avranno il diritto di possedere e deflorare questa ragazza, uno davanti e l'altro dietro. A loro spetterà il diritto di scoparla nel buco scelto, senza che qualcun altro possa obiettare alcunché. Gli altri due potranno godersi questa ragazza, prima di esser deflorata e dopo che lo è stata. Potranno farla godere ed assaporare il miele di una ragazza vergine e, dopo, avranno il diritto di scoparla anche in entrambi i buchi, se lo vorranno. Essi potranno scegliere anche di avere entrambi i buchi, mentre chi è stato il primo, potrà solo scoparla di nuovo nel buco scelto. So che tre di voi sono già d'accordo su quanto appena esposto, mentre un quarto sembra ancora incerto, ma, se non raggiungiamo un accordo unanime, non se ne fa nulla. Si annulla tutto e la cosa finisce qui, adesso!»
Tutti e tre si guardano in faccia e, infine, quello con il rubino rosso ribadisce che lui paga per aver il diritto di esser il primo. Per un lungo istante ci rendiamo conto che la situazione è in perfetto stallo, così, di colpo, mi alzo in piedi e decido di intervenire io.
«Un momento. Carlo ha detto che tutti e quattro avete acquisito il diritto di avermi, due davanti e due dietro, è così? Quello che ha proposto Carlo mi sembra abbastanza accettabile per tutti e, se qualcuno di voi pensa che il suo smisurato orgoglio non gli permette di accettare il rischio di arrivare secondo, allora possiamo anche chiuderla qui. In fondo, vi è la certezza che, chi non sarà il primo, mi potrà scopare subito dopo e scegliere, o avere, entrambi i miei buchi; quindi, quanto pensate che questi ultimi potranno esser usati da coloro che mi hanno appena deflorato?»
Tutti e quattro mi guardano, poi il tizio con il rubino, alza entrambe le mani e dice che è disposto ad accettare anche di esser secondo, considerando che desidera veramente avere il mio corpo. A quel punto Carlo sì presenta con un mazzo di carte e ne sceglie quelle che vanno da 1 a 10.
«Prenderete una carta ciascuno, le due carte più alte, saranno i primi, mentre le due carte più basse saranno i secondi! Coraggio, signori, scegliete liberamente e che la fortuna sia con voi!»

Ognuno di loro prende una carta e poi Carlo li invita a mostrarla. Il tizio con il rubino ha il 10 e sorride contento, il suo amico ha un 4 quindi, sarà un secondo, mentre gli altri due, quello che mio fratello ha detto essere un cardinale, ha il numero 8, mentre l'altro ha un sei, e sarà anche lui un secondo. Vedo solo il gesto un po' di stizza di quello che sta insieme al cardinale e, in ogni caso, tutti e quattro accettano la scelta del destino e, ognuno consegna a Carlo la busta contenente gli €25.000 concordati e poi, tutti insieme andiamo nella camera da letto. Appena entrati in camera, Moreno si gira verso di loro e, con fare alquanto teatrale, mi offre a loro.
«Signori, questa è mia moglie, appena sposata e mi aspetto che voi quattro la facciate diventar donna, aperta in ogni buco e, possibilmente, anche riempita, bene così che possa essere considerato un cornuto a vita! Infatti vi comunico che non prende nessuna precauzione e oggi è i suoi giorni fertili quindi il primo di voi che le verrà dentro la riempirà e la metterà incinta!»
Vedo lo stupore nei loro occhi e poi, Carlo chiede ai due che sono arrivati i secondi se vogliono assaporare il nettare ancora di una fica vergine, e immediatamente loro si mettono vicino a me, e mentre uno mi lecca tra le cosce e l'altro mi fa succhiare il cazzo, e ben presto l'atmosfera si scalda in maniera incredibile. Vengo ripetutamente, poi, il tizio con il rubino si avvicina con il cazzo già duro in mano, e fa spostare quello che mi sta leccando e si inginocchia tra le mie cosce e mi guarda come un'aria un po' beffarda.
