La sorella maggiore - episodio 16 - La cioccolata calda, anzi bollente

di
genere
masturbazione

La vacanza in montagna è quasi finita. E’ l’ultimo giorno prima di ripartire per tornare in città. E’ già sera e Silvia sta passeggiando per il paese. Porta delle buste in mano, ha appena terminato gli acquisti. Ha voluto aspettare l’ultimo giorno per farli, non aveva fretta. Un po’ le dispiace tornare alla solita vita quotidiana, ma sa bene che la vacanza è solo una parentesi e deve terminare. Comunque, non può proprio lamentarsi.. è andata bene, ha trovato anche un bel diversivo.. sorride da sola come una scema, in mezzo alla strada, mentre ripensa all’avventura della sauna. Avventura che poi ha anche avuto un seguito, il giorno successivo, con quel pompino fugace nella stanza di Federico. Un’altra piacevole bevuta di sborra. Silvia avrebbe fatto anche di più, e ne ha avuto la tentazione, eccome. Si sarebbe lasciata andare, andando a trovare Federico nella sua stanza tutte le notti di quei pochi giorni. Ci avrebbe fatto l’amore, gli avrebbe concesso tutto il suo corpo ed avrebbero goduto entrambi. Ma in qualche modo ha avvertito che non era la cosa giusta da fare. La storia doveva finire lì, non poteva rischiare troppo, con l’ingombrante presenza della madre nelle vicinanze, tra l’altro una collega di lavoro. Non voleva strascichi pericolosi, e non voleva che la sua vita segreta si avvicinasse neanche lontanamente all'ambiente lavorativo. Sapeva già che, una volta tornati in città, non doveva più rivederlo. Federico, povero ragazzo, rischiava di legarsi troppo a lei. La  adorava, questo era evidente, poteva sentirlo ogni volta che la guardava o le rivolgeva la parola, e lei a sua volta gli voleva bene per questo. Ma proprio perché gli voleva bene non voleva ingannarlo, né ferirlo giocando con i suoi sentimenti. Lei stava bene così, non voleva legami, neanche con un uomo della sua età, figuriamoci con un ragazzo poco più che maggiorenne.
E’ immersa in questi pensieri, quando lo vede. Federico cammina in compagnia di sua madre, Aurora. “Ciao Silvia, hai fatto acquisti?” “Ehi Aurora, eh si, oggi è l’ultimo giorno e ho fatto un giretto per negozi. E voi?” “Noi stiamo per fare la stessa cosa, anche se abbiamo fatto un po’ tardi. Torni in albergo?” “Si, tra poco, prima però mi fermo un attimo in quel bar pasticceria a prendere qualcosa. Vi unite a me?” “Verrei, ma rischio di fare troppo tardi, tra un pò chiudono i negozi e io sono lenta, mi piace scegliere con calma. Ma tu Federico, visto che non sei molto entusiasta di venire con me, perché non fai un pò compagnia a Silvia?  A te dispiace, Silvia?” Silvia e Federico si guardano per un attimo negli occhi, con complicità “No assolutamente. Vieni con me Federico?” Federico non aspetta altro “Ma certo, con piacere” “Bene, allora ci vediamo più tardi a cena” “ciao, a dopo”.
