La sorella maggiore - episodio 12 - Il primo giorno di lavoro

di
genere
orge

La sera arriva in fretta, e Marinella si prepara con cura meticolosa. Sceglie un abbigliamento provocante: una gonna di jeans strappata, così corta che a malapena copre le mutandine, un top semi-trasparente che lascia intravedere i capezzoli eretti, e sandali con tacchi vertiginosi che esaltano la curva delle sue gambe. Vuole sentirsi sexy, desiderabile, perché sa che stasera sarà al centro dell’attenzione, anche se solo dietro le quinte. Si guarda di nuovo allo specchio, si passa una mano sul collo, immaginando già il contatto ruvido dei cazzi degli spogliarellisti, il calore della loro pelle, il sapore del loro desiderio. Esce dalla camera indossando un lungo soprabito, che copre opportunamente il suo abbigliamento in maniera da non dare scandalo per strada. Ai suoi ha raccontato che lavorerà in un locale come cameriera. Se sapessero.. Esce di casa e si avvia verso la macchina. Quando arriva al "La Notte delle Stelle", il locale è già pulsante di vita. La musica risuona nell’aria, un mix di bassi profondi e ritmi incalzanti, le luci sono basse, e l’atmosfera è elettrica, carica di promesse e di desideri inconfessabili. Marinella lascia il soprabito e si dirige verso l’ufficio del proprietario, il cuore che batte forte nel petto. Lui la accoglie con cordialità, la guida verso i camerini e le spiega come funziona, la voce calma ma diretta. “Ricorda, Marinella, il tuo compito è farli diventare duri, ma senza farli venire. Devi essere brava, ma anche controllata. Capito?” “Capito,” risponde lei, con un sorriso che lascia intravedere i denti bianchi. “Non vedo l’ora di iniziare.” Il proprietario ridacchia e le indica il camerino, dove ci sono già altre due ragazze, entrambe più grandi di lei, ma con lo stesso sguardo determinato e un po’ sfacciato. Si presentano brevemente, scambiando qualche parola di circostanza. La prima ondata di spogliarellisti sta per arrivare, e l’aria è carica di attesa. Il primi ragazzi entrano nel camerino, alti, muscolosi, con sorrisi sicuri di sé che gli illuminano il viso. Salutano cordialmente le ragazze, poi si spogliano. Il primo spogliarellista si avvicina a Marinella con il cazzo già all'aria. Chiaramente attratto dalla nuova arrivata, vuole provarla subito. Marinella lo guarda, sentendo già l’eccitazione salire come un’onda calda nel suo ventre. Si inginocchia davanti a lui e senza esitare, lo prende con entrambe le mani, iniziando a segarlo.  Il suo cazzo è già semi-eretto, ma Marinella sa che deve farlo diventare duro come la roccia, pronto per il palco. Con l'acquolina già in bocca, lo prende tra le labbra, la lingua che scorre lungo la sua lunghezza, le mani che accarezzano i suoi testicoli con una delicatezza che contrasta con la sua avidità. “Ah.. sei brava,” mormora lui, chiudendo gli occhi mentre Marinella lavora con dedizione, la bocca calda e umida, la tecnica impeccabile. Sa esattamente come muovere la lingua, come succhiare con la giusta pressione, come usare le mani per massaggiare i suoi testicoli in modo da aumentare il suo piacere. Il ragazzo geme, il suo cazzo si indurisce sempre di più, ma Marinella sa che deve fermarsi prima che venga. Lo lascia andare con un ultimo bacio lento e profondo, le labbra lucide di saliva e pre-sperma. “Grazie,” le dice lui, con un sorriso grato. Si allontana per andare verso il palco, sarà il primo ad esibirsi. Marinella sorride, sentendosi già soddisfatta, il corpo vibrante di eccitazione. Si alza, si sistema il top che si è sollevato durante l’azione, e si prepara per il prossimo. Il secondo ragazzo è diverso, più timido, ma il suo cazzo è altrettanto impressionante, spesso e venato, che promette piacere. Marinella lo prende con la stessa dedizione, la bocca che si muove con ritmo ipnotico, le mani che lo accarezzano con delicatezza ma fermezza. Lui geme, il suo corpo che si tende come un arco, ma Marinella sa quando fermarsi. Lo lascia andare, anche lui con un bacio leggero sulla cappella, sentendo ancora il sapore intenso e salato del suo pre-sperma sulle labbra. “Ciao” sussurra lui, gli occhi pieni di gratitudine e desiderio insoddisfatto. La serata procede in un vortice di cazzi, gemiti, e ringraziamenti. Marinella si muove da un uomo all’altro con facilità, la sua bocca che diventa sempre più esperta, le sue mani che imparano ad accarezzare ciascun uomo come se fossero un libro aperto. Ogni