La sorella maggiore - episodio 3 - A casa dovrò fare una doccia

di
genere
etero

L'atmosfera al tavolo di Silvia è ancora elettrica. Silvia è soddisfatta, ma non appagata. "Ragazze, non è che potete far fare tutto a me" rimprovera le amiche con tono scherzoso. Ha appena finito di fare un magnifico pompino ad uno degli spogliarellisti, mentre le sue amiche sono rimaste a guardarsi la scena. "Se siete vere amiche, dovete aiutarmi, non posso mica far schizzare io tutti i cazzi che ci passeranno davanti" Le sue parole sono come una scintilla, che accende il fuoco già ardente al loro tavolo.

Le amiche, ancora scioccate da prima, si scambiano sguardi preoccupati. Chiara, esaurita l'eccitazione, è ora un pò imbarazzata per l’esperienza precedente, e si è trattato solo di una sega. Sorride timidamente. "Silvia, non so se sono pronta a fare queste cose" mormora, "e poi, addirittura farsi schizzare in bocca.. io sono fidanzata!" ma c’è un lampo di voglia nei suoi occhi. Marta, sempre la più audace del gruppo, cerca di spronarla. "Dai, Chiara, che sarà mai! È solo per stasera. Non lo saprà nessuno. E poi, guarda questi ragazzi... sono così... disponibili." Il suo sguardo si posa su uno degli spogliarellisti, un uomo alto e muscoloso con un sorriso che promette guai. Il suo cazzo, già dritto, sembra pulsare di desiderio.

Silvia non perde tempo. Si guarda intorno, i suoi occhi luccicanti di desiderio. "Allora, chi di voi comincia?" chiede, facendo avvicinare con un cenno un piccolo gruppo di spogliarellisti che si erano ammassati nei pressi del palco. "Chi vuole assaggiare un po’ di cazzo con me?" Le sue parole sono un richiamo al piacere più sfrenato. Gli spogliarellisti si dispongono intorno al tavolo, pronti ad offrirsi alle donne.

Con un sospiro di resa, Chiara fa cenno ad uno dei ragazzi, seguita da Marta e da altre. Le risate si mescolano ai sussurri eccitati mentre gli uomini si avvicinano alle donne. L’aria è densa di aspettativa, il profumo di sudore e desidero si fonde con il fumo delle candele e il suono della musica di sottofondo. Silvia, sempre al centro dell’azione, ha davanti uno spogliarellista biondo con gli occhi azzurri che sembrano brillare di desiderio. "Ciao," gli dice con un sorriso malizioso, "posso assaggiare il tuo pisellone?" chiede gentilmente dopo aver iniziato a segarlo.

L’uomo sorride, annuendo, e lascia fare a Silvia. Lei si china, le mani che si posano sui suoi fianchi mentre lo guarda con intensità. "Ragazze, forza e coraggio, al lavoro!" dice, con tono deciso. Lo guarda con occhi pieni di desiderio, poi si china, aprendo la bocca per accogliere il cazzo eretto tra le labbra.

Le sue labbra scivolano lungo il suo membro, mentre le mani lavorano per liberarlo dai vestiti. Il locale è riempito dai suoni dei baci, dei gemiti e delle risate, un coro di piacere che si fonde con la musica di sottofondo. Silvia succhia con maestria, la lingua che gioca lungo il suo cazzo, esplorando ogni curva e solco. L’uomo inizia ad ansimare, le mani che si posano sui suoi capelli neri, guidando il ritmo. "aahh.." sussurra, la voce roca di eccitazione.

Intorno a lei, le amiche seguono il suo esempio. Chiara, superata la timidezza iniziale, è seduta davanti a un uomo moro, le labbra avvolte intorno al suo cazzo mentre le mani esplorano il suo corpo. Marta sta facendo altrettanto con un altro spogliarellista, il cazzo eretto che pulsa davanti a lei. Lo prende in bocca con avidità, i gemiti che si mescolano ai suoni del locale. "Oooh.." sussurra l’uomo, afferrandole i capelli e spingendo il cazzo fino in fondo alla sua gola. Patrizia si limita ad incitare ed a fare commenti, mentre riprende col cellulare le performance delle amiche.

Silvia continua il suo lavoro, determinata a spingere i limiti del piacere. La sua bocca si muove su e giù, creando un ritmo ipnotico. L’uomo davanti a lei è sul punto di esplodere, i muscoli tesi e il respiro affannoso. "Occhio, sto per... " inizia a dire, ma lei lo ferma con un cenno della mano. "Mmmh si vieni pure" mormora staccandosi un attimo dall'uccello, prima di riprendere il suo lavoro con rinnovata intensità. La sua lingua accarezza la punta del suo cazzo, mentre le mani massaggiano i suoi testicoli, gonfi di sperma.

Il locale è un caos di piacere, un mosaico di corpi intrecciati e suoni di estasi. Le donne al tavolo ora sono completamente immerse nell’esperienza, guidate dalla determinazione di Silvia. L’unica cosa che conta è il momento, il piacere condiviso e la scoperta di nuovi limiti.