Silvia e Federico entrano insieme. A quell’ora, il locale è piuttosto affollato. Non si vede un tavolino libero. Stanno quasi per rinunciare, quando una cameriera viene loro incontro, e li guida dicendogli di seguirla. Di fianco alla sala principale, in realtà, ci sono alcuni passaggi che danno su delle salette un po’ più appartate, ognuna con un tavolino al suo interno. Non se ne erano accorti. Uno di questi tavolini si è appena liberato, i vuoti delle consumazioni dei clienti precedenti sono ancora sul tavolo. “Ve lo pulisco subito e poi arrivo per le ordinazioni” dice la ragazza con fare spiccio, mentre comincia a portare via piatti e bicchieri. Silvia la ringrazia, mentre prende posto a sedere. Appoggia le sue buste di fianco alla sedia. Dalla porticina, entra il vocio della sala affollata, di cui ne rimane in vista un parte. La cameriera torna per sostituire la tovaglia con una pulita. Silvia nota che è lunghissima, particolare insolito per un locale di quel tipo. Ma a giudicare dal resto dell’arredamento, si nota che evidentemente ci tengono ad un certo stile. La ragazza torna per prendere le ordinazioni: Silvia, che si era infreddolita passeggiando al calar del sole, ordina una cioccolata calda. Federico, che ha sciato tutto il giorno, una fetta di torta Sacher. Federico parla poco, il suo sguardo sembra malinconico. Silvia crede anche di sapere il perché. “Ti dispiace che la vacanza sia finita?” “Si, la cosa più triste è il pensiero che non ti vedrò più” le dice lui, diretto. “Dispiace anche a me,  Federico, però.. la cosa non può andare avanti, lo capisci vero? Non sarebbe dovuto nemmeno succedere, tua madre è una mia collega di lavoro. Però sono contenta che sia successo” aggiunge alla fine con un sorriso. Sotto il tavolo allunga una mano sul suo ginocchio facendogli una carezza. Federico gli sorride a sua volta, grato per l’ultima frase che ha pronunciato. E’ orgoglioso che una donna così bella gli stia facendo quel genere di complimento. “ma si, non ti preoccupare capisco bene, e vorrei anche dirti che non mi ero fatto alcun film. Ciò non toglie che mi mancherai, ti voglio bene Silvia e su questo non posso farci niente” le dice con un'alzata di spalle. Silvia gli sorride con affetto, guardandolo negli occhi. “Anche tu mi mancherai, non credere.” Sotto il tavolo allunga un piede, che va ad accarezzare l’interno coscia del ragazzo. “e mi mancherà tanto anche il tuo bel pisello” gli dice sospirando. La provocazione dell’ultima frase, unita al movimento del piede di Silvia vicino all’inguine, ha il potere di eccitare istantaneamente il ragazzo. “Silvia, stai buona.. me lo stai facendo rizzare e siamo in pubblico” riesce ad articolare Federico, ora tutto rosso in faccia. Silvia ridacchia “ah si ?“ poi gli sussurra provocante “Basta così poco?” continuando a toccarlo con la scarpa. Federico la guarda affascinato “ sei stupenda, in questi giorni ti ho sognato tutte le notti. Ti avrei tanto voluto in camera con me”. Poi Federico ammutolisce improvvisamente. Vengono interrotti in quel momento dalla cameriera, che arriva con la tazza di cioccolata calda per Silvia e la fetta di torta per Federico. I due ringraziano, la cameriera se ne va lasciandoli di nuovo soli. Scende il silenzio. Silvia prende in mano la tazza con la cioccolata, è densa e la gira un po’ con il cucchiaio. La tazza scotta. “E’ bollente, dovrò aspettare un po’ prima di mangiarla”. Si alza e cambia lato del tavolo, andando a sedersi di fianco a Federico, non più di fronte. Ora entrambi hanno di fronte la vista della porta che dà sulla sala principale, mentre prima Silvia era di spalle. Come se fosse la cosa più naturale del mondo, Silvia, ben nascosta dalla lunga tovaglia, allunga una mano sul pacco di Federico. “Come va?” gli chiede. Al tocco, Federico sussulta. “Ora peggio, grazie” risponde ancora più rosso in faccia. Silvia ridacchia. Federico sbircia la porta preoccupato. Spera che dai tavoli di fronte a loro, anche se un po’ lontani, nessuno si accorga di niente. Silvia fa ancora una risatina, continuando ad accarezzare il membro di Federico sopra la stoffa dei suoi pantaloni. “Sai, ho voglia di farti un ultimo regalo, vorrei ringraziarti per aver reso più interessante questa vacanza” sussurra Silvia, provocante, all‘orecchio di Federico. “Ma questa donna è il diavolo” pensa Federico inorridito. Il suo cazzo sta già esplodendo nei pantaloni, sotto le carezze di Silvia. Come farà adesso? “Mmmh.. come lo sento duro.. Federico, non ti fa male dentro i pantaloni? E se lo tirassimo fuori?” sussurra Silvia diabolica, è terribile quando decide di provocare usando le parole. Federico non ha la forza di parlare. Vorrebbe reagire, bloccarla, ma il tocco di Silvia è troppo piacevole. Maledetta.. li arresteranno per atti osceni in luogo pubblico, si è sicuro andrà a finire proprio così. Ma perché non è andato con sua madre? Come ha fatto a farsi trascinare in quella situazione? 