«Cornuto guarda come ti sfondo questa troia di moglie! Quanto a te puttanella preparati perché ti voglio veramente spaccare in due!»
Mi sento un po' intimorita da tutta questa cosa e la mia figa è completamente fradicia di umori e lui dopo aver appoggiato la cappella sulle labbra della mia vagina, con una spinta secca e decisa, me lo spinge tutto dentro. Sento una fitta di dolore, e vedo lui che mi guarda soddisfatto mentre lo sento arrivare tutto fino in fondo.
«Ah che meraviglia! Spaccare una figa vergine a qualcosa che non ha prezzo!»
Lo sento molto duro dentro di me, e trattengo un po' il fiato mentre lui rimane immobile, poi incomincia a pomparmi avanti e indietro e ben presto il dolore viene sostituito dal piacere. Lo sento molto duro dentro di me, trattengo un po' il fiato, mentre lui resta immobile, poi comincia a pomparmi avanti/indietro e, ben presto, il dolore viene sostituito dal piacere. È un piacere decisamente diverso da quelli già provati, ma, in ogni caso, seguendo i consigli di mio padre, faccio un profondo respiro e mi lascio andare; subito il mio corpo inizia a godere e raggiungo presto il primo orgasmo. Lui mi scopa a fondo e per bene, ma mi tratta da "puttana".
«Cornuto, questa tua puttanella di moglie è veramente molto stretta, ma vedrai che te la dilato tutta! Non vedo l'ora di riempir la sua figa con il mio seme, e così, qualora dovessi ingravidartela, sarai un cornuto a vita!»
Mi scopa in maniera molto dura e anche rude, poi, d'un tratto, si muove più velocemente e, quasi istantaneamente, avverto che mi spruzza dentro tutto il suo piacere.
«Ah, cazzo! Questa troietta è così stretta che mi fa già sborrare! Per adesso te la ingravido, poi, dopo, tornerò a fare un altro giro!»
Mi schizza dentro il suo seme, perché sento riempire la mia vagina e poi, si tira fuori e tutti guardano il suo uccello, ricoperto del mio sangue, che sta macchiando anche il lenzuolo bianco. Sento che la vagina mi brucia un po', mi abbasso e vedo che è già abbastanza arrossata; sento che mi sta colando qualcosa giù, fino al buchetto del culo; il porco scende dal letto e va verso il bagno, mentre subito il suo posto viene preso dall’altro che, con un'aria da maiale, si inginocchia sul letto, mi volta e mi fa mettere un cuscino sotto la pancia, in modo da avere il mio culetto più a portata di pene, poi apre le mie chiappe, appoggia la punta contro la mia fighetta e, dopo aver raccolto un po' di sbroda, che ancora cola, mi lubrifica il culetto e poi, comincia a forzare la mia rosetta.
«Ragazza, rilassati, perché voglio aprirti il culo in maniera forte e decisa! Spingi come se dovessi defecare, così ti apri di più e ti farò meno male! Ma voglio il tuo culo e lo avrò!»
Incomincia a spingere e sembra che il mio buchetto non voglia cedere, poi, di colpo, me lo sento arrivare tutto dentro; la sensazione è quella di un coltello che mi trafigge, fin in fondo.
«Aaaahhhhi, cazzo, fa piano! Fa piano che mi rompi tutta.»
Il maiale grugnisce e continua a spingere.
«Certo che te lo rompo, puttana! Ho spaccato tanti di quei culi che, ogni volta, provo sempre più piacere! Guarda, cornuto, come sfondo il culo a questa troia di tua moglie!»
È davvero doloroso sentire quel suo cazzo nel culo; per fortuna che ha una dimensione inferiore a quello che mi ha appena sverginato davanti; non è neanche troppo lungo, quindi sento la sua pancia che preme contro le mie chiappe, mentre me lo spinge a ritmo sostenuto avanti/indietro dentro il mio culetto, che, un po' per aver fatto uso della crema lenitiva, un po' perché comunque il dolore diventa ben presto sopportabile, riesco, in qualche modo, a resistere; mi pompa molto forte e poi, d'un tratto, anche lui, con un urlo da porco, mi riempie l'intestino con la sua sbroda.