Dopo quello che sembra un’eternità, l’uomo davanti a Silvia raggiunge il culmine. "vengo!" dichiara con voce strozzata, il corpo che si tende. Il suo sperma caldo e abbondante riempie la bocca di Silvia, schizzando contro la sua gola. Lei ingoia, assaporando il gusto familiare, gli occhi chiusi in un’espressione di puro piacere. Quando li riapre, si accorge delle amiche che la guardano, con ammirazione, i loro volti anch'essi lucidi della sborra dei cazzi che a loro volta hanno fatto godere.

"Silvia, sei veramente una porcella" dice Chiara, la voce soddisfatta, mentre si lecca una goccia di sperma dal labbro. Marta annuisce, il viso tutto sporco di sborra e un sorriso soddisfatto. "Non pensavo che mi sarebbe piaciuto così tanto," dichiara, leccandosi le labbra. "Questa sborra era deliziosa."

Silvia si alza in piedi, il vestito ora è appiccicoso e disordinato, ma non le importa. Il tessuto aderisce alla sua pelle, evidenziando le curve del suo corpo snello. "Ragazze, vi va di continuare?" dice, gli occhi brillanti di eccitazione. "Godiamoci la serata. Ci sono altri cazzi laggiù."

Le ore successive passano in un vortice di piacere e scoperta. Le donne si scambiano i partner, provando nuove sensazioni e spingendo i limiti del loro desiderio. Silvia, sempre al centro dell’azione, guida il gruppo con la sua audacia e la sua determinazione. Assaggiano lo sperma in tutte le sue forme, sentendolo scivolare sulle loro pelli, assaporandolo sulle loro lingue, e ridendo mentre si scambiano storie e impressioni. "Questa è la più bella serata che ho mai fatto" commenta Silvia all'amica Laura in un momento di sosta, leccandosi una goccia di sperma dal dito. "È così calda, quanto mi piace sentire la sborra sulla pelle."

In un angolo del locale, Silvia raggiunge altri tre spogliarellisti che si stanno segando osservando le scene nel locale, i loro cazzi eretti che sono pronti ad entrare in azione per la prossima che ne farà richiesta. Inizia ad accarezzarli, poi sussurra con un pò di vergogna la sua richiesta "vi andrebbe di schizzare su di me?" gli domanda con gentilezza, la voce piena di desiderio. Gli uomini non si fanno pregare. La fanno accomodare e si posizionano intorno a lei, in piedi, i loro membri pronti a esplodere. Dopo una sega di un paio di minuti, con un movimento coordinato, eiaculano su di lei, il loro sperma caldo che le schizza sul viso, sul seno ma anche sul tutto il vestitino. Silvia geme di piacere, le mani che si muovono sulla pelle appiccicosa, spalmandosi lo sperma sul viso come se fosse una crema preziosa. "Mio dio, ma che sto facendo.." sussurra a se stessa, mentre gocce di sperma le scivolano dal mento  depositandosi sul seno.

Le amiche, sono intanto tornate al tavolo a darsi da fare con gli spogliarellisti che passano. Chiara si fa schizzare un cazzo in faccia, ridendo mentre cerca di aprire gli occhi appiccicati. Marta si è spogliata stendendosi su un divanetto lì vicino, mentre due uomini le eiaculano sulla pancia e sulle cosce. "è così calda" commenta, mentre si spalma la sborra sulle tette.

Alla fine, quando l’orologio segna le due di notte, il locale inizia a svuotarsi. Le donne, esauste ma sazie, si preparano a lasciare "La Notte delle Stelle". Silvia, il vestito ancora appiccicoso e disordinato, si guarda intorno, un sorriso soddisfatto sul viso. "Ragazze, è stata una serata fantastica," dice, abbracciando le amiche. "Ma non deve finire qui. Dobbiamo assolutamente tornarci."

Le amiche ridono, concordando con lei. Si salutano, promettendo di ripetere l’esperienza presto. Silvia, da sola, si avvia verso la sua macchina, parcheggiata a pochi isolati di distanza. Cammina per le strade deserte, il vestito lucido di sperma che attirerebbe l’attenzione, della luce dei lampioni. Ma a quell'ora per fortuna non c'è nessuno per strada. Ha deciso di non perdere tempo per pulirsi in bagno, ben sapendo che a casa dovrà comunque subito infilare il vestito in lavatrice, e farsi anche una doccia per togliersi la sborra dalla pelle.

Mentre cammina, le dita sfiorano il tessuto appiccicoso, raccogliendo qualche goccia di sperma che porta alla bocca. Il gusto familiare le fa sorridere, ricordandole la serata incredibile che ha appena vissuto. Ripensa alla scoperta che ha appena fatto, che le piace da morire il sapore dello sperma, e ne è ancora stupita. Non avrebbe mai immaginato di poter avere una passione così proibita.

La notte è fresca, ma Silvia non sente il freddo. La sua pelle conserva ancora il calore della sborra. Arrivata alla macchina, si guarda intorno, assicurandosi di essere sola. Poi, con un sorriso malizioso, si china, leccando un'ultima macchia di sperma dal vestito. Il gusto le esplode ancora in bocca, un promemoria della serata e delle scoperte che ha fatto. "La sborra è deliziosa," mormora fra sé e sé, prima di salire in macchina.

La serata è finita, ma la nuova vita segreta di Silvia è appena agli inizi..
scritto il
2025-07-02
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