Silvia è una ragazza solitamente seria e misurata, ma quando inizia a sentire odore di sesso, è un caterpillar, niente la può più fermare. E adesso si sta ingrifando, vuole tastare con mano il desiderio di Federico. Facendo finta di niente, mentre controlla verso la porta nel caso qualcuno si avvicini, apre la zip dei pantaloni. Ecco che lo estrae, finalmente lo sente in mano, caldo, duro, pulsante.. “per fortuna la tovaglia lunga che copre tutto” sta pensando intanto Federico imbarazzatissimo “altrimenti già ci avevano arrestati”. E’ rosso in faccia, e sta ansimando. Cerca disperatamente di controllarsi, di non farsi sfuggire gemiti, di là ci sono altre persone.. che lo possono vedere. Ma è in preda al piacere, e non è facile. La calda mano di Silvia lo tortura sempre di più. Il pollice gioca col suo glande, una sensazione di bagnato avvolge tutto. La sua cappella sta sbrodolando tutto il suo piacere sulle dita di Silvia, che continua impietosa. Silvia estrae per un attimo la sua mano da sotto il tavolo e si lecca le dita, guardandolo negli occhi. “Oh Federico, mi piace tanto quando produci il tuo succo per me” gli sussurra ancora all’orecchio. Federico è sempre più al limite, e se continua così tra poco farà una sborrata colossale, li nella pasticceria. L’idea lo terrorizza “Silvia.. ti prego..”. Ma Silvia non è il tipo da preghiere, anzi riprende a segarlo con intensità. “Dev’essere completamente matta, solo ora me ne rendo conto” pensa Federico che si sente completamente perso, senza via d’uscita.
Tutto sembra procedere verso la scontata conclusione, Federico non ha la forza di fermare Silvia che lo sta facendo godere di nuovo. Vuole sborrare, non gli importa più che cosa succederà. All’improvviso, però, accade un colpo di scena..  “Ciao Silvia! Ma tu che ci fai qua!! Ti ricordi di me?” A Silvia prende un colpo. Si blocca come paralizzata. Arrossisce istantaneamente. Lei, di solito così controllata, di solito così padrona della situazione, ora è veramente in imbarazzo e spaventata. Ha in mano il cazzo di Federico, sotto il tavolo, e qualcuno che la conosce è lì, in quel preciso momento, e può vederla. Non è mai stata così in pericolo. Alza lo sguardo verso la porta della saletta. La riconosce, ma.. è Laura!! Una delle compagne di Marinella (vedi episodio 8 – un pomeriggio al mare NDR). Non sa cosa dire, l’imbarazzo è totale. Impiega qualche secondo, prima di poter articolare un risposta “C-ciao, Laura, m-ma tu che ci fai qui?” “Sono in settimana bianca con degli amici, che combinazione, anche tu qui!” le risponde Laura gioviale, con l’impeto e l'entusiasmo della sua giovane età. A fatica, Silvia inizia a riaversi dallo spavento. Piano piano, si rende conto che forse non è successo niente di irreparabile. Il fatto poi che si tratti di Laura, una ragazza con cui condivide già dei segreti inconfessabili, la rincuora immediatamente. Lei di sicuro non la giudicherà, e nemmeno farà la spia. Rassicurata, guarda per un attimo Federico. Il povero ragazzo ha la faccia viola, si vede che vorrebbe sotterrarsi. Silvia ha ancora in mano il suo uccello, che si è ammosciato all’improvviso. Ora che lo spavento è passato, quasi scoppia a ridere, perché la situazione, in effetti, è comica. Povero ragazzo, ma quante glie ne sta facendo passare?