cazzo è diverso, ogni uomo reagisce in modo unico, ma Marinella sa come soddisfarli tutti, come portarli sull’orlo del piacere senza farli cadere. Si sente potente, desiderata, come se stesse vivendo un sogno ad occhi aperti, un sogno fatto di carne, sudore e gemiti. A un certo punto, arriva un ragazzo particolarmente attraente, con un cazzo enorme che la fa sorridere dal desiderio. È spesso, venato, e già duro, e Marinella non vede l'ora di assaggiarlo. Si inginocchia davanti a lui, le labbra che si aprono per accoglierlo come un dono prezioso. Il suo cazzo è già teso, ma Marinella vuole sentirlo ancora più duro. Lo prende con avidità, la bocca che si muove su e giù con un ritmo incalzante, la lingua che esplora ogni centimetro della sua pelle calda e pulsante. “Cazzo, sei fantastica,” geme lui, le mani che si aggrappano ai suoi capelli, tirandoli leggermente, mentre il suo corpo si tende come una corda. “Non fermarti.” E Marinella in effetti stavolta non riesce a fermarsi, il suo piacere nel soddisfarlo è quasi pari a quello che sta provando il ragazzo nel farsi spompinare. Continua a succhiare, a pompare, a massaggiare i suoi testicoli con movimenti circolari, fino a quando lui non è sul punto di non ritorno, il corpo che trema, i gemiti che diventano rauchi. Gli schizzi di sborra partono prepotenti ed inevitabili. Marinella si lascia sfuggire gemiti di piacere mentre ingoia il suo succo preferito, irrorato con grande abbondanza nella sua bocca. Marinella si lecca la sborra dalle labbra, prima di rendersi conto di quello che ha combinato. "ops.." sussurra sorridendo al ragazzo, gli occhi divertiti ma consapevole della marachella. Anche il ragazzo sorride, dentro di sè in realtà molto contento di aver goduto in bocca alla bella giovane. "E adesso, come si fa?" chiede Marinella, impaurita dal pensiero di aver deluso il proprietario del locale. La caccerà via già alla prima sera? Interviene una delle sue "colleghe" più esperte, Laura: "non preoccuparti, Marinella, non è successo niente di grave. E' una cosa che ogni tanto ci succede." commenta divertita "In fondo non siamo mica delle macchine. Adesso lo fai riposare qualche minuto, e tra un pò gli rifai un altro pompino. Così sarà pronto. Nel frattempo, puoi darti da fare con un altro di loro.". Marinella lancia un sospiro di sollievo. Sorride alla collega, si lecca contenta ed eccitata la la sborra dalle labbra ed è pronta per ricominciare. La serata continua, e Marinella si sente sempre più sicura, più eccitata. Ogni uomo che soddisfa la fa sentire più viva, più desiderabile, come se stesse attingendo a una fonte inesauribile di potere. Non è solo un lavoro, è una forma d’arte, e lei è l’artista, la maestra del piacere. Il sapore dei cazzi, il suono dei gemiti, il contatto delle mani sui suoi capelli, tutto contribuisce a un’esperienza che la fa sentire completa, appagata in un modo che non aveva mai conosciuto prima. Capitano anche un altro paio di "incidenti", come quello precedente, per il piacere di Marinella che può gustarsi altra sborra, così non sarà costretta a tornare a casa a bocca asciutta. Quando finalmente la serata finisce, Marinella è esausta, ma euforica. Il lavoro era duro per davvero. Come i cazzi che ha succhiato, del resto. Durissimi. Si guarda allo specchio del camerino, le labbra ancora lucide, i capelli leggermente spettinati, il corpo che trema di eccitazione residua. Si sente sporca, nel senso più bello del termine, e non vede l’ora di ripeterlo, di sentire di nuovo quel sapore tra le sue labbra. Il proprietario la ferma un attimo mentre sta per andarsene, la mano sulla sua spalla, il sorriso compiaciuto. “Sei stata brava, Marinella. Hai retto bene, e non era facile. Sono contento perchè di una come te ne avevamo bisogno.” Marinella si sente orgogliosa e sorride, il cuore che batte forte nel petto. “Grazie. Non vedo l’ora di tornare domani.” Esce dal locale, l’aria della notte che le accarezza la pelle, fresca dopo il calore del camerino. Si sente libera, soddisfatta, come se avesse finalmente trovato il suo posto nel mondo, un mondo fatto di desideri, piacere e trasgressione. Si lecca le labbra, gustando ancora i sapori della serata, e si incammina verso casa, pronta a sognare i cazzi che l’aspettano domani. La sua estate è appena iniziata, e Marinella sa che sarà indimenticabile, un’estate di piacere.
scritto il
2025-07-10
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