Film horror con la zia dominatrice-Sesta Parte

di
genere
dominazione

Benché continuai ad avere sogni su mia zia e i periodi,diciamo,calmi continuavano ad alternarsi con quelli turbolenti il tempo passò e arrivò settembre; nonostante facesse ancora caldo,non era più così tremendo,ma continuai ad andare dalla zia per farmi qualche bagno rinfrescante.Tuttavia mi accorsi che col tempo divenne più fredda e distaccata nei miei confronti, rivolgendosi a me con un tono che sembrava quasi seccato e arrabbiato e anche le risposte erano sempre dirette e secche,come se invece di rispondermi la prima volta lo facesse per la seconda o la terza,ma se poi saltavo ad andare da lei mi chiamava subito per chiedermi il perché o per farmi andare da lei il giorno successivo:era tutto strano e un po' un controsenso.Tuttavia,a me quelli situazioni facevano,diciamo, effetto ugualmente perché sembravano quasi ordini e farmi dare ordini da una donna...ohhh,pensavo subito al sadomaso e tutte quelle sfaccettature che mi arrapavano già anche più del semplice sesso benché non avessi ancora perso nemmeno la verginità.Un giorno andai da lei per il solito bagno in piscina,ma quando arrivai mi disse di non cambiarmi perché avrei dovuto darle una mano a dare una pulita agli appartamenti.Come al solito però il restarle vicino era un enorme azzardo:non era tornata da molto dal lavoro ed era ancora vestita come prima,con una camicetta rossa a scacchi colorati legata sotto il seno e un paio di pantaloncini di jeans sempre a vita bassa che lasciavano ampiamente scoperti pancia e schiena.Mentre davamo una pulita io continuavo a fare cadere l'occhio su di lei, guardandole il seno,quando potevo perché mi era di fronte e non mi facevo beccare,e soprattutto il sedere;ancora una volta,il starle accanto mi metteva in difficoltà sia sul momento, perché ovviamente c'era anche il terzo in comodo,sia quando poi sarei tornato a casa perché non avrei fatto altro che pensarci.C'era un silenzio quasi surreale,rotto solo dai nostri movimenti, finché ad un certo punto non sbottò:si fermò a respirare pesantemente finché non lanciò stracci e altro in terra mandando tutto e tutti a fanculo,poi si rivolse a me e mi disse di seguirla.Io rimasi spiazzato perché non sapevo cosa intendesse o volesse fare e le chiesi spiegazioni,ma in piena rabbia e seccatamente mi disse "chiudi quella cazzo di bocca e muovi il culo invece".Come un cagnolino ubbidiente e fedele le andai a dietro,ma quelle parole, secche,dirette,forti,autoritarie,mi fecero di nuovo venire un brivido lungo la schiena:io,un ragazzino di 18 anni ricevetti ordini da eseguire da una donna di 35,cosa ci poteva essere di più arrapante di questo? Ovviamente c'era,ma in quel momento non potevo chiedere di più.Andò fino in garage e tirò fuori la sua amata moto dicendo "mi sono rotta il cazzo adesso,per colpa di quel pezzo di merda ho rinunciato anche a usare la moto,ho dovuto andare in terapia mentale e non ho più potuto fare un cazzo per svagarmi,adesso che vadano a fanculo tutto e tutti,quelle case di merda le sistemeremo un' altra volta,adesso mi aiuti a dare una ripulita alla moto,poi penserò alla patente,ma adesso voglio riprendere ad andare almeno con la moto,fanculo un' altra volta anche a quegli stronzi dei proprietari e ai loro appartamenti,sono qui da sola e faccio quel cazzo che voglio e adesso voglio concedermi almeno uno sfizio".Dopo quella dichiarazione che sembrava non finire ci mettemmo a lavarla accuratamente non solo con l' acqua,ma anche con molto sapone; io la aiutai come al solito,ma ancora una volta lei fece una cosa pazzesca:con quell' abbigliamento si mise a bagnarsi con la canna dell' acqua come in quei video sexy.Non so proprio perché o per cosa lo fece, per il caldo,per sfogo o magari perfino apposta per me, perché in qualche mi voleva provocare o eccitare,vedere la mia reazione,non lo so proprio,ma comunque io restai basito più di ogni altra volta e sapevo già che me la sarei sognata subito quella notte.Una volta lavata fino a farla diventare lucida mia zia ci sali in sella,e io,di nuovo, restai a guardarla mentre lo faceva perché anche mentre sale in sella una moto una donna è sexy in ogni caso,per poi accenderla per assicurarsi che fosse tutto a posto: partì al primo colpo benché fosse ferma da tanto tempo e continuò a girare il manubrio per darle sempre più gas e gridando "dio cane, è questo il rumore che mi piace sentire,dai cazzo dai,dai bambina mia,dio cane,dio cane,dio cane senti che roba, è come una scopata di quelle bestiali,quasi quasi potrebbe venirmi perfino un orgasmo, cazzo, dio cane se mi piace quando romba così,era proprio questo lo sfogo che volevo,fanculo tutti e anche i tuoi se proprio devo dirlo,almeno in moto io ci torno".Non mi feci troppi problemi per quello che disse,uno sfogo lo vogliono tutti e per lei, dopo alcuni anni,era anche giusto.
scritto il
2025-07-04
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