Riesce a trattenere le risate, a stento, ma non può impedire che un sorriso genuino e divertito le si stampi comunque in faccia. Riprende a segare il cazzo di Federico, lentamente, mentre guarda Laura negli occhi. Federico si volta verso di lei, esterrefatto. Ma Laura intanto si è accorta che c’è qualcosa che non va. L’espressione divertita di Silvia da un lato, la faccia di quel ragazzo a lei sconosciuto, che pare di sofferenza, dall'altro. E' tutto rosso in faccia, sudato. “Ma… che succede? va tutto bene?” chiede ora preoccupata. Silvia le rivolge un ampio sorriso “benissimo Laura, capiti proprio in un bel momento.. perché non ti siedi un po’ con noi? Ti va?” Federico le dà una gomitata. Silvia per poco non scoppia a ridere. Se Federico sapesse che cos’hanno fatto insieme lei e Laura… forse sarebbe meno imbarazzato “Bhe.. ma si, va bene, vado ad avvisare un attimo i miei amici, sono su quel tavolo laggiù” risponde Laura esitante.. sente che c’è qualcosa di strano, ma nel contempo vuole capire che succede. Tutte e due le volte che ha avuto a che fare con Silvia, dopo che sua sorella Marinella glie l’ha fatta conoscere, le sono capitate cose assurde, ma strepitose. Alla festa del diploma e poi quel giorno al mare. Mmmh se ci ripensa..
Silvia lascia andare il cazzo di Federico, che ne approfitta per ricomporsi almeno parzialmente. Cerca di darsi un contegno. Il suo cazzo è ancora duro, non riesce a rimetterlo subito nei pantaloni, deve aspettare che almeno si ammosci un po’. Se quella bella ragazza che ora si sta sedendo proprio di fronte a lui, sapesse che ha tutto il cazzo di fuori.. ringrazia ancora una volta la presenza della tovaglia.
“Laura, ti presento Federico, un mio amico che ho conosciuto qui in montagna” dice Silvia rivolgendo un sorriso birichino a Federico. “Federico, lei è Laura. Sai, è un’amica di mia sorella Marinella. Avete più o meno la stessa età” “P-piacere Federico” “piacere, io sono Laura” risponde la ragazza stranita. Più lo guarda, più le sembra che Federico abbia qualcosa che non va. 
“Allora Laura, l’hai vista Marinella di recente?” “veramente è da quando ha passato il test a medicina che io e lei non ci vediamo. E’ troppo impegnata. Ha iniziato i corsi all’università, e anche io. Poi adesso lei sta anche prendendo la patente” “Eh si, il pomeriggio va a fare le guide” “Sai, non vedevo l’ora che arrivasse Natale. E’ dura l’università, non pensavo così tanto.. spero che reggerò” “ ma si, non ti preoccupare. All’inizio è un po’ dura, è vero, ma poi ci si abitua” la rassicura Silvia, che ci è già passata. “Nemmeno questa estate ci siamo viste moltissimo con Marinella. Lei aveva.. un lavoretto estivo che la stancava molto” dice Laura con un sorrisino stampato sul volto (vedi episodi 11, 12 e 14 NDR). Silvia ridacchia per un attimo “Si.. sono al corrente del “lavoretto" di Marinella. Purtroppo per il momento ha dovuto lasciarlo, con l’inizio dell’università non ce l’avrebbe più fatta, era troppo impegnativo” dice rivolgendo a Laura uno sguardo complice. Laura sorride “Si, me l'ha raccontato. Marinella era molto dispiaciuta, perché quel “lavoro” le piaceva un sacco”. Silvia e Laura scoppiano insieme a ridere con complicità, mentre Federico si chiede che cosa ci sia tanto da ridere. Se non fosse bloccato lì dal suo stato, quasi quasi le saluterebbe anche, e si alzerebbe per andarsene. Ma alzarsi per il momento è fuori discussione. Deve ancora mangiarsi la maledetta fetta di torta.. beh, visto che probabilmente non ne uscirà vivo, tanto vale morire a pancia piena. Perciò prende in mano la forchettina e comincia a mangiare. “Buona però..” Silvia nel frattempo guarda