Film horror con la zia dominatrice-Terza Parte

di
genere
dominazione

Per qualche notte non riuscii a dormire,o comunque riuscivo a farlo, per così dire,a rate;mi masturbavo prima di andare a letto,tra le 11 e le 11,30,ma nonostante ciò come mi coricavo e chiudevo gli occhi vedevo subito mia zia in costume da bagno e così prendevo a girarmi e rigirarmi nel letto finché alla fine non riuscivo ad addormentarmi.Tuttavia quell' immagine si intensificava proprio quando riuscivo a dormire, con mia zia che si atteggiava in costume mentre il suo corpo girava come se fosse ripreso da una telecamera e di colpo mi svegliavo agitato come un pazzo e con l' uccello di nuovo in tiro, così ero costretto ad andare nuovamente in bagno nel cuore della notte.Ci furono volte in cui dovetti segarmi perfino 3 volte in una notte sola perché anche dopo la seconda riprendeva quella tiritera di vederla ancora sveglio finché non riuscivo a crollare e una volta fatto il sogno riprendeva più intenso di prima.Anche la quantità di sperma ne stava risentendo perché le prime volte erano sempre normali, ma già dalle seconde erano dimezzate per non parlare poi delle terze.Alla fine ebbi talmente sonno a forza di dormire col contagoccie che questo ebbe la meglio sull' eccitazione sessuale e una notte crollai senza fare il benché minimo sogno;nel mentre continua ad andare dalla zia a fare un bagno in piscina senza più avere problemi.Tuttavia quella pace riacquisita non era destinata a durare a lungo:un giorno fu proprio lei chiamarmi per andare da lei molto prima del solito,solitamente andava a casa sua verso le 3 del pomeriggio,qualche volta al massimo verso le 2,30,ma quel giorno mi chiese di andare da lei poco dopo mezzogiorno.Arrivai a casa sua,ma non c'era nessuno, così aspettai come il primo giorno e proprio come quella volta arrivò una macchina dopo 10 minuti e sentii salutarsi e fu proprio da lì che tutto riprese: mi sfrecciò davanti salutandomi in fretta e furia,ma era il suo abbigliamento il problema:uno di quei abitini striminziti del tutto scoperti sulla schiena dove l' unica cosa presente era il laccetto che legava l' abito con i risvolti sotto il seno ondulati e a tenerlo era semplicemente proprio quell' abito (chiarisco bene:niente reggiseno!) e un paio di jeans blu scuro a vita molto bassa,a tal punto che il perizoma era quasi completamente in vista,spuntando la parte superiore del triangolino davanti,del tutto i laccetti laterali e quello che affondava nel sedere,con questo in vista quasi per metà.Il tutto,come sempre,accompagnato da un paio di catenine ai jeans che sfrecciando come fece dondolavano e tintinnavano come campane;non ricordo una volta, anche da piccolo di non averla mai vista con un paio di jeans senza catene,sempre a gruppi diversi,da singole a multiple,e sempre in posizioni diverse,destra, sinistra, davanti,lungo tutto il girovita o perfino come cintura,insomma sempre con quei gingilli come accessorio. Entrò in casa e vi riuscì dopo pochi secondi scusandosi per avermi disturbato, così le chiesi quale fosse il problema:voleva che la aiutassi a dare una pulita agli altri appartamenti essendosene ricordata solo di recente dopo l'ultima volta,ed era passato un bel po',e per ciò doveva esserci un tale casino che da sola ci avrebbe messo una settimana così mi pregò di aiutarla,anche avremmo potuto metterci comunque più di un giorno o due lo stesso,ma almeno avremmo comunque fatto più in fretta.Cosi facendo però non avremmo potuto farci un bagno in piscina e si scusò a più non posso per questo,ma disse che mi avrebbe ricompensato offrendomi vitto e alloggio finché non avremmo finito:restai un po' basito della proposta,ma mi disse che avrebbe informato lei i miei genitori.Senza troppi indugi andammo nell' altro condominio al pian terreno,ma quando entrammo era proprio come si aspettava lei: polvere ovunque e odore di chiuso. Lei si mise le mani tra i capelli e iniziò un' inondazione di bestemmie e ingiurie,ripetendo "porco Dio" non so quante volte e talmente forte che poteva tirare giù la casa.Comunque ci rimboccammo le maniche,si fa per dire nel suo caso,e demmo una ripulita profonda.Tuttavia,fu proprio in quel momento che il mio incubo venne risvegliato:mentre lavoravamo si piegò a terra e quei pantaloni bassissimi finivano sempre per andarle a scoprire quasi del tutto quel suo magnifico culo in cui affondava il laccetto del perizoma. Io non potevo evitare di guardarlo e ovviamente anche il mio amico era d'accordo,ma in quella situazione,se mi avrebbe visto con l' uccello in tiro cosa sarebbe successo?Ogni volta che si alzava se li tirava sempre su,ma erano talmente bassi come vita che non riusciva mai a tirarli su bene e il perizoma finiva sempre per restare perfettamente in vista.Facemmo passare quella casa da cima a fondo,tirando giù la polvere da in alto fino al abbassarvi sempre di più,ma c'era talmente sporco come temeva lei che non riuscimmo davvero a finire in quel pomeriggio;erano quasi le sette di sera e dovevamo ancora preparare la cena, così si appoggio' a qualcosa buttando in terra stracci e tutto e dicendo "Dio cane,sono distrutta...che vada a fanculo tutto quanto per oggi, andremo avanti domani,io devo andare al lavoro non posso continuare fino a mezzanotte...cazzo,che emerita rincoglionita".Si avvicinò a me,si girò di schiena e disse "slaccia il cordino per piacere":dovevo slacciarle il laccetto di quell' affare senza che avesse indosso qualcos'altro?!Titubante al massimo lo feci,mentre il sudore le cava dalla schiena,mi ringraziò e mentre se ne tornava in casa sua se lo tolse:rimase a seno scoperto,ma non si girò mai.Si fece una doccia rapida e mi invitò a fare altrettanto;quando uscì però rimasi in stato di shock:lei era ancora lì in bagno a guardarsi allo specchio con indosso solo l'asciugamano e quando stetti per uscire dalla doccia si voltò sorridendomi,ma io non potevo certo sorridere perché eravamo in tre,ma uno era totalmente malvoluto.
scritto il
2025-06-12
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