«Eccomi, puttanella Ti sborro nel culo! Senti come lo sto riempiendo tutto? Anch'io, più tardi, voglio fare un altro giro dentro questo buchetto!»
Fortunatamente si svuota velocemente dentro il mio intestino e poi si toglie da sopra di me, liberandomi da quel suo peso alquanto fastidioso; a questo punto, è mio padre che interviene.
«Adesso dobbiamo darle qualche minuto di riposo; poi sarà di nuovo a vostra completa disposizione.»
Senza aggiungere altro, mi prende in braccio e mi porta nel bagno; mi fa sedere sulla tazza del water. Mi esorta a liberarmi quanto più possibile di ciò che mi è stato spruzzato sia in vagina che nel culetto. Mi svuoto per bene e poi lui mi invita a mettermi seduta sul bidet e lavarmi a fondo. Mi solleva e si inginocchia davanti a me; dopo aver alzato una delle mie cosce sopra la sua spalla, mi guarda entrambi i buchi.
«Davanti ti ha aperto bene e non ci son problemi, mentre vedo che dietro hai il culetto troppo arrossato.»
Dalla tasca dei pantaloni, estrae ancora la crema che ci ha dato Carlo e me la spalma di nuovo sul culetto, dandomi immediato sollievo. Quando si alza in piedi, lo abbraccio, lo bacio con forza e poi gli chiedo subito una cosa.
«Adesso, scopami tu! Voglio che sia tu il primo che mi penetri davanti e mi scopi. Non me ne frega un cazzo di loro, perché voglio sentire il tuo cazzo che mi entra dentro e mi gode, perché in quel preciso istante, io sarò tua e tu mi avrai fatto diventar donna: ORA!»
Rimane un po' stupito dalla mia richiesta, però si rende conto che non è priva di senso, e così mi solleva e mi mette appoggiata al lavandino; un attimo dopo, mi spinge il membro tutto dentro la vagina; io sollevo le gambe e le tengo chiuse, annodate dietro la sua schiena.
«Sì, papà, scopami forte! Così, dai, svergina la tua bambina; finalmente posso dire di avere il tuo cazzo dentro di me! Papà sono tua! Papà ora vengo!»
Sono scossa da un orgasmo devastante, che mi fa stringere forte a lui e esorto a venire quanto più in fretta possibile dentro di me. Mi sbatte quasi con furia selvaggia e sento il suo membro che mi colpisce ripetutamente il collo dell'utero, procurandomi nuovi orgasmi che sono costretta a soffocare per non farli sentire a quelli che sono fuori; non voglio che capiscano che sto scopando con lui. Improvvisamente avverto che rimane immobile, mentre un'ondata di calore mi riempie la vagina, mi stringo con maggior forza lui e lo bacio in bocca. La sua è una sborrata da delirio che mi provoca un altro orgasmo; poi esce da me e vedo il suo membro ancora gocciolante, leggermente tinto di rosa; subito mi inginocchio, lo prendo in bocca, lo lecco e lo pulisco bene; poi mi siedo di nuovo sopra il water, dove lascio colare la sua sbroda, per, infine, lavarmi di nuovo la fighetta. Lui mi guarda e mi bacia, poi, dopo che mi son di nuovo lavata, torniamo dagli altri, che, intanto, stanno sorseggiando del prosecco offerto da Carlo. Il tempo di sdraiarmi sul letto e, a ripetizione, vengo presa dagli altri due, sia davanti che dietro. Chiudo gli occhi e, dentro di me, ripenso al momento in cui, dentro il bagno, mio padre mi ha chiavato: in quel momento mi son sentita davvero donna, mentre ora godo con questi altri che mi scopano, facendogli credere che sto provando piacere, mentre, in realtà, il piacere che provo è solo nella mia mente. Dopo questi, si fanno di nuovo avanti quelli che mi hanno sverginata; mi scopano di nuovo sia davanti che dietro e, comunque, vengo parecchio, rendendoli molto contenti. Facciamo di nuovo