la sua cioccolata, porta la mano alla tazza. “oh, finalmente si è raffreddata un pò, era bollente” “eh si, nemmeno a me piace quando è troppo calda, se brucia troppo non riesci nemmeno a sentirne il sapore” commenta Laura. “Purtroppo mi sono dimenticata anche di chiedere di aggiungere la panna. Sai, quando sei arrivata stavo appunto provvedendo a rimediare” “cioè stavi per chiamare il cameriere?” “no, mi stava per aiutare Federico” risponde Silvia con un sorrisino. Laura è un attimo disorientata, non ha capito il senso delle parole. Federico la aiuta ad aggiungere la panna? In che senso? Sta per articolare una domanda, quando Federico sussulta lasciandosi sfuggire un gemito. “Ma che gli prende?” si domanda Laura sempre più confusa. Non sa che Silvia ha allungato di nuovo una mano sul suo cazzo, sotto il tavolo. Silvia ha passato tutto il palmo della mano sulla cappella ancora umida, bagnandosela di liquido pre-sperma. Poi, con fare da porcellina consumata, riporta la mano sopra il tavolo e la appoggia sopra a quella di Laura “Federico ha tanta panna da aggiungere alla mia cioccolata, ti va di aiutarci?”. Laura sente il contatto bagnato sul dorso della sua mano. Quando Silvia ritrae la sua, osserva la scia bagnata e luccicante. Poi avvicina la mano alle narici e avverte l’odore intenso e muschiato. Riconosce al volo la natura di quella sostanza, e l'istinto la fa eccitare, immediatamente. “Ma è..?” fa per chiedere. Silvia la guarda divertita, come una che ha appena combinato un bello scherzo. “Federico stava per offrirmi la sua crema, per farla breve, quando sei arrivata tu” Silvia ride rivolgendo il suo sguardo a Federico, che è bianco in faccia, e vorrebbe sparire. "Ecco, tra poco morirò" pensa Federico, terrorizzato "è la fine". A Laura, d'istinto, viene da girarsi verso la porta, preoccupata.. per controllare che nessuno li stia ascoltando. Quando vede che non ci sono persone nelle immediate vicinanze, si tranquillizza un po’. Poi, dopo aver riflettuto per un attimo, scoppia in una risata isterica… ma porca miseria, questa proprio non se l’aspettava. “Silvia, è incredibile.. con te succedono ogni volta cose impossibili ahah ah ahah” Silvia si unisce alle risa di Laura, mentre Federico è semplicemente sconvolto. Ansima di nuovo. Lei ha riportato la mano sotto il tavolo ed ha ripreso a segarlo come se niente fosse, con quella ragazza seduta di fronte a loro. Un incubo. Un incubo molto piacevole però. “Mi dispiace di avervi disturbati. Torno dai miei amici” dice Laura che ride convulsamente. “Vi lascio soli, così se volete potete continuare” dice ancora, senza poter trattenere altre risate.  Ma Silvia la blocca “E perché invece non ti fermi ad aiutarmi un po’? Magari in due riusciamo a farci dare più panna. Dopo te ne offro un po’. Che ne dici Federico, per te va bene se Laura rimane a farci compagnia?” Federico sta di nuovo ansimando mentre Silvia lo sega, ed è assolutamente incapace di intendere e di volere. Annuisce meccanicamente con la testa. Un pupazzo. Laura osservandolo ride ancora di più. Poveretto, ora capisce perché sembrava così sofferente. E’ finito sotto le grinfie della terribile Silvia, come i suoi compagni quel giorno al mare. Però, deve ammettere la situazione la sta anche facendo ingrifare terribilmente.. e l'offerta di Silvia, di assaggiare un pò di sborra.. mmhhh.. sente che la sua passerina si sta bagnando. Però non può fare a meno di voltarsi ogni tanto, preoccupata, verso la porta. Sono in pubblico.. per la miseria.. si volta ancora per controllare il tavolo dei suoi amici. Sono ancora tutti lì. “scusatemi un attimo, torno subito.” Si alza a va al tavolo dei