Sara ed Hafez capitolo 1
di
Adam82ne
genere
saffico
Anni 2013-2014 , quelli dell’università a Bologna , tra un esame e l’altro mi davo da fare per tirare su qualche soldo per non gravare sui miei genitori ed essere completamente indipendente ,facevo i lavori più umili,barista, cameriera , fabbriche di confezionamento e babysitter, quest’ultima attività era la più remunerativa e quella che mi occupava di più,una delle mie clienti più assidue era sicuramente Sara ,mamma single di Valeria ,una splendida bambina mulatta di dieci anni , che per inciso ho rincontrato di recente a Milano in fiera , anzi è stato proprio quest’incontro , con quella che un tempo chiamavo amorevolmente “ il mio scricciolo colorato “ a risvegliare dei bellissimi ricordi ,ed un’esperienza incredibile , ma andiamo con ordine.
Bologna 2013/14:la prima volta che vidi Sara fu in un bar vicino
l’università ,ci eravamo date appuntamento per conoscerci, dopo che un’altra mamma ,mia cliente, le aveva dato il mio numero.
Sara ai tempi aveva quarant’anni , ma se pur non fosse bella , almeno secondo gli standard della nostra società, emanava un fascino incredibile , sapeva essere incredibilmente sexy nonostante fosse bassa ,pienotta , capelli corti tagliati malissimo , occhiali da secchiona , faccia butterata e denti tutt’altro che perfetti .
Durante il nostro colloquio cercò di capire con chi avesse a che fare , anche con domande a trabocchetto , ma la lasciai fare senza dire nulla e no perché avevo bisogno del suo denaro sia chiaro, ma perché, almeno per come la vedo io, una mamma ha il diritto di sapere a chi lascia i propri figli, alla fine però feci una bella impressione ed il giorno dopo mi ritrovai a passare tutto il pomeriggio con la piccola Valeria, che poi piccola si fa per dire visto che a dieci anni era alta quanto me, comunque passammo un bel pomeriggio scoprendo una bambina sveglia e matura.
I mesi passarono e la confidenza aumentò al punto che ormai ero diventata una di casa ,con Valeria che mi chiamava zia e Sara che mi aveva lasciato anche le chiavi di casa,ma con l’arrivo dell’estate la bambina andò dai nonni al mare e il mio lavoro di babysitter andò temporaneamente in pausa, di tanto in tanto però continuai a vedermi con Sara per un caffè e due chiacchiere , senza contare i messaggi e le telefonate quasi giornaliere , tutto continuò così per qualche giorno fino a quando una sera uscimmo a bere qualcosa, e bevi qui , bevi qua , un giro lo offri tu e un altro io , per farla breve a fine serata eravamo dignitosamente brille e come spesso accade iniziammo a fare le sceme con i maschietti e sicuramente saremmo finite a farci scopare da degli sconosciuti se un temporale estivo non ci avesse fatte rientrare di corsa .
Arrivammo a casa sua bagnate fradicie dalla testa ai piedi ma ridendo come deficienti per quell’avventura, entrate in casa ci spogliamo ritrovandoci solo in mutandine, ci fu un breve scambio di sguardi, il suo corpo molliccio bagnato dalla pioggia sembrava chiamarmi dicendomi “ asciugami tesoro “
Mi morsi un labbro e mille immagini di me che mi tuffavo in tutta quella grazia di Dio mi passarono davanti ,Sara mi afferrò per un polso tirandomi verso di lei, fu come sbattere contro un cuscino caldo.
“Finalmente sole… io e te …sei… così giovane, così carina… mhmmm”
Non capii più niente, so solo che le infilai la lingua in bocca limonandola con vigore, afferrai i sui seni giganti strizzanzoli , lei mi poggiò la mano sulla testa , poggiò le spalle al muro e divaricate la gambe mi fece abbassare, afferrai le sue mutande tirandole giù scoprendo un pube con peli lunghi ma radi , mi avvicinai con la bocca aperta e la lingua in fuori pronta a tuffarmici come un assetata, aveva un sapore forte ma incredibilmente buono,chiusi gli occhi e mi concentrai solo ed esclusivamente a farla godere facendomi dirigere dai suoi umori.
“Ohhh si tesoro continua…. Brava…non immagini quanto ho desiderato tutto questo…. “
Quelle parole e il modo in cui lo disse mi spinse a fare meglio e giocando di lingua e dita la portai all’apice del piacere, divenne ancora più bagnata e con un suono gutturale mi annunciò di essere arrivata, ma io non mi fermai fino a quando non fu ripulita ben bene.
Tiratami su le bisbigliai che la desideravo ancora ma che volevo continuare la cosa su un letto, Sara posò i suoi occhiali e prendendomi per mano mi portò in camera sua , ricominciammo a limonare ma questa volta era lei a prendere iniziativa e ben presto mi ritrovai a novanta con la sua bocca e le sue dita che esploravano a fondo i miei buchi , sentii le sue dita stropicciare il mio clitoride e la sua lingua ripulirmi a dovere ovunque, ebbi un brivido lungo la schiena quando iniziò a giocare col mio buchetto nei modi e nel punto che da sempre mi fanno impazzire… vsle a dire:movimenti a spirale dai bordi verso il centro giocando di lingua e dita alternando delicatezza e forza mentre col palmo dell’altra mano ricevo colpetti leggeri ma costanti, quei colpetti leggeri che fanno il rumore tipico di una ciabatta su una pozzanghera .