una pausa e, questa volta, chiedo a mio fratello di accompagnarmi in bagno; una volta chiusa dentro, ripeto con lui la stessa cosa che ho fatto con mio padre, con la sola differenza che, a lui, offro il mio culo che viene da lui scopato velocemente e bene. Quando torniamo di nuovo dagli altri, tutti e quattro mi chiedono di poter saggiare ogni buco liberamente e, poiché ormai non mi interessa più niente di loro, accetto; così ognuno di essi può di nuovo penetrarmi dove vuole e riempire il mio corpo con le loro generose sborrate. Dopo circa tre ore, la comitiva si scioglie e tutti e quattro se ne vanno, mentre restiamo solo noi tre e Carlo, che si avvicina a me, mi chiede se voglio andare in bagno a darmi una rinfrescata, ma io ho capito che lui ha voglia di scoparmi; così, senza neanche pensarci due volte, subito gli apro le cosce e gli dico di chiavarmi a sua volta. Ora sono talmente aperta e sfondata che nemmeno lo percepisco dentro, ma lui è talmente eccitato che, per fortuna, viene poco dopo, riempiendomi davanti; poi, mentre lo succhio, per farlo restar duro per mio fratello, mi lubrifica un po' il culo; anche se lo sento indolenzito ed avverto un po' di bruciore, Carlo mi scopa molto velocemente e mi viene nel culo; ora, però, sono così stremata che quasi non lo sento. Dopo che anche lui ha fatto il suo porco comodo con il mio corpo, vado in bagno insieme a mio fratello, che mi aiuta a lavarmi e a darmi una sistemata; poi, quando esco fuori, vedo che mio padre ha distolto la quota spettante a Carlo. Saliamo in macchina e ce ne torniamo a casa. Ora son seduta dietro con mio fratello, sono appoggiata alla sua spalla e, stanca e sfinita, mi son addormentata. Giunta a casa, mio padre mi ha preso in braccio e mi ha portato a letto. Mi son svegliata a mezzogiorno del giorno successivo; avevo il corpo completamente indolenzito. Lui mi ha preparato un bagno caldo e poi mi ha fatto distendere nuda sul letto; mi ha spalmato sul corpo una crema, che, in qualche modo, mi ha rilassato, facendomi addormentare di nuovo. Alla sera, mi son svegliata molto affamata e, dopo una bella cenetta, lui mi ha consigliato di tornare di nuovo a riposare. Ho seguito il suo consiglio e, il giorno dopo, mi son svegliata perfettamente in forma; mi sentivo veramente bene e ne ero molto contenta. Mentre eravamo a pranzo, ha chiamato Carlo ed ho appreso che c'erano già parecchie richieste per avermi come escort, ma io gli ho risposto che era necessario che riposassi ancora un po', perché mi sentivo ancora come travolta da un tir. Mio padre mi ha guardato alquanto incuriosito, allora gli ho riferito che, prima di fare qualunque altra cosa, desideravo riscuotere la loro promessa; perciò ho aspettato, il giorno dopo, che mio fratello tornasse a casa e mi son fatta scopare da loro due insieme. Ho provato delle emozioni incredibili soprattutto quando mi hanno preso in doppia, informandomi che era la pratica preferita da mia madre e, devo dire, che ho goduto così tanto che son quasi svenuta, da quanto forte è stato l'orgasmo provato. Ho così iniziato la mia carriera da escort e, a volte, faccio coppia con mio padre ed altre con mio fratello, oppure vado da sola. Mi piace, son contenta perché mi diverto e guadagno molto; ho deciso che, tra due anni, senza dir niente a nessuno, né a mio padre e nemmeno a mio fratello, mi farò ingravidare da loro, perché voglio che questa nostra diventi una tradizione di famiglia.



scritto il
2025-07-19
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