suoi amici, solo per dirgli di non aspettarla e che si fermerà ancora un po’ lì a parlare con la sua amica. Poi torna verso la saletta, di fretta perchè è troppo ingrifata. Al tavolo l’espressione di Federico è sempre più stravolta. Laura non può vedere nulla, ma sa che Silvia lo sta lavorando con maestria sotto il tavolo. La scena la eccita ancora di più. Silvia è maestra nello scaldare la situazione con le parole “Oh Laura.. dovresti vedere il nostro Federico qui, com’è duro.. vuoi sentire?” Laura si gira verso la porta ancora una volta. Tutto tranquillo. I suoi amici si sono alzati e stanno andando via. Non resiste ed allunga una mano sotto il tavolino. Il tavolo è largo, ci arriva a malapena, deve chinarsi parecchio in avanti. Prima tocca la mano di Silvia, la sente umida, poi Silvia si sposta per lasciarle spazio e finalmente anche lei può sentirlo. Il cazzo duro di Federico, ricoperto dei suoi umori. La sua mano scivola lungo il cazzo bagnato "Mmmh" si fa sfuggire Laura, sempre più infoiata. La mano di Silvia si posa sopra la sua, accompagnandola. Anche Laura sta avvampando in faccia ora, ed inizia ad ansimare in preda all’eccitazione. E’ una posizione però troppo scomoda da tenere a lungo, tutta piegata in avanti, dopo poco si rialza, portandosi la mano alla bocca. Mmmh.. il sapore del succo di Federico la fa impazzire.. si lecca tutte le dita con passione. Si volta nuovamente verso la porta, preoccupata che nessuno la veda in quello stato, tutta rossa in faccia. Silvia osserva eccitata sia Federico che Laura, entrambi abbandonati al piacere sfrenato, ma preoccupati di farsi beccare. La situazione rischiosa gli provoca un'eccitazione perversa. Laura si china di nuovo, riprendendo per un attimo il cazzo dalla mano di Silvia. Quella posizione però è troppo innaturale, qualcuno vedendola così chinata potrebbe intuire che sta accadendo qualcosa sotto il tavolo. Si volta continuamente, preoccupata. D’istinto, le viene da fare una mossa. Armeggia sotto il tavolo, sfilandosi con gesti resi concitati dall’eccitazione lo stivaletto alla moda che indossa al piede destro. Si sfila anche la calza, e se la infila nascosta sotto il culo, tra la sedia e le sue natiche. Poi allunga il suo piede nudo fino ai testicoli di Federico. In quel modo può rimanere seduta composta, nessuno vede la sua gamba allungata sotto il tavolo. Alza un po’ il piede fino a toccare l’asta umida. Quel contatto, così intimo, ha il potere di farla eccitare al massimo. Sente le mutandine tutte bagnate. Silvia, ansimante e rossa in faccia, avverte sulla sua mano quel nuovo contatto, solleva un attimo la tovaglia per vedere e scopre il piede nudo di Laura. Sorride eccitata, le lancia uno sguardo di approvazione. Laura non resiste, si gira ancora una volta a controllare prima di osare. La sua posizione ora è eretta e molto più naturale, girata di spalle verso la sala non possono vederla, per cui si slaccia i pantaloni, portando le dita verso la sua passerina, che ormai richiedeva attenzioni. Ha bisogno di toccarsi. Le due donne trovano d’istinto il modo più congeniale di coordinarsi per torturare il povero Federico. Mentre la mano di Silvia avvolge il pene, segandolo, il piede di Laura gli massaggia i testicoli. Silvia con la mano libera prende la tazza di cioccolata, e la posiziona davanti alla sua cappella. Sa che manca pochissimo. Ed infatti Federico, poveraccio, non può resistere un secondo di più all’opera delle sue aguzzine. I suoi schizzi partono, potenti e copiosi, depositandosi sulla cioccolata di Silvia. Alcuni però mancano la tazza. Laura sente gli schizzi arrivare sul suo piede e sulla parte inferiore dei