Dopo una manciata di minuti ero sul bordo dell’abisso del piacere e ci volle ancora meno per caderci dentro ringraziandola con i miei copiosi umori sul suo viso.
Da quella sera nacque una nuova amicizia che mi avrebbe regalato tanti momenti di dolcezza e altrettanti momenti di folle divertimento CONTINUA…..
Bologna 2013/14:la prima volta che vidi Sara fu in un bar vicino
l’università ,ci eravamo date appuntamento per conoscerci, dopo che un’altra mamma ,mia cliente, le aveva dato il mio numero.
Sara ai tempi aveva quarant’anni , ma se pur non fosse bella , almeno secondo gli standard della nostra società, emanava un fascino incredibile , sapeva essere incredibilmente sexy nonostante fosse bassa ,pienotta , capelli corti tagliati malissimo , occhiali da secchiona , faccia butterata e denti tutt’altro che perfetti .
Durante il nostro colloquio cercò di capire con chi avesse a che fare , anche con domande a trabocchetto , ma la lasciai fare senza dire nulla e no perché avevo bisogno del suo denaro sia chiaro, ma perché, almeno per come la vedo io, una mamma ha il diritto di sapere a chi lascia i propri figli, alla fine però feci una bella impressione ed il giorno dopo mi ritrovai a passare tutto il pomeriggio con la piccola Valeria, che poi piccola si fa per dire visto che a dieci anni era alta quanto me, comunque passammo un bel pomeriggio scoprendo una bambina sveglia e matura.
I mesi passarono e la confidenza aumentò al punto che ormai ero diventata una di casa ,con Valeria che mi chiamava zia e Sara che mi aveva lasciato anche le chiavi di casa,ma con l’arrivo dell’estate la bambina andò dai nonni al mare e il mio lavoro di babysitter andò temporaneamente in pausa, di tanto in tanto però continuai a vedermi con Sara per un caffè e due chiacchiere , senza contare i messaggi e le telefonate quasi giornaliere , tutto continuò così per qualche giorno fino a quando una sera uscimmo a bere qualcosa, e bevi qui , bevi qua , un giro lo offri tu e un altro io , per farla breve a fine serata eravamo dignitosamente brille e come spesso accade iniziammo a fare le sceme con i maschietti e sicuramente saremmo finite a farci scopare da degli sconosciuti se un temporale estivo non ci avesse fatte rientrare di corsa .
Arrivammo a casa sua bagnate fradicie dalla testa ai piedi ma ridendo come deficienti per quell’avventura, entrate in casa ci spogliamo ritrovandoci solo in mutandine, ci fu un breve scambio di sguardi, il suo corpo molliccio bagnato dalla pioggia sembrava chiamarmi dicendomi “ asciugami tesoro “
Mi morsi un labbro e mille immagini di me che mi tuffavo in tutta quella grazia di Dio mi passarono davanti ,Sara mi afferrò per un polso tirandomi verso di lei, fu come sbattere contro un cuscino caldo.
“Finalmente sole… io e te …sei… così giovane, così carina… mhmmm”
Non capii più niente, so solo che le infilai la lingua in bocca limonandola con vigore, afferrai i sui seni giganti strizzanzoli , lei mi poggiò la mano sulla testa , poggiò le spalle al muro e divaricate la gambe mi fece abbassare, afferrai le sue mutande tirandole giù scoprendo un pube con peli lunghi ma radi , mi avvicinai con la bocca aperta e la lingua in fuori pronta a tuffarmici come un assetata, aveva un sapore forte ma incredibilmente buono,chiusi gli occhi e mi concentrai solo ed esclusivamente a farla godere facendomi dirigere dai suoi umori.
“Ohhh si tesoro continua…. Brava…non immagini quanto ho desiderato tutto questo…. “
Quelle parole e il modo in cui lo disse mi spinse a fare meglio e giocando di lingua e dita la portai all’apice del piacere, divenne ancora più bagnata e con un suono gutturale mi annunciò di essere arrivata, ma io non mi fermai fino a quando non fu ripulita ben bene.
Tiratami su le bisbigliai che la desideravo ancora ma che volevo continuare la cosa su un letto, Sara posò i suoi occhiali e prendendomi per mano mi portò in camera sua , ricominciammo a limonare ma questa volta era lei a prendere iniziativa e ben presto mi ritrovai a novanta con la sua bocca e le sue dita che esploravano a fondo i miei buchi , sentii le sue dita stropicciare il mio clitoride e la sua lingua ripulirmi a dovere ovunque, ebbi un brivido lungo la schiena quando iniziò a giocare col mio buchetto nei modi e nel punto che da sempre mi fanno impazzire… vsle a dire:movimenti a spirale dai bordi verso il centro giocando di lingua e dita alternando delicatezza e forza mentre col palmo dell’altra mano ricevo colpetti leggeri ma costanti, quei colpetti leggeri che fanno il rumore tipico di una ciabatta su una pozzanghera .
Dopo una manciata di minuti ero sul bordo dell’abisso del piacere e ci volle ancora meno per caderci dentro ringraziandola con i miei copiosi umori sul suo viso.
Da quella sera nacque una nuova amicizia che mi avrebbe regalato tanti momenti di dolcezza e altrettanti momenti di folle divertimento CONTINUA…..
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