suoi pantaloni. Il contatto del nettare caldo con la sua pelle fa venire anche lei, e viene mentre si tocca e si morde le labbra cercando controllarsi, di non farsi sfuggire dei gemiti. Federico finalmente si placa, rilassando i muscoli. E' distrutto. Il cazzo gli fa quasi male. I tre, cercano piano piano di ricomporsi. Silvia estrae da sotto la tovaglia la sua cioccolata e la appoggia di nuovo sul tavolo. Rivoli di sperma scendono sul fianco della tazza. Silvia è lesta a pulirli con le dita, che poi porta alla bocca golosa. Laura si sporge per osservare il contenuto della tazza, affascinata. La superficie della densa bevanda è quasi completamente ricoperta dallo sperma, che si è assestato in uno spesso strato. Silvia si lecca le labbra. Con il cucchiaio, prende un po’ di cioccolata mista alla sborra, portandola alla bocca. Laura la guarda rapita. Quella vista le fa venire l’acquolina in bocca, quasi deve iniziare a sgrillettarsi di nuovo. Silvia continua per un po’ il suo pasto, lanciando ogni tanto degli “mmmh..” di soddisfazione. Federico la guarda con ancora una volta ffascinato. Che creatura sensuale.. Poi ecco che Silvia, dopo averne gustato buona parte, allunga la tazza verso Laura. Laura è emozionata mentre guarda il contenuto peccaminoso della tazza. “Grazie, Federico.. per aver aggiunto la tua panna“ dice Laura sorridendo al suo nuovo amico. Nei suoi occhi c’è tutto il desiderio che una ragazza di quella età possa esprimere. Poi porta il cucchiaio alla bocca anche lei, con naturalezza, gustando il frutto del piacere con golosità, mentre chiude gli occhi. La cameriera si affaccia per un attimo dalla porta. “tutto bene?” chiede premurosa. “Benissimo grazie” le dice Silvia sorridendo "la cioccolata era buonissima". La cameriera se ne va per occuparsi degli altri tavoli. Laura e Federico scoppiano in una risata, e Silvia si unisce alle loro risa. Laura finisce pian piano la sua golosa merenda, pulendo per bene la tazza in maniera da non lasciare tracce compromettenti di sperma. Sono tutti e tre soddisfatti, scende un silenzio imbarazzato, ma in fondo ormai non c'è più niente da dire, e tutto è stato fatto. Si risistemano prima di andare. Laura pulisce meglio che può gli schizzi dalla parte bassa del suo pantalone, con un tovagliolino, poi raccoglie con le dita la sborra dal dorso suo piede, e mentre si lecca le dita, si reinfila la calza e poi lo stivaletto.
Più tardi, Silvia è tornata in albergo, sta per farsi una doccia. Dopo essersi spogliata si è sdraiata per un momento sul letto, nuda. Con quello che è successo, non può fare a meno di masturbarsi anche lei. E’ bagnatissima e si sta dando piacere con le dita. In bocca si immagina ancora il sapore della sborra mescolata con la cioccolata. Mentre camminavano lungo la via, prima di salutarsi, Silvia ha ascoltato Laura e Federico parlare un attimo fra loro. Laura ha proposto a Federico di incontrarsi di nuovo, una volta in città. Federico ha accettato, e le sembrava sinceramente entusiasta all’idea. Al suo si, per un attimo le è parso che Laura le rivolgesse uno sguardo malizioso, come a comunicarle che le sue intenzioni per quei futuri incontri saranno...molto piccanti! Silvia ora è contenta, era dispiaciuta per Federico quando gli aveva ha detto che non lo potrà più incontrare, ma ora che ha trovato una calda ragazza della sua età pronta soddisfare le sue voglie, si sente tranquilla. E' contenta per lui, adesso. Con Laura, lo lascia in buone mani. A tutto questo pensa la nostra Silvia, mentre sgrillettandosi sul letto viene con un gemito prolungato..
scritto il
2025-07-17
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